Nel mio thread di presentazione mi è stato chiesto di parlare dell'Africa, eccomi quà.
Premetto un paio di cose: io e mia moglie da anni viaggiamo, per nostra scelta, soli, senza guide ne altre auto al seguito.
Questo ci consente una più ampia libertà di orari/tragitti/soste ma comporta una selezione dei paesi da visitare, per esempio finora abbiamo evitato paesi come Libia e Algeria (seppur ci attirino parecchio) in quanto lì è obbligatoria la guida, e ci preclude itinerari troppo rischiosi da farsi in solitaria, per esempio non ho mai fatto del fuoripista su sabbia per non rischiare insabbiature inrisolvibili con sole due braccia ed una pala, magari sotto un sole a 50° (trovati, e vi assicuro che 50° picchiano duro....).
Un'altra cosa è che dove possibile preferiamo dormire in un letto, anche se magari non tutte le volte lo trovi proprio fresco di bucato, e mangiare con le gambe sotto un tavolo, idem come il letto: tovaglioli unti e bicchieri che non ci si vede attraverso sono frequenti, piuttosto che mangiare una scatoletta e dormire in terra.
Questo per dire che non ricerchiamo "l'avventura" a tutti i costi, siamo in vacanza e tale deve rimanere.
Detto questo inizio con la recensione del mio viaggio in Marocco (di cui ho a disposizione qualche foto in ufficio, se la cosa vi interessa posso far seguire altri paesi, africani e non).
Se non vi dispiace copio la recensione fatta per il forum AfricaLand di cui faccio parte, magari ritoccando quà e là per approfondire gli argomenti più inerenti a questo forum, il thread originale e completo lo trovate qui: link
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Qualche considerazione sparsa sul viaggio (sperando possano essere di aiuto a Pastorelo):
l'andata è stata un martirio, ho sbagliato a partire di sera, ho guidato tutta notte e poi la stanchezza ha iniziato a prendere il sopravvento, ogni due/tre ore dovevo fermarmi e dormirne una, siamo partiti alle 21 del venerdì e sono arrivato poco prima di Valencia il sabato alle 18, una sfacchinata, ma la domenica sera abbiamo dormito in Marocco. Al ritorno invece ho cambiato tattica: siamo partiti da Algeciras alle 10.30, 800km il primo giorno e abbiamo dormito sempre nei pressi di Valencia, poi il secondo giorno dalle 06 alle 21 abbiamo coperto i restanti 1300km, mica male èh 1300km in 15 ore comprese le soste?
La traversata a/r costa sui 230 euro, solo andata sui 130, io ho fatto a/r ma ho scoperto dopo che il ritorno, pur non avendo vincoli per la data, è emesso dalla stessa compagnia che ti fà l'andata, questo comporta che per la traversata devi sottostare agli orari di questa compagnia, ho poi ri-scoperto a Ceuta che è possibile imbarcarsi anche su navi di altre compagnie ma non sò se è una prassi o se solo mi hanno fatto un piacere.
L'ultima sera ho avuto la brillante idea di passarla a Ceuta, pensavo di passare la dogana con comodo e imbarcarmi poi la mattina con calma, NON fatelo: Ceuta è un casino, ha pochi alberghi quasi tutti concentrati nella zona pedonale, non ha parcheggi custoditi che non siano sotterranei e quindi preclusi a noi fuoristradisti e a detta di un poliziotto, di un benzinaio e di una albergatrice non è assolutamente consigliabile lasciare per strada la notte un'auto carica per di più con targa straniera, così ho dovuto calare le braghe e aprire il portafogli e alloggiare al Muralla, l'unico albergo ad avere un parcheggio, 90 euro! che li possano spendere tutti in antidiarrotici
La gente marocchina è incredibilmente gentile ed ospitale, a parte un paio di casi isolati non ho avuto nessun fastidio, "enfant collant" ne ho trovati solo in un paio di villaggi a sud di Imilchil, uno nella foga mi ha strappato un parafari posteriore ma non l'ha certo fatto apposta, in questi villaggi ho rimpianto il fatto di avere la gomma sul cofano: non è facile guidare, se pur a passo d'uomo, con una nuvola di bambinetti che ti attraversano davanti e con la gomma che ti toglie visibilità.
Una cosa strana mi è capitata a Zagora: arrivo la sera sul tardi e ben tre meccanici uno dopo l'altro mi offrono i loro servigi, io dico che non mi serve nulla a vado a dormire, la mattina mi alzo, controllo l'olio e trovo il livello al minimo, così subito non ho dato peso alla cosa e sono andato in un'officina approfittando della cosa per far dare una bella ingrassata al Deffy ma poi ho avuto un dubbio: la mia macchina non ha mai mangiato una goccia d'olio, si era fatta i 2100 km dell'andata senza che il livello scendesse e si è rifatta da Zagora a Pontenure e ancora il livello è esattamente dov'era dopo il rabbocco, mi sono convinto che qualcuno nottetempo si sia infilato sotto il Deffy e mi abbia spillato un litro d'olio, spero solo non sia stato il ragazzo a cui poi l'ho portato la mattina dopo.
La cosa mi fà particolarmente incazzare perchè quel giorno ho poi affrontato 100km di pista ai fatidici 50 gradi, se non avessi controllato il livello quel mattino avrei potuto combinare guai.....
Che voi sappiate è successo ad altri di ritrovarsi senza olio a Zagora? Pastorelo, stacci attento...
L'itinerario: ho sottovalutato le strade e le piste dell'Atlante, sono tanto affascinanti quanto lunghe e psicologicamente impegnative, come prima volta in Marocco volevo vedere un poco di tutto ma credo che si debba giocoforza dividere un futuro viaggio in almeno due parti: l'Atlante merita un viaggio a sè così come la parte desertica e la costa.
Giorno 1: Tetouan-Fes-Ifrane passando per la regione dei laghi
Giorno 2: Ifrane-Erg Chebbi, sono sceso all'Erg Chebbi su pista e sono risalito il giorno dopo da Merzouga su strada asfaltata, la pista è molto bella, solo un poco di toule, dopo un pò si divide in tante tracce ma è sufficiente navigare a vista verso l'Erg.
L'Erg Chebbi è un posto molto suggestivo....
Giorno 3: Merzouga-Guelmina-Amellago-Todra, la pista che da Guelmina porta ad Amellago è molto bella e suggestiva, si incrociano un paio di villaggi con delle belle kasbeh e si percorre il greto di un torrente nel fondo di una gola, molto suggestivo.
Giorno 4: Todra-Dades-Imilchil, la pista che sale ad Imilchil è forse la più bella che abbia fatto, l'asfalto diviene prima una bella pista, poi uno sterrato, infine una mulattiera, e sale sale sale fino ai quasi 3000mt del passo, prima incroci villaggi, poi pastori, poi più nulla e per un lungo tratto viaggi in quota tutto da solo.....affascinante...
Giorno 5: Imilchil-Marrakesh, a parte le cascate di Ouzoud ed un bel lago artificiale trasferimento palloso, molto caldo e umido.
Giorno 6: Marrakesch-Zagora, non ho mangiato le lumache a Marrakesch [:1] ma sempre in piazza degli ottimi calamari fritti e delle costine da leccarsi i baffi [:5]
Giorno 7: Zagora-Tata: era prevista la pista meridionale, quella che parte da Mahamid (non ho sottomano la cartina, scusatemi se sbaglio qualche nome), però come ho detto ieri a causa del livello basso dell'olio ho perso tempo col risultato che alle 10.30 eravamo ancora a Zagora con la temperatura in continua crescita e non me la sono vista di affrontare della sabbia da solo sotto il sole del mezzogiorno così abbiamo preso la pista settentrionale, mi è rimasto il dubbio di quanto possa essere stata bella l'altra pista ma questa è stata molto.....suggestiva [:2] (devo tirar fuori il dizionario dei sinonimi....)
Giorno 8: Tata-Guelmin: abbiamo fatto una pista a nord di Akka riportata dalla Gandini per visitare un sito con delle incisioni rupestri, dopo un'oretta che eravamo sul posto però siamo dovuti scappare dal caldo e andare a cercare un pò d'ombra
Giorno 9: Guelmin-Cap Draa-Tiznit: da Guelmin scendiamo verso Tan Tan e prendiamo la pista che porta a Cap Draa seguendo le tracce che mi aveva fornito il buon Caoos. Bella pista, a tratti sabbiosa, con alcuni passaggi in salita un pochino tecnici, arrivati ad un incrocio tra due piste e quando dalla cartina dovevamo essere quasi in vista del mare mi si parano davanti 6/7 uomini di cui alcuni armati di fucile(non è una bella impressione essere in mezzo al nulla e incontrare della gente armata), sunto della conversazione:
io: "noio vulevam allè a la mer per set pist" indicando la pista verso ovest
lui: "c'est interdite"
io "ah.....e pur set pist?" indicando quella verso sud
lui: "c'est interdite"
io: "ah....e alur comm facc a allè a la mer"
lui: "pour cette piste" indicando quella a nord
io: "ma la va no a la mer...."
lui: scrolla le spalle.....
Poi piano piano ho scoperto che erano militari (e che *****, nessuno portava un minimo di divisa o mostrina) e che a Cap Draa la Marina Marocchina stava facendo delle esercitazioni....pur di non tornare indietro prendiamo la pista a nord e facendo un largo giro che attraversa una piana assolutamente senza riferimenti se non la pista che la taglia in due riusciamo comunque a guadagnare la costa a pochi km a nord di Cap Draa, qui la costa non è suggestiva....è molto di più [:1]
Da lì abbiamo raggiunto Fort Aereora e seguendo sempre la traccia di Caoos dovevamo attraversare il canyon e raggiungere Plage Blanche ma, occhio Caoos, in quel punto il canyon non è più attraversabile, a meno di non mettercisi di pala e picco e lavorarci un paio d'ore, così siamo tornati indietro e dopo aver girato un pò nella miriade di tracce che appaiono e scompaiono abbiamo deciso di raggiungere l'asfalto e dirigerci a Tiznit.
Da qui in poi è già ritorno: Essaouira, Caasablanca, Meknes, Ceuta.
E ora qualche altra foto:
piccolo intervento tecnico alla bici di due ragazzini che avevano grippato un cuscinetto
Una perla di kasbah tra rocce e palmeti sulla pista tra Guelmina e Amellago
Un classico, la risalita del Dades.
Volubilis
E ora permettetemi qualche divagazione artistica...
A Zagora sono andato a cercare il famoso cartello "52 giorni di cammello per timbouctou", ricordavo di averlo visto anche su questo forum, vecchio e scrostato ma con ancora un poco di fascino, ebbene l'hanno rifatto e a quanto pare gli hanno pure cambiato di posto vista la diversa direzione indicata dalla freccia:
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Questo è tutto (forse anche fin troppo...) se avete domande sono qui!
Premetto un paio di cose: io e mia moglie da anni viaggiamo, per nostra scelta, soli, senza guide ne altre auto al seguito.
Questo ci consente una più ampia libertà di orari/tragitti/soste ma comporta una selezione dei paesi da visitare, per esempio finora abbiamo evitato paesi come Libia e Algeria (seppur ci attirino parecchio) in quanto lì è obbligatoria la guida, e ci preclude itinerari troppo rischiosi da farsi in solitaria, per esempio non ho mai fatto del fuoripista su sabbia per non rischiare insabbiature inrisolvibili con sole due braccia ed una pala, magari sotto un sole a 50° (trovati, e vi assicuro che 50° picchiano duro....).
Un'altra cosa è che dove possibile preferiamo dormire in un letto, anche se magari non tutte le volte lo trovi proprio fresco di bucato, e mangiare con le gambe sotto un tavolo, idem come il letto: tovaglioli unti e bicchieri che non ci si vede attraverso sono frequenti, piuttosto che mangiare una scatoletta e dormire in terra.
Questo per dire che non ricerchiamo "l'avventura" a tutti i costi, siamo in vacanza e tale deve rimanere.
Detto questo inizio con la recensione del mio viaggio in Marocco (di cui ho a disposizione qualche foto in ufficio, se la cosa vi interessa posso far seguire altri paesi, africani e non).
Se non vi dispiace copio la recensione fatta per il forum AfricaLand di cui faccio parte, magari ritoccando quà e là per approfondire gli argomenti più inerenti a questo forum, il thread originale e completo lo trovate qui: link
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Qualche considerazione sparsa sul viaggio (sperando possano essere di aiuto a Pastorelo):
l'andata è stata un martirio, ho sbagliato a partire di sera, ho guidato tutta notte e poi la stanchezza ha iniziato a prendere il sopravvento, ogni due/tre ore dovevo fermarmi e dormirne una, siamo partiti alle 21 del venerdì e sono arrivato poco prima di Valencia il sabato alle 18, una sfacchinata, ma la domenica sera abbiamo dormito in Marocco. Al ritorno invece ho cambiato tattica: siamo partiti da Algeciras alle 10.30, 800km il primo giorno e abbiamo dormito sempre nei pressi di Valencia, poi il secondo giorno dalle 06 alle 21 abbiamo coperto i restanti 1300km, mica male èh 1300km in 15 ore comprese le soste?
La traversata a/r costa sui 230 euro, solo andata sui 130, io ho fatto a/r ma ho scoperto dopo che il ritorno, pur non avendo vincoli per la data, è emesso dalla stessa compagnia che ti fà l'andata, questo comporta che per la traversata devi sottostare agli orari di questa compagnia, ho poi ri-scoperto a Ceuta che è possibile imbarcarsi anche su navi di altre compagnie ma non sò se è una prassi o se solo mi hanno fatto un piacere.
L'ultima sera ho avuto la brillante idea di passarla a Ceuta, pensavo di passare la dogana con comodo e imbarcarmi poi la mattina con calma, NON fatelo: Ceuta è un casino, ha pochi alberghi quasi tutti concentrati nella zona pedonale, non ha parcheggi custoditi che non siano sotterranei e quindi preclusi a noi fuoristradisti e a detta di un poliziotto, di un benzinaio e di una albergatrice non è assolutamente consigliabile lasciare per strada la notte un'auto carica per di più con targa straniera, così ho dovuto calare le braghe e aprire il portafogli e alloggiare al Muralla, l'unico albergo ad avere un parcheggio, 90 euro! che li possano spendere tutti in antidiarrotici
La gente marocchina è incredibilmente gentile ed ospitale, a parte un paio di casi isolati non ho avuto nessun fastidio, "enfant collant" ne ho trovati solo in un paio di villaggi a sud di Imilchil, uno nella foga mi ha strappato un parafari posteriore ma non l'ha certo fatto apposta, in questi villaggi ho rimpianto il fatto di avere la gomma sul cofano: non è facile guidare, se pur a passo d'uomo, con una nuvola di bambinetti che ti attraversano davanti e con la gomma che ti toglie visibilità.
Una cosa strana mi è capitata a Zagora: arrivo la sera sul tardi e ben tre meccanici uno dopo l'altro mi offrono i loro servigi, io dico che non mi serve nulla a vado a dormire, la mattina mi alzo, controllo l'olio e trovo il livello al minimo, così subito non ho dato peso alla cosa e sono andato in un'officina approfittando della cosa per far dare una bella ingrassata al Deffy ma poi ho avuto un dubbio: la mia macchina non ha mai mangiato una goccia d'olio, si era fatta i 2100 km dell'andata senza che il livello scendesse e si è rifatta da Zagora a Pontenure e ancora il livello è esattamente dov'era dopo il rabbocco, mi sono convinto che qualcuno nottetempo si sia infilato sotto il Deffy e mi abbia spillato un litro d'olio, spero solo non sia stato il ragazzo a cui poi l'ho portato la mattina dopo.
La cosa mi fà particolarmente incazzare perchè quel giorno ho poi affrontato 100km di pista ai fatidici 50 gradi, se non avessi controllato il livello quel mattino avrei potuto combinare guai.....
Che voi sappiate è successo ad altri di ritrovarsi senza olio a Zagora? Pastorelo, stacci attento...
L'itinerario: ho sottovalutato le strade e le piste dell'Atlante, sono tanto affascinanti quanto lunghe e psicologicamente impegnative, come prima volta in Marocco volevo vedere un poco di tutto ma credo che si debba giocoforza dividere un futuro viaggio in almeno due parti: l'Atlante merita un viaggio a sè così come la parte desertica e la costa.
Giorno 1: Tetouan-Fes-Ifrane passando per la regione dei laghi
Giorno 2: Ifrane-Erg Chebbi, sono sceso all'Erg Chebbi su pista e sono risalito il giorno dopo da Merzouga su strada asfaltata, la pista è molto bella, solo un poco di toule, dopo un pò si divide in tante tracce ma è sufficiente navigare a vista verso l'Erg.
L'Erg Chebbi è un posto molto suggestivo....
Giorno 3: Merzouga-Guelmina-Amellago-Todra, la pista che da Guelmina porta ad Amellago è molto bella e suggestiva, si incrociano un paio di villaggi con delle belle kasbeh e si percorre il greto di un torrente nel fondo di una gola, molto suggestivo.
Giorno 4: Todra-Dades-Imilchil, la pista che sale ad Imilchil è forse la più bella che abbia fatto, l'asfalto diviene prima una bella pista, poi uno sterrato, infine una mulattiera, e sale sale sale fino ai quasi 3000mt del passo, prima incroci villaggi, poi pastori, poi più nulla e per un lungo tratto viaggi in quota tutto da solo.....affascinante...
Giorno 5: Imilchil-Marrakesh, a parte le cascate di Ouzoud ed un bel lago artificiale trasferimento palloso, molto caldo e umido.
Giorno 6: Marrakesch-Zagora, non ho mangiato le lumache a Marrakesch [:1] ma sempre in piazza degli ottimi calamari fritti e delle costine da leccarsi i baffi [:5]
Giorno 7: Zagora-Tata: era prevista la pista meridionale, quella che parte da Mahamid (non ho sottomano la cartina, scusatemi se sbaglio qualche nome), però come ho detto ieri a causa del livello basso dell'olio ho perso tempo col risultato che alle 10.30 eravamo ancora a Zagora con la temperatura in continua crescita e non me la sono vista di affrontare della sabbia da solo sotto il sole del mezzogiorno così abbiamo preso la pista settentrionale, mi è rimasto il dubbio di quanto possa essere stata bella l'altra pista ma questa è stata molto.....suggestiva [:2] (devo tirar fuori il dizionario dei sinonimi....)
Giorno 8: Tata-Guelmin: abbiamo fatto una pista a nord di Akka riportata dalla Gandini per visitare un sito con delle incisioni rupestri, dopo un'oretta che eravamo sul posto però siamo dovuti scappare dal caldo e andare a cercare un pò d'ombra
Giorno 9: Guelmin-Cap Draa-Tiznit: da Guelmin scendiamo verso Tan Tan e prendiamo la pista che porta a Cap Draa seguendo le tracce che mi aveva fornito il buon Caoos. Bella pista, a tratti sabbiosa, con alcuni passaggi in salita un pochino tecnici, arrivati ad un incrocio tra due piste e quando dalla cartina dovevamo essere quasi in vista del mare mi si parano davanti 6/7 uomini di cui alcuni armati di fucile(non è una bella impressione essere in mezzo al nulla e incontrare della gente armata), sunto della conversazione:
io: "noio vulevam allè a la mer per set pist" indicando la pista verso ovest
lui: "c'est interdite"
io "ah.....e pur set pist?" indicando quella verso sud
lui: "c'est interdite"
io: "ah....e alur comm facc a allè a la mer"
lui: "pour cette piste" indicando quella a nord
io: "ma la va no a la mer...."
lui: scrolla le spalle.....
Poi piano piano ho scoperto che erano militari (e che *****, nessuno portava un minimo di divisa o mostrina) e che a Cap Draa la Marina Marocchina stava facendo delle esercitazioni....pur di non tornare indietro prendiamo la pista a nord e facendo un largo giro che attraversa una piana assolutamente senza riferimenti se non la pista che la taglia in due riusciamo comunque a guadagnare la costa a pochi km a nord di Cap Draa, qui la costa non è suggestiva....è molto di più [:1]
Da lì abbiamo raggiunto Fort Aereora e seguendo sempre la traccia di Caoos dovevamo attraversare il canyon e raggiungere Plage Blanche ma, occhio Caoos, in quel punto il canyon non è più attraversabile, a meno di non mettercisi di pala e picco e lavorarci un paio d'ore, così siamo tornati indietro e dopo aver girato un pò nella miriade di tracce che appaiono e scompaiono abbiamo deciso di raggiungere l'asfalto e dirigerci a Tiznit.
Da qui in poi è già ritorno: Essaouira, Caasablanca, Meknes, Ceuta.
E ora qualche altra foto:
piccolo intervento tecnico alla bici di due ragazzini che avevano grippato un cuscinetto
Una perla di kasbah tra rocce e palmeti sulla pista tra Guelmina e Amellago
Un classico, la risalita del Dades.
Volubilis
E ora permettetemi qualche divagazione artistica...
A Zagora sono andato a cercare il famoso cartello "52 giorni di cammello per timbouctou", ricordavo di averlo visto anche su questo forum, vecchio e scrostato ma con ancora un poco di fascino, ebbene l'hanno rifatto e a quanto pare gli hanno pure cambiato di posto vista la diversa direzione indicata dalla freccia:
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Questo è tutto (forse anche fin troppo...) se avete domande sono qui!