Viaggio Los Pirineos: un viaggio nei Pirenei spagnoli

Dati

Data: dal 09/07 al 25/07

Viaggio escursionistico nei Pirenei aragonesi e catalani, nello specifico nel Parque Nacional de Ordesa y Monte Perdido con soggiorni a Escalona e Torla e nel Parque Nacional de Aiguestortes y Estany de Saint Maurici con soggiorno a Veilha nella Val d'Aran.


Descrizione

Può capitare che un viaggio nasca da una foto vista su una rivista oppure da un ricordo fugace che si stampa in mente, magari dal racconto di qualcuno. Sicuramente le scorribande in camper in Francia e Spagna quando ero piccolo hanno avuto un ruolo: nella mia mente erano impressi grandi spazi, pratoni erbosi pieni di grilli, acque tumultuose ma anche il ricordo di un passaggio a Biescas dove si era appena consumata la tragedia. Nello stesso tempo diverse volte mi sono imbattuto on line nelle foto della Pradera di Ordesa rimanendone totalmente ammaliato. Finalmente, dopo anni di viaggi platonici in cui ho fantasticato di mettere le scarpe su quei sentieri, l'idea ha preso concretezza.
Il Parco Nazionale di Ordesa e Monte Perdido è un ambiente a dir poco unico in cui picchi ben oltre i 3000 metri (le tres sorores Pico Cilindro, Pico Aneto e Monte Perdido ma anche l'iconica Brecha de Rolando) coesistono con quattro profondissimi canyon (due sono canyon fluviali, quelli di Anisclo e Escuain e tre sono Valli glaciali ovvero quelle di Ordesa e Pineta) con una varietà di ambienti e una scala dimensionale impressionante. Se i canyon di Anisclo ed Escuain sono splendidi ma offrono paesaggi che possiamo trovare anche in Italia, Valle Pineta e soprattutto la Valle di Ordesa sono valli glaciali davvero uniche: la prima è una spaccatura di oltre mille metri che termina con un muro di roccia da cui precipitano cascate impressionanti che nascono direttamente dal glaciar del Perdido, nel secondo caso sembra di essere in un canyon americano con pareti ben oltre i 1000 metri e cliff erbosi ma con la differenza che possiamo trovare anche estese faggete e vette di oltre tremila metri. Per dare un'idea della varietà climatica, botanica, faunistica e paesaggistica basta pensare che l'imbocco della valle, dalla tipica forma ad "U" si trova ad una quota di 1300 m e il punto più alto, costituito dalla vetta del Perdido, a quasi 3400 metri. Abbiamo visitato anche la stupenda Valle Bujarelo tecnicamente fuori dall'area protetta ma ugualmente spettacolare.
Completamente diversa la zona della Val d'Aran e dell'Aiguestortes più caratterizzata da granito, grandi quantità di acqua e foreste di conifere. Stupenda sia la zona dell'Estany de Saint Maurici sia il Cirque des Colomers in cui ci si abbuffa letteralmente di laghi glaciali.
Tra avvistamenti di frequenza imbarazzante di rapaci (grifoni, aquile e falchi su tutti), ottime tapas, borghi splendidi (Torla, Broto ed Arties in particolari), bagni al fiume ed escursioni memorabili è stata una bellissima esperienza. Sono mancate le ascese alle vette più alte a causa del forte e persistente innevamento di inizio luglio e l'avvistamento del mio adorato Gipeto ma sono insignificanti dettagli ed anzi l'occasione per tornare a perdersi in questi spazi incredibili.
 

Allegati

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Dati

Data: dal 09/07 al 25/07

Viaggio escursionistico nei Pirenei aragonesi e catalani, nello specifico nel Parque Nacional de Ordesa y Monte Perdido con soggiorni a Escalona e Torla e nel Parque Nacional de Aiguestortes y Estany de Saint Maurici con soggiorno a Veilha nella Val d'Aran.


Descrizione

Può capitare che un viaggio nasca da una foto vista su una rivista oppure da un ricordo fugace che si stampa in mente, magari dal racconto di qualcuno. Sicuramente le scorribande in camper in Francia e Spagna quando ero piccolo hanno avuto un ruolo: nella mia mente erano impressi grandi spazi, pratoni erbosi pieni di grilli, acque tumultuose ma anche il ricordo di un passaggio a Biescas dove si era appena consumata la tragedia. Nello stesso tempo diverse volte mi sono imbattuto on line nelle foto della Pradera di Ordesa rimandone totalmente ammaliato. Finalmente, dopo anni di viaggi platonici in cui ho fantasticato di mettere le scarpe su quei sentieri, l'idea ha preso concretezza.
Il Parco Nazionale di Ordesa e Monte Perdido è un ambiente a dir poco unico in cui picchi ben oltre i 3000 metri (le tres sorores Pico Cilindro, Pico Aneto e Monte Perdido ma anche l'iconica Brecha de Rolando) coesistono con quattro profondissimi canyon (due sono canyon fluviali, quelli di Anisclo e Escuain e tre sono Valli glaciali ovvero quelle di Ordesa e Pineta) con una varietà di ambienti e una scala dimensionale impressionante. Se i canyon di Anisclo ed Escuain sono splendidi ma offrono paesaggi che possiamo trovare anche in Italia, Valle Pineta e soprattutto la Valle di Ordesa sono valli glaciali davvero uniche: la prima è una spaccatura di oltre mille metri che termina con un muro di roccia da cui precipitano cascate impressionanti che nascono direttamente dal glaciar del Perdido, nel secondo caso sembra di essere in un canyon americano con pareti ben oltre i 1000 metri e cliff erbosi ma con la differenza che possiamo trovare anche estese faggete e vette di oltre tremila metri. Per dare un'idea della varietà climatica, botanica, faunistica e paesaggistica basta pensare che l'imbocco della valle, dalla tipica forma ad "U" si trova ad una quota di 1300 m e il punto più alto, costituito dalla vetta del Perdido, a quasi 3400 metri. Abbiamo visitato anche la stupenda Valle Bujarelo tecnicamente fuori dall'area protetta ma ugualmente spettacolare.
Completamente diversa la zona della Val d'Aran e dell'Aiguestortes più caratterizzata da granito, grandi quantità di acqua e foreste di conifere. Stupenda sia la zona dell'Estany de Saint Maurici sia il Cirque des Colomers in cui ci si abbuffa letteralmente di laghi glaciali.
Tra avvistamenti di frequenza imbarazzante di rapaci (grifoni, aquile e falchi su tutti), ottime tapas, borghi splendidi (Torla, Broto ed Arties in particolari), bagni al fiume ed escursioni memorabili è stata una bellissima esperienza. Sono mancate le ascese alle vette più alte a causa del forte e persistente innevamento di inizio luglio e l'avvistamento del mio adorato Gipeto ma sono insignificanti dettagli ed anzi l'occasione per tornare a perdersi in questi spazi incredibili.
Bellissime le immagini che ricordano davvero il Grand Canyon.
Complimenti x il bellissimo giro
 
Bellissime foto. E il tuo reportage mette voglia. Certo che stavolta ti sei tolto delle soddisfazioni...
Sì decisamente ne è valsa la pena. È un'area dell'Europa pazzesca e relativamente poco conosciuta.
Ma che meraviglia! :woot:
Luoghi splendidi, confermo.
veramente belle... chissà che un domani non vada anche sui Pirenei... ma magari
Te lo consiglio, sono un po' lontani ma tutto sommato è fattibile. La prossima volta voglio girarmi la parte francese.
Bellissime le immagini che ricordano davvero il Grand Canyon.
Complimenti x il bellissimo giro
Grazie. Sì guarda la Valle di Ordesa è come visitare il Grand Canyon con le Alpi montate sopra. :D
 
Beh, complimenti per la determinazione nel raggiungere questo relativamente selvaggio territorio europeo. I Pirenei mi hanno affascinato fin da bimbo, quando mia nonna mi cantava la filastrocca (e qui apprezzerà @lanfranco51) "Signorina Maccabei, dove sono i Pirenei?" Professore, io non lo so lo dica lei".
Ma qualche dettaglio su logistica, pernotti, spostamenti?
Impareggiabili nonne !
 
Beh, complimenti per la determinazione nel raggiungere questo relativamente selvaggio territorio europeo. I Pirenei mi hanno affascinato fin da bimbo, quando mia nonna mi cantava la filastrocca (e qui apprezzerà @lanfranco51) "Signorina Maccabei, dove sono i Pirenei?" Professore, io non lo so lo dica lei".
Ma qualche dettaglio su logistica, pernotti, spostamenti?
Pazzesco, la cantava anche mia nonna a me.:)
Guarda a livello logistico in realtà non è stato così complesso: di fatto ho scelto delle località di stazionamento da cui partire in auto per andare a fare le varie uscite. Il viaggio l'ho spezzato in due giornate sia all'andata che al ritorno (sosta di andata in Provenza e di ritorno in Liguria) e tre diverse strutture per il pernotto in località strategiche per le uscite pianificate.
Il Parco di Ordesa e Monte Perdido non è vasto in termini superficiali ma lo è se consideriamo che ogni spostamento obbliga l'aggiramento delle varie valli, quindi per visitarle tutte abbiamo deciso per due zone di pernotto: Escalona (zona est con accesso a Valle Pineta e ai canyon di Escuain e Anisclo) e Torla (zona ovest con accesso a Valle di Ordesa e Valle Bujarelo. Da Ordesa si può anche tentare l'ascesa al Perdido dal Rifugio Goriz, mentre da Valle Bujarelo si può salire alla Brecha de Rolando).
Per quanto riguarda la Val d'Aran e il Parco di Aiguestortes (Catalogna) è stata comoda Veilha che è abbastanza baricentrica e consente di visitare sia la zona dell'Estany de Saint Maurici da Espot sia le parti vicino Salardou con lo splendido Cirque des Colomers sia, utilizzando il tunnel di Veilha, la Valle de Boi e perfino il Parque Posetes Maldeta che include il Pico de Aneto.

P.S. Sono comunque montagne escursionisticamente frequentate anche se lasciate molto selvagge, il picco si raggiunge però nella Pradera di Ordesa dove l'escursione più famosa per la Coda de Caballo è veramente turistica (e infatti noi l'abbiamo approcciata dal sentiero de Los Cazadores). Se poi vuoi info dettagliate sulle uscite chiedi pure che le dettaglio.

Sul mio profilo Wikiloc ho una cartella privata che si chiama "Dreams" e dentro c'è anche questa. Ho incontrato molte persone sul GR11, che passa proprio lì, ma anche qualcuno che azzardava il Tour del Perdido che so essere durissimo ma a dir poco stupefacente.
 
Che meraviglia i Pirenei che invidia ci dovevo andare parecchio anni fa poi per motivi che non sto a elencare e saltato tutto grazie di aver condiviso queste belle foto.
 
mi sono perso al parque de la coronilla y arzevedo, ma le foto sono un multispettacolo multiplo moltiplicato :si:

domanda, che rapace e' quello della foto? l'ho visto in francia e germania una fracca di volte, mai qua
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ma non era anche un programma rai di 825 anni fa?
Eh sì, ma il nome era ispirato a questa canzone di Natalino Otto
 
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