Recensione Libri MTB per principianti

Ho comprato la mia prima mountain bike nel 2007. La passione era tanta, e i chilometri accumulati sotto il sellino divennero presto molti. Con gli anni però diedi spazio ad altri sport, e la bici rimase in un angolo della stanza.

Qualche mese fa tuttavia la scintilla della mtb si è riaccesa, prima per motivi professionali, e poi con maggiore convinzione personale, ed ecco che ho ricominciato a interessarmi a questi mezzi, e soprattutto a usare la mia vecchia mtb – di cui ho presto (ri)scoperto i limiti, per cui l'ho sostituita con una migliore, ma questa è un'altra storia.

Proprio per aggiornarmi, e per avere un approccio più completo e più consapevole al mondo della mtb, mi sono procurato un paio di libri: "La Mountain Bike: Guida completa all'uso e alla manutenzione" di Guido Rubino, e "Guidare la Mountain Bike: Tecnica di base e nozioni evolute" di Simone Lanciotti, entrambi editi dalla Hoepli.

Negli ultimi mesi li ho letti con molta attenzione e ho seguito da vicino il mondo della mtb, approfondendo la mia conoscenza oltre che sul campo (usando le mie mtb e testandone altre) anche su internet e su riviste specializzate.

Ecco quindi la recensione di questi due libri per principianti, fatta dal punto di vista di una persona che fino a pochi mesi fa era poco interessata alle mtb (ma molto interessata alle bici in generale), e che negli ultimi mesi ha approfondito molto la questione – senza naturalmente avere la pretesa di essere un esperto.

Guido Rubino: La Mountain Bike: Guida completa all'uso e alla manutenzione

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Questo è un libro introduttivo che affronta l'argomento "MTB" sotto praticamente tutti i punti di vista (tranne l'aspetto della guida, lasciato all'altro libro). Può risultare quindi interessante per chi voglia avvicinarsi a questo mondo ed entrare in un negozio più preparato all'acquisto. Le mtb sono infatti il tipo di bici più complicato di tutti, e se non si hanno le idee chiare può essere complicato orientarsi fra telai con geometrie diverse, forcelle e ammortizzatori con varie escursioni, manubri flat o rise eccetera. Anche chi va in mtb da diversi anni e vuole aggiornarsi un po' potrà trarre beneficio da questo libro.

Il libro ha solo un "difetto" secondo me: la parola è messa fra virgolette perché non si tratta di una mancanza dell'autore, bensì semplicemente del fatto che il libro è stato pubblicato nel 2010, e non è quindi aggiornatissimo sulle ultimissime tendenze, in particolare la diffusione del nuovo formato 27,5" per ruote (c'è comunque un chiaro approfondimento sulle 29") – a questo proposito consiglio questo bell'articolo di mtb-mag come integrazione al libro: 26, 27.5 e 29: diametri diversi per discipline diverse? | MTB-MAG.COM. Altri argomenti non trattati nel libro sono le trasmissioni 1x11 e i reggisella telescopici, ma non si tratta di gravi mancanze visto il tipo di pubblico a cui il libro è destinato.

L'autore presenta con uno stile chiaro e comprensibile tutto ciò che un principiante deve sapere per comprare con consapevolezza la sua prima o seconda mtb, e anche qualcosa in più: spesso infatti si va oltre a quanto strettamente necessario a un utilizzatore della bici, andando a presentare anche alcuni argomenti relativi alla costruzione delle bici (particolarmente approfondita la parte relativa ai telai). Prendiamo ad esempio le sospensioni: ne viene spiegato chiaramente il funzionamento (con un paio di "esplosi" di forcella e ammortizzatore posteriore) e le regolazioni che l'utente può fare; ma poi sono interessanti anche le sequenze fotografiche relative alla loro manutenzione (è scritto chiaramente nel libro che la manutenzione delle sospensioni deve essere fatta da personale esperto, e che le foto con didascalie sono presentate solo per soddisfare la curiosità, e non come guida alla manutenzione autonoma – sarebbero tra l'altro insufficienti a questo scopo). Lo stesso discorso si può fare per gli altri componenti di una mtb.

E' sicuramente vero che su internet, nei forum e siti specializzati, è possibile trovare una quantità di informazioni molto maggiore di quella che si può trovare in questo libro. Tuttavia, queste informazioni sono al contempo iperspecialistiche, dando per scontate una grande quantità di nozioni che è più comodo apprendere in un modo coerente e strutturato in un libro come questo.

Ecco l'indice e un paio di pagine di esempio
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Simone Lanciotti: Guidare la Mountain Bike
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Questo libro è il naturale complemento del precedente, trattando principalmente degli aspetti più legati alla guida della mtb.

La sezione iniziale è fatta molto bene, e presenta vari aspetti introduttivi: la corretta posizione in sella (fondamentale, anche se in mtb ci si muove molto di più che su una bici da corsa), la regolazione degli ammortizzatori, e alcune regole di base per la conduzione della bici (l'agilità di pedalata, il corretto uso di cambio e freni, l'importanza dello sguardo).

La parte relativa alla guida vera e propria mi ha sinceramente un po' deluso. Il difetto principale è la mancanza di struttura, il saltare da un argomento all'altro e l'eccessivo dilungarsi senza concentrarsi sulle cose più concrete. Sarebbe stato meglio adottare una scrittura meno scorrevole e più efficace, magari basata su elenchi puntati e chiare sequenze testuali e fotografiche. Alla fine con un po' di pazienza è comunque possibile trovare numerosi consigli utili, ma si sarebbe potuto fare di meglio.

Il capitolo sull'agonismo presenta dei consigli molto generali su come affrontare le gare, sinceramente niente di eccitante. Il capitolo finale sul gps è molto breve e poco più che uno stimolo a un approfondimento autonomo da parte del lettore. Si sarebbero potuti eliminare entrambi dando più spazio alle tecniche di guida.

Anche in questo caso, su internet è possibile trovare spiegazioni più approfondite (e corredate da video) delle tecniche di guida della mtb; anche qui però vale il discorso che facevo prima, e cioè che grazie al libro è possibile farsi più facilmente un'idea generale dell'argomento, e soprattutto capire certe nozioni di base, che aiuteranno poi ad apprendere più velocemente anche le tecniche più avanzate. Spero che in una prossima edizione si possano migliorare i difetti di questo libro per renderlo ancora più utile.

Anche qui, l'indice e un paio di pagine
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Grazie Andrea interessante, avevo già visto a qualche amico il primo libro. Hai fatto bene a mettere il link su 26, 27.5, 29.

Un difetto ho trovato sulle 29, per chi non usa i pedali con l'attacco, sullo stretto se il piede per sbaglio lo porti un po avanti la punta potrebbe toccarti la ruota!! Questo difetto è presente su una mia vecchia MTB 26 anni '90 rigida e ritrovarlo su una MTB 2014 da 1100 € mi h afatto impallidire. Per il resto....la 29" ti aiuta un po su tutto.

La 27.5 l'ho provata, ma non come la 29 ha veramente una gran precisione come la 29 credo che si aun buon compromesso per chi come me non supera il 1.80 m di altezza!!
 
entrare in un negozio più preparato all'acquisto
Quindi non ti insegna come riparare ma dà solo un'infarinata generale?

diffusione del nuovo formato 27,5" per ruote
può essere trattata benissimo come una 26" perchè in realtà non ha i vantaggi di una 29"

non trattati nel libro sono le trasmissioni 1x11 e i reggisella telescopici, ma non si tratta di gravi mancanze visto il tipo di pubblico a cui il libro è destinato.
Questi invece li reputo molto importanti, sopratutto 1X11 nel crosscountry
 
può essere trattata benissimo come una 26" perchè in realtà non ha i vantaggi di una 29"


Que
Mi dispiace, ma non concordo..la 29 è un carro armato (non vedo altri vantaggi), la 27.5 non ha lo stesso sviluppo metrico di una 29, ma ha una bella precizione di guida, risente meno delle asperità del terreno, supera meglio gli ostacoli rispetto a una 26 e di consegurnza la rutoa anteriore è più precisa.

Diciamo che se la 29 è un carro armato, l a 27.5 è un corazzato e la 26 è una jeep
 
Mi dispiace, ma non concordo..la 29 è un carro armato (non vedo altri vantaggi), la 27.5 non ha lo stesso sviluppo metrico di una 29, ma ha una bella precizione di guida, risente meno delle asperità del terreno, supera meglio gli ostacoli rispetto a una 26 e di consegurnza la rutoa anteriore è più precisa.

Diciamo che se la 29 è un carro armato, l a 27.5 è un corazzato e la 26 è una jeep

sarà la mia guida poco sensibile essendo abituato al carro armato :rofl: ma anche da altre recensioni su riviste ecc.. tutti concordano che è solo una trovata pubblicitaria perchè 1 pollice e mezzo non è nulla (a parte per un super sensitivo) perciò non si hanno i vantaggi di una 29. Sicuro sarà un pò meglio della 26 in quanto ostacoli e sarà un pò peggio in quanto guidabilità ma è praticamente paragonabile a quest'ultima (SECONDO ME).
Con questo chiudo altrimenti finiamo in una discussione infinita Off-Topic :D ma mi piacciono questi scambi di idee quindi se vuoi continuiamo in privato o in un nuovo post.

Volevo fare un appunto matematico-sistemistico.
Dicendo che la 27,5" sia una via di mezzo fai un'assunzione mentale cioè che sia lineare la funzione guida-ostacoli con i pollici (caso un pò troppo ottimistico in verde).
In realtà penso che sia piùttosto esponenziale con non si sa quale pendenza (caso rosso) e come ben capisci la mediana (viola) non sarà più una via di mezzo ma una bella perdita verso i punti di forza della 26 o 29

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guarda, ci sono cose che con la 29 non faresti cn una 26, ora il carro armato permette anche a chi ha poca pratica, anzi tecnica, di fare bella vita.

Indubbiamente la 29 ha dei vantaggi sulla guida, ma in salita devi mettere più forza sulle gambe.

Fino a ieri la mtb era la 26, credo che la 27,5 è ottima per chi vuole qualcosa di più preciso sulla guida e non è alto 1,90 anche se esistono telai 29 anche per chi non è particolarmente alto.

ho provato una 27,5 su pista ed era molto più stabile di una 26, ma ancora non ho avuto occasione nel bosco, mentre la 29 l'ho usata abbastanza e ti devo dire che ho fatto cose che con la 26 io non mi sognavo di fare. Di contro altri miei amici con la 26 fanno cose che io non mi sogno di fare, ma solo per una mancanza di tecnica mia!!

del resto gli antichi romani dicevano on medio stat virtus!!!
 
Ciao Paolo,

scusa se vado leggermente OT ma ho visto il tuo sito sulle bici elettriche e mi volevo complimentare. Molto interessante e ben fatto ...

Inoltre ho avuto modo di rifarmi un'infarinata tecnica scoprendo le nuove trasmissioni installate sulle moderne MTB. L'ultima volta che mi ero studiato la cosa è stato quando avevo allestito la mia, diversi anni fa, e poi avevo smesso di seguire l'evoluzione della tecnica.

Ormai, pure sulle MTB il ritmo con cui si succedono le novità è paragonabile a quello delle diavolerie elettroniche che ci circondano: basta non seguire la cosa per sei mesi e ti stravolgono tutte le idee e conoscenze acquisite.

Un saluto,

Marco
 
Ormai, pure sulle MTB il ritmo con cui si succedono le novità è paragonabile a quello delle diavolerie elettroniche che ci circondano: basta non seguire la cosa per sei mesi e ti stravolgono tutte le idee e conoscenze acquisite.
In effetti l'evoluzione tecnologica che c'è stata negli ultimi anni è impressionante. L'importante è anche non farsi prendere troppo la mano, come sono sicuro sia anche il tuo caso: ho avuto modo di provare mtb anche di fascia alta negli ultimi mesi ma alla fine la mia mtb personale è una semplice Rockrider 5.3 con la quale mi diverto comunque tantissimo!


scusa se vado leggermente OT ma ho visto il tuo sito sulle bici elettriche e mi volevo complimentare. Molto interessante e ben fatto ...
Grazie :)
 
Ciao FabioGreg, a titolo di curiosità mi diresti il modello di bici che hai, le zone dove giri (collinari, pianeggianti o montane) e il peso della tua bike...queste ultime due cose, nell'esperienza che ho maturato in questi anni fanno veramente la differenza sulla guida di una 29er quindi a poco servono discorsi teorici sulla validità o meno degli standard se non applicati al reale campo di utilizzo e al tipo di mezzo utilizzato....:p
Le teorie e gli schemi van bene per fare marketing e vendere prodotti...almeno secondo me...poi quando ti trovi a dover pedalare vai a fare lo schema alla tua gamba e a spiegargli che non dovrebbe far fatica...hehehe scherzo dai...sarei curioso comunque, che mi dici?

sarà la mia guida poco sensibile essendo abituato al carro armato :rofl: ma anche da altre recensioni su riviste ecc.. tutti concordano che è solo una trovata pubblicitaria perchè 1 pollice e mezzo non è nulla (a parte per un super sensitivo) perciò non si hanno i vantaggi di una 29. Sicuro sarà un pò meglio della 26 in quanto ostacoli e sarà un pò peggio in quanto guidabilità ma è praticamente paragonabile a quest'ultima (SECONDO ME).
Con questo chiudo altrimenti finiamo in una discussione infinita Off-Topic :D ma mi piacciono questi scambi di idee quindi se vuoi continuiamo in privato o in un nuovo post.

Volevo fare un appunto matematico-sistemistico.
Dicendo che la 27,5" sia una via di mezzo fai un'assunzione mentale cioè che sia lineare la funzione guida-ostacoli con i pollici (caso un pò troppo ottimistico in verde).
In realtà penso che sia piùttosto esponenziale con non si sa quale pendenza (caso rosso) e come ben capisci la mediana (viola) non sarà più una via di mezzo ma una bella perdita verso i punti di forza della 26 o 29

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Ciao bersekt
Io sono di varese posizionato sulle prealpi, faccio cross country, questa piu o meno e' la mia bici
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dico piu o meno perche ho fatto dei miglioramenti.
Penso che piuttosto del peso conti piu la geometria ma sopratutto i mozzi delle ruote che sono coloro che trasmettono il peso a terra
 
Ciao, ti ringrazio per la risposta...io penso invece che il peso la faccia da padrone per un semplice motivo: le 29er, almeno per esperienza personale, per avere benefici devono passare sopra gli ostacoli ad alta velocità, se lo fai a troppo bassa velocità si impuntano. Il fatto della alta velocità da tenere è facile in discesa...il problema è in salita e qui se hai una bici uguale o sopra i 13-14kg (peso medio delle 29er in alluminio e limite di quelle in carbonio) o hai una gran gamba o subisci la mole del mezzo...stessa cosa se devi passare in passaggi stretti...peggio ancora se in alcuni punti devi scendere e spingere la bici o portarla a spalle (é enorme!) qui le ruote grandi non aiutano...ecco, a te che fai cross country = giri di circa due ore a tutta velocità questo può non dar fastidio specie se sei allenato ma se la bici una persona la usa per fare escursionismo (come credo la maggior parte che posta qui su avventurosamente) e deve stare in sella 4 ore o più...credimi che la cosa è importante se queste ore sono per lo più in salita...a bassa velocità...almeno questo ho visto con la mia esperienza personale...

Ciao bersekt
Io sono di varese posizionato sulle prealpi, faccio cross country, questa piu o meno e' la mia bici
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dico piu o meno perche ho fatto dei miglioramenti.
Penso che piuttosto del peso conti piu la geometria ma sopratutto i mozzi delle ruote che sono coloro che trasmettono il peso a terra
 
Si hai perfettamente ragione :) ero fermo sul mio punto di vista. Per il superamento degli ostacoli conta molto anche la sospensione che si monta e come essa e' settata, infatti le all-mountain sono biammortizzate con pressione molto soft.
Volevo soffermarmi un attimo sul fatto del peso della mtb. Ho fatto molti anni di agonismo, su strada pero, un kg o anche due cambiano poco quando hai delle buone ruote che trasmettono efficientemente la potenza sul terreno, diventano di rilevanza secondaria quel peso in eccesso. In mtb non ho avuto modo di provare bici piu leggere/pesanti della mia ma noto come la tecnica e il lavoro di braccia cambiano totalmente la velocita e l affrontamento degli ostacoli.
P.s. La mia mtb l ho presa usata a 1000€ ;)
 
La tecnica è fondamentale sia in salita che discesa, senza di quella si fa poco quando il percorso appunto si fa tecnico.

Un osservazione sulla 29 vero che occorre una gamba con più forza, ma la stabilità in salita è maggiore per cui ogni mezzo ha i suoi pro e contro che devono essere valutati soprattutto in base al proprio fisico e capacità se sono forte sulla tecnica una 26 mi basta

Poi occorre valutare le dimensioni del ciclista:1,65 di h di ciclista su una 29 onestamente non lo vedo bene e viceversa un bestione da 120 kg al 1,85 no lo vedo su una 26.

Ognnuno deve scegliere in base all proprie capacità
 
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