Ciao Gentaglia,
Qualche giorno fa mi sono chiesto quale, fra tre dei miei coltelli da campo favoriti, fosse il migliore nel chopping.
Ho deciso di svolgere qualche veloce prova su diverse tipologie di legno così da avere un riscontro più preciso, ma sempre e comunque facendo solo chopping.
Ecco i 3 contendenti:
Lionsteel M7
Ultimo coltello acquistato qualche mese fa, davvero spettacolare, belle finiture, ottima geometria, elegante ma senza fronzoli, l’M7 nasce come coltello all round , e utilizzandolo da solo il chopping mi sembra valido, l’impugnatura è molto comoda e aiuta nel compito, ho aggiunto un laccio di paracord che passa sul dorso della mano chiudendosi nel pollice, anche questo aiuta un pochino.
Orco
Questo bel coltellaccio è un custom di @henri , basta guardarlo in foto per rendersi subito conto che non è certo un attrezzo da vetrina, ci ho svolto un po’ tutti i lavori che un coltello da campo dovrebbe saper fare, e di sicuro il chopping non è il punto debole di Orco. (se volete approfondire su questo coltello, potete leggere la recensione qui)
Tops Tahoma Field Knife
Il più lungo e pesante fra i miei coltelli, vanta una mole non indifferente pur risultando agile anche nei lavori di precisione, il TFK ha l’impugnatura più comoda fra tutti i coltelli che abbia mai provato, insomma un vero multiruolo capace di non far rimpiangere la mancanza di un accetta o di un folder. (Se volete saperne di più su questo coltello, potete leggere la recensione qui)
Prima di partire con le prove vediamo un po’ di confrontare le caratteristiche dei tre coltelli che potrebbero incidere nei test di chopping.
Lunghezza totale:
M7: 31,5 cm
Orco: 33 cm
Tahoma: 35 cm
Peso:
M7: 425 gr
Orco: 423 gr
Tahoma: 506 gr
Bisello:
M7: piano
Orco: convesso
Tahoma: piano
Acciaio:
M7: Sleipner
Orco: D2
Tahoma: 1095
Spessore:
M7: 5,5 mm
Orco: 5 mm
Tahoma: 4,5 mm
Bilanciatura:
M7: leggermente avanzata
Orco: molto avanzata
Tahoma: neutra
Il Lionsteel M7 è il più spesso di tutti, un buon bilanciamento avanzato, ed un peso più che sufficiente per far danni. Molto comoda l’impugnatura.
Orco è quello che dei tre ha la bilanciatura più avanzata, in più si presenta con un profilo della lama molto panciuto ed un bisello convex, però seppur di poco è il più leggero.
Il Tops Tahoma vanta un peso ed una lunghezza maggiore di tutti, ma è quello meno spesso e con l’altezza della lama minore, è bilanciato neutro ma fa della lunga leva offerta dall’impugnatura e dai 35cm la sua forza nel chopping.
Ebbene, come pensate andranno a finire le prove di chopping?
Vediamolo!
Qualche test al banco da lavoro.
Prendo una vecchia asse di bancale e la stringo in morsa
Decido di colpire 15 volte con ogni coltello e poi di fotografare i risultati, ma nell’ultima prova, quella del tops TFK, l’asse si distrugge.
Dopo averla ricomposta questo è il risultato
Nei 15 colpi per M7 ed Orco il risultato pare il medesimo, mentre al Tahoma sono bastati 13 colpi per fare più danni.
Trovo una vecchia e stagionata asse per altre prove, questo legno è più duro, e l’asse è squadrata e non piatta come la precedente.
Colpirò sulla parte piana, non sull’angolo.
30 colpi ciascuno.
In questa prova il risultato non cambia, a vedere il taglio di Orco pare più profondo rispetto all’M7, ma non è così, Con Orco il taglio è venuto più profondo dal lato rivolto verso la fotocamera, mentre con l’M7 è il contrario, si equivalgono ancora, mentre il TFK ha fatto meglio.
Un paio di mesi fa ho tagliato questo abete secco, prima di finire il lavoro decido di utilizzarlo per un po’ di test.
Non ricordo quanti colpi ho dato, forse 30 o 40, ma di sicuro ho dato gli stessi colpi con ogni coltello.
M7
Orco
Tahoma Field Knife
Ora le differenze fra i tre sono meno evidenti, Orco sembra aver scavato più in profondità, seppur di poco, rispetto al TFK, ma con quest’ultimo ho creato un apertura più larga poiché ho sbagliato 3,4 copi clamorosamente; l’M7 è lì ad un passo da entrambi.
Un veloce test bonus che nulla c’entra col chopping; ho provato a forare questo barile di metallo per vedere quale dei tre possiede la punta più penetrante.
Risultato scontato.
In basso, il foro decisamente più grande è stato fatto col TFK, che grazie al suo inutile e fastidioso falso controfilo questa volta ha potuto renderlo utile a qualcosa.
In alto a DX c’è il foro di Orco, che grazie ad una punta più snella è penetrato di più rispetto all’M7, ma i fori dei due si equivalgono in grandezza. L’M7 ha sicuramente la punta più robusta dei tre.
Dalla legnaia prelevo un po’ di legna, tutto nocciolo stagionato, tutto facente parte della stessa sessione di potatura, cerco di prendere diametri più o meno uguali.
Li piazzo in verticale sul ceppo, ed utilizzo i coltelli come fossero accette, colpendo dall’alto in basso cercando di spaccare in due la legna.
Con l’m7 sono preciso, ma pur aprendo una bella crepa, il coltello resta conficcato parzialmente nel ciocco senza aprirlo in due.
Con Orco le cose vanno diversamente.
Il legno più lungo e torto rimane al TFK; sbaglio il primo colpo, ma il secondo è preciso e spacca in due il legno, non pensavo ci sarei riuscito.
Provo una seconda volta con l’M7 su di un altro legno, poiché forse il primo era stagionato diversamente, ma il risultato è il medesimo. (lo spessore, maggiore rispetto agli altri, potrebbe aver in qualche modo influito negativamente?)
Forse quest’ultima prova è quella meno attendibile di tutte per valutare le performance dei coltelli dato che possono esserci differenze nei legni presi non visibili ad occhio.
Ora taglio un ramo verde di nocciolo cercando di avere una porzione il più uguale possibile per i tre coltelli.
Con l’M7 per tagliarlo impiego 16 colpi.
Con Orco 12 colpi
Col Tahoma solo 9 colpi, in più era la parte iniziale del ramo, un poco più grossa delle altre.
Direi che per ora può bastare così…
A quanto pare, nonostante uno spessore ridotto ed un bilanciamento neutro rispetto ai contendenti, il Tahoma Field Knife vince a mani basse grazie molto probabilmente alla leva più lunga ed alla comoda impugnatura che, oltre offrire un ottima presa arretrata, grazie alla forma a banana rende più facile colpire ruotando il colpo per incrementare la forza.
Riguardo all’M7 e ad Orco, direi che i due se non se la sono giocata alla pari poco ci manca, sono entrambi ottimi coltelli, massicci, e decisamente avvezzi al chopping.
Dai su, dite la vostra!
Qualche giorno fa mi sono chiesto quale, fra tre dei miei coltelli da campo favoriti, fosse il migliore nel chopping.
Ho deciso di svolgere qualche veloce prova su diverse tipologie di legno così da avere un riscontro più preciso, ma sempre e comunque facendo solo chopping.
Ecco i 3 contendenti:
Lionsteel M7
Ultimo coltello acquistato qualche mese fa, davvero spettacolare, belle finiture, ottima geometria, elegante ma senza fronzoli, l’M7 nasce come coltello all round , e utilizzandolo da solo il chopping mi sembra valido, l’impugnatura è molto comoda e aiuta nel compito, ho aggiunto un laccio di paracord che passa sul dorso della mano chiudendosi nel pollice, anche questo aiuta un pochino.
Orco
Questo bel coltellaccio è un custom di @henri , basta guardarlo in foto per rendersi subito conto che non è certo un attrezzo da vetrina, ci ho svolto un po’ tutti i lavori che un coltello da campo dovrebbe saper fare, e di sicuro il chopping non è il punto debole di Orco. (se volete approfondire su questo coltello, potete leggere la recensione qui)
Tops Tahoma Field Knife
Il più lungo e pesante fra i miei coltelli, vanta una mole non indifferente pur risultando agile anche nei lavori di precisione, il TFK ha l’impugnatura più comoda fra tutti i coltelli che abbia mai provato, insomma un vero multiruolo capace di non far rimpiangere la mancanza di un accetta o di un folder. (Se volete saperne di più su questo coltello, potete leggere la recensione qui)
Prima di partire con le prove vediamo un po’ di confrontare le caratteristiche dei tre coltelli che potrebbero incidere nei test di chopping.
Lunghezza totale:
M7: 31,5 cm
Orco: 33 cm
Tahoma: 35 cm
Peso:
M7: 425 gr
Orco: 423 gr
Tahoma: 506 gr
Bisello:
M7: piano
Orco: convesso
Tahoma: piano
Acciaio:
M7: Sleipner
Orco: D2
Tahoma: 1095
Spessore:
M7: 5,5 mm
Orco: 5 mm
Tahoma: 4,5 mm
Bilanciatura:
M7: leggermente avanzata
Orco: molto avanzata
Tahoma: neutra
Il Lionsteel M7 è il più spesso di tutti, un buon bilanciamento avanzato, ed un peso più che sufficiente per far danni. Molto comoda l’impugnatura.
Orco è quello che dei tre ha la bilanciatura più avanzata, in più si presenta con un profilo della lama molto panciuto ed un bisello convex, però seppur di poco è il più leggero.
Il Tops Tahoma vanta un peso ed una lunghezza maggiore di tutti, ma è quello meno spesso e con l’altezza della lama minore, è bilanciato neutro ma fa della lunga leva offerta dall’impugnatura e dai 35cm la sua forza nel chopping.
Ebbene, come pensate andranno a finire le prove di chopping?
Vediamolo!
Qualche test al banco da lavoro.
Prendo una vecchia asse di bancale e la stringo in morsa
Decido di colpire 15 volte con ogni coltello e poi di fotografare i risultati, ma nell’ultima prova, quella del tops TFK, l’asse si distrugge.
Dopo averla ricomposta questo è il risultato
Nei 15 colpi per M7 ed Orco il risultato pare il medesimo, mentre al Tahoma sono bastati 13 colpi per fare più danni.
Trovo una vecchia e stagionata asse per altre prove, questo legno è più duro, e l’asse è squadrata e non piatta come la precedente.
Colpirò sulla parte piana, non sull’angolo.
30 colpi ciascuno.
In questa prova il risultato non cambia, a vedere il taglio di Orco pare più profondo rispetto all’M7, ma non è così, Con Orco il taglio è venuto più profondo dal lato rivolto verso la fotocamera, mentre con l’M7 è il contrario, si equivalgono ancora, mentre il TFK ha fatto meglio.
Un paio di mesi fa ho tagliato questo abete secco, prima di finire il lavoro decido di utilizzarlo per un po’ di test.
Non ricordo quanti colpi ho dato, forse 30 o 40, ma di sicuro ho dato gli stessi colpi con ogni coltello.
M7
Orco
Tahoma Field Knife
Ora le differenze fra i tre sono meno evidenti, Orco sembra aver scavato più in profondità, seppur di poco, rispetto al TFK, ma con quest’ultimo ho creato un apertura più larga poiché ho sbagliato 3,4 copi clamorosamente; l’M7 è lì ad un passo da entrambi.
Un veloce test bonus che nulla c’entra col chopping; ho provato a forare questo barile di metallo per vedere quale dei tre possiede la punta più penetrante.
Risultato scontato.
In basso, il foro decisamente più grande è stato fatto col TFK, che grazie al suo inutile e fastidioso falso controfilo questa volta ha potuto renderlo utile a qualcosa.
In alto a DX c’è il foro di Orco, che grazie ad una punta più snella è penetrato di più rispetto all’M7, ma i fori dei due si equivalgono in grandezza. L’M7 ha sicuramente la punta più robusta dei tre.
Dalla legnaia prelevo un po’ di legna, tutto nocciolo stagionato, tutto facente parte della stessa sessione di potatura, cerco di prendere diametri più o meno uguali.
Li piazzo in verticale sul ceppo, ed utilizzo i coltelli come fossero accette, colpendo dall’alto in basso cercando di spaccare in due la legna.
Con l’m7 sono preciso, ma pur aprendo una bella crepa, il coltello resta conficcato parzialmente nel ciocco senza aprirlo in due.
Con Orco le cose vanno diversamente.
Il legno più lungo e torto rimane al TFK; sbaglio il primo colpo, ma il secondo è preciso e spacca in due il legno, non pensavo ci sarei riuscito.
Provo una seconda volta con l’M7 su di un altro legno, poiché forse il primo era stagionato diversamente, ma il risultato è il medesimo. (lo spessore, maggiore rispetto agli altri, potrebbe aver in qualche modo influito negativamente?)
Forse quest’ultima prova è quella meno attendibile di tutte per valutare le performance dei coltelli dato che possono esserci differenze nei legni presi non visibili ad occhio.
Ora taglio un ramo verde di nocciolo cercando di avere una porzione il più uguale possibile per i tre coltelli.
Con l’M7 per tagliarlo impiego 16 colpi.
Con Orco 12 colpi
Col Tahoma solo 9 colpi, in più era la parte iniziale del ramo, un poco più grossa delle altre.
Direi che per ora può bastare così…
A quanto pare, nonostante uno spessore ridotto ed un bilanciamento neutro rispetto ai contendenti, il Tahoma Field Knife vince a mani basse grazie molto probabilmente alla leva più lunga ed alla comoda impugnatura che, oltre offrire un ottima presa arretrata, grazie alla forma a banana rende più facile colpire ruotando il colpo per incrementare la forza.
Riguardo all’M7 e ad Orco, direi che i due se non se la sono giocata alla pari poco ci manca, sono entrambi ottimi coltelli, massicci, e decisamente avvezzi al chopping.
Dai su, dite la vostra!
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