Marmolada, si stacca seracco, 7 feriti

Tutto giustissimo e lo dico da tempo, peccato che si sarebbe dovuto attuare almeno una ventina di anni fa. Se ci tagliamo pure fuori la Russia per i rifornimenti, materie prime come minerali, semiconduttori per l'elettronica, dove li andiamo a prendere? Un mucchio di prodotti ormai li facciamo solo più in Asia, il sistema di dazi (giusto, perché andrebbe ad equilibrare una concorrenza sleale) temo non sarebbe più praticabile. Volendo loro sono indipendenti ed autosufficienti, noi no. Ormai dipendiamo dalla loro filiera (anche per l'acciaio), che leva abbiamo per applicare e fare rispettare i dazi?
eh, ma l'alternativa è continuare così come ora e non mi pare vada bene.
Dio volesse che si arrivi alla fusione nucleare con un po' di anticipo, sarebbero risolti molti problemi: basta inquinamento, energia elettrica a profusione e combustibile per le centrali a basso costo reperibile ovunque.
Sarebbe finita la schiavitù dai paesi arabi e calerebbe anche il ruolo della Russia.
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Certo! E' esattamente questo il motivo. L'assenza di neve ed il caldo feroce hanno ridotto i ghiacciai in uno stato atroce. I problemi di crolli e fessurazioni si aggravano di pari passo per rapporto causa effetto.


Verissimo. E secondo te perchè?
Vuoi una conferma di tutto quel che ho finora scritto, ma proprio di tutto?!!
Guarda qua, è uno studio scientifico finanziato da Petzl con le università di Savoia e Grenoble ed è di due anni fa:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=È così critico che, negli ultimi anni, quando le ondate di calore rendevano la montagna e il permafrost più instabili, il comune di Saint-Gervais ne ha chiuso l’accesso, vietando di raggiungere la vetta più alta delle Alpi per la sua via più praticata
E più esattamente, anzi, quasi testualmente aderente a quel che scrivevo:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=Nel 2019, tutti,intensità e frequenza.
durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano


E quindi il Coluoir de Gouter è un percorso che sin dall'inizio dell'estate meteorologica 2022, iniziata a giugno, è sconsigliato fare e tantopiù adesso.
Questo thread è iniziato commentando l'incidente in Marmolada e le polemiche - stupide - per il mancato allarme.
Da qui il punto di contatto delle due situazioni,, quella del coluoir du Gouter e della Marmolada.
Ho sempre scritto che l'incidente va attribuito solo in parte alla sfiga, perchè in realtà c'è il pesante concorso delle scelte sbagliate delle vittime.
La stessa scelta sbagliata che hanno commesso quelli che nello scorso weekend, con condizioni utlracritiche note e nonostante gli avvisi delle autorità e la chiusura delle attività da parte delle guide locali, continuavano a voler salire la via.
Curioso che sia anche la via più facile, quindi quella preferita dagli alpinisti meno capaci, esattamente così come la salita della normale in Marmolada è una via facile e breve e per questo percorsa da notevole mole di poco più che escursionisti.
I meno esperti sono quelli che si espongono anche ai maggiori pericoli.
Casualmente...
O più correttamente bisognerebbe dire causalmente?!

Infatti i crolli (di seracchi o di sassi) non sono affatto una fatalità quando fa molto caldo e ci sono grossi processi di fusione in atto.
Non lo dico io, lo dicono gli studiosi (vedi lo studio di cui sopra) e gli alpinisti più forti, comprese le vecchie glorie come Messner.

Quindi no, non so tutto io, anzi... Ho solo riportato delle ovvietà.
Semmai, il guaio è che c'è troppa gente che, pur non sapendo una beneamata eva ed avendo poca o zero esperienza, parla a sproposito e reagisce piccata persino davanti all'evidenza.
e ti sei dimenticato di scrivere che i divieti o gli avvisi servono praticamente a niente.
Per il resto sono d'accordo, anche se bisogna dire che anche una volta capitava che gente sprovveduta morisse in montagna, però almeno avevano la scusante di farlo non per svago, ma per totale necessità, per miseria.
Sulle montagne qui del trentino, che era zona di confine, c'era gente che per fame, quella vera e brutta, faceva il contrabbandiere e capitava che ne morissero perchè per scappare alle guardie cercavano i percorsi più scomodi o i momenti con il tempo brutto: alcuni non avevano esperienza di montagna e si improvvisavano per esigenza di qualche soldo.
Altri sono morti attraversando dei passi mentre tornavano a casa dopo un periodo di lavoro lontano da casa, come emigrante stagionale o anche fisso, ma che tornava a casa quando poteva. Ricordo il caso a Ziano di una povera ragazza, che faceva la cameriera in Veneto, che è morta sorpresa da una tormenta scendendo a Ziano da passo Sadole, intorno al 1910 o 1920. C'è una piccola antica lapide a lato sentiero.
Quando penso a quanto misera era la vita della gente dalle nostre parti fino anche solo agli anni 50-60, non mi par vero vedere ora quel che c'è.

Comunque si, tornando ai casi di oggi, in montagna la gente ci va con poco cervello e poca preparazione e se tu da local provi a dirgli qualcosa che sai e che vedi che è sbagliato, tirano dritto e se ne fregano. Poi vedi che parte l'aiut alpin e va a recuperarli.
 
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senza arrivare alla fusione, i moderni reattori sono a basso impatto, ipersicuri, producono pochissime scorie a radioattività relativamente bassa e con un processo di stoccaggio altrettanto sicuro.
tant'è vero che il nucleare è stato finalmente e giustamente incluso tra le fonti energetiche green. ed è molto più green, affidabile e utile di tante blasonate rinnovabili.
 
bè a fukushima come sta andando?
Seriamente? Fosse successo un terremoto-maremoto della stessa intensità da noi, in una città come Genova o Napoli ci sarebbero state conseguenze ben più devastanti di quelle che hanno avuto in Giappone, pur non avendo una Centrale nucleare. 9 gradi Richter, da noi non sarebbe rimasto integro un edificio, lì una Centrale ha retto (e non è certo di ultima generazione, entrata in attività nel 71), con qualche perdita dovuti a danneggiamenti per lo più causati dal maremoto. Attualmente sarebbe costruita con standard di sicurezza maggiori, antisismici e non solo. È stato un evento di un intensità più unica che rara, l'unica accortezza in più che avrebbero potuto avere era non farla vicino al mare, ma usando l'acqua per il raffreddamento era decisamente più pratico tenerla sulla costa.
Purtroppo eventi così, strumentalizzati dalla stampa e sull'onda della paura generata, allontanano l'opinione pubblica e di conseguenza i governi dal nucleare
 
Serissimo...pensa a chi in quelle zone ci abitava.
Qualche perdita? Veramente ci sono radiazioni letali un pò ovunque...e una parte del mare è contaminato che va bene. Pensa che sarei contento se tutti quelli che hanno perso persone,case e hanno dovuto abbandonare quello che facevano avessero aspettato con spranghe e catene i responsabili e gli avessero tolto la voglia di costruire centrali nucleari. Oltre che qualche osso...

Piuttosto cominciamo a spegnere e per sempre un pò di oggetti energivori. Cosicchè non servirà proprio la centrale.

Mai visto la terra dallo spazio? E' tutta un bagliore . E quello che si vede dall'alto è spreco.

Andiamo ai climatizzatori? Solo per fare si che qualcuno possa girare in giacca e cravatta come un beccamorto con queste temperture?

Auto elettriche ? Belle comode ma finchè si usano per fare il giro dell'isolato non sui pensi di aver risolto il problema.

E continuiamo all'infinito. Ci sono case che consumano 10 KWh al giorno...ma siamo pazzi?

Intando i ghiacciai si riducono a ghiaccioli. Sono 10 anni che lo jandry è sempre peggio , e magari qualche pagliaccio darà la colpa a noi snowboarder
 
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Certo! E' esattamente questo il motivo. L'assenza di neve ed il caldo feroce hanno ridotto i ghiacciai in uno stato atroce. I problemi di crolli e fessurazioni si aggravano di pari passo per rapporto causa effetto.


Verissimo. E secondo te perchè?
Vuoi una conferma di tutto quel che ho finora scritto, ma proprio di tutto?!!
Guarda qua, è uno studio scientifico finanziato da Petzl con le università di Savoia e Grenoble ed è di due anni fa:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=È così critico che, negli ultimi anni, quando le ondate di calore rendevano la montagna e il permafrost più instabili, il comune di Saint-Gervais ne ha chiuso l’accesso, vietando di raggiungere la vetta più alta delle Alpi per la sua via più praticata
E più esattamente, anzi, quasi testualmente aderente a quel che scrivevo:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=Nel 2019, tutti,intensità e frequenza.
durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano


E quindi il Coluoir de Gouter è un percorso che sin dall'inizio dell'estate meteorologica 2022, iniziata a giugno, è sconsigliato fare e tantopiù adesso.
Questo thread è iniziato commentando l'incidente in Marmolada e le polemiche - stupide - per il mancato allarme.
Da qui il punto di contatto delle due situazioni,, quella del coluoir du Gouter e della Marmolada.
Ho sempre scritto che l'incidente va attribuito solo in parte alla sfiga, perchè in realtà c'è il pesante concorso delle scelte sbagliate delle vittime.
La stessa scelta sbagliata che hanno commesso quelli che nello scorso weekend, con condizioni utlracritiche note e nonostante gli avvisi delle autorità e la chiusura delle attività da parte delle guide locali, continuavano a voler salire la via.
Curioso che sia anche la via più facile, quindi quella preferita dagli alpinisti meno capaci, esattamente così come la salita della normale in Marmolada è una via facile e breve e per questo percorsa da notevole mole di poco più che escursionisti.
I meno esperti sono quelli che si espongono anche ai maggiori pericoli.
Casualmente...
O più correttamente bisognerebbe dire causalmente?!

Infatti i crolli (di seracchi o di sassi) non sono affatto una fatalità quando fa molto caldo e ci sono grossi processi di fusione in atto.
Non lo dico io, lo dicono gli studiosi (vedi lo studio di cui sopra) e gli alpinisti più forti, comprese le vecchie glorie come Messner.

Quindi no, non so tutto io, anzi... Ho solo riportato delle ovvietà.
Semmai, il guaio è che c'è troppa gente che, pur non sapendo una beneamata eva ed avendo poca o zero esperienza, parla a sproposito e reagisce piccata persino davanti all'evidenza.
Anche io penso che c’è il concorso di chi è andato in quelle condizioni, però sinceramente non condivido i toni. Dico sti poveri alpinisti alle prime armi da qualche parte dovranno pur cominciare o no? Anche il più esperto qui dentro e nel mondo ha cominciato da una marmolada qualsiasi. ci stavano anche delle guide alpine, e immagino che chi portavano erano proprio quegli inesperti che cominciano affidandosi ad una guida e con una meta facile. Io a quelli non posso farne una colpa.
piuttosto per le altre vittime, la colpa la ricondurrei alla incuranza del potenziale rischio in quelle condizioni, e questo è ahimè un errore che avviene più di frequente in chi è troppo sicuro di se e dimentica che un seracco uccide indipendente dal curriculum.
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e non penso proprio...sono il solo qua sopra a cui questa frase dà molto fastidio?.
e invece dovresti leggerla nel contesto di inquinamento ambientale. Ma se non riesci te la traduco io in: “altrimenti ben vengano le cause di forza maggiore, in confronto alle quali l’uomo è impotente, che ci costringono a porre un freno alla nostra irrefrenabile ascesa al potere e ricchezza, perché queste sono le cause che hanno portato a sfruttare e danneggiare il pianeta”

Era difficile?
Perché ogni cristo di volta ci si attacca immediatamente alla lettera e non si aprono un attimino gli orizzonti dei propri neuroni??
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ma no, vuoi andare a tirare le cannonate ai ghiacciai?
credo che invece bisogna imparare a capire quando la montagna è agibile e quando no. Se serve esperienza, bisogna farsela con pazienza ed impegno e bisogna accettare questa situazione, che oggi piace poco, perchè tutti vogliono tutto subito, come al supermercato.
Mi riferisco alla marmolada. Dai sono ormai pezzi di ghiaccio tenuti insieme da un filo, se non quest’anno, alla prossima estate si apriranno nuovi crepacci enormi e il rischio resterà sempre alto. La teniamo inagibile fin quando il ghiacciaio non scompare? Non sono pessimista ma il suo destino è già segnato.
Tanto vale ripulirla ora e renderla nuovamente libera già da questo inverno.
 
Ultima modifica:
e invece dovresti leggerla nel contesto di inquinamento ambientale. Ma se non riesci te la traduco io in: “altrimenti ben vengano le cause di forza maggiore, in confronto alle quali l’uomo è impotente, che ci costringono a porre un freno alla nostra irrefrenabile ascesa al potere e ricchezza, perché queste sono le cause che hanno portato a sfruttare e danneggiare il pianeta”

Era difficile?
Perché ogni cristo di volta ci si attacca immediatamente alla lettera e non si aprono un attimino gli orizzonti dei propri neuroni??
Ma che potere e ricchezza....obbiettivamente stai soppesando quello che dici?

L'unica cosa che ha fermato questo downlock del razzo sono stati alcuni lavori,gente che magari aveva un locale notturno,una giostra ,una discoteca ora è piena di debiti,gente che aveva un bar,una pizzeria ....non mi risulta che i grandi cementificatori o i costruttori di morte ....tra i quali ci metto anche la costruzione di centrali nucleari del kaiser si siano fermati un solo giorno.

Io attacco e sono convinto di farlo nel giusto perchè (e parlo in nome di tutti quelli che non sono inquinatori indegni) comunque sia stiamo parlando di un evento naturale,dovuto forse a cose che lo hanno accellerato per carità e di gente che probabilmente per aver valutato male gli eventi era nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Tutto qui.

Poi se sei convinto che il colpevole è chi nella sua incapacità si alza a ora da tossico,va sul seracco e ci lascia la pelle convinto te convinti tutti.
Io penso che se il saracco si stacca non sia colpa di chi ha usato un auto fino a lì ma chi l'auto la ha prodotta e sopratutto ha convinto chi la aveva prima abuttare quella funzionante per cambiarla.

E giusto per puntare ancora il dito,domenica sera riattiverò e poi assicurerò la mia vecchia kawasaki. Non per godere di sterminare un bimbo del terzo mondo a ogni sgasata,semplicemente perchè con questo caldo muovere meno della metà della cilindrata e quasi in decimo di massa dell'auto lo trovo tanto più economico ed ecologico ...
 
Non per godere di sterminare un bimbo del terzo mondo a ogni sgasata
@busdriver secondo me dovevi fare il cabarettista! :rofl: Non tanto per il contenuto delle tue affermazioni, ma per il modo in cui le dici: hai delle trovate che spiazzano e che essendo politicamente molto scorrette, mi piacciono :lol:
Ma tu conosci "per caso" un certo Doc_express che girava su Tingavert? Aveva il tuo stesso stile. :roll:
on questo caldo muovere meno della metà della cilindrata e quasi in decimo di massa dell'auto lo trovo tanto più economico ed ecologico
si, però... bisogna vedere quanto consuma la tua kawasaki. Ci sono moto vecchie che consumano ben più di una auto prodotta negli ultimi 7 anni. Se poi sono due tempi, ci sono anche le questioni dell'olio combusto e dei fumi con gli incombusti.
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alle 2alpes dopo una copiosa nevicata vanno a tirare dei petardoni dove c'è più rischio ches valanghi
si, ma un conto è tirare giù una valanga, un altro conto e tirare giù i ghiacciai.
La neve è qualcosa di temporaneo nell'entità e posizione dell'accumulo ed il suo distacco non modifica in alcun modo la montagna.
Tirare giù intere seraccate significa distruggere un ghiacciaio. Non solo non l'ha mai fatto nessuno, ma nessuno l'ha nemmeno ipotizzato ed il motivo è chiaro: sarebbe un danno ambientale notevole.
Mi riferisco alla marmolada. Dai sono ormai pezzi di ghiaccio tenuti insieme da un filo, se non quest’anno, alla prossima estate si apriranno nuovi crepacci enormi e il rischio resterà sempre alto. La teniamo inagibile fin quando il ghiacciaio non scompare?
Basta lasciarla lì com'è ed evitare di andare sotto le zone di possibile distacco, soprattutto in questa fase. Quando tornerà il freddo, la condizione cambierà sensibilmente.
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sti poveri alpinisti alle prime armi da qualche parte dovranno pur cominciare o no? Anche il più esperto qui dentro e nel mondo ha cominciato da una marmolada qualsiasi. ci stavano anche delle guide alpine, e immagino che chi portavano erano proprio quegli inesperti che cominciano affidandosi ad una guida e con una meta facile. Io a quelli non posso farne una colpa.
Vero e concordo: si inizia e lo si fa dalle cose facili.
Però un errore resta tale indipendentemente da chi lo commette, anche se ci sono poi circostanze di fatto e di persona che rendono l'errore più o meno grave.
Da un lato tutto va inserito nel quadro di questa annata meteorologicamente orribile: le ultime 3 stagioni (autunno 2021, inverno e primavera 2022) sono state aride e calde e siamo passati poi ad una estate torrida sin dal suo inizio. Quindi certamente, queste condizioni climatiche estreme e mai viste prima possono scompaginare un po' le carte, perchè in effetti negli ultimi 15 anni la Marmolada è sempre stata presa come un posto facilissimo, con ben pochi problemi legati al ghiacciaio. Però conserva comunque seracchie e calotte pensili, come tali potenzialmente pericolose.
E infatti...
Bisogna anche dire che non tutte le persone hanno la stessa responsabilità nella vicenda: l'errore di valutazione delle guide, data l'esperienza e la formazione, è certamente più grave di quello commesso dal comune alpinista. Procedendo poi in via gradata, chi era in gita legato con una guida alpina ha pochissime responsabilità, perchè ha delegato la propria sicurezza alla guida, che avrebbe ben dovuto e potuto dirgli "non si va".
Però quell che non va è l'atteggiamento mentale e che, pur se in diversa misura, era comune a tutti i travolti e pure a quello di chi, in altri posti, si caccia negli stessi guai.
 
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A causa delle condizioni particolarmente delicate di queste ultime settimane causate da un rialzo termico importante la società guide alpine di Courmayeur e Cervinia hanno sospeso l’attività di accompagnamento al Dente del gigante, Cresta di Rocheforte e via normale italiana al Cervino (cresta del Leone).
 
@busdriver
Ma tu conosci "per caso" un certo Doc_express che girava su Tingavert? Aveva il tuo stesso stile. :roll:
Difatti sono io e me ne sono andato perchè era un covo di malati della sicurezza e di gente che non capisce un tubo di meccanica.
157 mila km con olio da auto su un mono...e sono arrivato a quota 330 mila km prima di avere bisogno di un mezzo di soccorso.

In ogni caso è un 4T...
si, ma un conto è tirare giù una valanga, un altro conto e tirare giù i ghiacciai.
La neve è qualcosa di temporaneo nell'entità e posizione dell'accumulo ed il suo distacco non modifica in alcun modo la montagna.
Tirare giù intere seraccate significa distruggere un ghiacciaio. Non solo non l'ha mai fatto nessuno, ma nessuno l'ha nemmeno ipotizzato ed il motivo è chiaro: sarebbe un danno ambientale notevole.
Bè ci mettano almeno un cartello rosso "si ah tumba giù tut!"
 
Le Guide alpine della Valle d’Aosta di concerto con le Guide alpine di Saint Gervais Mont Blanc, di Chamonix, di Verbier e di Zermatt hanno deciso di sospendere le salite:
- al rifugio Goûter, quindi la normale francese al Monte Bianco
- la Gengiva e il Dente del Gigante verso la Cresta di Rochefort
- il Cervino, sia per la Cresta del Leone sia per la Cresta Hornly
- vivamente sconsigliato il tour al Polluce in giornata
 
..... hanno deciso di sospendere le salite:
al rifugio Goûter, quindi la normale francese al Monte Bianco
(ANSA) - AOSTA, 03 AGO - Decine di "pseudo alpinisti" ignorano la raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter a causa delle importanti cadute di pietre legate alla siccità.
Così il sindaco di Saint-Gervais, comune francese su cui si trova l'itinerario di salita, ha stabilito che chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione da 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari "al costo medio dei soccorsi" e 5 mila euro per "le spese di sepoltura della vittima".
"E' inaccettabile - scrive - che sia il contribuente francese a pagare questi costi". (ANSA).


https://www.ansa.it/sito/notizie/to...si-_09a48094-6522-42e6-8740-055d3a1e7e71.html

Ciao :si:, Gianluca
 
Questo weekend Cresta Signal e discesa ad Alagna.
in programma c'era anche la traversata dei Lyskamm ma non era decisamente in condizioni di essere affrontata.

Questi i crepi di quest'anno per andare al Gnifetti. l'anno scorso era una spianata unica..

la traccia comunque è tranquila, anche se molto lunga per i vari zig zag, e soprattutto c'era un rigelo splendido.
 

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Questo weekend Cresta Signal e discesa ad Alagna.
in programma c'era anche la traversata dei Lyskamm ma non era decisamente in condizioni di essere affrontata.

Questi i crepi di quest'anno per andare al Gnifetti. l'anno scorso era una spianata unica..

la traccia comunque è tranquila, anche se molto lunga per i vari zig zag, e soprattutto c'era un rigelo splendido.
Infatti,anche se l'annata è decisamente complicata , qualcosa si riesce a fare scegliendo bene percorsi e orari (soprattutto quello di rientro)
 
Una valanga con un fronte di circa 30 metri ed una lunghezza di circa 300 metri si è staccata nella tarda mattinata di oggi lungo il versante trentino della Marmolada, nella zona del Pian dei Fiacconi, sotto il Sass Bianchet. L’area in questione si trova a circa 800 metri dal distacco dello scorso 3 luglio: zona attualmente non interessata da divieti in seguito all’ordinanza del sindaco di Canazei del 16 novembre. Il distacco nevoso ha travolto parzialmente uno scialpinista - un uomo di 30 anni residente in provincia di Padova - che si trovava a una quota di 2800 metri, circa 200 metri più a monte del rifugio Pian dei Fiacconi. L'uomo è stato estratto dalla neve in pochi minuti dagli altri tre compagni che erano con lui, i quali, nel frattempo, hanno allertato il Numero unico di emergenza 112 intorno alle 12. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale di Cavalese per accertamenti. Dalla prime analisi risulta incolume.
La centrale unica 112 ha allertato il Sistema trentino di Protezione civile con il Soccorso Alpino Trentino, chiedendo l'intervento dell'elicottero, mentre gli operatori della stazione Alta Val di Fassa si sono portati in piazzola a Canazei e due unità cinofile si sono rese disponibili a Moena. L'elicottero è salito in quota ed ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso con l'equipe sanitaria per recuperare la persona travolta dalla valanga, trovata in buone condizioni di salute. I tre compagni hanno deciso di scendere in autonomia a valle. Con una seconda rotazione, un operatore della stazione Alta Fassa è stato elitrasportato sul posto per verificare insieme al tecnico di elisoccorso che non ci fossero altre persone coinvolte. L'intervento si è concluso intorno alle 13:10, senza il bisogno di coinvolgere le unità cinofile, verificata l'assenza di altre persone coinvolte dal distacco.


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prima vera nevicata ad inizio stagione che, dopo un periodo caldissimo, ha creato uno strato di neve poggiato su uno strato di ghiaccio vecchio: il rischio di scivolamento del manto era ben possibile.
Tuttavia il rischio era entro una soglia ragionevole e pare che il gruppo avesse adottato le corrette misure di prevenzione come avvalorato anche dal fatto che sia rimasto travolto solo 1 dei 4 componenti del gruppo e che gli altri 3 siano riusciti a disseppellirlo rapidamente.
Zero rischio in montagna non può esistere.
L'importante è sapere individuare il pericolo, saper dosare il rischio ed adottare i migliori comportamenti nel caso.
Poi ci vuole anche un po' di fortuna e stavolta è andata bene.
 
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