Libro - Percorsi

Ciao a tutti.
L’altra sera ho terminato la lettura di “Percorsi” un libro del giornalista Robert Moor profilo.
Il cammino si snoda tra le montagne nel parco provinciale Bugaboos mappa
che è una catena delle montagne Purcell della Columbia Britannica orientale, in Canada: è una destinazione alpinistica popolare qui.
Il testo descrive luoghi, avventure , incontri fatti lungo il cammino; inoltre, attraverso le riflessioni e i ricordi, l’autore ci porta a spaziare dalla preistoria ai giorni nostri.
Il conclusivo sesto capitolo - dove Moor incontra in una strada trafficata del Texas, Eberhart un ottico in pensione che negli anni novanta aveva compiuto leggendarii cammini - ci offre, attraverso le parole di quest’ultimo, una buona prospettiva con cui guardare la vita.
Eberhart infatti, aveva parlato in precedenza che in passato era dominato dall'istinto di cercare il mitico Monte Olimpo: 'per trovare’ diceva ‘pace e tranquillità, solitudine e significato'; ora invece dichiara: 'posso trovare altrettanta pace e gioia in quel maledetto traffico dell'ora di punta che stavamo attraversando ieri'.
Da queste parole la lezione che mi sento di trarre è che vivendo in città la maggior del tempo impegnata negli studi, nel lavoro o altro e, di consegunza con un tempo limitato, la mia possibilità di immergermi in natura è rara; pertanto dovrei assaporare il selvaggio ovunque mi trovo, sia nel centro di Montreal o Vancouver sia nei Bugaboos tra le guglie di granito che svettano sopra. No?
Vabbè, unisco prologo e epilogo. QUI
au revoir
s
 
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Il finale è ampiamente condivisibile, pace e serenità sono dentro di noi, il trovarsi nella natura può essere uno stimolo esterno a raggiungerle (come pure trovarsi nel traffico un ostacolo esterno) ma sia la tradizione filosofica orientale che, in misura minore, quella occidentale (penso ad Epicuro), ci indirizzano a cercare pace e serenità lì dove stanno veramente: dentro di noi.

Due film tragici, "Il té nel deserto" e "Into the wild", ammoniscono anzi che il cercare nel viaggiare o nel contatto estremo con la natura quella pace interiore che ci manca ci espone al rischio di osare sempre di più per trovare ciò che fuori di noi non possiamo trovare, fino a portare, nel caso estremo, all' annientamento.
 
Quoto appennino centrale, ciò non toglie che la società in cui viviamo è parecchio alienante. Epicuro sarebbe orripilato se vivesse solo un giorno in una delle nostre città.
 
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