anche se, per ora, non vedo facilmente la possibilità di costruirsi un riparo come è per te, ma forse non è una mia immediata priorità.
Costruirsi un riparo? Non c'è bisogno di costruirselo!!!
Basta un'amaca con un telo, o una piccola tendina ultraleggera economica, o un sacco da bivacco, abbinati a un sacco a pelo adeguato e un materassino!!! Se acquisti con intelligenza te la puoi cavare con 70 euro in tutto, per ambienti non eccessiavmente freddi!!! Neanch'io me li costruisco i ripari, l'ho fatto solo per provare, per curiosità e diletto, per noia, per verificare alcune tecniche lette sui manuali, per fare qualcosa di nuovo e diverso, per sperimentare soluzioni alternative, forse anche un po' per esibizionismo e per dimostrarmi qualcosa che poi alla fine ho capito che non dovevo assolutamente dimostrare, nè a mè nè ad altri, ma poi basta. Dormire in ripari di fortuna richiede un sacco di lavoro e di tempo, fatica, e sono scomodi e stretti, pieni di insetti e di sporco, c'è sempre un bastone che ti buca la schiena, rovinano giacca e pantaloni con la resina e i rametti appuntiti, non ne vale assolutamente la pena, anzi, lo trovo stupido!!! Inoltre fanno notevoli danni, pensa solo alla quantità di rami di pino che servono per fare un materasso spesso 60 cm!!!
E' lo stesso discorso di tutto il resto: perchè fare il fuoco con un bastone e un archetto? Mi porto via un paio di accendini, mai dovuto usare un archetto o un firesteel. E perchè mettersi a fare trappole? Ho sempre un bell'assortimento di pasti disidratati, dalla colazione con uova strapazzate succo e caffè alla cena completa di dessert. E filtrare l'acqua con la sabbia? Naaah, assurdo, se so che l'acqua è sospetta ho un filtro ceramico da 3 micron, l'acqua esce limpida in un attimo. E porto il fornello a gas, le pentole, anche la radiolina e un buon libro di fantascienza!!!
Quelle tecniche, quei materiali di cui si parla qui, e di cui anch'io parlo e che a volte insegno, anche con i video o con il mio sito nelle sezioni dedicate alla sopravvivenza, sono sicuramente utili (anche se tralasciano la parte psicologica che è estremamente importante, spesso invalidante e necessariamente non insegnabile in teoria, e vanno comunque provate in modo da diventare automatiche, e non solo lette). Ma mi sembra che stiano diventando troppo intese come "l'escursionismo", che siano la sostanza della nostra vita all'aria aperta. Invece
devono restare solamente una cosa marginale, un piccolo bagaglio di conoscenze (che devono essere però il più possibile pratiche, non teoriche, altrimenti poi nel bisogno non servono a niente). Sono come l'airbag nella macchina. La macchina non è l'airbag, questo è solo un ausilio alla sicurezza che c'è ma che è meglio non dover mai usare, non dobbiamo comperarci la macchina, usarla, godercela, in base al numero e alla quantità di airbag!!!!
Leggendo questo forum, a volte mi sembra che invece vivere la natura voglia dire essere e fare i Rambo o i Robinson Crusoe, quelli che escono in mimetica comprese le mutande, con solo un coltello rigorosamente da 40 cm e rigorosamente con la lama seghettata, mangiando larve crude e bacche... Nooooo!!! Vivere la natura non vuol dire tutto questo!!! Anzi, tutto questo è proprio l'opposto di vivere la natura!!!! E' una pagliacciata, è una montatura, una mistificazione!!! Certi atteggiamenti, certi personaggi mitologici mi fanno semplicemente tanta pena, oltre che ridere, perchè non hanno capito quanto bella e quanto amica sia la natura!!! La natura si vive con serenità, comfort, sicurezza, amore, tranquillità, rispetto. Solo così possiamo veramente apprezzarla, viverla fino in fondo, godercela, e ricavarne quel nutrimento spirituale, fisico e psicologico che dovremmo cercare di portarci a casa finita l'escursione!!! La natura è una grande amica, che se trattata con amore e attenzione ci può dare moltissimo!!!
Sapete qual'è secondo me la migliore tecnica di sopravvivenza? La regola fondamentale e più importante? Quella che dice "Non cacciarti mai nei guai"!!!!! Vuol dire: usa un equipaggiamento adeguato, non fare il passo più lungo della gamba, stai attento a tutto quello che fai, non pretendere da te stesso più di quello che puoi dare, ascolta sempre il meteo, non inoltrarti in zone non tracciate, rispetta la natura, segui le elementari norme di sicurezza... Chi ha bisogno di sopravvivere veramente in genere non è altro che un pirla, perchè si è messo nei guai tanto da veder messa in pericolo la sua sopravvivenza!!! Il "figo" non è chi esce da situazioni di pericolo senza una goccia di sudore. Il vero figo è chi in situazioni di pericolo non ci si mette mai. E se proprio dovesse succedere, perchè slogarsi una caviglia può succedere a tutti purtroppo, il vero figo sa soprattutto mantenere la tranquillità, e organizzarsi a passare le successive 12 ore in attesa dei soccorsi. Tutto qui, questo è survival.
Ecco, essere un woodvivor vuol dire questo: vuol dire vedere la natura non come un ambiente ostile e pericoloso da "sopravivere", ma come un ambiente familiare, comodo, caldo e avvolgente, da vivere profondamente, in simbiosi. La sopravvivenza va bene come conoscenza di base, nel caso ci dovesse servire, ma rimane li da una parte. Tanto per dirti tutto: 20 anni fa mi sono preso anche una piccola televisioncina portatile a cristalli liquidi, da 3 pollici, e a volte me a porto via
:- P
Ecco cosa mi piacerebbe leggere di più qui: normali discorsi sull'escursionismo, sulla montagna, su tende, sacchi a pelo, fornelli, alimenti, insomma sulla normalità. Meno teorie o tecniche spesso strampalate su caccia di emergenza, su attrezzi che definire bizzarri è poco, su coltelli che neanche John Rambo si sognerebbe di portarsi dietro... La sopravvivenza è fatta di poche regole semplici, di pooche tecniche base, nient'altro. Ma dovrebbe essere sempre considerata come una cosa improbabile, marginale, non come la regola!!!
EDIT: non è un appunto a Daniele, naturalmente, anzi condivido appieno quello che ha scritto, anche sul chiacchierone (penso che si veda e capisca anche dalla lunghezza di alcuni miei post
, a volte più che chiacchierone sono logorroico
) e su funghi ed asparagi (da noi c'è anche una festa dell'asparago selvatico di bosco!!!), ho solo preso il LA dal suo post per cercare di "demistificare" tutto questo orgasmo survival
, per cercare di spostare l'attenzione più sulle cose belle che su quelle brutte (perchè trovarsi in una situazione di sopravvivenza tutto è tranne che bello!!!).