Escursione M.Bertrand (2482) - M.Velega (2384) - p. Selle Vecchie, da Upega

Parchi della Liguria
  1. Parco Regionale delle Alpi Liguri
Dati
Data: Luglio 2012
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Upega
Località di arrivo: Upega
Tempo di percorrenza: 8 h 45
Chilometri: 18
Grado di difficoltà: E (EE cresta sud)
Descrizione delle difficoltà: tratti di sentiero non visibili
Periodo consigliato: da maggio a settembre
Segnaletica: CAI
Dislivello in salita: 1250
Dislivello in discesa: =
Quota massima: 2482
Accesso stradale: ss 28 - Ponte di Nava bivio per Viozene - Upega
 
Bosco delle Navette
Il bosco si estende per 2770 ettari sopra l'abitato di Upega nel Comune di Briga Alta, ed è uno dei più grandi ed interessanti boschi delle Alpi Occidentali. Il nome deriva dal fatto che anticamente il legno da esso ricavato veniva utilizzato per la costruzione di barche e navi nella vicina costa ligure.
E' costituito da larice ed abete bianco. Il bosco è oggi protetto ed è dimora di una ricca fauna di camosci, caprioli e galli forcelli. Di recente è ricomparso il lupo su questo territorio.

UPEGA
In seguito al trattato di pace del 16 settembre 1947, i Comuni di Briga Marittima e di Tenda passarono alla Francia mentre parte dei territori brigaschi rimasti italiani si costituirono in un nuovo comune chiamato appunto Briga Alta. In realtà Briga Alta non esiste come paese in sè, ma come comune formato da tre frazioni, Piaggia, Carnino e Upega appunto, isolate l'una dalle altre nella stagione invernale. Nonostante l’appartenenza alla provincia di Cuneo, la popolazione fa parte di una minoranza etno-linguistica chiamata brigaschi, fortemente influenzata dalla vicina Liguria e la cui parlata, foneticamente e morfologicamente ligure, risente anche dell'influsso nizzardo-occitano e più limitatamente di quello piemontese. L’insediamento umano in queste vallate è risalente al 900 d.C., e fu conseguenza all’invasione dei Saraceni nel basso Piemonte, quando la popolazione cercò e trovò scampo nelle valli più impervie dell’interno vivendo di pastorizia (allevamento della pecora brigasca)

descrizione:
Avevo Voglia di fare un po' di dislivello e qualche chilometro e in questi casi mi tocca partire da solo. E' cosi' che venerdi' scorso, anticipando i temporali del fine settimana, ho deciso per questa gita programmata da molto tempo.
Da un largo tornante, subito dopo il paese, nei pressi della chiesetta Madonna della Neve, (parcheggio) si sale il pendio erboso in direzione ovest e si cerca una pista che sale sul crinale nel bosco delle Navette e che
arriva al Poggio del Lagone(m.1897),si attraversa lo sterrato che da Monesi porta al Colle dei Signori e si sale sempre nel bosco per crinale prima e per pascoli dopo fino al valico di Colla Rossa (2175)
e poi seguendo la cresta di confine con la francia si giunge in vetta al monte Bertrand (2482 metri).
Per il ritorno ,invece di ripercorrere lo stesso tracciato si continua lungo l'evidente sentiero di cresta che scende verso Cima di Velega
(m.2385) si prosegue verso il colle del Vesovo (m.2190) e quindi si raggiunge il colle delle Selle Vecchie (m.2099) dove si ritrova la strada sterrata che dal col dei Signori porta a Monesi, la si percorre in discesa per circa 400 metri sino a trovare sulla sinistra una debole traccia che scende nel bosco lungo il vallone di Upega verso dei ruderi in località case Nivorina a quota 1600 circa.
Quì il sentiero diventa più marcato e riporta ,seguendo sempre il vallone,al punto di partenza.
La difficolta' maggiore in assoluto (EE) e' salire la cresta sud del Bertrand da Colla Rossa. Il sentiero praticamente non esiste ma la navigazione e' intuitiva: si sale per prati fino alle prime roccette; si scavalcano agevolmente e si cerca di tenere la sinista (Francia) fino ad individuare davanti a se un colletto: qui il passaggio e' obbligato e la traccia e' evidente. Si prosegue sempre sotto la cresta di confine con un lungo traverso in salita fino a che appare al di sopra la grossa croce: a questo punto e' fatta. Passaggio impegnativo per l'assenza di traccia e qualche strapiombo ma poco pericoloso.
Per chi non se la sentisse, seguire la grossa mulattiera cannoniera in suolo italiano che traversa la fiancata del Bertrand e giunti al passetto, tornare indietro per fil di cresta.
Altra difficolta' lieve e' nel bosco dove l'erba invade il sentiero rendendolo a tratti poco visibile, ma con un po' d'attenzione si risolve il problema.
 
La traccia GPS, come tutte le altre mie escursioni, presso GPSies.com Percorsi di PIERVI

LUogo di partenza: dalla chiesa a sx verso l'altro fino ad incrociare il sentiero.
La via del ritorno, invece si intravvede sulla dx della foto
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Si entra nel bosco delle Navette: secondo me e' il piu' bello della provincia
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Case dei Cacciatori
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Dalle case si comincia a vedere il mio tipo
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Scavalcata la carrareccia ex militare, ormai sono arrivato ai 2000 della CollaRossa. Qui si attacca la cresta del mio amico
Grandi praterie e spettacolo di panorami: sullo sfondo vista nord-est, da sx Marguareis, Cima Pian Ballaur e Saline
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Questa foto mi piace in modo particolare.
Si nota bene perche il toponimo e' CollaRossa: Tutto e' rosso sia le rocce che la terra
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O e' piu' bella questa? voi che ne dite?
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Sul confine con il monte sullo sfondo
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Via di salita
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Cresta verso sud col Missun.
Anche l'erba pare rossa
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I passaggi piu' difficili
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sullo sfondo le alpi Marittime: Cime du Diable, Bego, Clapier
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A sud valle Roya, Missun e Saccarello
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Si vede la croce e' quasi fatta dopo 4 ore
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Vista nord, alpi Liguri francesi
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Mongioie
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Pian Ballaur e Saline
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Marguareis
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Boh!, non lo conosco, sullo sfondo le marittime, si intravvede l'Argentera la regina
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La cannoniera napoleonica verso le Selle Vecchie
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Dal p.sso delle Selle Vecchie il sentiero compiuto in discesa dalla Cima Velega
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Panorama delle Navette dal passo
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La carrareccia che si percorre per 400 mt prima di infilarsi nel bosco
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Il bel bosco di pomeriggio, ancora 2 ore ed ho finito
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Prosit!
 
Ultima modifica di un moderatore:
Che bella sgambettata quasi sul confine bravo Pier! Colla Rossa è troppo bella, che terreno rossiccio strano!! Carina la parte di sentiero più "sfasciata". Oh Pier poi quando verrò, bisogna che si fa sto Pian Ballaur e sto Saline eh te lo dico!
Ps: Oh ma è da un pò che sulla vetta trovi sempre un tizio strano e un pò ambiguo... sta attento Pier!

anna
 
Oh Pier poi quando verrò, bisogna che si fa sto Pian Ballaur e sto Saline eh te lo dico!
Ti accontenti di poco: Saline 2612, cima Pian Ballaur 2604 e Monte Pian Ballaùr 2579, quale dei due?
Mi piace e mi tizza anche a me le Saline.... doveva essere la prossima, ma se e' cosi' vi aspetto :D
Ps: Oh ma è da un pò che sulla vetta trovi sempre un tizio strano e un pò ambiguo... sta attento Pier!
E' vero eh?, te ne sei accorta anche tu, vero?
E' inquietante, mi pare

anna
 
@Vacca: Vero, proprio vero!!
@Carlo Guerrini: Da tutte le vette delle Alpi Liguri si vede il mare. Pensa che a 20 Km da Sanremo sei a 2200 mt d'altezza. Il problema e' l'umidita' che alberga sopra di esso.
@Cadmo: Grrrassie jè!! ;) jè!! ;)
 
che bei ricordi che mi hai rievocato con questa escursione sul bertrand dove sono stato partendo dal versante francese, durante un soggiorno per lavoro.

Ho visto che sei salito al colle del Vescovo poi hai percorso la via marenca o strada del sale che collegava Limone Piemonte al mare, poi usata da Napoleone infatti si chiama anche cannoniera.
Belle le tue escursioni nel Mercantur dove sono stato ieri e ho visto da vicino le Diable.
 
Ho visto che sei salito al colle del Vescovo poi hai percorso la via marenca o strada del sale che collegava Limone Piemonte al mare, poi usata da Napoleone infatti si chiama anche cannoniera.
Belle le tue escursioni nel Mercantur dove sono stato ieri e ho visto da vicino le Diable.

... e gia!

sul Diable ci sono stato due volte, anche perchè la prima sono stato letteralmente "pistato" da una serie di temporali che mi hanno inseguito dalla cima fino alla macchina.

comunque sono veramente bei posti e medito di ritornarci.

Ciao,

Marco
 
Visto.
La cresta dal passo du Diable alla cima, a tuo giudizio, che difficolta' ha? Esposizioni?

Vista dal Pas du Diable fa un po impressione ma poi scopri che c'è un comodo sentiero che passa in mezzo a due laghetti, sale fino al Pas du Trem e poi a piccoli tornanti arriva fino in cima.

A giugno c'era pure parecchia neve sul Pas du Trem ma adesso non ci dovrebbe essere problema.
 

Allegati

  • Cima du Diable.jpg
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