Ma che vuol dire più tossico che velenoso? comunque il tasso lo trovi come alberatura nei cimiteri.....sia mai tu voglia fare una grigliata in un luogo tranquillo!
Approfitto per ricordare che il tasso è una pianta protetta.
Ma che vuol dire più tossico che velenoso? comunque il tasso lo trovi come alberatura nei cimiteri.....sia mai tu voglia fare una grigliata in un luogo tranquillo!
Approfitto per ricordare che il tasso è una pianta protetta.
Molte volte la resina aiuta la combustione invece, anche se causa forti scoppiettii a causa delle bolle di aria che si formano al suo interno.Io il pino lo eviterei, troppo resinoso.
Le potature delle viti si usano (nella zona di Velletri (RM) per ottenere un piatto tipico fatto con "carciofi romaneschi" messi a cuocere proprio in mezzo alle braci ottenute dalla combustione di queste potature: dopo aver condito con olio EVO(allagatoBuongiorno a tutti. Mi chiedeve se la legna di vite alla quale non è stato più dato il solfato da almeno 10 anni si possa usare per bbq oppure no
N.B.: le viti sono trattate sempre
Bisogna chiarire bene il concetto:Detto questo, l'eventuale inquinamento della legna di origine è irrilivante: quando si va ad utlizzare la brace, tutto l'inquinamento (pesticidi ed altro) se n'è andato con la combustione iniziale.
Bisogna chiarire bene il concetto:
i fumi sono i principali vettori degli inquinanti generati dalla combustione di legno trattato, ma anche il carbone residuo e la cenere possono veicolare alcuni particolari inquinanti.
Ad esempio alcuni metalli pesanti sono inibitori di fiamma, pertanto spengono le fiamme e la combustione prosegue con le braci e queste contaminano il cibo.
Inoltre le ceneri derivate da legno trattato contengono concentrazioni elevate di inquinanti che possono essere trasportate in particelle direttamente sul cibo.
La sicurezza nella combustione del legno trattato si determina solo in funzione della conoscenza chimica dei trattamenti applicati al legno.
Io eviterei il legno trattato per cucinare.
Pour parler, avevo sentito di un gruppo di escursionisti che sono morti facendo il barbecue per aver utilizzato come combustibile dell'euforbia. Per fortuna qui da noi non si trova nei boschi.
Se la trave è una fiorentina io la guardo, eccome se la guardo.... però poi me la mangioDiciamo che guardiamo alla pagliuzza e non alla trave
Difficile cuocere alla brace senza fumo, il grasso che cola in cottura da qualche parte finiscedel cibo cotto solamente alla brace, senza fumo, è impossbile venga contaminato.
Difficile cuocere alla brace senza fumo, il grasso che cola in cottura da qualche parte finisce
Detto questo, di qualcosa bisogna morire
Ciao , Gianluca
Nel caso di tratamenti con inibitori di fiamma, quando tu vedi un tizzone ardente non significa che la prima fase di combustione (chiamiamola "sporca) è terminata, significa solo che gli inibitori stanno funzionando e la combustione continua ad avvenire senza fiamma.Perdonami, ma non capisco...
Come fa un tizzone ardente a contaminare di metalli del cibo che è 5 o 10 cm al sopra, qundi non direttamente a contatto....
Mi preoccuperei più, allora, della griglia di metallo sulla quale appoggio il cibo
Quella sì che è a contatto e può contaminare il cibo!
Inoltre è noto che una bella bistecca alla griglia produce IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) che sono certamente cancerogeni e questo indipendentemente dal tipo di brace che l'ha cotta.
Eppure tutti lo sappiamo e tutti ce ne freghiamo
Diciamo che guardiamo alla pagliuzza e non alla trave
Non è così difficile che nel momento in cui cada del grasso si sollevi della cenere e vada a finire sulla carne, uno sbuffo di vento o una "sventolata" per ravvivare la brace e cenere e fumo ci arrivano.Infatti! Ma quel fumo non è fumo di legna ma è fumo di grasso che cade su brace ad alta temperatura, si cuoce e si trasfoma in IPA
Abito in campagna e ogni tanto ramaglie o pezzi di rami di alberi da frutto o le stesse viti finiscono nel mucchio della legna che poi finisce anche nel barbecue, magari non per la brace ma come esca, e, sinceramente, problemi non me ne fò e il "ciccio" che ne deriva, a livello organolettico, non è male.Esatto, quindi il problema della legna per la brace mi sembra un problema minore
Nel caso di tratamenti con inibitori di fiamma, quando tu vedi un tizzone ardente non significa che la prima fase di combustione (chiamiamola "sporca) è terminata, significa solo che gli inibitori stanno funzionando e la combustione continua ad avvenire senza fiamma.
Ne deriva una combustione con presenza di composti ancora attivi trasportati verso l'alto dalla corrente di calore ascensionale.
Quanto alla cenere funziona in due modi: la prima via di contaminazione è sempre la corrente ascensionale che può trasportare particelle di cenere verso il cibo sulla griglia soprastante.
La seconda è data dal grasso che cola: nel momento in cui avviene il contatto con i carboni ardenti (e quindi con la cenere), si verifica lo sfrigolamento con possibilità di espulsione di cenere.
Ad ogni modo, i residui di composti chimici e metalli pesanti rimasti durante e anche al termine della combustione, sono materia ormai consolidata. Se hai pazienza di cercare sul web puoi trovare molto materiale scientifico in merito.
Se fosse così facile eliminare i trattamenti chimici potremmo fare un BBQ anche con le traversine in legno dei vecchi binari del treno o con legname verniciato. Fortunatamente è vietatissimo.
Stiamo però parlando di legni trattati e sono questi che eviterei.
Certamente un buon BBQ me lo godo anche io senza preoccuparmi troppo di IPA o altro, ma lo faccio con legna adeguata.