eh, ma l'alternativa è continuare così come ora e non mi pare vada bene.Tutto giustissimo e lo dico da tempo, peccato che si sarebbe dovuto attuare almeno una ventina di anni fa. Se ci tagliamo pure fuori la Russia per i rifornimenti, materie prime come minerali, semiconduttori per l'elettronica, dove li andiamo a prendere? Un mucchio di prodotti ormai li facciamo solo più in Asia, il sistema di dazi (giusto, perché andrebbe ad equilibrare una concorrenza sleale) temo non sarebbe più praticabile. Volendo loro sono indipendenti ed autosufficienti, noi no. Ormai dipendiamo dalla loro filiera (anche per l'acciaio), che leva abbiamo per applicare e fare rispettare i dazi?
e ti sei dimenticato di scrivere che i divieti o gli avvisi servono praticamente a niente.Certo! E' esattamente questo il motivo. L'assenza di neve ed il caldo feroce hanno ridotto i ghiacciai in uno stato atroce. I problemi di crolli e fessurazioni si aggravano di pari passo per rapporto causa effetto.
Verissimo. E secondo te perchè?
Vuoi una conferma di tutto quel che ho finora scritto, ma proprio di tutto?!!
Guarda qua, è uno studio scientifico finanziato da Petzl con le università di Savoia e Grenoble ed è di due anni fa:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=È così critico che, negli ultimi anni, quando le ondate di calore rendevano la montagna e il permafrost più instabili, il comune di Saint-Gervais ne ha chiuso l’accesso, vietando di raggiungere la vetta più alta delle Alpi per la sua via più praticata
E più esattamente, anzi, quasi testualmente aderente a quel che scrivevo:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=Nel 2019, tutti,intensità e frequenza.
durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano
E quindi il Coluoir de Gouter è un percorso che sin dall'inizio dell'estate meteorologica 2022, iniziata a giugno, è sconsigliato fare e tantopiù adesso.
Questo thread è iniziato commentando l'incidente in Marmolada e le polemiche - stupide - per il mancato allarme.
Da qui il punto di contatto delle due situazioni,, quella del coluoir du Gouter e della Marmolada.
Ho sempre scritto che l'incidente va attribuito solo in parte alla sfiga, perchè in realtà c'è il pesante concorso delle scelte sbagliate delle vittime.
La stessa scelta sbagliata che hanno commesso quelli che nello scorso weekend, con condizioni utlracritiche note e nonostante gli avvisi delle autorità e la chiusura delle attività da parte delle guide locali, continuavano a voler salire la via.
Curioso che sia anche la via più facile, quindi quella preferita dagli alpinisti meno capaci, esattamente così come la salita della normale in Marmolada è una via facile e breve e per questo percorsa da notevole mole di poco più che escursionisti.
I meno esperti sono quelli che si espongono anche ai maggiori pericoli.
Casualmente...
O più correttamente bisognerebbe dire causalmente?!
Infatti i crolli (di seracchi o di sassi) non sono affatto una fatalità quando fa molto caldo e ci sono grossi processi di fusione in atto.
Non lo dico io, lo dicono gli studiosi (vedi lo studio di cui sopra) e gli alpinisti più forti, comprese le vecchie glorie come Messner.
Quindi no, non so tutto io, anzi... Ho solo riportato delle ovvietà.
Semmai, il guaio è che c'è troppa gente che, pur non sapendo una beneamata eva ed avendo poca o zero esperienza, parla a sproposito e reagisce piccata persino davanti all'evidenza.
Seriamente? Fosse successo un terremoto-maremoto della stessa intensità da noi, in una città come Genova o Napoli ci sarebbero state conseguenze ben più devastanti di quelle che hanno avuto in Giappone, pur non avendo una Centrale nucleare. 9 gradi Richter, da noi non sarebbe rimasto integro un edificio, lì una Centrale ha retto (e non è certo di ultima generazione, entrata in attività nel 71), con qualche perdita dovuti a danneggiamenti per lo più causati dal maremoto. Attualmente sarebbe costruita con standard di sicurezza maggiori, antisismici e non solo. È stato un evento di un intensità più unica che rara, l'unica accortezza in più che avrebbero potuto avere era non farla vicino al mare, ma usando l'acqua per il raffreddamento era decisamente più pratico tenerla sulla costa.bè a fukushima come sta andando?
Anche io penso che c’è il concorso di chi è andato in quelle condizioni, però sinceramente non condivido i toni. Dico sti poveri alpinisti alle prime armi da qualche parte dovranno pur cominciare o no? Anche il più esperto qui dentro e nel mondo ha cominciato da una marmolada qualsiasi. ci stavano anche delle guide alpine, e immagino che chi portavano erano proprio quegli inesperti che cominciano affidandosi ad una guida e con una meta facile. Io a quelli non posso farne una colpa.Certo! E' esattamente questo il motivo. L'assenza di neve ed il caldo feroce hanno ridotto i ghiacciai in uno stato atroce. I problemi di crolli e fessurazioni si aggravano di pari passo per rapporto causa effetto.
Verissimo. E secondo te perchè?
Vuoi una conferma di tutto quel che ho finora scritto, ma proprio di tutto?!!
Guarda qua, è uno studio scientifico finanziato da Petzl con le università di Savoia e Grenoble ed è di due anni fa:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=È così critico che, negli ultimi anni, quando le ondate di calore rendevano la montagna e il permafrost più instabili, il comune di Saint-Gervais ne ha chiuso l’accesso, vietando di raggiungere la vetta più alta delle Alpi per la sua via più praticata
E più esattamente, anzi, quasi testualmente aderente a quel che scrivevo:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=Nel 2019, tutti,intensità e frequenza.
durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano:
http://www.mountainblog.it/redazionale/monte-bianco-studio-scientifico-del-rischio-nel-couloir-du-gouter/#:~:text=durante il cicli di disgelo del ghiaccio, i rischi aumentano
E quindi il Coluoir de Gouter è un percorso che sin dall'inizio dell'estate meteorologica 2022, iniziata a giugno, è sconsigliato fare e tantopiù adesso.
Questo thread è iniziato commentando l'incidente in Marmolada e le polemiche - stupide - per il mancato allarme.
Da qui il punto di contatto delle due situazioni,, quella del coluoir du Gouter e della Marmolada.
Ho sempre scritto che l'incidente va attribuito solo in parte alla sfiga, perchè in realtà c'è il pesante concorso delle scelte sbagliate delle vittime.
La stessa scelta sbagliata che hanno commesso quelli che nello scorso weekend, con condizioni utlracritiche note e nonostante gli avvisi delle autorità e la chiusura delle attività da parte delle guide locali, continuavano a voler salire la via.
Curioso che sia anche la via più facile, quindi quella preferita dagli alpinisti meno capaci, esattamente così come la salita della normale in Marmolada è una via facile e breve e per questo percorsa da notevole mole di poco più che escursionisti.
I meno esperti sono quelli che si espongono anche ai maggiori pericoli.
Casualmente...
O più correttamente bisognerebbe dire causalmente?!
Infatti i crolli (di seracchi o di sassi) non sono affatto una fatalità quando fa molto caldo e ci sono grossi processi di fusione in atto.
Non lo dico io, lo dicono gli studiosi (vedi lo studio di cui sopra) e gli alpinisti più forti, comprese le vecchie glorie come Messner.
Quindi no, non so tutto io, anzi... Ho solo riportato delle ovvietà.
Semmai, il guaio è che c'è troppa gente che, pur non sapendo una beneamata eva ed avendo poca o zero esperienza, parla a sproposito e reagisce piccata persino davanti all'evidenza.
e invece dovresti leggerla nel contesto di inquinamento ambientale. Ma se non riesci te la traduco io in: “altrimenti ben vengano le cause di forza maggiore, in confronto alle quali l’uomo è impotente, che ci costringono a porre un freno alla nostra irrefrenabile ascesa al potere e ricchezza, perché queste sono le cause che hanno portato a sfruttare e danneggiare il pianeta”e non penso proprio...sono il solo qua sopra a cui questa frase dà molto fastidio?.
Mi riferisco alla marmolada. Dai sono ormai pezzi di ghiaccio tenuti insieme da un filo, se non quest’anno, alla prossima estate si apriranno nuovi crepacci enormi e il rischio resterà sempre alto. La teniamo inagibile fin quando il ghiacciaio non scompare? Non sono pessimista ma il suo destino è già segnato.ma no, vuoi andare a tirare le cannonate ai ghiacciai?
credo che invece bisogna imparare a capire quando la montagna è agibile e quando no. Se serve esperienza, bisogna farsela con pazienza ed impegno e bisogna accettare questa situazione, che oggi piace poco, perchè tutti vogliono tutto subito, come al supermercato.
Ma che potere e ricchezza....obbiettivamente stai soppesando quello che dici?e invece dovresti leggerla nel contesto di inquinamento ambientale. Ma se non riesci te la traduco io in: “altrimenti ben vengano le cause di forza maggiore, in confronto alle quali l’uomo è impotente, che ci costringono a porre un freno alla nostra irrefrenabile ascesa al potere e ricchezza, perché queste sono le cause che hanno portato a sfruttare e danneggiare il pianeta”
Era difficile?
Perché ogni cristo di volta ci si attacca immediatamente alla lettera e non si aprono un attimino gli orizzonti dei propri neuroni??
@busdriver secondo me dovevi fare il cabarettista! Non tanto per il contenuto delle tue affermazioni, ma per il modo in cui le dici: hai delle trovate che spiazzano e che essendo politicamente molto scorrette, mi piaccionoNon per godere di sterminare un bimbo del terzo mondo a ogni sgasata
si, però... bisogna vedere quanto consuma la tua kawasaki. Ci sono moto vecchie che consumano ben più di una auto prodotta negli ultimi 7 anni. Se poi sono due tempi, ci sono anche le questioni dell'olio combusto e dei fumi con gli incombusti.on questo caldo muovere meno della metà della cilindrata e quasi in decimo di massa dell'auto lo trovo tanto più economico ed ecologico
si, ma un conto è tirare giù una valanga, un altro conto e tirare giù i ghiacciai.alle 2alpes dopo una copiosa nevicata vanno a tirare dei petardoni dove c'è più rischio ches valanghi
Basta lasciarla lì com'è ed evitare di andare sotto le zone di possibile distacco, soprattutto in questa fase. Quando tornerà il freddo, la condizione cambierà sensibilmente.Mi riferisco alla marmolada. Dai sono ormai pezzi di ghiaccio tenuti insieme da un filo, se non quest’anno, alla prossima estate si apriranno nuovi crepacci enormi e il rischio resterà sempre alto. La teniamo inagibile fin quando il ghiacciaio non scompare?
Vero e concordo: si inizia e lo si fa dalle cose facili.sti poveri alpinisti alle prime armi da qualche parte dovranno pur cominciare o no? Anche il più esperto qui dentro e nel mondo ha cominciato da una marmolada qualsiasi. ci stavano anche delle guide alpine, e immagino che chi portavano erano proprio quegli inesperti che cominciano affidandosi ad una guida e con una meta facile. Io a quelli non posso farne una colpa.
Difatti sono io e me ne sono andato perchè era un covo di malati della sicurezza e di gente che non capisce un tubo di meccanica.@busdriver
Ma tu conosci "per caso" un certo Doc_express che girava su Tingavert? Aveva il tuo stesso stile.
Bè ci mettano almeno un cartello rosso "si ah tumba giù tut!"si, ma un conto è tirare giù una valanga, un altro conto e tirare giù i ghiacciai.
La neve è qualcosa di temporaneo nell'entità e posizione dell'accumulo ed il suo distacco non modifica in alcun modo la montagna.
Tirare giù intere seraccate significa distruggere un ghiacciaio. Non solo non l'ha mai fatto nessuno, ma nessuno l'ha nemmeno ipotizzato ed il motivo è chiaro: sarebbe un danno ambientale notevole.
(ANSA) - AOSTA, 03 AGO - Decine di "pseudo alpinisti" ignorano la raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter a causa delle importanti cadute di pietre legate alla siccità...... hanno deciso di sospendere le salite:
al rifugio Goûter, quindi la normale francese al Monte Bianco
Infatti,anche se l'annata è decisamente complicata , qualcosa si riesce a fare scegliendo bene percorsi e orari (soprattutto quello di rientro)Questo weekend Cresta Signal e discesa ad Alagna.
in programma c'era anche la traversata dei Lyskamm ma non era decisamente in condizioni di essere affrontata.
Questi i crepi di quest'anno per andare al Gnifetti. l'anno scorso era una spianata unica..
la traccia comunque è tranquila, anche se molto lunga per i vari zig zag, e soprattutto c'era un rigelo splendido.
Una valanga con un fronte di circa 30 metri ed una lunghezza di circa 300 metri si è staccata nella tarda mattinata di oggi lungo il versante trentino della Marmolada, nella zona del Pian dei Fiacconi, sotto il Sass Bianchet. L’area in questione si trova a circa 800 metri dal distacco dello scorso 3 luglio: zona attualmente non interessata da divieti in seguito all’ordinanza del sindaco di Canazei del 16 novembre. Il distacco nevoso ha travolto parzialmente uno scialpinista - un uomo di 30 anni residente in provincia di Padova - che si trovava a una quota di 2800 metri, circa 200 metri più a monte del rifugio Pian dei Fiacconi. L'uomo è stato estratto dalla neve in pochi minuti dagli altri tre compagni che erano con lui, i quali, nel frattempo, hanno allertato il Numero unico di emergenza 112 intorno alle 12. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale di Cavalese per accertamenti. Dalla prime analisi risulta incolume.
La centrale unica 112 ha allertato il Sistema trentino di Protezione civile con il Soccorso Alpino Trentino, chiedendo l'intervento dell'elicottero, mentre gli operatori della stazione Alta Val di Fassa si sono portati in piazzola a Canazei e due unità cinofile si sono rese disponibili a Moena. L'elicottero è salito in quota ed ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso con l'equipe sanitaria per recuperare la persona travolta dalla valanga, trovata in buone condizioni di salute. I tre compagni hanno deciso di scendere in autonomia a valle. Con una seconda rotazione, un operatore della stazione Alta Fassa è stato elitrasportato sul posto per verificare insieme al tecnico di elisoccorso che non ci fossero altre persone coinvolte. L'intervento si è concluso intorno alle 13:10, senza il bisogno di coinvolgere le unità cinofile, verificata l'assenza di altre persone coinvolte dal distacco.