Lobotomizzati dalle regole della società

chi certificherebbe ?

I pompieri ? Sono adeguati in un contesto boschivo ?
Le comunità montane ?
hai ragione, le tue perplessità sono condivisibili.

Io credo che sarebbe necessario passare attraverso il ripristino delle guardie forestali
credo che avrebbero le competenze e il compito di controllare.

Sul fatto che avrebbe un costo ....penso che automaticamente questo farebbe da aggiustamento anche per il primo dubbio,
cioè
chi va in escursione raramente è difficile che si sobbarchi il costo del corso e per essere in regola niente fuochi,
chi invece va spesso e per questo avrebbe pratica continua ed esperienza sarebbe quello che avrebbe le migliori ragioni per farlo.

Poi certo ci si potrebbe scommettere che chi farebbe l'insegnante non sarebbe nemmeno capace di usare l'acciarino .... ma non è questo il punto.
 
appunto ,quindi o gratis e senza "registrazione" o vadano a dare via i ciap.

Anche perchè come è di "moda" nel nostro paese

Se trovi una persona crivellata di proiettili sei il primo indagato
Se fanno un attentato subaqueo e hai un brevetto sportivo ti vengono a cercare
Se nel supermercato vedi una bottiglia di olio rotta e lo segnali ti accusando di averla rotta tu. (quindi muto e se si accoppa la nonnetta che fa swissssss patapam la colpa è loro)
Se sei un pugile non ti puoi difendere
Se a quel punto sei abilitato ad accendere...
...se la montagna si visca (ovvio per meriti altrui) ti vengono a prendere a casa?.

Vi rendete conto di cosa si sta difendendo? E sopratutto di chi?

E poi ci si lamenta che l'avventura è morta!

Io nel frattempo anvisco ,anche se c'è pericolo di incendio e preparo un bel ragù di lepre
 

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Ma sarebbero quelli a cui meno servirebbe se non per "non rompetemi più le scatole".
si ma sarebbe il modo per rendere oggettivo il giudizio di un eventuale controllo... cioè:
A- hai la patente come prescritto ---- bene
B- hai rispettato la distanza minima dagli alberi e da sterpaglie incendiabili come prescritto --- bene
C- hai predisposto lo spegnimento come prescritto--- bene ... ecc.
ottimo puoi continuare tranquillo il tuo bivacco.

Altrimenti è tutto opinabile ... salvo appunto il vietare in assoluto
immagino scene tipo:
-no guardi maresciallo il fuoco è protetto-
-ci sono alberi e foglie a 2 metri basta un soffio di vento .._
-ma non c'è vento-
-può arrivare senza preavviso-
-ho la gavetta con l'acqua per spegnerlo .....
 
Questo è il punto invece perchè pratica e cartabollata non ci azzeccano insieme
ma non è da vedere in modo così drastico ... un senso in realtà spesso c'è .. per dire un argomento che conosco...
quando ho fatto il corso uso motosega di sicuro l'insegnante era molto meno capce di tutti ...o quasi tutti
gli allievi.... però la verità è che ...
il casco lo avevamo in pochi, gli stivali antitaglio forse ero addirittura l'unico,
e i pantaloni antitaglio l'unico che li aveva erano immacolati e mai usati.

certo con la pratica ...va bene ,...finchè tutto va bene ...ma basta distrarsi una volta di troppo.

e anche nella tecnica ... io vedo che in pratica molti procedono senza fare mai la tacca direzionale
perché in pratica i nostri boschi sono sempre in pendio e la direzione di caduta le piante la hanno già invitata .... però non è comunque corretto e spesso vedo che vanno a produrre pericolose scosciature delle piante.
 
@wildwildcat Per carità nulla da eccepire ma quali sono i parametri di sicurezza tali da garantire, un pelo in più che ragionevolmente, un fuoco sicuro ?

2 metri 5 metri 10 metri 50 metri da un qualcosa di infiammabile ?
Fossa ?
Giro di pietre ?..... e se non ci sono ?
Completamente fuori da un bosco ?

Intendiamoci non è voler fare il rompipalle ma credo che una "codificazione" sia tutto tranne che facile, diversamente si lascia a libera interpretazione da parte dei controllori ?

Ciao :si:, Gianluca
 
@wildwildcat credo che una "codificazione" sia tutto tranne che facile, diversamente si lascia a libera interpretazione da parte dei controllori ?
che non sia facile è indiscutibile, ma credo che qualche elemento di riferimento possa essere definito e fungere da parametro di riferimento per i controllori.
Come è stato possibile definire dei parametri di legge per l'abbruciamento di ramaglie e residui da sfalcio
definendo la distanza minima da boschi e anche il quantitativo massimo in metri steri di materiale bruciabile.
Ovviamente questo non ha reso dei geni tutti i pirlomani e come capitato non distante da casa mia
c'è stato un tipo che probabilmente aveva anche messo in atto le avvertenze previste visto che non ha causato roghi ...però ha pensato bene di accelerare la combustione buttandoci della benzina :azz:
col risultato di essere traportato via d'urgenza con l'eliambulanza!
 
il casco lo avevamo in pochi, gli stivali antitaglio forse ero addirittura l'unico,
e i pantaloni antitaglio l'unico che li aveva erano immacolati e mai usati.
.

Ma vendi articoli da ferramenta? Un mio amico ha fatto lesame per la moto e lo hanno fatto vestire come un pagliaccio con tutte le blindature come se dovesse fare il seguito di madmax

Io dal NULLA ho comprato la elettro-sega,che praticamente è una motosega (che comunque ha una lama di 16" quindi non piccolissima) e mi sono divertito a tirare giù dei alici alti 15 metri.
Se ci capisci giusto qualcosa di risultanti,angoli coseni ,visto che io di motoseghe non sapevo nulla ma di matematica si,le cadute le facevo (dopo 2 ore di calcoli) precise al CENTIMETRO.

Un paio di volte la lama mi è stata imprigionata ma avendo un minimo di riflessi molli il pulsante e si ferma all'istante.

Un paio di alberi,uno dei quali pericolosamente vicino alla casa lo ho prima inciso ,messo in tiro col pulmino e poi lo ho accoppato.

Anche qui precisione entro i 10 centimetri

E la lama mi è sempre stata molto distante...Tacca direzionale? Mai pervenuta,mi basta filo a piombo,salire sopra legarlo in alto e calcolare la risultante.

Adesso addirittura li metto in tiro e poi taglio finchè non spacca e poi finisco con il il tiro.

Non è estetico? Chisse,la stufa la pensa diversamente.

Qualche differenza ? Si ,che con i miei metodi tiro giù due piante al giorno. Ma almeno malati della sicurezza e LADRI di soldi dei patentini si attaccano.

Dovesse mai cadere un mio albero FUORI dal cancello,prima lo porto dentro tirandolo come posso e poi mi diverto.
 
@wildwildcat Sono casistiche notevolmente differenti nel senso che nel primo caso parliamo di attività svolte all'interno di un contesto privato attorniato, molto probabilmente, da altre proprietà private e comunque abitative, facilmente identificabili e raggiungibili, sono scenari potenzialmente differenti rispetto a quello che normalmente uno trova in escursione, in mezzo ad un bosco la casistica è, secondo me, estremamente più variegata oltre che più pericolosa proprio perché in un contesto pubblico e privo di qualsiasi controllo/gestione dello stesso.

Se prende fuoco il tuo giardino/orto/bosco se tu il primo a chiamare pompieri e quant'altro e l'intervento è sicuramente fattibile in tempi ragionevoli, ovviamente in relazione a dove uno vive, in mezzo ai boschi se prende fuoco quanti chiamerebbero soccorsi mettendosi poi a disposizione delle autorità, quali tempi d'intervento potrebbero essere garantiti ? Alla luce di queste considerazioni quali margini di sicurezza si dovrebbe pretendere per ridurre dei rischi che sarebbero, oggettivamente, ben più alti ?

Ripeto, se sul piano teorico posso essere anche concorde ad un "patentino", alias "così non mi rompete più i maroni", sul piano pratico lo ritengo decisamente inattuabile.

Ciao :si:, Gianluca
 
Alla larga dai patentini, io li schifo, corsi normalmente quasi inutili, dove più spesso che mai i docenti ne sanno di meno degli allievi, dove si sparano belinate galattiche nonostante magari ci siano in giro testi ben fatti. Mi ricordo il primo corso antiincendio fatto per diventare addetto alle emergenze in l'azienda, tenuto da un docente che non aveva contezza, el saveva no, della differenza tra esplosivi e deflagranti, parte e materia di esame.

Fino a quando a cinghiali si andava in pochi, nessuno badava a noi, poi quando è cominciato a piacere a tanti, vale anche per la caccia di selezione, allora c'è stata una fioritura di corsi che non finiva più, e anche lì al momento buono si sentivano le peggiori ca..ate possibili e immaginabili, soprattutto sugli argomenti tecnico balistici.
 
Inoltre c'è da fare anche un altro discorso, la potatura, la pulizia del proprio fondo in campagna è oggettivamente una necessità, non ne puoi fare a meno per cui produci, per forza, un qualcosa che dev'essere smaltito e se non lo puoi fare privatamente lo devi conferire a terzi ....... un fuoco, durante una escursione, non ha la stessa connotazione di necessità, se escludiamo ovviamente le circostanza di "emergenza".

Ciao :si:, Gianluca
 
@olasvadas fino a quando si è in pochi non frega a nessuno, e questo vale per tantissime cose, quando si comincia a essere in tanti aumentano, numericamente, anche i casini fatti pur avendo percentuali di incompetenti uguale.

Molte nostre leggi, regolamenti etc etc sono una conseguenza di un qualcosa successo prima.

Ciao :si:, Gianluca
 
Io dal NULLA ho comprato la elettro-sega,che praticamente è una motosega (che comunque ha una lama di 16" quindi non piccolissima) e mi sono divertito a tirare giù dei alici alti 15 metri.
Se ci capisci giusto qualcosa di risultanti,angoli coseni ,visto che io di motoseghe non sapevo nulla ma di matematica si,le cadute le facevo (dopo 2 ore di calcoli) precise al CENTIMETRO.

Un paio di volte la lama mi è stata imprigionata ma avendo un minimo di riflessi molli il pulsante e si ferma all'istante.

Un paio di alberi,uno dei quali pericolosamente vicino alla casa lo ho prima inciso ,messo in tiro col pulmino e poi lo ho accoppato.
...Tacca direzionale? Mai pervenuta,mi basta filo a piombo,salire sopra legarlo in alto e calcolare la risultante.

Adesso addirittura li metto in tiro e poi taglio finchè non spacca e poi finisco con il il tiro.

Non è estetico?

Non è un problema di estetica, è questione praticità ed efficienza.
Finchè puoi mettere in tiro e avere i margini per gestire l'abbattimento puoi cavartela così
lo facevo anch'io prima,
ma quando non hai gli spazi o la dimensione comincia ad essere considerevole ci vuole la tecnica corretta....
poi dipende anche dal tipo di pianta.

Se ti si imprigiona la lama in un tronco da 70/80 cm di diametro il problema non è bloccare la catena
il problema è tirar fuori la lama..che significa perdita di tempo e lavoro pericoloso.

Ripeto però!
non sono queste le cose che insegnano al corso per il patentino.
 
....sul piano pratico lo ritengo decisamente inattuabile.
può essere .... ma questo significa che non ci sono oggettivamente modi per fare il bivacco con fuoco in sicurezza, e quindi il divieto totale è l'unica possibilità legale.

Però prendendo atto del fatto che così i fuochi li accendono illegalmente tutti quelli che pensano di essere più abili con i pericoli che ne conseguono,
ritengo che dare il consenso a chi effettivamente ha conseguito qualche nozione oggettiva in più
anche se questo non elimina i rischi credo che complessivamente possa portare a ridurli .
 
..... se ha conseguito una cognizione specifica non sono un rischio, o quantomeno, lo sono in misura estremamente ridotta il che, volendo fare l'avvocato del diavolo, non porterebbe a nulla di meno se non a creare un precedente che, per imitazione, potrebbe giustificare altre persone, meno competenti, ad accendere più facilmente dei fuochi.

Ciao :si:, Gianluca
 
Non ho il patentino nè mi interessa averlo, guardando un pò di programmi dei corsi presentati in internet si parla anche di aspetti pratici non solo di sicurezza o dpi.
Un esempio ma nulla di più https://www.sinergieperaziende.com/corso-motosega/

Dopo di che ..... alzo le mani :)

Ciao :si:, Gianluca
mmm tutto quello in 8 ore ?

Un corso serio da tecnico forestale completo è partito da poco vicino a piacenza
ma si parla di 600 ore!
 
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