Maggio 2019: il maggio più caldo di sempre

.....sono un fisico della temperatura.....

Brevemente off topic, ma di sicuro interesse (almeno per me): di cosa si occupa esattamente un fisico delle temperature? Lavori in campo meteorologico o ci sono sbocchi di altro genere?
Io lavoro spesso con fisici di vari settori e devo dire che le trovo professioni molto stimolanti ed interessanti.
 
Brevemente off topic, ma di sicuro interesse (almeno per me): di cosa si occupa esattamente un fisico delle temperature? Lavori in campo meteorologico o ci sono sbocchi di altro genere?
Io lavoro spesso con fisici di vari settori e devo dire che le trovo professioni molto stimolanti ed interessanti.

Lavoro all'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (ma attualmente sono distaccato all'omologo istituto francese vicino Parigi), dove si mantengono i campioni delle unità di misura e si fa ricerca sul miglioramento degli strumenti e dei metodi.
Mi occupo di varie cose, e una parte abbastanza preminente del mio lavoro è quella di collaborare con meteorologi e climatologi al miglioramento delle misure di temperatura dell'aria nei loro campi. Vi sembrerà strano, ma non esistono attualmente metodi di taratura dei sensori di temperatura per l'aria universalmente accettati, né modi standard di valutare le incertezza di misura, e noi stiamo lavorando proprio su questo.
 
Oh, beh, l'ultima mini glaciazione osservata in Europa è del 1700 ed è stata causata proprio da un'eruzione vulcanica. Che se non erro, avvenne ben lontano dall'Europa.
 
Il negazionismo è un meraviglioso malleva di responsabilità.

Weather Rescue sta digitalizzando i dati storici europei anche in questo momento, sfruttando il lavoro di volontari. Si parla di 2,5 milioni di osservazioni dal 1860. Si potranno fare studi molto migliori sulle variazioni climatiche e fare modelli più precisi.

Altra cosa, è inutile negare la percentuale di responsabilità di Homo sapiens nel riscaldamento globale.
Con l'avvento della rivoluzione industriale di inizio 1800 e dei progressi scientifici in ambito medico e non solo, si è verifica,to un lento e costante miglioramento delle condizioni di vita e di sanità che ha diminuito drasticamente il numero delle morti, almeno nel mondo "civile". Potrà suonare brutto, ma la morte è l'unica garante del bilanciamento numerico delle popolazioni.

Potrà non piacere, ma l'ecologia non è un'opinione. Le popolazioni di ogni specie sono soggette a fluttuazioni numeriche, anche molto drastiche, in base alla disponibilità di risorse consumate e alle condizioni ambientali (e con "ambientali" non intendo solo meteorologiche, ma anche presenza di predatori o distruzione dell'habitat, ad esempio).
Homo sapiens non è mai stato così numeroso e diffuso in un areale così vasto; grazie ai progressi tecnologici sono aumentati in maniera esponenziale il consumo di risorse e l'emissione di prodotti di scarto.

Ci si trova nella situazione di essere in grande sovrannumero, in un ambiente in decadimento e in cui le riserve di ossigeno si stanno assottigliando, non per cause naturali. Cosa potrebbe mai andare storto? Senza ossigeno, per la maggior parte delle specie, a parte i batteri anaerobi, non c'è possibilità di vita. Punto.

Una violenta fluttuazione della popolazione è la logica conseguenza, ma siccome stiamo parlando di noi la cosa a molti non garba (anche solo sentirla preventivare). Ovvio che si dia del menagramo a chi cerca di far presente il problema, come si è sempre fatto.
Delegare la colpa di tutto ai poteri forti, legati alla Massoneria, che vogliono sovvertire l'ordine costituito, agli scienziati pagati dalle lobby dei vaccini che ci nascondono la presenza della scie chimiche, al fatto che la Terra sia piatta e che in realtà ci governano i Rettiliani è solo un altro modo per poter continuare a vivere esattamente come facciamo ora, e al diavolo le generazioni future. Ci penseranno loro.

In assenza di stimoli esterni un corpo non esce dal proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. L'uomo si comporta sempre così.

Un'ultima cosa. Vedo scritto pochissimo, anche negli articoli che dovrebbero fare informazione, che l'effetto previsto del riscaldamento globale non sarà, banalmente, una Terra solo più calda, ma un pianeta in cui l'estremizzazione dei fenomeni atmosferici, di ogni genere, sarà molto più frequente e potente.
 
Temo che il fattore che innescherà una riduzione della presenza di homo sapiens sul pianeta terra, più semplicemente, sarà l'inefficacia degli antibiotici. Dovuta alla notevole presenza, se così mi posso esprimere, di "homo insipiens", che li prende anche per i raffreddori, contribuendo così alla selezione naturale di virus e batteri resistenti.

Ciò che invece mi convince poco, di chi teme i gas serra, è semplicemente questo: la soluzione si chiama nucleare. Ma, stranamente, non viene proposta.
Per ridurre le emissioni di CO2, il passaggio a forme di produzione di energia elettrica con procedimenti nucleari (attualmente fissione, anche se la fusione, non ancora pienamente sviluppata, sarebbe di gran lunga preferibile) consentirebbe di soddisfare le esigenze di energia presenti e future. Invece di delirare di "energie alternative", che sono costose e molto inefficienti, basterebbe spingere molto l'acceleratore sulle ricerche in materia di fusione nucleare (il cosiddetto nucleare pulito). Non si fa. Perché? Perché si chiama nucleare e sembra brutto. Ah, beh... serio.... un approccio davvero serio. Con sufficiente energia elettrica a buon prezzo, passare a fornelli ad induzione (che consumano meno energia di quelli a gas e non producono CO2) ed a veicoli elettrici diventerebbe più conveniente. Certo: bisognerebbe prendere una decisione seria e varare un piano di ammodernamento delle reti distributive. Che richiederebbe un paio di decenni, a far poco. Vi risulta che se ne discuta? Dove?

Sempre fra le cose possibili, per ridurre l'inquinamento? Dotare ogni edicola e tabaccheria (ma anche scuole, negozi di successo, ecc.) di postazioni fisse (videocamera con microfono) per multare automaticamente, con riduzione dei punti patente, chi si ferma e lascia il motore acceso. Poche cose, costo zero, impatto significativo sul micro-clima locale e sul tasso di inquinanti presenti in città. Anche qui, non si fa nulla. Salvo poi bloccare TUTTI i veicoli. E la gente s'incazza pure: eh, ma la mia macchina non inquina...
 
Bastano un paio di vulcani belli grossi in attività e altro che riscaldamento globale per colpa dell uomo...
La terra ha passato periodi di glaciazione e di disgelo continuamente anche in tempi recenti...(relativamente recenti)...
Ma smettiamola di farci prendere per il culo... 12000 mila anni fa mezzo emisfero nord era ancora sotto km di ghiaccio e poi in brevissimo tempo deglaciazione con eventi catastrofici...

il più recente periodo glaciale compreso nell'attuale era glaciale, avvenuto nel Pleistocene, incominciato circa 110.000 anni fa e terminato all'incirca tra il 9.600 e il 9.700 a.C.

Posso chiederti che lavoro fai ringo? Perché se è qualsiasi altra cosa da "climatologo" o "fisico dell'atmosfera", le tue elucubrazioni valgono zero.
 
Sempre stato favorevole all'uso del nucleare come fonte energetica e l'Italia, ai tempi che furono, era, sul piano industriale, una nazione che avrebbe potuto fare molto e che fece molto (anche all'estero) ma Chernobyl blocco tutto e Fukushima mise l'ultimo chiodo sulla tomba. Amen, così è così rimane. C'è chi è contento e chi no, come in ogni cosa. Rivangare, ora, non serve nulla.

Ora, al di fuori del contesto Italiano, per certe scelte, piaccia o non piaccia, bisogna avere la "potenza" politica per poterle anche solo affrontare, non dico "fare", soprattutto quelle che, anche solo di stomaco, sono difficili da capire a livello di rapporto costi/benefici, se poi sono lontani nel tempo i benefici ma nell'immediato i costi ancora di più, non per altro perchè se incontrano il contrasto della stessa popolazione che poi, materialmente, ti permette di portare avanti il tutto perchè, semplicemente, ti vota non vai da nessuna parte.

Oggi come oggi nessun politico affronterebbe il problema energetico con un piano "nucleare", non è ancora politicamente spendibile.

In fin dei conti, a prescindere da qualsiasi considerazione sul riscaldamento globale che sia o non sia reale (come conseguenze), oggi stiamo ancora bene nel senso che le nazioni "civilizzate" acqua, cibo, riscaldamento, energia, pop corn, benzina, tric e trac ne hanno, magari non più a buon mercato, magari con una "qualità" differente ma bene o male ci sono.

Il giorno in cui si avrà un calo reale, tangibile, senza arrivare a scene di rivolte popolari o guerre civili, allora, forse, si potranno affrontare a 360 gradi tutte le possibili soluzioni e non solo quelle politicamente spendibili. Non credo che mi piacerebbe esserci quel giorno.

Ciao :si:, Gianluca
 
La fusione nucleare non è sviluppata per il semplice fatto che richiede un tale dispendio di energia d'attivazione da avvenire in modo efficacie solo nelle stelle. Il progetto al momento più evoluto è un prototipo di reattore che dovrà, in futuro, dimostrare di poter produrre energia da fusione. Solo dopo si parlerà eventualmente di centrali.

Inoltre vale il discorso di @znnglc, ci sono fattori di rischio, reali e tangibili, che al momento non rendono il nucleare una scelta popolare.
 
@FedericoB89 parli del reattore ITER?

Oltre ai grandi progetti è interessante seguire l'evoluzione dei mini reattori quali lo SPARC del MiT o il MAST in UK. Previsione di attivazione nel 2025... staremo a vedere.
Certamente l'impiego dei superconduttori magnetici ha permesso un passo avanti significativo nello sviluppo della fusione, soprattutto in merito alla fase di "partenza" e certamente siamo sempre più vicini alla realizzazione di un sogno.
 
Sempre stato favorevole all'uso del nucleare come fonte energetica e l'Italia, ai tempi che furono, era, sul piano industriale, una nazione che avrebbe potuto fare molto e che fece molto (anche all'estero) ma Chernobyl blocco tutto e Fukushima mise l'ultimo chiodo sulla tomba. Amen, così è così rimane. C'è chi è contento e chi no, come in ogni cosa. Rivangare, ora, non serve nulla.

Ora, al di fuori del contesto Italiano, per certe scelte, piaccia o non piaccia, bisogna avere la "potenza" politica per poterle anche solo affrontare, non dico "fare", soprattutto quelle che, anche solo di stomaco, sono difficili da capire a livello di rapporto costi/benefici, se poi sono lontani nel tempo i benefici ma nell'immediato i costi ancora di più, non per altro perchè se incontrano il contrasto della stessa popolazione che poi, materialmente, ti permette di portare avanti il tutto perchè, semplicemente, ti vota non vai da nessuna parte.

Oggi come oggi nessun politico affronterebbe il problema energetico con un piano "nucleare", non è ancora politicamente spendibile.

In fin dei conti, a prescindere da qualsiasi considerazione sul riscaldamento globale che sia o non sia reale (come conseguenze), oggi stiamo ancora bene nel senso che le nazioni "civilizzate" acqua, cibo, riscaldamento, energia, pop corn, benzina, tric e trac ne hanno, magari non più a buon mercato, magari con una "qualità" differente ma bene o male ci sono.

Il giorno in cui si avrà un calo reale, tangibile, senza arrivare a scene di rivolte popolari o guerre civili, allora, forse, si potranno affrontare a 360 gradi tutte le possibili soluzioni e non solo quelle politicamente spendibili. Non credo che mi piacerebbe esserci quel giorno.

Ciao :si:, Gianluca
Anni fa ho conosciuto alcune persone, fisici nucleari che lavoravano al ifn di Legnaro, Padova. Loro lavoravano sulla fusione fredda, avevano fatto anche una serie di prototipi, però dopo i politici hanno pensato di tagliare i fondi, cosi loro (e chi altro se non loro?) sono rimasti a casa. Uno di loro adesso è in Canada, continua le sue ricerche.
Magari un domani sentiremo dire che quel scienziato a scoperto qualcosa di importante, e ha lavorato anche in Italia, motivo di orgoglio (o di vergogna visto che come tanti altri ha dovuto andare via). Qua restano solo i raccomandati magna-magna.
Vogliamo fare qualche grande opera?
Più grande è, più da rubare c'è. Dai meglio senza nucleare in Italia. Bastano le falsificazioni che abbiamo sul resto.
 
Più grande è, più da rubare c'è
Hai ragione a questo punto perché costruiamo ospedali o compriamo nuovi macchinari medici ?..... tanto mafia politici pizzicagnoli preti insegnanti operatori ecologici e chi ne ha più ne metta ci "pociano" lo zampino, molto meglio non fare nulla.

Scusami, non volevo essere polemico o acido, ma ne ho letteralmente le biiiiip piene di sentire che in Italia non si può fare nulla perché c'è chi ci marcia sopra. Tutto il mondo è paese, dove ci sono denari c'è chi vuole una fetta senza averne diritto..... in tutto il mondo, in america come in germania, francia, svezia ect ect ..... però poi ci lamentiamo se non si fà nulla.

Ho lavorato in ambito nucleare, per brevissimo tempo, ma mio padre ha avuto la fortuna (professionale) di farlo per parecchio tempo e ti posso garantire che "allora" avevamo "peso"...... amen.

La ricerca è un altro discorso, in Italia è pressoché nulla in certi ambiti e, in ambito nucleare, per legge è pure vietata.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Io prima di fare tali affermazioni mi studierei i lavori del professor Speri...brevetto del professore Speri Omero n. 1024274 e siamo nel 1974...
1989 Martin Fleischmann e stanley Pons...
Ciao @ringo,
aggiungo alcune precisazioni: su Fleischmann e Pons si è parlato e investito molto. Hanno ricevuto ingenti fondi da governi, comunità scientifica ed aziende private quali Toyota. I risultati prodotti sono stati del tutto inconcludenti al punto da aver compromesso la loro stessa reputazione e l'intera vicenda è costellata di aneddoti grotteschi e scenette ridicole.
Qui puoi leggere la storia completa: https://en.wikipedia.org/wiki/Cold_fusion

Proseguendo verso i giorni correnti, cito il nostro Rossi con il mini geneatore E-Cat: anni di promesse, studi, analisi e annunci di prototipi perfettamene funzionanti... reattori che nessuno ha mai visto e documentazione tecnica inesistente.
Fino ad arrivare al grande annuncio di fine gennaio 2019 dove Rossi presentava il primo prodotto pronto per la commercializzazione: l'ECat SK.
Il risultato è stato che nessuno sa quale sia il funzionamento di cotanta meraviglia (perché l'inventore non rlascia nessuna documentazione) e nessuno può acquistarlo perché (chissà perché) il prodotto non viene reso disponibile né per la visione, né per le misurazioni, né per i test, né per la vendita.

In entrambe le vicende ti faccio notare che l'intera comunità scientifica ha chiesto agli autori (oltre ad averli finanziati) di condividere le ricerche e i progetti.
Il risultato è stato il nulla.
 
Il risultato è stato il nulla.
Faccio l'avvocato del diavolo, o se preferisci il "bastian contrario". Se tu avessi "scoperto" la fusione fredda, con tutte le conseguenze del caso soprattutto sul piano economico, renderesti pubblica la tua ricerca? ;)

Ripeto, faccio il "bastian contrario" non chi ritenga che sia materialmente avvenuta la scoperta.

Ciao :si:, Gianluca
 
Inoltre, la comunità scientifica si basa sulla condivisione dei dati e delle scoperte. Che credibilità può avere chi si prende i fondi, sbandiera proclami di ricerche futurstiche e poi, al momento di mostrare i risultati, non mostra e nega la possibilità di controllare o fare controprove?
 
Faccio l'avvocato del diavolo, o se preferisci il "bastian contrario". Se tu avessi "scoperto" la fusione fredda, con tutte le conseguenze del caso soprattutto sul piano economico, renderesti pubblica la tua ricerca? ;)

Ripeto, faccio il "bastian contrario" non chi ritenga che sia materialmente avvenuta la scoperta.

Ciao :si:, Gianluca
Si tratta di materia puramente contrattualistica e legale: per ottenere un finanziamento allo scopo di proseguire le ricerche hai scelto di sottostare a determinati vincoli, quindi i risultati si sarebbero visti (se fossero stati reali).
Oltre a ciò, se fai una scoperta tale da essere citata nei libri di storia e di scienza per il resto del tempo umano, perché dovresti nasconderti?
Questo per il capitolo Fleischmann e Pons.

Rossi, invece, ha fatto tutto da solo: puoi vedere in rete il filmato del 31 gennaio 2019 dove mostra in mondovisione il mini generatore, aprendo alla vendita.
Il risultato è che non è possibile acquistarlo e se lo contatti chiedendogli di vederlo almeno in funzione (senza pretesa di fare misurazioni o richieste tangibili di produzione energetica), ti risponde che non si può.
Ripeto: ha fatto tutto lui. Da anni annuncia la sua scoperta e da anni nessuno l'ha mai vista.
 
Ah, dimenticavo:
quando rendi pubblici dei protocolli scientifici in ambiti dai notevoli impatti economici, prima di farlo ti sei già tutelato attraverso opportuni brevetti e contratti economici.
Inoltre, nel caso di un brevetto a tutela, dal momento in cui brevtti materialmente al momento in cui il testo brevettuale viene reso pubblico in banca dati, passa un determinato lasso temporale chiamato "periodo di segretezza".
Durante questo periodo tutte le considerazioni su attribuzione di paternità dell'invenzione e sfruttamento commerciale sono già stati definiti.

E nel caso della fusione fredda (purtroppo), se esistesse già il modo di farla funzionare, i primi ad utilizzarla sarebbero le forze armate. Infatti molti non sanno che il Ministero della Difesa ha la visione in antemprima di ogni brevetto industriale e, nel caso rilevasse uno sfruttamento a suo favore, applicherebbe una procedura di segretazione militare al fine di acquisire la tecnologia.
E la vedremmo subito sulle navi, sui sottomarini, sugli aerei ecc....
 
Diciamo che oggi giorno se qualcuno ha qualche idea, si può patentare (brevetare) meglio in America. A volte non hai i 100000 dollari per avere il patente in tasca, ma per questo ci sono delle strutture private con quale dopo condividi il guadagno come ha fatto un mio conoscente, ex fisico nucleare che ha trovato un modo di trasformare la lana in lana "merinos" .
 
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