Complimenti, mi hai fatto tornare alla mente uno dei miei 3 "Amari", probabilmente quello più ventoso e più freddo, oltre che l'unico pienamente invernale (28 dicembre).
Memorabile la luce tardo pomeridiana vissuta in vetta e il tramonto vissuto in discesa fino all'ultimo istante, a costo di farci l'ultima ora praticamente al buio
. Ma data la brevità delle giornate era inevitabile.
Indubbiamente una delle montagne appenniniche cui sono più affezionato.
P.S. il rifugio si chiama
Pelino. Comunque comprensibile il lapsus freudiano
P.S. 2 : guarda che il Granpa (perlomeno se fatto in 2 giorni con pernotto intermedio) potrebbe rivelarsi quasi una passeggiata rispetto all'Amaro, a volte le quote in sè incutono un timore ingiustificato, specialmente quando non presentano soverchie difficoltà tecniche. Contano i dislivelli, le condizioni meteo, della neve, i dosaggi delle forze che persino la motivazione infonde o meno (a seconda dell'obiettivo).