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Curarsi naturalmente Mal di denti

stefanoa ha inserito una nuova risorsa:

Mal di denti - Mal di denti

I chiodi di garofano sono tra gli l'anestetici più potenti in natura (con il suo estratto si fanno gli anestetici in medicina), l'uso diretto sul dente funziona a meraviglia contro i dolori (meglio fare una poltiglia con i denti sani e poi metterla sul dente dolorante).
Altra valida alternativa è l'utilizzo di uno spicchio di aglio. L'effetto del suo "succo" e praticamente immediato e dura alcune ore.

Nel caso di ascesso, invece, si può procedere come segue: impastare qualche goccia di Rescue...

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Intervengo perchè, facendo il dentista da oltre trent'anni, di "rimedi naturali" contro una delle più atroci sofferenze che da sempre colpisce l'umanità, ne ho sentiti raccontare davvero tanti, quindi aggiungo un paio di necessarie precisazioni:

1) è vero che il chiodo di garofano, o meglio l'Eugenolo in esso contenuto, ha un effetto anti infiammatorio abbastanza spiccato, il problema purtroppo è fare arrivare il principio attivo a contatto della polpa del dente (il cosiddetto "nervo") : nella maggior parte dei casi la polpa, infiammata, è ancora chiusa all'interno della dentina cariata e quindi l'azione dell'eugenolo non è nè rapida nè completa: bisogna però riconoscere che a volte il semplice fatto di "fare qualcosa" dà sollievo alla persona sofferente.
(Aglio, alcool etilico, anestetici locali sciolti in soluzione alcoolica hanno tutti questo limite nella loro azione: la necessità di un contatto diretto con la polpa, che nella maggior parte delle occasioni necessita l'azione di uno strumento per scavare, manuale o meccanico che sia)
2) anche nel caso del dente con ascesso la difficoltà sta nel far arrivare i principi attivi all'interno della "camera pulpare", dove stava il nervo ormai necrotizzato: solo nel caso di camera pulpare aperta questo può avvenire, nel caso la camera pulpare sia ancora chiusa temo che non si possa prescindere dall'uso di un farmaco preso per via sistemica, che raggiunga la zona infetta attraverso il sangue (antibiotico)
 
Sono restio nel prendere medicinali, di solito uso l' alcole, preferibilmente grappa o whisky, ne bevo finchè non mi passa e appena riesco vado dal dentista :)
 
Se si riesce a mettere dell'alcool sul nervo si ha un certo effetto anestetico, che potrebbe anche diventare definitivo se si riesce a far "sciogliere " il tessuto nervoso (alcoolizzazione del nervo, una tecnica che si usa nella terapia del dolore) se invece l'alcool lo si beve, per avere un effetto anestetico "per via generale", ci si deve intossicare, il che potrà forse essere positivo per il mal di denti, ma è pericoloso per tutto il resto: tieni presente che se il problema è una pulpite iperemica (il mal di denti con nervo ancora vivo) non esiste un farmaco che lo mandi via, forse alte dosi di morfina...ma perchè ti addormenti! Se invece si tratta di una pulpite gangrenosa (con il nervo morto e che prelude all'ascesso) un mix di antibiotico e antidolorifico (Fans) aiuta. Se si va dal dentista con la pulpite iperemica solo un'ottima anestesia e una buona manualità da parte del professionista potrà in parte risolvere la sintomatologia dolorosa (devitalizzando il dente) ma nella maggior parte dei casi residueranno dei dolori che richiederanno alcuni giorni per sparire, e quindi l'antidolorifico sarà utile, se si va dal dentista con l'ascesso ben difficilmente il medico rinuncerà, in scienza e coscienza, a proteggere il paziente da una diffusione dell'infezione, e questo lo otterrà con l'antibiotico, meglio se accoppiato ancora una volta dall'antiinfiammatorio: questo se si vuole risolvere il problema conservando il dente, se poi si decide di farselo togliere, a maggior ragione si dovrà fare ricorso ad antidolorifici (per il post-operatorio) e magari anche agli antibiotici (prima dell'intervento)
In conclusione: i farmaci non sono caramelle, vanno presi quando è necessario: prendere una bustina di antidolorifico per ogni minimo disturbo espone a seri effetti collaterali: quanti sanno che il meccanismo d'azione dei fans comprende la riduzione della sintesi di quei mediatori chimici del dolore che sono le prostaglandine? Peccato che "certe" prostaglandine siano i protettori naturali della mucosa gastrica e che altre siano le regolatrici della portata ematica dell'arteria renale: un paziente che , ignaro di avere un'insufficienza renale di modeste proporzioni, magari per un misconosciuto rene policistico, prendendo per una settimana al mese ogni mese, un'antinfiammatorio perchè ha il torcicollo rischia di finire in dialisi senza aver avuto altri preavvisi, viceversa un paziente che si trova lontano da casa e prende un antinfiammatorio al giorno per tre giorni in attesa di raggiungere il suo dentista non rischiapraticamente nulla...
 
OT: chiedo scusa, l'argomento del post non ha nulla a che fare con i temi trattati da "Avventurosamente", se il web master vorrà far rimuovere quanto segue avrà la mia totale disponibilità in tal senso.

Infine solo, per gli Avventurosi...."Perchè i denti si cariano?"
Perchè mangiamo troppi dolci? Naaa...o_O
Perchè li laviamo poco/male? Mmmm...:ph34r:
Alla luce delle mie osservazioni professionali sono arrivato alla conclusione che la maggior parte delle carie si sviluppa a partire da minuscoli (<1mm di diametro) difetti dello smalto, presenti già al momento dell'eruzione del dente; questi difetti sfuggono all'osservazione perchè nella maggior parte dei casi sono in punti non visibili del dente (sul punto di contatto tra un dente e l'altro) , solo l'uso costante del filo interdentale, che si spezza ripetutamente al passaggio nei punti in cui il difetto è presente può mettere il paziente sull'avviso, e solo delle rx eseguite con una tecnica ben precisa (bite wing) possono rivelare detti difetti, ma quando hanno già superato la dimensione "minima" ossia sono un pò cresciuti.
Va anche detto che con le attuali tecniche la cura delle carie "interprossimali" , cioè tra un dente e l'altro, costringe, per rimuovere la parte cariata del dente a scavare una notevole quantità di tessuto sano, per cui intervenire molto precocemente non ha solo vantaggi.
Personalmente ho potuto notare che l'uso del fluoro riduce il numero dei difetti e rallenta enormemente l'evoluzione della carie (cioè l'estensione della cavità dallo smalto alla dentina), inoltre lo smalto dei soggetti sottoposti a fluoroprofilassi essendo molto più duro e resistente ai bassi pH indotti da certi tipi di cibi, è più resistente alle recidive causate dall'infiltrazione dei margini tra smalto naturale e materiale dell'otturazione.
Fine OT.:ignore:
 
Whitefeather, mi hanno detto che il fluoro ingerito fa male, mentre usato direttamente sui denti no. Prima lo davo a mio figlio in gocce, ma poi ad un anno di età circa io e mia moglie abbiamo deciso di darglielo più. Abbiamo sbagliato secondo te?
 
due possibili tecniche: dito bagnato e intinto nel bicarbonato o alla peggio, nel sale fino (poi sciacqua ben, eh!:biggrin:
oppure certi legnetti che si sfibrano e fanno da spazzolino.
OT....vedi sopra.
Dimenticavo: il dentifricio non serve ad un amato CxxcO, è un' invenzione delle case produttrici di prodotti per l'igiene personale, che per analogia con il sapone per la pelle e lo shampoo per i capelli hanno creato "il detergente" per i denti: in realtà il D. non fa nulla, si tratta di un impasto di glicerina, abrasivi più o meno aggressivi. per lo più carbonato di calcio... e aromi "freschi": la glicerina lubrifica lo spazzolino che così perde in gran parte la sua efficacia, la sensazione di fresco inganna l'utilizzatore che così crede di aver pulito perfettamente la bocca, in realtà il più delle volte si sono spalmati i denti con una pappa molliccia: una volta che la glicerina si sarà sciolta con il calore della bocca resterà un bel deposito di carbonato di calcio nelle zone meno accessibili...e sapete come i dentisti chiamano il carbonato di calcio? Calcare? Nooo, TARTARO!:woot:
E così spendendo soldi pensando di farsi del bene abbiamo lavorato per sporcare la nostra bocca e doverla portare a pulire "dal professionista"! $$$
Quanto ai dentifrici contenenti le più meravigliosi sotanze, dal super disinfettante* a quella che "ripara lo smalto crepato":-x...ma a voi pare possibile che una sostanza che sta a contatto del dente ad andare bene per venti/trenta secondi possa avere un qualunque effetto? ma neanche l'uranio impoverito, siamo seri!
La pulizia della bocca la fanno lo spazzolino e il filo interdentale (meglio: il nastro, cioè il monofilamento in teflon)
Fine OT
*Una ricerca ha dimostrato che i dentifrici con il più alto potere antibatterico (in vitro) sono quelli più economici, che vengono prodotti in enormi quantità per forniture alla GDO di centinaia di migliaia di pezzi, che poi restano mesi o anni nei magazzini o sugli scaffali e quindi perchè non vadano a male sono pieni di antibatterici.:roll:
 
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@Pegasus: io non conosco statistiche che dimostrino danni da fluoro, si parla di 0,25mg da zero a due anni, poi 0,5 mg, fino a tre anni, poi 0,75 fino a 4 anni, infine 1 mg fino a dodici anni: 1 mg in un bambino che pesa tra i 12 e 18 kg a 4 anni e 40/ 50 a 12....
Fossi in voi riprenderei a somministrare il fluoro: la profilassi è efficace se fatta almeno 250 giorni all'anno.
Fluoro somministrato "direttamente sui denti" : con il dentifricio non fa NULLA, con l'elettroforesi fa poco ed è inutilmente costosa
 
Grazie per le preziose informazioni e consigli che ci hai dato, whitefeather! Alcune le conoscevo già ma è bello averne conferma da un professionista.
 
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