Allora, faccio un paio di piccole precisazioni.
Cosa si è staccato in Marmolada? Un enorme seracco sommitale, consistente in pratica in una parte della calotta glaciale sotto punta Rocca.
La presenza del seracco era evidente da qualche anno. La probabilità di un suo distacco non era stata presa specficamente in esame, ma si sa che i seracchi prima o poi vengono giù ed il caldo può facilitare le cose.
Qui vedete, indicata da una freccia, la calotta crepacciata, con immagini prese da google maps (che dichiara foto acquisite nel 2022, prima del crollo ovviamente), prima in generale e poi nel dettaglio:
Vedi l'allegato 237420
Vedi l'allegato 237421
I crepi c'erano, già slabrati, multipli ed in prossimità del ripido cambio di pendenza. Chi frequentava la zona lo sapeva.
Ma di crepi così ce ne sono ovunque, su tutti i ghiacciai! Quale prevenzione sarebbe possibile? Nessuna. Salvo andare là e demolire il ghiacciaio con la dinamite, con il risultato peraltro di destabilizzare quello che resta, perchè il ghiacciaio è in perenne movimento. Non è statico come la roccia.
Di ghiacciai pensili di cui si teme il distacco parziale sono piene le Alpi, ma cosa si può fare? Nulla. Posto che non si sa quando e quanto crollerà, non si può "chiudere" perennemente una montagna.
Traiettoria seguita dal distacco e coinvolgimento delle opere a valle: le uniche infrastrutture che potrebbero essere davvero danneggiate da crolli sono quel paio di costruzioni poste nel Pian dei Fiacconi, cioè l'arrivo della cestovia ed il rifugio Pian dei Fiacconi, più eventualmente il rifugio marmolada poco distante dalle prime due. Le prime due peraltro sono già state demolite da una enorme valanga invernale anni fa ed il rifugio pian dei Fiacconi non è più stato ricostruito e rimane a rudere.
E' oggi improbabile che quelle costruzioni possano essere danneggiate da crolli estivi di ghiaccio, per ragioni orografiche.
Il resto delle opere a valle, diga e costruzioni varie, sono troppo lontane per essere seriamnete minacciate ed infatti non hanno subito danni nemmeno in occasione delle più grosse valanghe invernali, figuriamoci quindi in quelle estive.
Qui vedete l'immagine di stamattina:
Vedi l'allegato 237422
Qui sulla stessa il percorso seguito dal distacco e le costruzioni di cui vi parlavo:
Vedi l'allegato 237423
qui vedete le isoipse:
Vedi l'allegato 237424
e sovraimpressi il distacco e la traiettoria seguita dalla massa: è una traiettoria obbligata, che viene incanalata sul pendio a lato delle strutture, che restano lontane almeno 400 metri ed in posizione più elevata.
Vedi l'allegato 237425
Qui vedete fotogrammi del distacco:
Vedi l'allegato 237426
Vedi l'allegato 237427
Tutto questo ad onore della verità.
Poi sulla base di emozioni e sensazionalismo si possono fare altri discorsi, anche poco realistici.