Militare...chi lo ha fatto...e dove?

Hai fatto il militare...e dove?


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A me risultava che la cavalleria moderna è essenzialmente costituita da reparti corazzati
e ci sono confluiti anche i carristi.

Ovviamente ci sta anche che ci sia una parte rievocativa
Infatti hanno una parte con mezzi moderni ed una parte con mezzi "animali", indubbiamente essendo la parte con mezzi "animali" a fini di rappresentanza, rievocativi e sociali, questi rappresenti, ovviamente, una frazione dell'intera forza.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ovviamente ci sta anche che ci sia una parte rievocativa
Infatti hanno una parte con mezzi moderni ed una parte con mezzi "animali", indubbiamente essendo la parte con mezzi "animali" a fini di rappresentanza, rievocativi e sociali, questi rappresenti, ovviamente, una frazione dell'intera forza.

Ciao :si:, Gianluca

Però non capito perchè i cavalli sì e i muli degli Alpini no...
 
Però non capito perchè i cavalli sì e i muli degli Alpini no
Il "mulo" negli alpini era un mezzo da lavoro, alla stessa stregua di una camionetta, ed anche se gli alpini che l'hanno vissuto il mulo spesso li consideravano comilitoni e non degli animali, di fatto non avevano la stessa "portanza" di un cavallo, ed anche se militarmente parlando nè il mulo nè il cavallo ha un impiego pratico signifucativo, il secondo, ha un suo perché che ne giustifica appunto il mantenimento, rappresentanza e evocativo. C'è da dire, però, che i muli sono rimasti comunque nei ranghi per molto tempo anche quando il loro impiego pratico era cessato da decenni.

Inoltre il cavallo ha avuto un impatto nel mondo civile, non come "mezzo", da sempre mentre il mulo/asino, solo ora, comincia ad averlo e comunque con impostazioni differenti.

Ovviamente sono miei supposizioni.

Ciao :si:, Gianluca
 
sinceramente, il tuo messaggio spiega solo perché hanno tenuto i cavalli ma non perché abbiano dismesso i muli e gli asini e non è detto per forza che dall'altra parte ci sia il suo opposto.

Che muli e asini non vadano bene nelle parate dipende se siano o meno rievocative perché in tal caso dovrebbero esserci ma soprattutto ad esempio nella pet terapy gli asini sono molto usati, certo non esiste la ciuccioterapia e si chiama appunto pet terapy e non ippoterapia... ma non credo possa essere quello il problema...
 
Anche la squadra sportiva non può essere composta da muli.
Il fatto delle parate e affini non so se può essere un motivo o una conseguenza.
Vado a tentativi. Potrebbe anche essere che essendo l’unico reggimento le spese sarebbero state inferiori?
sinceramente, il tuo messaggio spiega solo perché hanno tenuto i cavalli ma non perché abbiano dismesso i muli e gli asini e non è detto per forza che dall'altra parte ci sia il suo opposto.
Avevo capito che tutto era nato dalla domanda de “esiste ancora?”
 

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Il "mulo" negli alpini era un mezzo da lavoro, alla stessa stregua di una camionetta, ed anche se gli alpini che l'hanno vissuto il mulo spesso li consideravano comilitoni

Da alpino, ti svelo una cosa: i muli, negli alpini e nei reparti di artiglieria di montagna, non erano considerati un cespite, cioè un bene paragonabile ad un veicolo da carico, ma erano inquadrati con un grado. Quindi, il personale di grado inferiore che avesse danneggiato un mulo, oltre a ripagare il danno, finiva dritto davanti ad una corte militare per lesioni ad un superiore. Onestamente, non mi ricordo il grado, perché ai miei tempi ('84-'85) i muli erano in pensione presso i reparti operativi. Cioè non avevano più un ruolo operativo, ma i pochi rimasti venivano tenuti per le sfilate o per riproduzione (c'è tutta una parte dell'esercito che si occupa di gestione cavalli e muli, con relative registrazioni genealogiche, in tutto simile, ad esempio, all'ENCI). Cose che mi vennero raccontate da un maresciallo con cui ero entrato in confidenza.
Quindi: si, per gli alpini i muli sono dei commilitoni, ma assai spesso di grado superiore al proprio.
Aggiungo solo che immagino che non esista più nulla del genere, da un bel po'!
 
Ho già risposto qui dentro da qualche parte. 91° AUC 1992 alla Scuola di Guerra di Firenze e tre anni alla Scuola di Aerocooperazione di Guidonia. Ora però aggiungo qualche foto.
001 Firenze Scuola di Guerra.jpg
089 Davanti al Tornado.JPG
219 Sances Marco.JPG
 
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Da alpino, ti svelo una cosa: i muli, negli alpini e nei reparti di artiglieria di montagna, non erano considerati un cespite, cioè un bene paragonabile ad un veicolo da carico, ma erano inquadrati con un grado.
Sapevo che erano suddivisi in "classi", 1a 2a e 3a, ed in base ad esse svolgevano i loro compiti, la 1a classe era quella più prestante ovviamente. Questa del "grado" mi è nuova ma, d'altro canto, non ero un alpino e, sinceramente, non mi stupisce, sul fatto della corte marziale non mi esprimo, in tal senso, ai tempi della leva il cinturone veniva considerato "materiale di guerra" e la sua perdita, o il suo utilizzo fuori dalla caserma era punito, anni dopo ebbi occasione di partecipare ad una (post) perquisizione con la territoriale, in qualità di consulente, e ritrovammo un cinturone presso l'abitazione di una persona, memore del passato, lo feci notare come "materiale da guerra" ...... credo che stiano ancora ridendo :(

Ciao :si:, Gianluca
 
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Io a San Damiano 50° Stormo Cocciolone e Bellini partirono da lì mentre c'ero io. Un incubo, eravamo obiettivo strategico e avevano triplicato le postazioni di guardia...
In maniera assolutamente inutile peraltro...
 
Io a San Damiano 50° Stormo
è poco lontano da me, ci passo ogni giorno e devo dire che un po' è triste vedere la base dismessa,
certo non c'è più il disturbo dovuto al rombo dei jet in decollo, per non dire
del bang al passaggio supersonico dei tempi lontani quando c'erano ancora gli F104
e io ero un ragazzino.
 
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