Dati
Data: 05/08/2018
Regione e provincia: Francia - Rodano Alpi - Savoia
Località di partenza: Chamonix
Località di arrivo: Chamonix
Tempo di percorrenza: 8h
Chilometri: 9 km
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: crepacci, seracchi, esposizione, roccette con ghiaccio vivo
Periodo consigliato: primavera, estate
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 4.248 m
Accesso stradale: arrivati a Chamonix lasciare la macchina al parcheggio della funivia
Descrizione
Dopo la gita Svizzera, sconfiniamo di nuovo, questa volta in Francia, la gita è di quelle dispendiose, il traforo del Monte Bianco costa 56 € a/r, 61,5 la funivia, 8 € il parcheggio, senza contare l'autostrada della Valle d'Aosta.
Con il buon @giuliof e il buon @Gaijin andiamo in zona Bianco in perlustrazione per future imprese.
Arriviamo con anticipo, ma alla funivia c'è già molta coda, ma riusciamo a prendere la seconda delle 6:45, si parte da 1.000 metri e con due tratte si sale fino all'Aiguille du Midi a oltre 3.800 metri, con pochissime campate ed elevata velocità.
Appena arrivati si seguono i cartelli e bisogna scavalcare un cancelletto chiuso, per me la difficoltà più elevata di giornata.
Superata questa si calzano i ramponi e si esce sulla cresta.
Ci aspetta una discesa di 250 metri, il cui primo tratto è una crestina discretamente affilata, ma l'allenamento ai Lyskamm ha fatto il suo effetto, la passiamo senza problemi.
Arrivati quasi alla base spunta la nostra meta.
Sulle rocce dell'Aiguille arrampicano già.
Alla base delle rocce, c'è un campo base con svariate tende.
Quella del @andreapaiola non si vede.
Adesso c'è un tratto in piano prima della salita, qualche crepaccio ma ancora chiuso.
Fa caldo il rigelo è così così, ma si viaggia abbastanza bene.
La prima parte di salita è all'ombra.
In lontananza si vedono i seracchi, infatti dopo poco raggiungiamo la scala.
Il seracco visto da sotto fa impressione.
La scala è un po' ballerina, ma ben ancorata, sopra c'è un cordino legato ad un fittone per fare sicura.
Passato questo tratto, usciamo al sole, si sale do più e si costeggiano i crepacci.
piano piano ci avviciniamo allo scollinamento
Ci sono un paio di tratti ripidi, ma non troppo.
Attraversiamo un paio di crepacci su ponti più o meno solidi.
Finalmente sbuca la nostra vetta.
Arrivati sulla dorsale, davanti a noi il Maudit.
C'è un tratto di dorsale a poca pendenza verso l'attacco delle roccette finali.
Dietro il Maudit spunta il Bianco.
Facciamo una pausa prima delle roccette.
Si può salira a sinistra su ripido scivolo di neve ghiacciata con sotto il vuoto, un paio di metri ariosi...
o per roccette.
Andiamo per roccette, c'è un po' di traffico.
Le difficoltà sono limitate (max II), ma c'è ghiaccio vivo, facciamo un minimo di sicura.
Pochi metri e siamo in vetta, qui una guida ci passa sopra senza neanche guardarci in faccia e incrocia pure le corde, robe da matti, gli avrei dato una piccozzata in testa.
Le nuvole coprono il Bianco e buona parte del panorama.
La seconda cima del Maudit.
Timidamente il Bianco esce tra le nuvole.
Ci godiamo un po' la vetta e poi scendiamo, un po' di sicura sulle roccette e poi giù.
La neve ha mollato ma non in maniera drammatica. Giungiamo alla scala.
Una foto dalla scala.
La risalita finale è mortale, in più sta arrivando un temporale, ma alla fine giungiamo all'Aiguille, invasa dai merenderos.
Facciamo un giretto esplorativo, poi una coda infinita per la funivia con una disorganizzazione da non credere, su 65 della cabina c'erano 4 escursionisti noi compresi .
Questo il momento più brutto della giornata.
Che dire, bella giornata in un ambiente nuovo per noi, un po' costosetta. Ci torneremo di sicuro...
Data: 05/08/2018
Regione e provincia: Francia - Rodano Alpi - Savoia
Località di partenza: Chamonix
Località di arrivo: Chamonix
Tempo di percorrenza: 8h
Chilometri: 9 km
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: crepacci, seracchi, esposizione, roccette con ghiaccio vivo
Periodo consigliato: primavera, estate
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 4.248 m
Accesso stradale: arrivati a Chamonix lasciare la macchina al parcheggio della funivia
Descrizione
Dopo la gita Svizzera, sconfiniamo di nuovo, questa volta in Francia, la gita è di quelle dispendiose, il traforo del Monte Bianco costa 56 € a/r, 61,5 la funivia, 8 € il parcheggio, senza contare l'autostrada della Valle d'Aosta.
Con il buon @giuliof e il buon @Gaijin andiamo in zona Bianco in perlustrazione per future imprese.
Arriviamo con anticipo, ma alla funivia c'è già molta coda, ma riusciamo a prendere la seconda delle 6:45, si parte da 1.000 metri e con due tratte si sale fino all'Aiguille du Midi a oltre 3.800 metri, con pochissime campate ed elevata velocità.
Appena arrivati si seguono i cartelli e bisogna scavalcare un cancelletto chiuso, per me la difficoltà più elevata di giornata.
Superata questa si calzano i ramponi e si esce sulla cresta.
Ci aspetta una discesa di 250 metri, il cui primo tratto è una crestina discretamente affilata, ma l'allenamento ai Lyskamm ha fatto il suo effetto, la passiamo senza problemi.
Arrivati quasi alla base spunta la nostra meta.
Sulle rocce dell'Aiguille arrampicano già.
Alla base delle rocce, c'è un campo base con svariate tende.
Quella del @andreapaiola non si vede.
Adesso c'è un tratto in piano prima della salita, qualche crepaccio ma ancora chiuso.
Fa caldo il rigelo è così così, ma si viaggia abbastanza bene.
La prima parte di salita è all'ombra.
In lontananza si vedono i seracchi, infatti dopo poco raggiungiamo la scala.
Il seracco visto da sotto fa impressione.
La scala è un po' ballerina, ma ben ancorata, sopra c'è un cordino legato ad un fittone per fare sicura.
Passato questo tratto, usciamo al sole, si sale do più e si costeggiano i crepacci.
piano piano ci avviciniamo allo scollinamento
Ci sono un paio di tratti ripidi, ma non troppo.
Attraversiamo un paio di crepacci su ponti più o meno solidi.
Finalmente sbuca la nostra vetta.
Arrivati sulla dorsale, davanti a noi il Maudit.
C'è un tratto di dorsale a poca pendenza verso l'attacco delle roccette finali.
Dietro il Maudit spunta il Bianco.
Facciamo una pausa prima delle roccette.
Si può salira a sinistra su ripido scivolo di neve ghiacciata con sotto il vuoto, un paio di metri ariosi...
o per roccette.
Andiamo per roccette, c'è un po' di traffico.
Le difficoltà sono limitate (max II), ma c'è ghiaccio vivo, facciamo un minimo di sicura.
Pochi metri e siamo in vetta, qui una guida ci passa sopra senza neanche guardarci in faccia e incrocia pure le corde, robe da matti, gli avrei dato una piccozzata in testa.
Le nuvole coprono il Bianco e buona parte del panorama.
La seconda cima del Maudit.
Timidamente il Bianco esce tra le nuvole.
Ci godiamo un po' la vetta e poi scendiamo, un po' di sicura sulle roccette e poi giù.
La neve ha mollato ma non in maniera drammatica. Giungiamo alla scala.
Una foto dalla scala.
La risalita finale è mortale, in più sta arrivando un temporale, ma alla fine giungiamo all'Aiguille, invasa dai merenderos.
Facciamo un giretto esplorativo, poi una coda infinita per la funivia con una disorganizzazione da non credere, su 65 della cabina c'erano 4 escursionisti noi compresi .
Questo il momento più brutto della giornata.
Che dire, bella giornata in un ambiente nuovo per noi, un po' costosetta. Ci torneremo di sicuro...