Recensione Manly Peack

Ciao Ermano intanto complimenti per la.recenaione premetto che non sono un esperto in acciai ma avendo fatto il boscaiolo nei mesi invernali e una vita nella ristorszione mi sono un po documentato su la tipologia di acciai che si usano nei due diversi campi.
Diversi anni fa ho collaborato con un chef per un cattering che disponeva di un.set di coltelli in s90 che secondo lui non e stato un grande acquisto purtroppo non ricordo l'azienda produttrice ma piu' che altro si lamentava della tenuta del filo e della fatica nella riaffilatura difatti lui sosteneva che l's90 era piu adatto alla realizzazione si.mannaie che.di.coltelli dove il filo non necessita si.una fattura a.rasoio difatti se non sbaglio la FISKAR usa su alcune accette l' s90.
Ora non avendo nessuna lama in s90 ma alcuni coltelli in d2 vale la.pena cambiare tipologia di.acciaio che sembrerebbe piu' adatto ad un uso piu gravoso e meno.indicato a un coltello faccio questa affermazione perche.non e il solo caso che.ho.citato pocanzi che mi e capitato riguardo al s90,
 
Grande Ermanno!
Complimenti per la qualità della recensione, ma soprattutto per la scelta dei coltelli presentati, per nulla banale.
Non ho mai visto un Manly dal vivo. La linea di questo è una scopiazzatura pesante degli stilemi della Spyderco, quindi a mio parere il coltello manca di personalità. MA: il rapporto cosa costa/cosa offre è eccezionale, e la sostanza sembra ci sia tutta. Se poi come dici è realizzato con materiali e assemblaggi di qualità, è un ottimo affare. Mi piace soprattutto la scelta di non spingersi oltre i 3 mm di spessore della lama, che su un folder sotto i 10cm secondo me è perfetta, e la clip deep carry. Ottima per me anche la bisellatura full flat e la godronatura a ridosso dell' inizio del tagliente in combinazione con la piccola rampa, che dovrebbe permettere una presa avanzatissima in sicurezza per i lavori più di fino.
Da Interista non posso che biasimare la sciagurata scelta di colori. Molto meglio come dici tu l'all black :).
Dando una occhiata al catalogo, forse la versione più interessante ed equilibrata per me è quella in CPM154, quindi un buon acciaio alle polveri con composizione non "estrema" (ho provato l'RWL34 che è pressoché identico e lo trovo fantastico): il D2 non mi fa impazzire, pur trattandosi di un acciaio più che onesto, e l'S90V non lo trovo molto indicato per un coltello spartano da lavoro, per via della proverbiale difficoltà di affilatura.
Io sono un grande fan di Spyderco, ne ho a bizzeffe, però credo che dovrebbero costare non oltre il 70% di quello che vengono fatti pagare. Se il Peak costa poco più di un Byrd è la prova che si può fare molto bene con molto meno.
 
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Molto interessante. Non l'ho mai maneggiato e solitamente detesto le diagnosi a distanza ma qualcosa mi sento di dire ugualmente.

Sono sempre in contrasto quando vedo certi coltelli, lo ammetto.
Parto dicendo che mi infastidisce tantissimo vedere le linee che non si ispirano ma imitano i marchi blasonati. Va bene prendere spunto da altri progetti ma qui mi pare un po eccessivo.
Comportamento tipico orientale, strano vederlo su prodotti dell'est europa.

Detto questo, il prodotto è notevole.
Le geometrie e le proporzioni sono perfette per un coltello sportivo da usare realmente.
Se ben assemblato, visti i materiali usati, allora siamo davvero ben messi.

La scelta di usare un acciaio come S90 esprime un coraggio notevole.
E' un acciaio costoso e con caratteristiche che non sono alla portata di tutti gli utilizzatori.
Ha una resistenza all'usura tre volte superiore ad un normale 440c pur rimanendo robusto.
Puoi lavorare per ore o giorni senza riaffilare. Poi iniziano i dolori…..
 
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