Lavaggio capi Tecnici

.... io metto tutto a bagno in acqua a temperatura ambiente la sera prima, poi lavo a mano con pochissimo sapone di marsiglia!
Non mi importa se rimangono delle macchie, andranno via col tempo.... altrimenti per toglierle subito devo inquinare inutilmente!
Basta che il capo sia "pulito" .... non riflettente!
 
Manitu ha scritto:
.... io metto tutto a bagno in acqua a temperatura ambiente la sera prima, poi lavo a mano con pochissimo sapone di marsiglia!
Non mi importa se rimangono delle macchie, andranno via col tempo.... altrimenti per toglierle subito devo inquinare inutilmente!
Basta che il capo sia "pulito" .... non riflettente!


:abbraccio:
 
OK, mi avete convinto.
Rosso di vergogna recito il "mea culpa" e prometto a me stesso che d'ora in poi non farò più uso della lavatrice per lavare i miei capi tecnici.................
Comunque sia, a parte un discorso importante inererente il rispetto dell'Ambiente, frequenti lavaggi anche se effettuati a mano alterano le poprietà dell'indumento, tant'è che le stesse ditte produttrici garantiscono certe caratteristiche fino ad un tot di lavaggi, relativamente al tipo di lavaggio, alla qualità del detersivo usato e alla qualità dell'acqua (che dalle mie parti ha una forte concentrazione di calcare).
Preferisco far prendere aria ai miei capi dopo il rientro e procedo al lavaggio solo quando -non ne possono più-.
Amedeo
 
Confermo anche io la necessità di non lavare in maniera esagerata i capi tecnici.
Non tanto per l'usura (non essendo cotone, il degrado del tessuto è veramente minimo) quanto invece, per motivi ecologici e di praticità.
In particolare, ricordo, anni fa che la Nike indicò in alcuni capi tecnici le modalità di lavaggio e rimasi "sbalordito" :eek: : io ero abituato a buttare tutto in lavatrice ad ogni uso mentre la stessa Nike suggeriva di no.
In particolare, per i capi sportivi tipo "palestra" (molto sudore e poco sporco) suggeriva il solo sciacquarli in acqua tiepida per due-tre volte; la volta successiva indicava invece di lavarli con "poco detergente".
Io, tanto per fare un esempio, esco dalla palestra (o torno da una escursione) e metto i materiali tecnici (ancora umidi) in una bacinella di acqua calda con un pò di detersivo per lavaggio a mano.
Li lascio in ammollo per una mezz'oretta (mentre sistemo il resto dell'equipaggiamento) e poi li sciaquo tre volte e li stendo.
Con questo sistema, i capi non sono "perfetti" come usciti dalla fabbrica ma sono degnamente puliti ed igienici pronti ad essere usati la volta successiva.
Quando potevo correre (before artrosi... :cry: ) tornavo a casa e come insegnato durante il militare, mi infilavo nella doccia con tutto il vestiario da corsa; mi passavo anche un pò di sapone sugli indumenti indossati e poi toglievo il tutto per appenderlo successivamente; poi procedevo al canonico lavaggio corporale...

ciao
 
iacco ha scritto:
... come insegnato durante il militare, mi infilavo nella doccia con tutto il vestiario da corsa; mi passavo anche un pò di sapone sugli indumenti indossati e poi toglievo il tutto per appenderlo successivamente; poi procedevo al canonico lavaggio corporale...

ciao


... come il vecchio Mac Nab... !?
:lol:
 
iacco ha scritto:
Quando potevo correre (before artrosi... :cry: ) tornavo a casa e come insegnato durante il militare, mi infilavo nella doccia con tutto il vestiario da corsa; mi passavo anche un pò di sapone sugli indumenti indossati e poi toglievo il tutto per appenderlo successivamente; poi procedevo al canonico lavaggio corporale...

ciao


Fiuuuuu, pensavo di essere il solo a farlo!
E' la cosa migliore e veramente più veloce....senza contare che elimini il pericolo di colpi di freddo.
Con i tessuti di adesso che asciugano poi in un attimo hai il completo sempre pronto.
 
amedeus1 ha scritto:
Comunque sia, a parte un discorso importante inererente il rispetto dell'Ambiente, frequenti lavaggi anche se effettuati a mano alterano le poprietà dell'indumento, tant'è che le stesse ditte produttrici garantiscono certe caratteristiche fino ad un tot di lavaggi, relativamente al tipo di lavaggio, alla qualità del detersivo usato e alla qualità dell'acqua (che dalle mie parti ha una forte concentrazione di calcare).
Preferisco far prendere aria ai miei capi dopo il rientro e procedo al lavaggio solo quando -non ne possono più-.
Amedeo

E'giustissimo quello che dici ed è tanto più vero se prendi in considerazione capi fatti di tessuti particolari (XXre TeX - ad esempio) in cui il vero strato impermeabile non è come si dice costituito da chissà quale fantascentifico tessuto, ma semplicemente da un banale impermeabilizzante chimico.

Per gli altri tessuti il classico ed efficacissimo metodo "Manitu" (ti ricordo che questo metodo è stato insignito dei più alti riconoscimenti ed è tutt'ora corso di laurea presso il prestigioso ateneo di Oxford :poke: ) è quello che garantisce maggiori risultati in termini di pulizia senza risultare stressante per i tessuti e smodatamente inquinante, e ciò per le ragioni che elencherò:
- il sapone di marsiglia è costituito da grassi vegetali (principalmente olio di oliva) saponificati con soda caustica; quindi l'inquinamento prodotto è minimo in quanto gli oli vegetali poi verranno attaccati dai vari batteri presenti nei depuratori o nei corpi idrici riceventi, mentre la soda verrà trasformata in semplice salinità (sodio);
- sempre il sapone di marsiglia risulta essere uno dei detergenti meno aggressivi in assoluto. Il "principio attivo" è sempre la soda che, nel processo di saponificazione, viene resa meno aggressiva ma rimane comunque in grado di "sciogliere" gran parte dello sporco (batteri, sudore, grasso della pelle). Le micro e le macro bolle poi inglobano questo sporco e nella fase di risciacquo lo portano con se;
- i detersivi chimici sono un'immensa accozzaglia di sostanze di origine, quasi sempre, petrolchimica; sono fortemente attive (prova a lavarti le mani col sapone di marsiglia e poi con un pò di detersivo per lavatrice, ad esempio: notarai che sensazione lascia sulle mani il secondo), spesso hanno proprietà abrasive (!!!), e riescono ad intrufolarsi anche tra le singole fibre dei tessuti. Inoltre sono presenti candeggianti, sbiancanti ed ammorbidenti - tutte sostanze di composizione X. Per fortuna hanno ridotto fortemente la presenza di polifosfati.


Comunque stanno finalmente facendo la loro comparsa saponi da bucato a basso impatto ambientale, ossia con formulazioni più complete rispetto al sapone di marsiglia, ma con ingredienti tutti di origine vegetale. Altro vantaggio è che si devono utilizzare a concentrazioni bassissime.
 
Manitu ha scritto:
... come il vecchio Mac Nab... !?
:lol:

no, sinceramente come il mio comandante e vicecomandante di compagnia.
Loro andavano a correre prima di mangiare ed appena tornati si toglievano il k-way (scelta opinabile per me) e si buttavano nella doccia tutti vestiti (senza le scarpe pero'...)
 
Mi unisco al coro, lavaggio a mano o in lavatrice (se i capi sono tanti e molto sporchi) con un detersivo delicato l'acqua a 30 gradi più o meno.
 
Il "metodo Manitu" lo usavo a suo tempo quando ero imbarcato. La sera mettevo a mollo i panni sporchi in una bacinella contenente acqua a temperatura ambiente con un pò di sapone. Al mattino procedevo ad un lavaggio veloce dopodichè li stendevo a prua.
Non mi ricordo che tipo di sapone era dato alla dotazione di bordo.
Relativamente ad un discorso di inquinamento e di rispetto dell'ambiente, sto cercando di convincere mia moglie che tanti prodotti chimici sia per lavare i panni che per le pulizie della casa sono superflui e sono solo frutto di una martellante pubblicità. Da quando mi sono registrato a questo sito e leggo il forum ho visto una grande volontà da parte di tutti voi a contribuire in qualche modo a non peggiorae la già disastrosa situazione che grava sull'ambiente. Da parte mia ho modificato qualche abitudine di vita forse -sbagliata- e da qualche giorno ho incominciato ad usare l'orologio di mio padre che giaceva da anni nel cassetto da quando è venuto a mancare. E' a carica manuale. Non ha bisogno di pile e quindi di energia elettrica per funzionare, ma solo di quella meccanica. Spero anch'io, nel mio piccolo, di contribuire in qualche modo la situazione preoccupante che grava sull'ambiente.
Amedeo
 
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