Ciao Luciano,
leggendo il tuo messaggio mi sembra l'occasione di prenderne spunto per fissare un po' le idee.
Mi sembra di notare una specie di divaricazione un po' strisciante tra due approcci diversi, che si risolve nella contrapposizione tra due "prototipi" di sede ideale di un Raduno. Chi sostiene una critica l'altra, salvo poi per fair play dichiararsi disponibile ad "adattarsi".
Eppure di Raduni, peraltro finora tutti riuscitissimi, ne abbiamo già alle spalle abbastanza per poter avere le idee abbastanza chiare su cosa serva, e soprattutto cosa piaccia a chi ci va.
Come già ho accennato in altro post, il Raduno rappresenta il momento di contatto tra le due anime del forum, quella "escursionistica" - per la quale vivere la natura è girarla in lungo e in largo - e quella "stanziale", per la quale è ingegnarsi a riuscire a sopravvivere in un luogo facendo a meno di quante più modernità possibili (il bushcraft).
Ebbene, a mio avviso, pur così diversi questi approcci in un Raduno dovrebbero risultare perfettamente complementari.
Quando tu affermi che "
le comodità di base dovrebbero essere già predisposte", senza "
dover perdere tempo per impostarle" mi viene spontaneo chiedere: ma come, gli appassionati di bushcraft organizzano apposta i "loro" raduni per divertirsi appunto a "impostare le comodità" e dimostrare la propria capacità di autonomia, e poi - proprio quando sarebbe l'occasione di esaltarne l'utilità concreta mettendola a servizio di tutti - affermano che le comodità bisognerebbe averle già disponibili ?
In altri termini: gli appassionati di bushcraft si divertono tanto a "simulare" la sopravvivenza per gioco oppure a sopravvivere sul serio quando serve ?
Se è buona la seconda (spero

) allora perché non vedere di buon occhio una sede che appunto richiede di ingegnarsi a supplire alla mancanza di qualche comodità già predisposta ? Beninteso, non lo dico per tifare - per quanto mi riguarda immagino già che l'ombra del rif. Troiani finirò per rimpiangerla e sognarmela anche la notte - ma solo per far notare una contraddizione.
Poi può essere pure che i "survivors" vengano al raduno per stravaccarsi senza volerne minimamente sapere di usare coltelli, fornelletti fai-da-te e attrezzature varie, esattamente come del resto è già accaduto che gente iper-escursionista sia venuta per stare 2 giorni sdraiata su un'amaca.
Il bello di un Raduno è proprio la ricerca di punti di contatto, se non di simbiosi, tra due concezioni altrimenti parallele e mai intersecate: gli escursionisti saranno chiamati a darsi almeno un po' da fare a "sopravvivere" (imparando che vivere la natura è anche quello), così come i bushcraffettari, SE lo vorranno, impareranno che è anche far girare un po' le gambe.
E il divertimento spesso sta anche nello spettacolo involontario dei rispettivi impacci a calarsi nei nuovi ruoli.
Ciao