..... quale prodotto tra i due da voi citati è preferibile acquistare, quale è il più efficace nella depurazione dell'acqua?
.... ti rifaccio la stessa domanda in chiave più maliziosa ..... visto che hai indicato che la foto indicata da mystic ritraeva la tua dolce metà (
http://www.avventurosamente.it/vb/143-ecologia-ambiente/604-scie-chimiche-8.html#post162308) chi è la più gnocca del mondo ?
Scherzi a parte ..... non esiste un metodo in assoluto migliore rispetto ad altri ..... ogni metodo si basa su principi diversi ed ogni metodo ha dei pro e dei contro.
I metodi che sfruttano la
filtrazione meccanica (Katadyn Hiker, Mini, ect.) si basano sul principio che fanno "passare" solo ciò che è più piccolo di una certa dimensione e vanno più che bene per ciò che è dalla "rana" al "batterico" ma sono inefficaci contro i virus e metalli pesanti, però se il filtro è dotato di "carboni attivi" (come ad esempio il Katadyn Hiker) allora è possibile una sensibile riduzione anche di alcuni metalli pesanti e di altri elementi che passano attraverso un filtro meccanico (però sempre ricordandosi che più il filtro è vecchio è più questo effetto è ridotto .... anzi se i "carboni attivi" sono troppo vecchi possono rilasciare quanto filtrato sino ad allora .... è per questo che vanno cambiati spesso i filtri a carboni attivi). Un altro vantaggio di una filtrazione meccanica è la velocità, tu filtri e ciò che esce è virtualmente pronto da bere, ottenere un litro di acqua è questione di minuti ed è esente dalla temperatura o altri parametri chimico-fisico (fra tutti il pH; il pH è un numero che indica se la soluzione è "acida" 0<pH<7 o "basica" 7<pH<14 o "neutra" pH=7). Inadatta ad acqua salmastra (nel senso che il sale rimane).
I metodi che sfruttano la "
chimica" (cloro, diossido di cloro, amuchina = ipoclorito di sodio, iodio) si basano sul principio che certi elementi reagendo con il cloro (per esempio) si neutralizzano, o comunque riducono notevolmente la sua attività, divenendo innocui per l'uomo. Questi metodi li rendono validi sia per i batteri che per i virus ma non in forma assoluta, ovvero, possono esistere dei virus, o dei batteri, che non sono toccati, se non minimamente, dal prodotto chimico scelto per cui, se la sfiga è dietro l'angolo (e tu non lo sai), puoi bere un'acqua che tu ritiene potabile ma che in realtà non lo è. Per fortuna non sono molti questi elementi ma ci sono (alcune alghe rosse rientrano fra questi elementi fetenti come anche alcune tossine) e purtroppo anche in Italia. E' totalmente inefficace sui metalli pesanti ma se abbinato ad un filtro a carboni attivi si può ridurre sensibilmente la presenza di questi metalli (vedi sopra) ma prima di filtrare un acqua clorata, ovvero trattata con cloro o diossido di cloro o ipoclorito di sodio, bisogno ridurre la percentuale di cloro libero se non vogliamo rovinare il filtro a carboni attivi. Purtroppo i suoi pro terminano quì (ma non sono pochi ... anzi); i contro sono che la loro efficacia dipende molto dai parametri chimico-fisici quali temperatura (a basse temperatura, sotto i 10°C, si allungano notevolmente i tempi di "contatto") e pH ed in ultimo il fattore tempo, per ottenere una acqua sicura possono volerci anche 2 ore o più (in relazione alla temperatura e da cosa ci si vuole preservare). Inoltre molto spesso per avere una buona azione da parte del prodotto chimico (cloro, iodio, ect.) l'acqua dev'essere il più limpida possibile, ovvero, dev'essere preventivamente filtrata (ma è sufficiente anche una semplice garza, una calza "collant", un fazzoletto, ect.). Inadatta ad acqua salmastra (nel senso che il sale rimane).
I metodi che usano la "
fisica" (ebollizione e lampada "UV") si basano sul principio che mediante o la temperatura (bollizione) o raggi "UV" si vanno ad inattivare virus e batteri. E' completamente inefficace ai metalli pesanti a meno di non usare i carboni attivi (vedi sopra). Inadatta ad acqua salmastra (nel senso che il sale rimane) a meno di non usare la distillazione; in questo caso si può ottenere la completa scomparsa del sale e dei metalli pesanti e di quant'altro ma è necessario un controllo temperatura/pressione per avere una garanzia "a prova di S. Tommaso". Ovviamente la ebollizione agisce su tutto ciò che è "vivo" ma alcune tossine (o anche alcune tipologie di alghe rosse riscontrabili anche in Italia) sono particolarmente resistenti alla temperatura e solo dopo un determinato tempo ed una determinata temperatura ottenibile solo mediante un recipiente in pressione (autoclave) si ha la garanzia di "sterilizzazione".
Dal punto di vista delle "garanzie" è elevato ma ha lo svantaggio del tempo (ci vuole parecchio tempo per far bollire l'acqua se questa è, ad esempio, molto fredda), necessita di notevole quantità di un adeguato combustibile ed inutile sui metalli pesanti e sugli inquinanti chimici.
Come vedi nessuno è, in assoluto, il metodo migliore. Ogni metodo ha dei pro e dei contro.
Semplificando si può dire:
Filtro meccanico
PRO: Veloce, insensibile alla temperatura e al pH, più che buono sino ai batteri, riutilizzabile per parecchi litri sino all'infinito (cambiando cartuccia) ed è usabile sia per bere che cucinare o prepare thè e caffè.
CONTRO: Inefficace sui virus, metalli pesanti e inquinati chimici (questi due se non è presente un filtro a carboni attivi) e l'acqua salmastra rimane "salata" (per cui non usabile).
Chimico
PRO: Attivo su batteri e virus (non tutti), economico.
CONTRO: Lento, sensibile a temperatura e al pH, necessita filtrazione per corpi estranei, inefficace sui metalli pesanti e inquinati chimici (questi due se non è presente un filtro a carboni attivi), se si usa un filtro a carboni attivi bisogno declorare l'acqua, se non viene declorata l'acqua è inadatta a fare caffè o thè o cucinare e l'acqua salmastra rimane "salata" (per cui non usabile).
Fisico
PRO: Attivo su batteri e virus (non tutti) ed è usabile sia per bere che cucinare o prepare thè e caffè. Se si usa la distillazione è efficace anche nell'acqua salmastra.
CONTRO: Lento, necessita filtrazione per corpi estranei, inefficace sui metalli pesanti e inquinati chimici (questi due se non è presente un filtro a carboni attivi o a meno di non ricorrere alla distillazione), carburante (se non si usa la lampada UV). Per una garanzia a prova di "S. Tommaso" bisogna avere un recipiente che possa andare in pressione. La distillazione necessita di un controllo temperatura/pressione per una garanzia a prova di "S.Tommaso". Costoso sia per la distillazione che per la lampada "UV".
Detto questo ..... quale usare ?
In Italia. Acqua non troppo inquinata e comunque non da inquinanti chimici "seri" o elevati cariche di inquinanti biologici (virus e batteri), assenza di alghe rosse -> tre opzioni:
a) filtrazione meccanica con un katadyn (ad esempio)
b) filtrazione chimica (meglio il diossido di cloro rispetto al cloro ma "IO" uso lo iodio ..... "IO")
c) filtrazione meccanica con un katadyn (ad esempio) + filtrazione chimica
"a" e "b" si equivalgono, nel senso che se non sai qual'è l'inquinante non puoi determinare quale dei due è migliore.
"c" si sovrappongono e si "auto compensano" ma ci vuole più tempo (occhio che l'acqua clorata puoi usarla solo per bere)
La bollitura è un metodo valido ma è, per me, lungo e palloso (l'acqua calda non è proprio il massimo da bere) però può essere un qualcosa in più da abbinare ad uno dei tre metodi di cui sopra ("a", "b" e "c") ...... questo dipende da te.
Leggi questi messaggi ..... possono forse aiutarti
http://www.avventurosamente.it/vb/105-alimentazione/495-potabilizzare-lacqua-19.html#post160289
http://www.avventurosamente.it/vb/105-alimentazione/495-potabilizzare-lacqua-19.html#post160455
Ciao, Gianluca
PS.: @Missione-Avventura.it -> credo che sbagli le unità di misura. I filtri meccanici non arrivano oltre il decimo di micron. I Katadyn, ad esempio, hanno filtri da 0.2 o 0.3 micron e
non 0.002 micron.