Le vostre fobie o paure

Anche a me spaventa questo, infatti è importante sapere il grado di difficoltà del percorso che si sta facendo e.... portarsi dietro una corda(e saperla usare) in caso non si possa più avanzare.
 
Io non ho fobie o magari semplicemente non le ho ancora scoperte :D
Paure?
Non so se vogliamo farla rientrare in questa categoria, ma ultimamente mi sta succedendo sempre più spesso di avere problemi con i cani da pastore. Tra Lazio e Abruzzo (ma non solo) 2 volte su 3 mi imbatto in qualche gregge e non è piacevole vedersi correre contro un pastore abruzzese o addirittura più di uno.
Ovviamente cerco di prevenire aggirando, girando alla larga ecc ma non sempre è possibile o non sempre funziona.
Metteteci anche che a volte sono in compagnia di quel cagnolone che vedete in avatar :D
Ed è proprio qui il nocciolo della faccenda: amo i cani, studio il loro comportamento e la loro psicologia.
Mi preoccupa parecchio quindi dovermi ritrovare nella situazione di difendermi da loro.
Quando sono con Erin (la mia cucciolotta che ormai ha superato i due anni e mezzo) le possibilità di avere "grane" aumenta considerevolmente, ma la sua presenza e la responsabilità (nonché il dovere) che sento di difenderla, mi hanno sempre spinto ad affrontare gli altri cani invece di pensare alla mia incolumità (d'altronde quando hai un cane al seguito, tu "bipede" passi in secondo piano). Fino ad ora è andata sempre bene. Ma spesso mi chiedo se andrà sempre così: se dovesse succedermi qualcosa, so che lei non sarebbe in grado di far fronte ad un cane che voglia aggredirla e questo pensiero/preoccupazione a volte è talmente forte che la lascio a casa (ed in alcuni casi poi ho detto "per fortuna che non l'ho portata..") o se la porto con me non riesco a stare tranquillo per tutta la durata dell'escursione :)
 
rimanendo nel tema escursioni... io purtroppo ho un pessimo senso dell'orientamento. quindi in genere ho il terrore di rimanere senza batteria nello smartphone, o che non prenda, perchè fino ad ora se sono tornata a casa è stato grazie a quello, più che ai cartelli, che un sacco di volte sbaglio ad interpretare :wall: in altre parole, ho paura di perdermi. motivo per cui, le gite più impegnative, non sono mai riuscita a godermele per bene, perchè hanno sempre assunto i contorni di una lotta per la sopravvivenza, visto che cerco sempre di mantenere un ritmo veloce e mi concedo poche soste, proprio per la paura di rimanere in una parte in cui non riesco ad orientarmi bene, senza il prezioso telefono...
in tutto questo, possiedo un garmin che usavo per il running, quindi in effetti potrei togliermi un po' di ansia iniziando ad usare quello...ma mi sa che sono masochista...:biggrin:
 
Prova ad andare in giro con un gps del tipo garmin ma invece che guardare sempre quello lo usi solo come estremo rimedio. Perchè potrebbe capitare che quando sei concentrata a guardare telefono e altro ti perdi i dettagli stessi della natura che ti possono aiutare a capire dove trovarti. Quello è utilissimo in caso di nebbia fitta, allora ti segui la traccia e vai sicura.
 
rimanendo nel tema escursioni... io purtroppo ho un pessimo senso dell'orientamento. quindi in genere ho il terrore di rimanere senza batteria nello smartphone, o che non prenda, perchè fino ad ora se sono tornata a casa è stato grazie a quello, più che ai cartelli, che un sacco di volte sbaglio ad interpretare :wall: in altre parole, ho paura di perdermi. motivo per cui, le gite più impegnative, non sono mai riuscita a godermele per bene, perchè hanno sempre assunto i contorni di una lotta per la sopravvivenza, visto che cerco sempre di mantenere un ritmo veloce e mi concedo poche soste, proprio per la paura di rimanere in una parte in cui non riesco ad orientarmi bene, senza il prezioso telefono...
in tutto questo, possiedo un garmin che usavo per il running, quindi in effetti potrei togliermi un po' di ansia iniziando ad usare quello...ma mi sa che sono masochista...:biggrin:

In realtà sarebbe cosa buona in queste situazioni lasciarlo proprio spento il cellulare in modo tale da preservare la batteria.
Oppure portane una di scorta, ancora meglio.
E visto che hai un Garmin sarebbe ora di cominciare ad usarlo :D
Se poi abbini tutto ad una buona carta e una bussola siamo al top secondo me: come dice francesco86 lasciandoti guidare dallo smarthphone ti perdi tante cose e non fai caso ad alcuni dettagli. Un po' come succede in città per chi usa il tom tom che spesso rischia di imboccare strade contro senso (perché il dispositivo non è stato aggiornato o semplicemente perché magari la strada ha cambiato senso di direzione o è proprio chiusa per lavori in corso) ecc sembra assurdo ma vi assicuro che qui a Roma almeno ne vedo di tutto i colori e ne sento ancora di più.
Probabilmente molto è dovuto al fatto di aver sempre guidato o meglio di essersi sempre lasciati guidare dalla tecnologia: ormai le nuove generazioni (ma non solo loro) non sanno spostarsi in città senza un tom tom. E in parte è quello che a volte sento da chi ha cominciato a fare escursionismo sempre con un GPS e non è in grado di saper leggere e orientare una carta.
 
Da bambino piccolo avevo un po paura dei ragni specie quelli grossi e pelosi, da grande non ne avevo più paura ma li odiavo profondamente, appena vedevo un ragno l'impulso di ucciderlo era molto forte, ora da alcuni anni ho iniziato a fare un po di fotografia, e mi è capitato di dedicarmi alla foto di insetti a grande ingrandimento... la paura/odio/animoistà verso i ragni è del tutto scomparsa, anzi ora li trovo interessantissimi e spesso sono io a cercarli per poterli fotografare e studiare.
Chi ha paura degli insetti spesso tende a vederli come uno sciame indistinto e incontrollabile, al contrario se si inizia a guardarli molto da vicino nell'infintamente piccolo si scopre che sono uno diverso dall'altro, ognuno ha il suo aspetto e la sua "faccia" unica, con dei connotati diversi un po come noi umani, e cosa incredibile ognuno ha il suo carattere: ci può essere il ragno diffidente e bellicoso e un suo fratello della stessa specie al contrario curioso e giocoso che sembra cercare addirittura il contatto.

I serpenti non mi hanno mai fatto paura anzi sono interessanti e non sono schifosi da maneggiare come molti pensano.
In ambito escursionistico però le vipere un po di timore lo fanno, ma non è fobia è buonsenso.

Sempre in ambito escursionistico non una vera fobia ma un po di preoccupazione e timore me la incutono pure gli orsi.
Lupi e cani randagi invece molto meno ( a meno che non parliamo di gruppi molto numerosi), un cane penso proprio che lo saprei gestire avendolo già fatto in più occasioni e avendo sempre posseduto cani medio/grandi e anche razze aggressive o da difesa
 
Grazie ne ho postato solo alcune perché non volevo impestare il thread ma per mostrare come anche le cose che a volte possono spaventarci se si cambia prospettiva possono diventare interessanti.
Non ricordo chi ha detto che quando una cosa ti fa paura o provoca un sentimento negativo di odio rabbia o paura prova a immaginarla in modo che ti faccia ridere, ridicolizzandola o rendendola divertente e ciò cambierà il tuo modo di percepire la cosa stessa, diminuendo di molto lo stress legato ad essa.
 
Non ricordo chi ha detto che quando una cosa ti fa paura o provoca un sentimento negativo di odio rabbia o paura prova a immaginarla in modo che ti faccia ridere, ridicolizzandola o rendendola divertente e ciò cambierà il tuo modo di percepire la cosa stessa, diminuendo di molto lo stress legato ad essa.

Un professore di Hogwarts in un film di Harry Potter!!! :lol: :lol: :lol:

Nella vita reale non lo so... ;)
 
Forse l'unico posto dove non ho paure, se sono solo, è proprio il bosco, sarà perché facendo uscite "particolari" mi sono abituato a gestire bene lo stress o semplicemente perché mi sento nel mio ambiente.
Però la cosa cambia se sono con qualcun altro, in quel caso mi capita ogni tanto di sentirmi "responsabile" anche della sua incolumità -questo se si tratta di qualcuno che non frequenta assiduamente boschi e montagne- ed in certe situazioni questa è stata una situazione che mi ha creato un tot di preoccupazioni
 
Beh su due piedi mi viene in mente un'escursione in Apuane con mio fratello ed il mio cuginetto, sui tratti esposti ero costantemente in ansia perché avevo paura che potessero scivolare; un'altra volta con la mia compagna: l'ho portata con me in un fuorisentiero e quando si è scatenato il temporale ho avuto timore che potesse scivolare sulla roccia bagnata.
In questi casi divento ipervigile, do consigli a raffica (credo anche di essere fastidioso), tento di dare fisicamente una mano...con il risultato di stressarmi e forse di stressare, quando invece sono responsabile solo per me stesso sono sempre tranquillo, in ogni situazione.
 
C

ciclotore2

Guest
Non faccio trekking importanti da molti anni, non mi piace camminare e mi sposto in mtb sulle strade bianche e non vado in cerca di situazioni pericolose tipo avventurarsi in aree boschive fitte o in sentieri di montagna sconosciuti. Mi piace molto dormire all'aperto ma sopra i 2000 metri dove i cinghiali ed altti animali chiassosi ed onvadenti non sono un problema. Al di sotto di quella quota uso i campeggi. Temo i fulmini ed i maremmani.
 
Però la cosa cambia se sono con qualcun altro, in quel caso mi capita ogni tanto di sentirmi "responsabile"

Verissimo!! Capita anche a me quando devo organizzare qualcosa che include altre persone: Vado proprio in ansia!!

Non tanto per la paura che si facciano male (sono sempre uscite elementari) quanto per riuscire a soddisfare le svariate preferenze.

Eh sì!! Anche per me il rapporto con gli altri è un grosso impedimento.
 
Alto Basso