Io mi ricordo che da piccolo giocavamo sempre nei boschi e già allora alcuni stavano in stato di abbandono, quindi rovi edere e quant'altro prendevano il sopravvento, ma mai come oggi ovunque da noi si vedono sempre più boschi che sono stati completamente abbandonati in cui gli alberi che finiscono per varie ragioni il loro ciclo di vita, cadono, si spezzano o restano li come totem macabri degni di qualche film horror.
Io spesso per esempio tolgo edere rampicanti strane che oltre a correre per terra, si arrampicano ed avvolgono l'albero anche di grandi dimensioni soffocandolo totalmente.
Ma il problema non è solo dei boschi veri e propri. Quest'anno come sempre da ultimo ventennio faccio le vacanze in salento, e mai come questi ultimi 4 anni ho visto un salento morente ed abbandonato.
Qualche anno fa facevamo passeggiate pomeridiane tra le campagne costituite da tantissimi appezzamenti delineati da muri a secco ed uliveti….quest'anno il peggio del peggio: campagne abbandonate a se stesse con alberi magari anche non malati completamente ma nel degrado totale con erbacce ovunque, le stradine che una volta portavano ai vari appezzamenti, strette ma percorribili in auto, questa estate era quasi impossibile passarci per la presenza di rovi ed erbacce.
Questi fattori sono anche una cultura errata in cui i giovani tentati sia dalla vita d'ufficio o lavori più industriali, invece di essere integrati ed educati all'amore per le coltivazioni, sono stati sfruttati con stipendi da fame e lavoro in nero o insicuro e costretti così ad abbandonare quelle zone lasciando inevitabilmente il salento senza ricambio di braccia. I vecchi sono morti ed i figli/nipoti hanno lasciato andare allo sbaraglio terreni ed uliveti.