Milano - Guardia giurata minacciata con un coltello

Non so se avete visto il video:



https://www.corriereadriatico.it/vi..._con_un_coltello_un_loro_collega-5403160.html

Piuttosto che farmi minacciare da uno con un coltellino così, mi facevo ammazzare (ammesso che ci fosse riuscito, con quel temperino...) :biggrin:
Vatti a fidare di un siffatto vigilante... :cool:

Io non lo avrei neanche preso in considerazione... :poke:

Adesso capisco perchè se ci trovano in tasca un Opinel 8 pensano che possiamo fare stragi... :ka:
 
Il problema è proteggere gola e vasi (lati interni di braccia e gambe).
Va a fortuna comunque.
Nel 2001 lavoravo a Sesto San Giovanni, ed in una scuola vicino all'ufficio una ragazzina fu uccisa con un Victorinox da 58 mm.
Un litigio da poco, sembrava.
Alle medie, in una terza, un ragazzino ci rimase per un colpo con un coltello da tasca (la descrizione del coltello non ci fu mai chiarita, all'epoca erano diffusi coltelli a scatto, che comunque nelle tasche degli adolescenti non erano quelli di grandi dimensioni).
Ecco perché le FFOO sono nervose su questo tema.

Il vigilante comunque non lo vedo tanto spaventato, a momenti ordina un caffè.
 
Io penso che il coltello non sia la causa (ovviamente) ma solo un mezzo, come può esserlo un qualsiasi oggetto che possa penetrare la pelle. Se uno vuole e sa dove colpire, con una semplice penna fai del male e anche molto.

Ho fatto arti marziali per diversi anni e, se uno è capace, può uccidere con una semplice Bic od un sacchetto di plastica per la spesa...

E se uno è capace, si difende in 2 secondi da un balordo come quello con quel coltellino.

Mi chiedo che addestramento facciano le guardie giurate...

Un esempio banale: mio padre aveva un negozio do orologeria/oreficeria, una sera poco prima della chiusura si presenta un balordo che lo minaccia con un coltellino a scatto della Virginia, lama di neanche 10 cm. Lui ha preso l'asta di metallo con gancio che usava per tirare giù la serranda e gli ha dato una botta sul braccio facendogli cadere il coltello.
Il "rapinatore" non si aspettava una reazione del genere ed è scappato lasciando per terra il coltello (quel coltello ce l'ho ancora :biggrin:).

E mio padre non aveva fatto alcun corso di autodifesa ma ha semplicemente usato la logica: asta di metallo di 2 metri e coltellino da 10 cm, chi vince?
 
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Utente 24852

Guest
Le arti marziali insegnano sicuramente delle tecniche, sicuramente funzionali nei contesti sportivi... ma nella realtà ormai conta maggiormente essere in grado di non andare in panico, di saper ragionare lucidamente... certo, in alcuni casi... quando si é veramente fortunati, le tecniche imparare in palestra possono tornare utili... ma pensare che sia come nei film che il tizio addestrato mette in fuga o a terra, sempre e comunque un'aggressore é puramente "fiction". Tante volte é fortuna, anche perché non si sà chì si ha di fronte. Sono sport, fatti in contesti controllati, con delle regole, modalità più o meno conformate tra i partecipanti, nella realtà non é così. Oltre al fatto che fà un'enorme differenza l'adrenalina in corpo, il nervosismo, la stazza e la forza dei diretti interessati e le capacità di ogni parte, che sia aggressore o aggredito. Anche in questo caso é da film o da palestra, che la tecnica sovrasta sempre tutto il resto... se uno é gracilino e debole e l'altro tutto il contrario... a meno di non far arrivare un colpo fortunato nel posto giusto, purtroppo l'esito é quasi scontato. Non é come in palestra che stranamente é tutto "ponderato", "preparato" o l'aggressore é quasi "immobile" dopo la prima minaccia, si mette a disposizione per completare la tecnica, ecc....

Infatti, l'intelligenza nel comportarsi in quelle situazione, per prendere il tuo esempio, di tuo padre, é stata usare un oggetto per disarmarlo e non fare come molti, e ragionare "...ho fatto arti marziali a questo e quel livello, lo disarmo a mano, lo metto a terra, ecc...". Anzi... un'aggressione con coltello da parte di un malvivente convinto, non improvvistato, finirà sempre con delle ferite da taglio. Solo nei film il buono combina di tutto senza farsi nemmeno un taglietto... non a caso é un genere di attacco tra i più scomodi e pericolosi.

NB: é una mio opinione, non una critica o per sminuire qualcosa... semplicemente la penso così.
Non potrei mai dire qualcosa per offesa, visto che ho fatto pure io Arti Marziali, di vario tipo, nel complessivo per una ventina di anni.

Non giudico ne l'addestramento, ne la persona... perché alla fine non hanno nessun valore, a priori, sulle proprie reazioni, le proprie capacità e soprattutto sull'esito ;) Se non sulla carta.
 
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Da quel che ne so, se guardie giurate non sono sottoposte a specifici addestramenti.
Sicuramente uno capace non avrebbe avuto grossi problemi da siffatta minaccia.
Ricordo di aver assistito ad esibizioni con oggetti casuali, vedi Bic o Bancomat, realmente letali in mano a chi sa il fatto suo.
Si trattava di Jeet Kune Do.
Ma il coltello ha un livello di pericolosità ben più alto.
Ma a parte questo, che ***** sta succedendo in giro?
 
Le arti marziali insegnano sicuramente delle tecniche, sicuramente funzionali nei contesti sportivi... ma nella realtà ormai conta maggiormente essere in grado di non andare in panico, di saper ragionare lucidamente... certo, in alcuni casi... quando si é veramente fortunati, le tecniche imparare in palestra possono tornare utili... ma pensare che sia come nei film che il tizio addestrato mette in fuga o a terra, sempre e comunque un'aggressore é puramente "fiction". Tante volte é fortuna, anche perché non si sà chì si ha di fronte. Sono sport, fatti in contesti controllati, con delle regole, modalità più o meno conformate tra i partecipanti, nella realtà non é così. Oltre al fatto che fà un'enorme differenza l'adrenalina in corpo, il nervosismo, la stazza e la forza dei diretti interessati e le capacità di ogni parte, che sia aggressore o aggredito. Anche in questo caso é da film o da palestra, che la tecnica sovrasta sempre tutto il resto... se uno é gracilino e debole e l'altro tutto il contrario... a meno di non far arrivare un colpo fortunato nel posto giusto, purtroppo l'esito é quasi scontato. Non é come in palestra che stranamente é tutto "ponderato", "preparato" o l'aggressore é quasi "immobile" dopo la prima minaccia, si mette a disposizione per completare la tecnica, ecc....

Infatti, l'intelligenza nel comportarsi in quelle situazione, per prendere il tuo esempio, di tuo padre, é stata usare un oggetto per disarmarlo e non fare come molti, e ragionare "...ho fatto arti marziali a questo e quel livello, lo disarmo a mano, lo metto a terra, ecc...". Anzi... un'aggressione con coltello da parte di un malvivente convinto, non improvvistato, finirà sempre con delle ferite da taglio. Solo nei film il buono combina di tutto senza farsi nemmeno un taglietto... non a caso é un genere di attacco tra i più scomodi e pericolosi.

NB: é una mio opinione, non una critica o per sminuire qualcosa... semplicemente la penso così.
Non potrei mai dire qualcosa per offesa, visto che ho fatto pure io Arti Marziali, di vario tipo, nel complessivo per una ventina di anni.

Non giudico ne l'addestramento, ne la persona... perché alla fine non hanno nessun valore, a priori, sulle proprie reazioni, le proprie capacità e soprattutto sull'esito ;) Se non sulla carta.


Nelle Arti Marziali che ho praticato io, l'istruttore ci spiegava prima la teoria di una mossa o di una presa ecc. ma poi erano movimenti che andavano ripetuti fino alla noia perchè erano azioni che dovevano diventare meccaniche e non si doveva/avrebbe dovuto pensare, al momento opportuno, a come farla.

Inoltre i corsi comprendevano sia allenamenti per affrontare le competizioni sportive ma c'erano anche parti di "autodifesa da strada" tanto semplici quando efficaci e rivolti in particolar modo alle ragazze.
Si trattava di cose assolutamente non sportive, tipo la classica ginocchiata ai testicoli :biggrin:
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Da quel che ne so, se guardie giurate non sono sottoposte a specifici addestramenti.

Mi fai rabbrividire...

Gente con un'arma al fianco non sottoposta ad addestramenti?!? :cool:
 
U

Utente 24852

Guest
Certo, intendevo dire che al contrario dell'immaginario collettivo, anche con la miglior istruzione e tecnica nelle arti marziali sarebbe ingenuo pensare di saper affrontare con superiorità e sicurezza ogni situazione, di quel genere, nella vita reale. Perché nella realtà non c'é mai nulla di "programmato", "standard"... alla fine conta molto la fortuna di tanti fattori, quelli descritti prima. Pensare che si viene attaccati nella stessa maniera, dalla stessa posizione, stessa velocità, forza, dalla stessa altezza, ecc... é già uno svantaggio. Infatti, molto spesso, chì é abituato a situazioni "brutte" nella vita di tutti i giorni... é spesso avvantaggiato, perché non é contaminato da abitudini, convinzioni che potrebbero non essere realistiche, ma solo standard o prese da statistiche, ecc... Che comprende anche l'atteggiamento, le abitudini a certe situazioni, ecc...

Insomma, non é bello da dire e nemmeno dare fare, ma se ci si dedica per anni alle risse da strada, dal cercarsi "problemi", ecc... la differenza si nota alla grande. Le stesse che si trovano ad entrare in una palestra per farlo "per bene", dopo aver acquisito per anni abitudini da strada... é l'opposto. Sono cose diverse.

La mossa delle parti basse... é una gran mossa universale, ma purtroppo anch'essa non assoluta ;)
Come tutte,... ma ovviamente meglio conoscerle e pensarci, che non. Come gli occhi ;)

Poi come in tutto... meglio saperne di più, che saperne meno, quindi personalmente l'istruzione la ritengo sempre un'ottima cosa, anche se ho le mie opinioni sulla gestione delle stesse e sulle cose a cui danno maggiore importanza e quelle che quasi snobbano. Vedi il lato "psicologico".

Un pò come i corsi di sopravvivenza e poi la realtà... tantissime le persone formate, istruite... ma se messe in mezzo ad una situazione reale, tantissime si dimenticano tutto, vanno in crisi, si ritrovano a disagio... perché l'unica cosa di cui si rendono conto é che non é una situazione controllata, sicura... e che se và male l'esito non sarebbe solo un'istruttore che ripete qualcosa,...

Inoltre é sbagliato pensare alle forze dell'ordine come a dei Robocop, sono persone normali, con una divisa e che hanno ricevuto delle formazioni... ma sono soggette come tutti a cedimenti psicologici, fisici, a fare errori d'azione e anche di valutazione. Ecc,... Sono dei lavoratori in un determinato settore, come tutti gli altri,... Trovare autorità che hanno avuto esperienze vere, in contesti di rischio e pericolo costanti, reali e per cui si sono abituati ad agire in maniera ponderata sotto stress, sotto il rischio per la propria incolumità... é raro!! A parole lo sono quasi tutti... a ma fatti tanti vanno in crisi per molto meno, proprio perché é un mestiere che uno può scegliere come tanti altri. Spesso per la posizione, per vantarsi, per avere il lavoro/stipendio, ecc... poco per etica vera e propria, carattere vero e proprio. Ma basta andare in giro e guardare, vedere,... Anzi... c'é di più, si reclama spesso dei privati che legalmente comprano delle pistole... ma non esiste differenza, anche le autorità armate sono a rischio "depressione", "vittimismo", "scazzo", ecc... anch'esse armate e che ogni tanto, commettono reati. Quindi categorizzare le persone, vederle sotto a delle luci divine a priori, per una professione... é anche uno svantaggio.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Gente con un'arma al fianco non sottoposta ad addestramenti?!? :cool:
Purtroppo è proprio così.
...A quanto mi risulta, a parte il porto di pistola su licenza prefettizia, le guardie giurate non ricevono alcun addestramento specifico di autodifesa. Sembra assurdo, ma è la realtà.
Presumo che la causa sia il solito fattore economico: un addestramento valido dura parecchie settimane e, dato che sono dipendenti di imprese private o cooperative, chiaramente le stesse cercano di ottenere il massimo profitto (facendoli lavorare subito) con il minimo sforzo (costi di addestramento)...
I costi di addestramento del personale, piuttosto elevati, possono essere sostenuti solo dallo Stato, quindi per Forze dell'Ordine e Forze Armate.
Già ho seri dubbi circa la reale capacità di maneggio armi da parte delle guardie giurate, figuriamoci sulla capacità nel combattimento corpo a corpo o a distanza ravvicinata...
In certe situazioni, come quella in questione, è determinante l'autocontrollo e la capacità di valutazione del rischio, a volte è meglio non reagire se non si è in grado di farlo. Le reazioni sotto stress sono complesse e una reazione adeguata alla minaccia richiede addestramento.
 
il sorvegliante poteva anche essere un maestro di arti marziali ma uno sfregio sulla faccia lo rischiava ugualmente, e non so se in una situazione del genere ne valeva la pena; quindi a mio parere ha fatto molto bene a starsene tranquillo dato che la situazione era relativamente sotto controllo
 
Ai tempi del servizio di leva chi aveva svolto il servizio presso i carabinieri, o la polizia, e non trovava di meglio, molto spesso finiva nelle guardie giurate e, ovviamente, erano richiesti per l'addestramento ricevuto, idem per chi per motivi di età o di salute o altro avvevano smesso di prestare servizio.

Per quanto riguarda l'addestramento delle guardie giurate bisogna considerare che la loro funzione è di deterrente alla criminalità o al vandalismo nell'ambito del loro servizio, non sono "poliziotti" 24/24 7/7 inoltre, ritengo, che abbiano ricevuto disposizioni, dall'agenzia stessa o dai propri colleghi, di essere il più possibile collaborativi in caso di problemi.

Infine bisogna considerare che, comunque, la situazione era sufficientemente sotto controllo da parte degli agenti di polizia ....... e che erano ripresi.

Negli anni ho avuto modo di conoscere qualche guardia giurata e vi posso garantire che negli anni di servizio non hanno mai estratto la pistola se non al poligono, non dico usarla ma solo estrarla in servizio, poi ovviamente molto dipende anche dove si svolge il servizio.

Ciao :si:, Gianluca
 
Nelle Arti Marziali che ho praticato io, l'istruttore ci spiegava prima la teoria di una mossa o di una presa ecc. ma poi erano movimenti che andavano ripetuti fino alla noia perchè erano azioni che dovevano diventare meccaniche e non si doveva/avrebbe dovuto pensare, al momento opportuno, a come farla.
Esatto, il funzionamento è proprio quello, ripetendo lo stesso movimento allo sfinimento entra in modalità automatica per il cervello; cioè non devo pensare alla specifica sequenza di azioni per eseguirlo, ma farà tutto il cervello in “automatico”, questo permette di eseguire il movimento anche in condizioni di forte stress emotivo.

Un po’ come quando guidiamo da casa al lavoro, che non stiamo a pensare alle singole svolte che dobbiamo eseguire, ma riusciamo ad arrivare anche se siamo soprappensiero.

Questo ovviamente non significa che andrà tutto bene, ma che, se ho imparato un movimento per disarmare qualcuno, sarò in grado di eseguirlo anche se spaventato.
 
Il problema è proteggere gola e vasi (lati interni di braccia e gambe).

Il vigilante comunque non lo vedo tanto spaventato, a momenti ordina un caffè.

Da quel che ne so, se guardie giurate non sono sottoposte a specifici addestramenti.

il sorvegliante poteva anche essere un maestro di arti marziali ma uno sfregio sulla faccia lo rischiava ugualmente, e non so se in una situazione del genere ne valeva la pena; quindi a mio parere ha fatto molto bene a starsene tranquillo dato che la situazione era relativamente sotto controllo
Per quanto riguarda l'addestramento delle guardie giurate bisogna considerare che la loro funzione è di deterrente alla criminalità o al vandalismo nell'ambito del loro servizio, non sono "poliziotti" 24/24 7/7 inoltre, ritengo, che abbiano ricevuto disposizioni, dall'agenzia stessa o dai propri colleghi, di essere il più possibile collaborativi in caso di problemi.

Infine bisogna considerare che, comunque, la situazione era sufficientemente sotto controllo da parte degli agenti di polizia ....... e che erano ripresi.

Negli anni ho avuto modo di conoscere qualche guardia giurata e vi posso garantire che negli anni di servizio non hanno mai estratto la pistola se non al poligono, non dico usarla ma solo estrarla in servizio, poi ovviamente molto dipende anche dove si svolge il servizio.

Ciao :si:, Gianluca


Leggendo i vari commenti, mi devo ricredere su quanto ho scritto inizialmente.

L'importante in quelle situazioni è tenere un profilo basso, evitare danni peggiori perchè meno si è impulsivi meglio è, ed in quelle situazione il trascorrere del tempo aiuta perchè allenta la tensione.

Le Guardie Giurate fungono da deterrenti, non gli è richiesto essere degli eroi.

Probabilmente io ragiono da appassionato di coltelli, che ha dimestichezza con lame di un po' tutti i tipi e le dimensioni ed un coltellino del genere a me non avrebbe spaventato.
Ma giustamente, in un pic-nic, c'è chi si spaventa (anzi sono la maggior parte) quando "sfodero" il mio Opinel 10... :rofl:
 
Ti capisco, io il bowie lo renderei obbligatorio.
"Ragazzo... la Legge parla chiaro... questo è un push dagger. Forse pensavi a delle forme di parmigiano, stamattina quando sei uscito di casa. Ma la Legge è Legge e non ammette ignoranza. Almeno 9 pollici di lama.
Ne renderai conto davanti al Giudice. Firma il verbale".
 
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