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poniamo il caso che, in luogo impervio e in condizioni di freddo/montagna, hai perso l'attrezzatura con zaino e cibo, resti solo con i vestiti e basta. In tal caso, qual'è il cibo/bevanda (non da cucinare, ovviamente) in formato ridotto, confezionato, pocket, pronto che bisognerebbe portare addosso anche più del telefono e che magari ci permette di resistere, se ben razionato, un altro giorno/giorno e mezzo ancora e sperare così nei soccorsi? roba energetica, barrette, dolciumi, integratori... non saprei
ma!!!!!!!!!!!!!!! ultimo cibo prima di......................cosa
sinceramente non ti seguo e non comprendo
visto che il titolo significa tutto e niente
ma!!!!!!!!!!!!!!! ultimo cibo prima di......................cosa
sinceramente non ti seguo e non comprendo
visto che il titolo significa tutto e niente
poniamo il caso che, in luogo impervio e in condizioni di freddo/montagna, hai perso l'attrezzatura con zaino e cibo, resti solo con i vestiti e basta. In tal caso, qual'è il cibo/bevanda (non da cucinare, ovviamente) in formato ridotto, confezionato, pocket, pronto che bisognerebbe portare addosso anche più del telefono e che magari ci permette di resistere, se ben razionato, un altro giorno/giorno e mezzo ancora e sperare così nei soccorsi? roba energetica, barrette, dolciumi, integratori... non saprei
Non farti intimorire, il forum é composto da mille-mila discussioni riguardanti scenari, necessità, bisogni materiali, che sono più per chiacchierare, cultura, informazione generale, che per reali necessità nella realtà delle attività. Per chì le pratica ovviamente
Premesso che é una preoccupazione sensata ma che non deve far preoccupare nell'immediato, nel senso che di fame non si muore velocemente, ci vogliono diverse
settimane. Ovviamente il tutto varia in base alle condizioni del proprio organismo, ambiente, ecc... Quindi hai già un bel vantaggio. Inoltre dipende dal contesto, dove ti trovi, non tutti i luoghi sono buoni per restare isolati per settimane e settimane e che ti porterebbero a doverti confrontare con quelle situazioni. Ovviamente senza avere l'ottusità di andare a parare solo sui soliti luoghi stereotipati come l'Alaska,... per fare un esempio, visto che tutto é possibile quasi ovunque. Quì si parla di probabilità,... maggiori o minori.
Detto questo,... bisogna fare attenzione che in casi seri, estremi, mangiare senza avere da bere é peggio che rinunciare al cibo. Quindi piuttosto avere sempre qualcosa da bere o le conoscenze, capacità, ev. materiale per recuperare dei liquidi. Ricorda che é sempre meglio poco, che nulla. Per il cibo, se ipoteticamente fosse necessario per scenari di un certo tipo, con le possibilità di un certo tipo,... l'ideale sono cibi energetici, che non si guastano facilmente, ecc...
Insomma, il tuo discorso ha senso come tanti altri, sempre meglio immagazzinare qualche conoscenza in più nel proprio cervello, che non farlo per chissà quale motivo. L'importante é vedere nella giusta prospettiva le cose, quindi non per paure esagerate, ecc... Ma per consapevolezza, conoscenza.
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NB: dimenticavo, essendo stato tanti anni nel soccorso alpino, posso dirti che però un altro motivo per cui tu hai proposto una cosa sensata é che il cibo é un "comfort food", ovvero anche se non é necessario alla propria sopravvivenza, in situazioni difficili, scomode, problematiche, avere qualcosa di buono da mangiucchiare aiuta psicologicamente a superare meglio le avversità. Ovviamente sempre tenendo conto che in caso di traumi, ecc... non sempre mangiare é un bene, ecc... Ma questo é un altro discorso per cui si ritorna al "meglio dedicarsi ad apprendere qualcosa in più, che non farlo".
Dacci piu' informazioni. Terreno, copertura nevosa, vegetazione se no le soluzioni sono infinite.
Per esempio:
l'acqua pesa, se vai in terreno innevato potresti sciogliere la neve e bere quanto vuoi. quindi invece della borraccia d'acqua: microfornello, bomboletta e pentola pieghevole come questa:
pesa tutto meno dell' acqua.
Oppure un coltello e un acciarino. Fai un fuoco, fai una pentola con corteccia di betulla e scaldi la neve con pietre calde nella pentola.
Un po' di zucchero, per far funzionare bene il cervello e fare decisioni giuste fino a quando ti vengono a prendere.
Difficile da dire, nel senso che in casi estremi sarà impossibile avere tutto quel che ti serve a portata "sul corpo". Quindi più che darti informazioni riguardanti la realtà dei fatti, in caso capitino, personalmente posso darti un'opinione che riguarda degli "aiutini", del "comfort psicologico", qualche conoscenza in più.
Cioé,... potrei dirti di tenerti un Cetriolo nella giacca, ma avrebbe tutti i suo ovvi limiti, ma sarebbe ricco di acqua e non solo
Dirti di tenere dei sacchettini di acqua in gel o quelle d'emergenza nei vestiti mi sembra poco pratico.
L'ideale quindi é saper cercare acqua in natura, ma se sei in una zona arida, le tue condizioni sono precarie, non puoi spostarti liberamente, ecc... anche in questo caso é difficile.
TI DICO QUESTO PERCHÈ NON VOGLIO CHE SI PENSI CHE SIANO SOLUZIONI DA BACCHETTA MAGICA, VALIDE SEMPRE E COMUNQUE,... MA COME DICEVO PER CONOSCENZA, TUTTO IL RESTO DIPENDE DALLE DINAMICHE, VARIATI, CONDIZIONI, ECC... CHE NON SI POSSONO PREVEDERE.
Ci vuole dedizione nell'informarsi, ev. fare corsi, ecc... sulle risorse naturali in cui ci si inoltra.
Io ho vissuto per parecchio tempo in natura, senza contatti esterni e senza attrezzatura, quindi la ricerca di risorse non era solo un bel argomento da trattare sui forum, ma allo stesso tempo non ero debilitato, ecc... e soprattutto c'erano periodi migliori e peggiori. Organizzazione nei migliori ed adattamento nei peggiori.
L'acqua la recuperi in mille-mila maniere, non tutte offrono le stesse quantità, ma appunto meglio poco che nulla
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Pioggia, ruscelli, rigagnoli, condensa, rugiada, neve, ghiaccio, liquidi dagli alberi, dai frutti, dagli animali,...
Forse non sono stato chiaro. La mia domanda voleva essere per @ciaccio.
Montagna, freddo, terreno impervio, aspetti i soccorsi. Bene. questo ci hai detto. Poi deduciamo tra le righe per fare uno scenario piu' specifico: Sei da solo e non sei ferito.
Sarebbe bene sapere:
Ci saranno alberi intorno? c'e' neve per terra? avrai accesso a un ruscello? Te la cavi con il coltello e l'acciarino, che oltre all' acqua ti da' un bel fuocherello?
cio' sopra per il bere e mangiare, poi, un consiglio universale: Visto che la strategia di uscita e' di venire a farti raccogliere, portati un EPIRB-PLB. Farai un favore enorme ai soccorritori che devono investire enormi energie e tempo per cercarti. Se va tutto bene la sera sei gia' a casa a berti un bel rosso invece che a soffrire il freddo su chissa' quale versante di chissa' quale montagna.
Anche la mia era in risposta a ciò che é stato chiesto da "Ciaccio"
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Ciaccio, pensa un pò e ci sarebbero mille-mila esempi da fare.
Nella porzione di "boschi" in fotografia, che sembrerebbe piccola ai "non addetti ai lavori", é sparito un ragazzo. Quella zona sembra disabitata ma in realtà ci sono nuclei e pure diverse antenne di telefonia, grazie alle quali abbiamo triangolato l'ultima posizione resa nota dall'utilizzo del cellulare del ragazzo. 3 giorni di ricerche minuziose, tantissime ore dedicate ed oltre diverse settimane di volontari per "empatia" verso i familiari. Esito? Quello era il 2010 e di quel ragazzo nessuna traccia. Ti ripeto che sono contesti che molti definiscono "facili", "piccoli", ecc... ecc...
Oppure un altro esempio, un ragazzo che voleva farsi la tipica uscita di sopravvivenza e a 10 metri dall'essere sceso dal postale, andando subito in un piccolo pendio é caduto in un torrente, dietro a dei pietroni, nascosto dagli stessi su quasi tutti i lati. Intravisto da uno dei nostri per casualità, per fortuna,... dopo aver visto una bottiglietta di plastica si é chinato su un sassone ed ha visto il tizio. Riusciva a muovere solo una mano ed aveva il cellulare vicino ed é riuscito ad avvisare la madre,... quanti giorni? 3 giorni di ricerche intensive. Terra, aria,...
Appena fuori da questo nucleo.
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In ogni caso,... buon percorso informativo, per acquisire il maggior numero di informazioni sull'argomento da te esposto. Lascio a voi, ho esposto le mie
trovare le risorse (acqua e cibo) in natura è per chi è già esperto. Considera poi che in stato di disorientamento potresti non essere così lucido da analizzare la situazione per bene.
E poi non intendevo come acqua la bottigia di vetro di Fiuggi eh... pensavo a una sacca di plastica con acqua e zucchero da tenere al corpo (per impedire di ghiacciare). Che ne pensate? c'è chi suggerisce l'acciarino ma un accendino non è più efficace e veloce?
trovare le risorse (acqua e cibo) in natura è per chi è già esperto. Considera poi che in stato di disorientamento potresti non essere così lucido da analizzare la situazione per bene.
E poi non intendevo come acqua la bottigia di vetro di Fiuggi eh... pensavo a una sacca di plastica con acqua e zucchero da tenere al corpo (per impedire di ghiacciare). Che ne pensate? c'è chi suggerisce l'acciarino ma un accendino non è più efficace e veloce?
Sì, ma la realtà dei fatti é che tutte queste cose sono legate tra loro. Parlo per esperienza diretta in natura e senza troppo materialismo.
Esperti non si nasce, cioé,... se interessa qualcosa é normale applicarsi con dedizione e facendo quel che serve per diventare competenti, avere le conoscenze. Non basta un forum e le opinioni degli utenti, qualunque essi siano. A meno che il discorso non é chiaramente incentrato sul "parlarne virtualmente" e basta, senza altri obiettivi, aspettative, ambizioni.
Come dicevo gli altri aspetti sono o questioni a parte o questioni che rientrano in tutto quanto. Perché tutto rientra nel minestrone per averlo fatto bene. Disorientamento da non riuscire a ragionare in maniera lucida, logica? Ecco, questo si ripercuoterebbe su qualsiasi altra cosa. Per quello serve interesse, passione e dedizione, il che vuol dire fare costantemente uscite con un approccio di privazione delle risorse materiali, preparandosi sempre di più con le proprie conoscenze. Perché le simulazioni, le esperienze vere ma ricreate, permettono di affrontare un'ipotetica situazione reale non come nuova, sconosciuta, ma sotto un'altra ottica meno traumatica. Ovviamente non al 100% che sarebbe impossibile.
Per l'acciarino, accendino, fiammiferi, ecc... dipende dalle preferenze personali, ma non risolvono il problema dell'acqua. Di sicuro sono le mani di chì le usa a rendere più o meno veloce, efficace, ecc... qualcosa. Conosco persone che vivono la natura da una vita che impiegano più tempo ad accendere un fuoco rispetto a qualcuno con meno esperienza e con il solo acciarino. Ovviamente anche l'opposto. Non esistono risposte certe. Inoltre se non si é lucidi si rischia di fare più danni che bene, alla pari del resto di cui si parlava.
Io preferisco l'acciarino e non per questioni "romantiche" ma perché gli accendini, fiammiferi, ecc... richiedono per me troppi controlli periodici per assicurarsi che funzionino. Li trovo troppo fragili, ecc... Mentre l'acciarino funziona punto e basta, per romperlo ce ne vuole, ecc... sempre tornando al discorso che in natura uno dei sistemi più sicuri per sapersi arrangiare é proprio studiare ed imparare a trovare ed usare ciò che si trova sul posto.
Ti porti una bella sacca d'acqua sul corpo, cosa intendi, tipo CamelBag? Ecco, si può rompere, la puoi perdere come hai perso tutto il resto,... secondo l'esempio. Quindi?
Per il resto non esiste un discorso oggettivo, concreto, razionale, facendo distinzione o volendo snobbare alcuni aspetti, se si parla di determinate dinamiche e situazioni. Perché tutto serve a far fronte ad una determinata situazione.
Ovviamente se poi si rinnegano di principio queste cose perché si ritiene che da non é impossibile, che non si é mai realmente fuori, che c'é il cellulare, il satellitare, ecc... Allora tanti discorsi potrebbero essere inutili e chì la vede così si affiderà su quelle cose,... Ma altrimenti,... c'é molto di più.
Di sicuro non bisogna farsi problemi per svogliatezza o altri nel dedicarsi appunto all'apprendimento di tutto e di più che potrebbe essere utile.
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Perché altrimenti é come diceva Tecnico73, ovvero non é possibile seguire il discorso e a cosa si vuole arrivare.
È impossibile pensare di tenere le cose sul corpo, ovvero tasche di pantaloni ed eventualmente felpa, giacca, ecc... per dare veramente delle alternative concrete. Perché qualsiasi riferimento a borsette, tasche esterne, marsupi, ecc... vorrebbe dire tornare al problema da cui si parte, perdere tutto quel che si ha,... che tra l'altro é già molto impegnativo.
Una delle prime cose da fare é essere responsabili e quindi evitare di trattare le proprie cose con superficialità, ma se si é in zone esposte, dove c'é il rischio di perdere qualcosa, ecc... comportarsi con prevenzione, ecc...
Le teorie sono tutte accettabili e condivisibili, valide e sperimentabili, però provo ad andare sul concreto, tanto per "giocare": bustine di zucchero. Sono piccole, ne bastano poche sparse nelle tasche.
D'accordo su tutto il resto.
Però non ho capito bene l'ambiente al quale ci riferiamo.
Perchè se siamo i Italia, e vale la "regola del 3" (si sopravvive max 3 minuti senza respirare, max 3 giorni senza bere, max 3 settimane senza mangiare), detto questo in massimo 24 ore raggiungi qualunque posto per trovare soccorso.
Però non ho capito bene l'ambiente al quale ci riferiamo.
Perchè se siamo i Italia, e vale la "regola del 3" (si sopravvive max 3 minuti senza respirare, max 3 giorni senza bere, max 3 settimane senza mangiare), detto questo in massimo 24 ore raggiungi qualunque posto per trovare soccorso.
Magari perché, e di furbi del genere ce ne sono molti di più di quel che si pensa, procedono senza guardarsi indietro, si ritrovano incapaci di continuare e girandosi si rendono pure conto di essere incapaci di ritornare "et voilà" che si ritrovano bloccati magari in zone discoste, fuori sentiero, senza ricezione sul cellulare, senza copertura satellitare, ma assolutamente in salute.
Un'errore é pensare che si vive in un posto dove si é sempre a portata di tutto, che non ci vuole poi tanto per tirarsene fuori,... mentre pensare che certi luoghi stereotipati siano "isolati", "estremi", ecc... Se le cose vengono fatte senza ragionare bene, anche alle nostre latitudini moltissime dinamiche posso accadere e senza che siano così rare,...
Il fatto di ricevere degli allarmi in cui viene segnalata una persona non rientrata, perché almeno questo spesso capita, ovvero che una qualche idea a casa ce l'hanno,.... non dovrebbe comunque essere un deterrente alla prevenzione e nemmeno al rendersi conto che certi rischi e pericoli ci sono anche da noi, anche ad essere ad un chilometro, ma anche molto meno, da un nucleo, dal parcheggio, da casa propria,...
I soccorritori con tutta l'attrezzatura che si vuole non sono comunque super uomini e tutto può succedere, la natura può apparire anche piccola, addomesticata, ecc ma pii a fatti tutto può rivelarsi molto più complicato da gestire.
Non serve poter bere acqua il giorno dopo se l'ipotermia ti fa' secco la notte prima.
Come te lo costruiresti il riparo nel terreno che stai contemplando?
Chiedo a te invece di dare idee perche' non ho una idea chiara di quali sono le risorse naturali che pensi di avere a tua disposizione.
Condivido l'ultimo intervento, riprendendo una cosa importante detta da diverse persone,... serve una conoscenza più ampia e non solo mirata. D'altra parte se qualcosa interessa realmente applicarsi per conoscere il meglio possibile dalla A alla Z dovrebbe venir quasi naturale. Se é fastidioso, non se ne ha voglia, le priorità sono altre,... vuol dire che certe cose non sono così importanti e conseguenza meglio stare alla larga da potenziali situazioni,...
In ambienti molto freddi, in primis è saper organizzare un riparo. Anche perchè la morte per ipotermia è subdola, non è dolorosa: ci si assopisce e si passa al Creatore.
Poi c'è il problema dell'acqua (mi è capitato qualche volta di soffrire veramente la sete ed una delle senzazioni peggiori che abbia mai provato).