Ho finito di leggere il libro in oggetto, scusate il tempo trascorso ma lo alternavo con un altro libro che avevo già iniziato.
Ovviamente il parere su un libro è sempre soggettivo, per inquadrami meglio preciso che:
- sono geometra e faccio il geometra, quindi quando l’autore cita alcuni termini o metodi di misurazione molto sinteticamente e dando per scontato che il lettore capisca al volo, io lo capivo e non l’ho trovato un difetto;
- leggo quasi esclusivamente saggistica di questo tenore, di solito testi storici ben più lunghi, magari chi preferisce i romanzi trova la saggistica noiosa.
Detto questo posso dire che il libro l’ho letto piacevolmente e quindi mi è piaciuto, ha dei passaggi davvero avvincenti, pur con i limiti di una scienza di tremila anni raccontata in un libro compatto, quindi con molte sintesi e temi che avrei preferito più approfonditi.
Avrei gradito più immagini, sono poche e poco utili.
Altro difettino è che l’autore è norvegese e, come avvisa in premessa, parla molto della cartografia della sua nazione, e a volte diventa noioso, con riferimenti per me davvero inutili.