- Parchi della Sicilia
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- Parco dell'Etna
Ogni tanto leggo entusiastiche richieste di escursioni sul Vulcano, alcune delle quali più "avventurose" delle altre.
Molte partono da autoctoni, che già conoscono la realtà, ma altre no.
Ed è a queste persone che desidero rivolgermi adesso.
L'Etna è una montagna (oltre ad essere un vulcano) e come tale non va mai presa sottogamba. E' vastissima e composta da un'infinito numero di sali-scendi che falsano in modo incredibile la stima delle distanze.
Pare si siano addirittura persi interi aerei tra le falde e la cima. Persi, volatilizzati... (e da qui le storie sui marziani).
Anche le condizioni meteo sono da grande montagna (che ricordo nel suo piccolo supera i 3000 metri) e quindi volubili.
Il vento dell'Etna è una fucilata con tanto di pallini, dovuto al fatto che la pendenza relativamente dolce e le creste, invitano sabbia e relativi granelli lavici (di per se leggeri al volo ma pesanti all'impatto in velocità) a decollare ed a frustare il malcapitato.
Ne sa qualcosa chi ha pernottato in prossimità dei sommitali in tenda ritrovandosela nottetempo un colabrodo.
D'inverno il gioco di fa ancora più duro, e chi si avventura DEVE essere pronto ad un bivacco d'emergenza in piena regola in qualsiasi momento.
Se la visibilità cala o addirittura sparisce è assolutamente sconsigliato, pena lo smarrimento, continuare alla cieca: "tanto ho il gps" si ma non hai più la strada!
Inoltre la tanto esotica ascesa ai sommitali è bene farla dietro adeguata preparazione fisica e comunque accompagnati da una guida regolarmente autorizzata.
Infatti tengo a ricordare che l'Etna ha sfiancato fior di camminatori, specialmente chi ha preso sottogamba l'approvvigionamento idrico (non ci sono fontanelle).
a questo punto buon cammino
Molte partono da autoctoni, che già conoscono la realtà, ma altre no.
Ed è a queste persone che desidero rivolgermi adesso.
L'Etna è una montagna (oltre ad essere un vulcano) e come tale non va mai presa sottogamba. E' vastissima e composta da un'infinito numero di sali-scendi che falsano in modo incredibile la stima delle distanze.
Pare si siano addirittura persi interi aerei tra le falde e la cima. Persi, volatilizzati... (e da qui le storie sui marziani).
Anche le condizioni meteo sono da grande montagna (che ricordo nel suo piccolo supera i 3000 metri) e quindi volubili.
Il vento dell'Etna è una fucilata con tanto di pallini, dovuto al fatto che la pendenza relativamente dolce e le creste, invitano sabbia e relativi granelli lavici (di per se leggeri al volo ma pesanti all'impatto in velocità) a decollare ed a frustare il malcapitato.
Ne sa qualcosa chi ha pernottato in prossimità dei sommitali in tenda ritrovandosela nottetempo un colabrodo.
D'inverno il gioco di fa ancora più duro, e chi si avventura DEVE essere pronto ad un bivacco d'emergenza in piena regola in qualsiasi momento.
Se la visibilità cala o addirittura sparisce è assolutamente sconsigliato, pena lo smarrimento, continuare alla cieca: "tanto ho il gps" si ma non hai più la strada!
Inoltre la tanto esotica ascesa ai sommitali è bene farla dietro adeguata preparazione fisica e comunque accompagnati da una guida regolarmente autorizzata.
Infatti tengo a ricordare che l'Etna ha sfiancato fior di camminatori, specialmente chi ha preso sottogamba l'approvvigionamento idrico (non ci sono fontanelle).
a questo punto buon cammino