Ciao Francesco,
spero che tu riesca a portare in porto questa avventura e ti garantisco che, comunque vada, ne varrà la pena !!!
Io ho vissuto un'esperienza simile quando avevo la tua età, non programmata, ma perfettamente riuscita.
Sono partito per l'Australia nel dicembre 1998 come turista, avevo un biglietto di andata e ritorno da Milano per Melbourne e un visto turistico di tre mesi, un milione delle vecchie lire messe da parte nei mesi precedenti, ma nulla di programmato, diciamo che sono partito all'insegna del "vado, poi vedo", ma soprattutto le uniche parole che sapevo di inglese erano quelle imparate alle medie, del tipo: "the book is on the table" !!!
Sono arrivato all'aeroporto di Melbourne dopo un viaggio molto lungo (il mio primo volo in aereo) e vuoi la stanchezza per il primo volo, vuoi il fuso non sapevo cosa fare !!!!
Non avevo programmato nulla, non avevo prenotato nulla ma ero dall'altra parte del mondo e questo mi bastava.
Dopo un caffè (il primo e ultimo caffè bevuto in Australia) ho raggruppato le idee e ho deciso di prendere il primo autobus che mi portasse fuori città, sapevo che non avrei mai avuto possibilità a Melbourne, troppo cara per il mio budget anche se la lira ai tempi era più forte del dollaro Australiano !!!
Alla fine ho preso direzione ovest verso Adelaide e dopo circa un ora di autobus mi sono fermato in un paesino chiamato Melton davanti ad un ristorante/pizzeria italiano chiamato "La Porchetta", dove ho conosciuto la famiglia che mi ha ospitato alla pari per circa un mese.
La famiglia era composta da marito e moglie di origine italiana, partiti dalla Calabria e approdati in Australia negli anni '60, lui parlava inglese e italiano mentre lei solo inglese o calabrese strettissimo, genitori di due figli nati li e ormai sposati, avevano fatto fortuna con un azienda agricola che produceva carne e latticini all'italiana.
Mi hanno offerto un lavoro all'interno della loro azienda in cambio di vitto e alloggio, alla pari.
Non mi hanno regalato nulla, nel senso che mi sono fatto un culo quadrato per gestire animali e prodotti finiti ma mi sono pagato la permanenza in Australia, certo qualche soldo l'ho speso (telefonate, serate in birreria e qualche vizio).
Dopo circa un mese sono rientrato in Italia, tuttora non saprei spiegare il perchè, avevo comunque a disposizione altri due mesi di visto e un "lavoro" per garantirmi la permanenza !!!!
Comunque è stata l'esperienza più bella che, a quell'età, avrei potuto vivere e anche se sono passati molti anni ricordo come fosse ieri.
Ti auguro di riuscire in questa tua avventura .............
Mauro.