L'Estate Italiana è sempre in emergenza roghi.

Come ogni anno ci ritroviamo a rabbrividire di fronte a questi spettacoli di devastazione e annientamento della natura.

Come è possibile non fare nulla per cambiare questo aspetto così triste, di una nazione tanto bella che tra le sue priorità dovrebbe avere il turismo naturalistico ?

o_O

J
 
...infatti avrei dovuto essere meno nazionalista e più regionalista.

Ma leggendo gli interventi sul problema nella regione sicilia, posso capire come mai ci ritroviamo in questa situazione.

Quindi i pareri che cercavo di stimolare, mi sono arrivati ugualmente.


J

PS
(Riflessione intima : "E che ci vuoi fare...siamo italiani, nel bene e nel male.")
 
In Italia sono tante le "priorità" ma pochi i soldi e, di conseguenza, tutto ciò che è prevenzione viene automaticamente messo in secondo terzo quarto quinto ..... ultimo ordine.

Ovviamente poi è la classica situazione del cane che si morde la coda poichè in assenza di prevenzione, più o meno ciclicamente, si passa dalla normalità all'emergenza con un dispendio di soldi, mezzi, personale e qualche volte vite umane e non mi stupirei se fossero particolarmente significativi questi "numeri". Il problema di fondo (quello alla luce del sole) è comunque, sostanzialmente, legato alla disponibilità economica poiche se guadiamo i singoli interventi probabilmente non sono poi così onerosi ma se li guardiamo nella loro complessità diventano cifre mica da ridere per cui improponibili da oramai parecchi anni (le vacche grasse non sono finite cinque anni fa, cinque anni fa sono cominciate a morire non più le vacche grasse ma già quelle magre, oggi si è passato a quelle anoressiche e domani, fra non molto, se andiamo avanti così non ci saranno più vacche di nessun tipo da imolare :cry:); poi ovviamente c'è anche un problema meno alla luce del sole che consiste nel fatto che le emergenze, in generis, corrispondono soldi "spesi" ....... e per un euro speso c'è chi guadagna un euro ..... se poi consideriamo che in questo modo si creano, e si mantengono, dei posti di lavoro si può anche capire perchè la prevenzione sia snobbata.

Non è solo questione di "va bhè siamo Italiani" ....... poichè gli incendi, nello specifico, sono emergenze anche in quei paesi che, economicamente parlando, sono messi meglio che noi solo che fare un piano di prevenzione serio, efficace, vuol dire investire del denaro che non c'è perchè impegnato in emergenze di natura sociale.

L'Italia ha un enorme patrimonio a livello naturale e più in generale turistico ma, a mio avviso, o spostiamo tutta la nostra economia sul fronte appunto turistico e facciamo diventare l'Italia un grande parco dei divertimenti ...... una sorta di Italialand :D ...... oppure dobbiamo imparare a convivere con queste tipologie di emergenza cercando, ad esempio, di incentivare in qualche modo le amministrazioni locali per fare quel minimo di prevenzione che non risolvono il problema ma che almeno non lo aumentano.

A mio avviso il singolo, in queste circostanze, può solo fare da spettatore ed aspettare che la politica faccia il suo corso ..... al limite quello che può cercare di fare è sensibilizzare chi gli stà vicino a comportamenti corretti (sigarette accese, fuochi vari, ect. ect.) e magari indirizzare in modo più mirato il proprio voto alle prossime elezioni che siano amministrative o politiche.

Ciao :), Gianluca
 
A mio avviso il singolo, in queste circostanze, può solo fare da spettatore ed aspettare che la politica faccia il suo corso ..... al limite quello che può cercare di fare è sensibilizzare chi gli stà vicino a comportamenti corretti (sigarette accese, fuochi vari, ect. ect.) e magari indirizzare in modo più mirato il proprio voto alle prossime elezioni che siano amministrative o politiche.

Riporto solo la parte "conclusioni ".

Non sono d'accordo sul fatto che il singolo può fare solo da spettatore, o quantomeno non da spettatore di un qualcosa che non lo tocca.
Neppure se la devastazione si svolge a parecchie centinaia di km da casa sua.

E penso che il corso della politica non sia solo nelle mani di chi governa, ma nelle mani di ognuno di noi, che col proprio comportamento, ogni giorno, fà politica.

Di certo in questo è compreso anche il giorno in cui va a votare (se sceglie di andarci),
cercando di mettere a governare chi si occupa anche dell' Italia oltre che del proprio tornaconto.

Nella sostanza vorrei dire che non cambierà nulla fino a quando ci limiteremo a inveire contro anonimi piromani, fino a quando faremo le condoglianze allo Spyrozzo di turno, fino a quando la nostra indignazione non sia di rassegnazione.

J
 
Quando ho asserito "fare da spettatore" era in relazione ad un qualcosa di fattivo e di concreto. In altre parole non può essere il "singolo" che parte e si mette a fare prevenzione nel boschetto dietro casa poichè, a prescindere dal fatto che non dispone di certo dei mezzi per farlo, non è in grado di "coordinarsi" con altri "singoli" (ammesso e non concesso che c'è ne siano) e visto che non parliamo di interventi per togliere le sterpaglie dal proprio giardino ma di realizzare qualcosa di molto più complesso non si può pensare a qualcosa di non strutturato ...... e le "strutture" costano ..... e comunque lasciare il tutto alla "buona volontà" del singolo equivale ad una goccia in mezzo al mare.

Per tanto nell'ottica del "fattivo e del concreto", il singolo, rimane solo uno spettatore ..... per me.

Discorso completamente diverso se invece parliamo, come ho espresso, nel campo della sensibilizzazione altrui per cui, a prescindere che io abito a Mantova, per cui qualche km da spyrozzo, nulla mi vieta di insegnare, ad esempio, a mio figlio di non lasciare fuochi accesi, che se vede una sigaretta accesa la spenga anche se non è sua (fortunatamente non fuma) ect. ect. e non limitarmi ad insegnargli questo ma a pretendere che lo faccia poi nella realtà e, con le dovute maniere, lo faccia capire anche a chi conosce in modo tale da aumentare sempre di più la conoscenza di certe "buone maniere" ma, anche se alla fine anche questo è prevenzione parliamo di una prevenzione a lungo termine, lunghissimo termine mentre oggi servirebbe una qualcosa che parta domani e non che dia i suoi frutti magari fra una generazione senza considerare che le emergenze una parte sono di origine involontaria (il mozzicone di sigaretta buttato dal finestrino, involontario poichè non era nell'intenzione del fumatore quello di appiccare un incendio) e su questo la sensibilizzazione può essere d'aiuto, ma una grande fetta è di origine dolosa, o derivante dalla mancata "manutenzione", e su questo la sensibilizzazione poco può fare in questo caso ci vuole la "politica" o, per essere più precisi, la volontà politica.

Il problema è che "mantenere" la natura ..... costa ...... certo è un investimento poichè senza natura non c'è vita per cui, gioco forza, dobbiamo mettercelo in zucca questo concetto ma non è così, a mio avviso, facile e non basta solo "dirlo" ma "farlo" e, sinceramente, rinunciare a certe cose inutili ma gradevoli è più facile a dirsi che a farsi.

Ciao :), Gianluca
 
In Italia la natura come l'istruzione e i monumenti / la cultura non sono considerati beni da conservare perchè non arricchiscono economicamente il paese.
È una mentalità da fine ottocento - inizio novecento e non da paesi sviluppati del XXI secolo che hanno superato la fase di sola espansione industriale; faccio notare che, ok dopo danni molto più gravi, però la Cina sta iniziando a cercare di porre rimedio alla cosa e fra qualche hanno sarà più avanti dell'Italia anche in questo.
 
Uhm ..... la cina rispettosa della natura e attenta ai monumenti storici ? ..... ho come la sensazione che "quì" stiamo decisamente meglio ..... AMMP.

Ciao :), Gianluca
 
coi monumenti certo che no.
volevo dire, in Cina hanno contaminato tutto e ora stanno INIZIANDO a preoccuparsi dell'ambiente perchè ormai è diventato invivibile (vedi Pechino).
al momento siamo messi meglio noi ma io sono convinto che in 10 anni la Cina sarà molto più verde di noi perchè altrimenti non sarà più sostenibile la vita; questo soprattutto se facciamo un parallelismo boom italiano degli anni 60-70 con quello che non è ancora maturo della classe medio-alta cinese la quale sarà composta da centinaia di milioni di persone.
 
Non sono un economista per cui sicuramente mi sfuggono molti aspetti e ricondurre una "economia" a quattro righe credo che sia poco significativo ma ho come l'impressione che ogni "boom" corrisponda a chiudere un occhio, o tutte e due, relativamente alla salvaguardia della natura e delle persone. Se io voglio produrre, tanto ovvero impegnare tante persone, a basso costo, in poco tempo ho un metodo molto efficace, abbassare i margini di sicurezza siano essi rivolti alla salvaguardia dell'uomo, inteso come l'operaio, e sia quelli rivolti alla salvaguardia della natura ...... facendo questo posso avere un "boom" economico poichè mi ritrovo molte persone occupate (zero disoccupazione e qualche soldino in tasca) ad avere tanta merce a basso costo (comprabile anche da chi la produce) in quanto, e questo è innegabile, la sicurezza è una componente non indifferente sul costo finale. Ed è quello che viene fatto, ieri ed oggi, in paesi come la cina piuttosto che l'india ..... secondo me.

Per tanto a meno che non ci sia un cambiamento di rotta drastico sul fronte sicurezza/salvaguardia, ma con un aggravio dei costi per cui una riduzione della capacità economica che non è ciò che vorrebbero (i cinesi e la classe politica cinese), il livello sarà sempre comunque quello appena appena sufficiente per avere una vita "sostenibile" e non di certo una vita di "qualità", oggi come oggi sono obbligati a campagne su larga scala di bonifica per cui possono dare l'idea di interventi strutturati ma, magari sbaglio, sono convinto che appena giunti allo "scopo" (respirare) non sarà un cammino verso un miglioramento abbastanza costante, come di fatto è avvenuto dopo il boom in Italia degli anni 60/70 sul fronte inquinamento di origine industriale, ma si ritornerà punto da capo lasciando il problema alle prossime generazioni.

Ciao :), Gianluca
 
perfettamente ragione sul discorso teorico! :)

un po' alla volta dovrebbero arrivare a una "regolamentazione ambientale" (prendi con le pinze questo termine) il che ovvio comporta un'aumento dei costi, ma è una norma necessaria da loro (come ovunque). industrie + aumento popolazione benestante porteranno a fare una Cina più "verde" il che non vuol dire lo sia in valore assoluto, ma se fosse come dici tu, che l'importante è rendere vivibile, data la grandezza del paese avrebbe comunque un effetto di magnitudine molto maggiore di quello che si va qua.
non mi dileggio a scrivere di più perchè ho appena realizzato che stiamo andando paurosamente off-topic.

tornando al discorso: in Italia le regole ci sono, manca la cultura e chi le faccia rispettare.
come detto all'inizio quindi: è un problema di cultura e istruzione!!!! perchè se ne hai la cultura poi non fai le stronzate e quindi non hai bisogno di chi le faccia rispettare.
 
tornando al discorso: in Italia le regole ci sono, manca la cultura e chi le faccia rispettare.
come detto all'inizio quindi: è un problema di cultura e istruzione!!!! perchè se ne hai la cultura poi non fai le stronzate e quindi non hai bisogno di chi le faccia rispettare.
Dubito fortemente che ci sia qualcuno che non sappia che se butti un fiammifero acceso forse puoi provocare un incendio, e chi lo fà non lo fà per mancanza di cultura ma per mancanza di "abitudine" e questo ti viene solo o dall'esempio o dal fatto che se ti beccano ti fanno un mazzo tanto.

Ma con questo risolvi solo una piccola parte dell'emergenza roghi poichè i boschi che prendono fuoco per "disattenzione" (la sigaretta buttata dal finestrino) credo che si possano contare sulle punta delle dita di una mano ...... a mio avviso ...... per cui non è un problema di cultura (per me ovviamente), se per cultura intendi la coscienza della salvaguardia della natura come fine superiore, ma di interessi economici che ruotano intorno sia alla semplice prevenzione passando dalla gestione vera e propria dell'emergenza sino al post emergenza con il ritorno alla normalità.

AMMP.

Ciao :), Gianluca
 
Come diceva znnglc, credo che la cultura non c’azzecchi proprio.
Per quanto, poi , riguarda il rispettare le regole, non è che manca il personale preposto (mi risulta che in Sicilia abbondi),
piuttosto, nel caso specifico, è difficile farle rispettare.
Come fai a controllare chi butta le cicche dal finestrino o chi, nel folto di un bosco, accende un fuocherello per farsi un caffè?

Poi, boh! Avrò la memoria corta, ma non ricordo di incendi estivi non dolosi.

Si potrebbe provare a inasprire le pene, ma poi, li abbiamo i soldi per mantenere i piromani in galera?
Mmmm! Forse prima dobbiamo risanare l’economia.

Il dovere elettorale è sicuramente importante, però, lasciatemelo dire, in un momento come questo,
in un panorama politico ricco di personaggi di indubbio spessore, con queste menti eccelse (non a caso abbiamo un governo tecnico),
non mi meraviglierei se la soluzione fosse: “…Italiani! Ci sono gli incendi? …Pisciateci sopra!”.

Ciao.:)

PS
L’escursionista non è al di sopra della legge, vedi bivacco e fuoco.
 
(il mozzicone di sigaretta buttato dal finestrino, involontario poichè non era nell'intenzione del fumatore quello di appiccare un incendio)

non voglio entrare in polemica o dire che sia impossibile però vorrei raccontarvi una cosa...

Anni fa fumavo e leggevo spesso questa cosa del mozzicone che appicca gli incendi... Per qualche motivo la cosa non mi convinceva per cui, complice il fatto che in casa avevo il camino, ho deciso di fare delle prove...

Dal bosco e dai campi vicini casa ho portato a casa di tutto da potere usare come esca in modo da potere provare con le cose vicino o sopra le quali poteva finire il mozzicone... Naturalmente l'ho fatto in estate, dopo un periodo di secca notevole, insomma il momento che si definisce più adatto per gli incendi boschivi.

Mi sono accesa una sigaretta e ho iniziato a cercare di accendere un fuocherello... dopo un po' ho cercato di ottenere almeno una fiammellina stentata... Vi giuro, sono piuttosto brava ad accendere il fuoco visto che abitavo dove quel camino e una stufa a legna erano gli unici riscaldamenti invernali, non sono riuscita nemmeno con due sigarette accese contemporaneamente ad accendere il fuocherello...

Che intendo dire? Secondo me sono tutti incendi dolosi, non esiste la disgrazia del mozzicone buttato con noncuranza e questo al di là del fatto che è brutto andare in un bosco come in una piazza o una strada cittadina e vederli cosparsi di cicche accese ma anche spente :p
 
Vero Daedin, ho vissuto e frequentato per decenni in estate, la campagna toscana e, infinite volte, ho visto i contadini, buttare ovunque cicche di nazionali senza alcun problema... e loro la sapevano lunga! Comunque meglio evitare.
 
A maggior ragione che non è una questione di "cultura" ma di interessi economici.
Comunque la mano sul fuoco che non sia possibile accendere un fuoco con un mozzicone di sigaretta non c'è la metto ma, lo ammetto, mai provato a metterlo in pratica.

Ciao :), Gianluca
 
Daedin , te la racconto io una storia :) , anni fa avevo un collega che fumava , bhe in estate era abitudine per lui buttare i mozziconi fuori dalla porta che da sul retro , dove c'e' un po di sterpaglia , e' successo piu di una volta che appiccasse fuoco , subito spento !! ... ma se non ci fosse stato nessuno ti lascio immaginare .
nel camino non accenderai mai un fuoco col mozzicone , ma in un prato secco con un po di vento ci vuole un attimo ...
e sul fatto che al sud ci siano un sacco di persone pagate per controllare , e' mio pensiero che per restare tali , siano gli stessi ad appiccare i fuochi ... ripeto , E' UNA MIA OPINIONE ....
 
secondo me dietro casa non c'era solo sterpaglia... nel camino, con tanto di soffietto a disposizione, fai tutto il vento che vuoi per appiccare un fuoco con una sigaretta :p
 
e sul fatto che al sud ci siano un sacco di persone pagate per controllare , e' mio pensiero che per restare tali , siano gli stessi ad appiccare i fuochi ... ripeto , E' UNA MIA OPINIONE ....

Non è solo una tua opinione spesso è la realtà.

Un incendio frutta moltissimo lavoro....
 
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