Riflettendo meglio sulla possibile scelta, mi sono sovvenute alcune riflessioni che sottopongo contemporaneamente, per così dire, a voi ma anche a me stesso.
In apparenza si tratta di scegliere guardando un’immagine, cioè come se si guardasse una cartolina e lasciandosi guidare dalla suggestione visiva, senza minimamente pensare ad alcunché di concreto.
Invece, quelli che mi sono venuti in mente soltanto dopo, sono proprio i piccoli e grandi dettagli concreti. Se si vuol cercare di far riuscire nel migliore dei modi un’iniziativa è meglio cercare di averne chiari i contorni e i contenuti, cosa si preferisce fare e cosa no. Di qui, il rilievo che assumono i dettagli concreti di cui sopra.
Qualche esempio su cui interrogarsi per rendere l’idea.
Il Raduno si farà a fine giugno. E’ probabile che le temperature saranno già piuttosto alte. Allora cosa preferiremmo avere ? La frescura del bosco che circonda il rifugio Troiani, con l’agognata ombra che è sempre una manna per chi cerca un posto dove piantare la tenda, ma rinunciando ai panorami sconfinati ? O la possibilità (da verificare) di fare il bagno nel lago di Campotosto ?
Mentre lassù al Fonte Vetica, per quanto più alto (ma proprio per questo) l’escursione termica dovrebbe essere la maggiore: il sole dovrebbe picchiare parecchio di giorno e di notte far decisamente freddo, così le tende al sole diventano forni e di notte ghiacciaie.
E poi, altra domanda fondamentale : preferiamo un raduno più improntato allo stravaccamento o al movimento ? Lo domando perché è ormai assodato che i Raduni sono forse l'unico momento d'incontro delle due anime del forum, quella dei “buscecraffete” (più “stanziale”) e quella degli escursionisti (impenitenti nomadi). Così come a volte si presenta anche una terza categoria, per l'occasione "transgenica": vi assicuro di aver sgranato gli occhi vedendo persone conosciute come adrenalinicamente iperattive trasformarsi in poltrone umane…proprio perché nelle loro intenzioni il raduno doveva rappresentare il contrappeso più plateale alla loro normalità.
Allora, sotto questo profilo, certo il Fonte Vetica solo a vedere le cime sovrastanti fa venir voglia di andarci; ma poi tra la voglia e la realtà torna di nuovo il discorso del tempo di fine giugno: c’è qualcuno disposto a rischiare insolazioni ? Il Cardito è una via di mezzo, lo proposi proprio perché – volendo muoversi– il sentiero delle Cento Fonti per il Gorzano ha una sua stagionalità d’elezione che ricade esattamente in quel periodo e, per chi non l’ha mai fatto, è un must dell’escursionismo; così come di contro, preferendo non muoversi, il lago sta lì. Come dire che, almeno a prima vista sarebbe in grado di soddisfare entrambi gli approcci, che comunque non sono incompatibili perché ai raduni vige il principio, ormai sperimentato e sacro, che ciascuno fa ciò che vuole in totale libertà, senza alcun programma prestabilito men che meno comune.
Insomma, visto che sotto altri parametri (a es. l’equidistanza) le scelte sono intercambiabili, allora in realtà non si tratta tanto di votare per un luogo o (soltanto) per la sua estetica, quanto di esplicitare e condividere cosa ci piacerebbe e che tipo di raduno abbiamo in mente: il luogo ad esso più funzionale ne diventa una semplice conseguenza logica.
Un saluto.