- Parchi del Piemonte
-
- Parco Alta Valle Pesio e Tanaro
Dati
Data: Gennaio 2016
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Carnino Superiore
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 9h compreso soste
Chilometri: 17
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: fuori sentiero
Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Segnaletica: buona sulla via normale
Dislivello in salita: 1300
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2651
Accesso stradale: ss28 del Colle di Nava, Viozene, Carnino
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Grande gita sulla cima regina delle Alpi Liguri, salita innumerevoli volte ma mai in invernale.
La parola "invernale" mi fa un pochino sorridere perchè anche se il calendario dice questo, (tra l'altro erano proprio i giorni della merla) Sia il clima che il terreno assomigliava molto più ad un autunno mite.
Per dare comunque un tocco di avventuroso ad una gita che posso tranquillamente compiere ad occhi chiusi, ho deciso di scendere, dopo aver vinto le resistenze del mio socio (poche per la verità ) per un vallone per me vergine e privo di sentiero, che essendo appunto solitario e in questa stagione ancora di più, covavo la segreta speranza di riuscire finalmente a fotografare il lupo, avvistato da me almeno due volte nei pressi.
Questo vallone, cercando sulle carte, non ha nome (sicuramente l'avrà, ma io non l'ho trovato) e per questo motivo l' ho battezzato "del lupo".
I numerosi e tranquilli branchi di camosci nella loro bellissima, folta e scura livrea invernale, (contati un centinaio) mi hanno fatto capire da subito che il lupo, difficilmente, non sarebbe stato li a cacciare.
L'inizio della camminata si trova a Carnino (alta valle Tanaro) a poco più di un' ora di macchina da casa mia.
Alle 8,20 eravamo già coi scarponi ai piedi a salire sulla via normale verso Pian Ciucchea, e dopo aver superato il bivio per il passo delle Mastrelle, ci dirigiamo con calma verso la Gola della Chiusetta e poi nel bellissimo pianoro al fondo del quale, sulla destra, si può scrutare il vallone della discesa riuscendo a capire che passaggi ostici veramente non c'e ne sono.
Saliamo dolcemente verso i pascoli di S. Erim e e in 2 ore e mezza siamo al rifugio Don Barbera vicino alla Colla dei Signori. Il bel sole tiepido ci invita ad una bella pausa, dopo la quale ci inerpichiamo verso il passo della Gàina e qui abbandoniamo la via normale per salire in cresta (via diretta - EE) qualche passaggino lievemente esposto dove occorre posare le mani per progredire fino all'anticima e alla vetta in 4 ore e mezza.
La bella giornata ci invita a restare in vetta per circa un'ora e mezza a goderci i maestosi panorami.
Inizia la discesa sulla via normale fino quasi al passo della Gaina dove imbocchiamo il vallone e guardando attentamente si notano segni sbiaditi, qualche ometto e rade tracce. Il traguardo che ci poniamo è una evidente rocca verticale che si vede giù in basso dove si incrocia il sentiero segnato che dall' alpe di San Domenico porta in Piaggiabella.
Si continua in discesa tenendo prevalentemente il lato destro del vallone dove radi ometti (qualcuno aggiunto da noi nei posti strategici) ci indicano la direzione verso il pianoro che si vede giù in basso.
Poi, per la via normale si oltrepassa la gola della Chiusetta, Pian Ciucchea fino a giungere in 3 ore e all'imbrunire dall' auto felici e contenti.
Ed ecco alcune foto:
punto di partenza a Carnino Superiore
Salendo verso Pian Ciucchea, il dirimpettaio Ferà
La bellissima Gola della Chiusetta.
Ora è un posto tristissimo.
Quasi nello stesso punto in cui morirono in una bufera alcuni partigiani durante la Resistenza, il 9 dicembre del 1990, travolti da una valanga, nove speleologi sono stati sepolti sotto tre metri di neve. Sergio Acquarone, Aldo Avanzini, Roberto Guiffrey, Marino Mercati, Luigi Ramella, Mauro Scagliarini, Stefano Sconfienza, Flavio Tesi, Paolo Valle.
Quella tragedia annientò il bellissimo gruppo di Imperia.
In seguito vi perse la vita anche un collega olivicoltore-alpinisa. Un ricordo.
si nota, sia dal basso che dall'alto la roccia verticale che si traguarda per scendere dal vallone fuori sentiero
Dopo la Gola della Chiusetta, bellissime rocce carsiche intagliate dall'acqua
Ed eccoci al Rifugio Don Barbra presso la Colla dei Signori
Dalla Colla dei Signori verso il passo della Gaina e lanticima del Marguareis
Panorama verso le Marittime. Abisso, Frisson, Gelas, Argentera
Colla di Signori in basso e monte Pertegà di rimpetto
Le Carsene, Testa Ciaudon, Punta S. Salvatore, Cima della Fascia
Vista sud. Sotto il mare di nuvole, il mare
Anticima dal Passo della Gàina
Un pezzetto ostico sulla diretta in cresta
Valle Roia
Finalmente la croce
Alpi Cozie con il Re Monviso nella nebbia
Dolci soddisfazioni ... frigo naturale
Dolci soddisfazioni ... 2
Un saluto agli amici!!
Ed ha subito morte violenta
Punta Bozano, passo delle Capre e Pian Ballaur
Il vallone di discesa
Tantissimi camosci incontrati in quest'ultimo tratto
Tramonto su cima Saline
Prosit!!
Data: Gennaio 2016
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Carnino Superiore
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 9h compreso soste
Chilometri: 17
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: fuori sentiero
Periodo consigliato: da giugno a ottobre
Segnaletica: buona sulla via normale
Dislivello in salita: 1300
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2651
Accesso stradale: ss28 del Colle di Nava, Viozene, Carnino
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Grande gita sulla cima regina delle Alpi Liguri, salita innumerevoli volte ma mai in invernale.
La parola "invernale" mi fa un pochino sorridere perchè anche se il calendario dice questo, (tra l'altro erano proprio i giorni della merla) Sia il clima che il terreno assomigliava molto più ad un autunno mite.
Per dare comunque un tocco di avventuroso ad una gita che posso tranquillamente compiere ad occhi chiusi, ho deciso di scendere, dopo aver vinto le resistenze del mio socio (poche per la verità ) per un vallone per me vergine e privo di sentiero, che essendo appunto solitario e in questa stagione ancora di più, covavo la segreta speranza di riuscire finalmente a fotografare il lupo, avvistato da me almeno due volte nei pressi.
Questo vallone, cercando sulle carte, non ha nome (sicuramente l'avrà, ma io non l'ho trovato) e per questo motivo l' ho battezzato "del lupo".
I numerosi e tranquilli branchi di camosci nella loro bellissima, folta e scura livrea invernale, (contati un centinaio) mi hanno fatto capire da subito che il lupo, difficilmente, non sarebbe stato li a cacciare.
L'inizio della camminata si trova a Carnino (alta valle Tanaro) a poco più di un' ora di macchina da casa mia.
Alle 8,20 eravamo già coi scarponi ai piedi a salire sulla via normale verso Pian Ciucchea, e dopo aver superato il bivio per il passo delle Mastrelle, ci dirigiamo con calma verso la Gola della Chiusetta e poi nel bellissimo pianoro al fondo del quale, sulla destra, si può scrutare il vallone della discesa riuscendo a capire che passaggi ostici veramente non c'e ne sono.
Saliamo dolcemente verso i pascoli di S. Erim e e in 2 ore e mezza siamo al rifugio Don Barbera vicino alla Colla dei Signori. Il bel sole tiepido ci invita ad una bella pausa, dopo la quale ci inerpichiamo verso il passo della Gàina e qui abbandoniamo la via normale per salire in cresta (via diretta - EE) qualche passaggino lievemente esposto dove occorre posare le mani per progredire fino all'anticima e alla vetta in 4 ore e mezza.
La bella giornata ci invita a restare in vetta per circa un'ora e mezza a goderci i maestosi panorami.
Inizia la discesa sulla via normale fino quasi al passo della Gaina dove imbocchiamo il vallone e guardando attentamente si notano segni sbiaditi, qualche ometto e rade tracce. Il traguardo che ci poniamo è una evidente rocca verticale che si vede giù in basso dove si incrocia il sentiero segnato che dall' alpe di San Domenico porta in Piaggiabella.
Si continua in discesa tenendo prevalentemente il lato destro del vallone dove radi ometti (qualcuno aggiunto da noi nei posti strategici) ci indicano la direzione verso il pianoro che si vede giù in basso.
Poi, per la via normale si oltrepassa la gola della Chiusetta, Pian Ciucchea fino a giungere in 3 ore e all'imbrunire dall' auto felici e contenti.
Ed ecco alcune foto:
punto di partenza a Carnino Superiore
Salendo verso Pian Ciucchea, il dirimpettaio Ferà
La bellissima Gola della Chiusetta.
Ora è un posto tristissimo.
Quasi nello stesso punto in cui morirono in una bufera alcuni partigiani durante la Resistenza, il 9 dicembre del 1990, travolti da una valanga, nove speleologi sono stati sepolti sotto tre metri di neve. Sergio Acquarone, Aldo Avanzini, Roberto Guiffrey, Marino Mercati, Luigi Ramella, Mauro Scagliarini, Stefano Sconfienza, Flavio Tesi, Paolo Valle.
Quella tragedia annientò il bellissimo gruppo di Imperia.
In seguito vi perse la vita anche un collega olivicoltore-alpinisa. Un ricordo.
si nota, sia dal basso che dall'alto la roccia verticale che si traguarda per scendere dal vallone fuori sentiero
Dopo la Gola della Chiusetta, bellissime rocce carsiche intagliate dall'acqua
Ed eccoci al Rifugio Don Barbra presso la Colla dei Signori
Dalla Colla dei Signori verso il passo della Gaina e lanticima del Marguareis
Panorama verso le Marittime. Abisso, Frisson, Gelas, Argentera
Colla di Signori in basso e monte Pertegà di rimpetto
Le Carsene, Testa Ciaudon, Punta S. Salvatore, Cima della Fascia
Vista sud. Sotto il mare di nuvole, il mare
Anticima dal Passo della Gàina
Un pezzetto ostico sulla diretta in cresta
Valle Roia
Finalmente la croce
Alpi Cozie con il Re Monviso nella nebbia
Dolci soddisfazioni ... frigo naturale
Dolci soddisfazioni ... 2
Un saluto agli amici!!
Ed ha subito morte violenta
Punta Bozano, passo delle Capre e Pian Ballaur
Il vallone di discesa
Tantissimi camosci incontrati in quest'ultimo tratto
Tramonto su cima Saline
Prosit!!