Le proverò

In base alla mia esperienza qualsiasi legume crudo necessita di tempi lunghi (in ambito escursionistico) per dare il meglio di sè in termini organolettici. La lenticchia decorticata, ed i piselli (freschi), sono una eccezione a livelli di tempi poichè richiedono, secondo me, dai 15 ai 25 minuti di cottura (a seconda della preparazione), dieci minuti per la lenticchia decorticata mi sembrano pochi ma ovviamente non ci metto la mano sul fuocol'obiettivo è proprio quello di trovare qualcosa di diverso da mangiare nei trekking di più giorni, dove per motivi di peso non è possibile portarsi cibi "pronti", e neppure tenere acceso un fornello per 40 minuti.
Io personalmente ho spesso usato legumi secchi in situazioni di trekking non impegnativi.
Basta alla sera infilare in una bottiglia di plastica il legume da noi scelto, aggiungere acqua a sufficienza ed un cucchiaio di bicarbonato ed il gioco è fatto. Se questa operazione poi la facciamo prima di preparare la cena, il grosso del tempo di ammollo si farà di notte e dovremo trasportarlo solo per la mattinata successiva, ed ecco fatto che al pranzo del giorno dopo i nostri legumi saranno mangiabili.
Occhio solo che se utilizzi una bottiglia di plastica ricorda anche che alcuni fagioli dopo l'ammollo potrebbero non passare più dal collo della bottiglia, quindi attenzione.Ma nel caso del trekking da più giorni, invece, geniale @_Manuel_ l'idea dell'ammollo notturno e di mangiare i legumi a pranzo del giorno dopo invece che a sera: si riesce così a far coesistere un ammollo lungo e poco peso sulle spalle (o almeno per poco tempo). Ad esempio negli ultimi giorni di una escursione lo zaino è ormai quasi senza viveri quindi nessun problema a portarsi dietro qualche etto in più di legumi ammollati per una mezza giornata ...questo me la segno!![]()
@lanfranco51 scusa la domanda sciocca e priva di polemica, ma perchè portarsi dietro un minestrone in tetrapak e/o in lattina? Se io cucino qualcosa mi servirà indubbiamente dell'acqua, ma con il tuo metodo io "blocco" il mio quantitativo di acqua li e non posso farci altro.Uso spesso i minestroni in lattina o anche,comodissimi,in tetrapack,però il link sotto mi fa preoccupare!! Scaldo molto il vari preparati,ma basterà ? Anche una semplice dissenteria in escursione diventa un bel problema!
https://ilfattoalimentare.it/rischio-botulino-bollire.html
Immagino che tu non utilizzi, in escursione, alimenti surgelati nè refrigerati ma scatolame da scaffale, ovvero conservati a temperatura ambiente, in quel caso immagino che abbiano sia i conservanti che, a monte, i vari trattamenti per rimanere commestibili nel tempo.Invece un legume che potrebbe essere interessante per le escursioni sono le fave.
Si possono mangiare anche crude (in alcune zone d'italia vengono anche mangiate così, con il pecorino, durante le scampagnate primaverili).
Secche però esigono cottura e ammollo più lunghi delle lenticchie.
Ma figurati,assolutamente. Io,forse non l'ho precisato,parlo di escursioni in giornata. Certo se il minestrone ha già la sua acqua,dopotutto abbastanza poca e i vari ingredienti vanno solo scaldati e non cucinati, ne porto meno per bere o per un caffè, ma comunque il solito litro.scusa la domanda sciocca e priva di polemica,
E' vero che i prodotti industriali in scatolami vari hanno dentro di tutto e di più per conservarli nel tempo. Ma da quello che ho letto e capito il problema del botulino nasce proprio nei prodotti conservati. Anzi si raccomanda la massima attenzione proprio nelle varie conserve fatte in casa o insaccati..Immagino che tu non utilizzi, in escursione, alimenti surgelati nè refrigerati ma scatolame da scaffale, ovvero conservati a temperatura ambiente, in quel caso immagino che abbiano sia i conservanti che, a monte, i vari trattamenti per rimanere commestibili nel tempo.
Il problema "botulino" si è presentato su un prodotto fresco senza conservanti.
Ciao, Gianluca
Attento che col fuoco all'aperto il pentolino probabilmente si raffredda prima .... allungando i tempiPrimo, semplicissimo esperimento culinario con la lenticchia riuscito:
...Oggi la mogliettina è tornata dalla spoesa col tanto desiderato sacchettino di lenticchie decorticate, ed a pranzo ho provato la ricetta più facile del mondo, lenticchie in brodo.
- Ho messo a bollire nella mia tazza in titanio 250 ml di acqua con 50 grammi di lenticchie:
Vedi l'allegato 202362
- L'idea era di bollirle per 10 minuti ma poi pur bollendo a fuoco minimo "veniva sopra", ho quindi spento il fuoco, messo il coperchio e lasciato a cuocere senza fiamma
- Dopo 10 minuti assaggio... erano quasi pronte: c'ho sbriciolato dentro mezzo dado Alce Nero bio, mescolato bene e richiuso (ho messo il dado solo adesso perché tutti raccomandano di mettere il sale a FINE cottura per non allungare i tempi di cottura)
- Dopo altri 2-3 minuti le lenticchie erano pronte, ancora leggermente sode come le volevo io (volevo evitare di ritrovarmi con un purè!)
Vedi l'allegato 202363
Tutto qua... la difficoltà è stata quella di una pastina in brodo, il consumo di combustibile è minimo, dato che si fa bollire l'acqua e poi si spegne, il tempo di attesa è stato praticamente quello di aspettare che le lenticchie si raffreddassero quel tanto da riuscire a mangiarle (già, perché quando si dice che una certa zuppa basta farla bollire due minuti perché sia pronta, nessuno poi tiene conto che per riuscire a mangiarla di minuti bisogna aspettarne altri 5-10 che si raffreddi)
Per farla mi sarebbe bastata la famosa tazzina d'alluminio del Deca!
Poi per fare un pasto vero, di lenticchie ce ne vanno almeno 100 grammi (con 250ml di brodo si dovrebbe riuscire a cuocere fino a 150 g ottenendo alla fine un piatto quasi asciutto), e la prossima volta penserò anche ad arricchire un po' la ricetta con cubetti di salame preventivamente spadellati e qualche spezia, ma già così è commestibile, senza ammolli e senza lunghe bolliture![]()