Alpinismo Mont Blanc, goulotte Chére

Dati

Data: 10-11 marzo 2012
Regione e provincia: Boneville, Rodano; Francia
Località di partenza: Chamonix
Tempo di percorrenza: 6h la via, 2h la discesa in doppia, 2h30' la discesa con gli sci
Chilometri: 22Km la discesa con gli sci
Grado di difficoltà: 4+, TD- la goulotte; BSA la discesa con gli sci.
Descrizione delle difficoltà: non eccessive, goulotte gradinata per i passaggi.
Periodo consigliato: primaverile
Dislivello in salita: 400mt
Dislivello in discesa: 2900mt
Quota massima: 3970mt
Accesso stradale: Tunnel Monte Bianco.

Descrizione

Eccoci, sarò sincero, la mia primissima goulotte sul Bianco e...non poteva andar meglio! Due giorni stupendi, in compagnia di altri 5 amici eccezionali!
Che tutto promettesse bene, lo si capiva fin dalla partenza: in 6 su un furgone con 290.000Km, con gli sci sopra la testa nell'abitacolo e tutti stretti per gli enormi zaini; ma potevano essere ancora più grandi: si voleva fare tutto in tenda, ma...non tutti erano del parere, e così ci siam viziati ai Cosmiques! Poi quattro sulla Chère e quattro sulla Gabarrou; tutti sulla Gabarrou come si voleva inizialmente era troppo rischioso per l'affollamento, già alto su quelle vie. E ritrovati poi sul plateau del Midi intorno alle prime ore del pomeriggio, giù a Chamonix con una fantastica (e infinita) sciata sulla Mer de Glace, tra seracchi incredibili e con anfiteatro le guglie più belle del mondo. E che tutto fosse andato bene lo si capiva anche dal viaggio di ritorno: da Chamonix fino forse a Ivrea con gli sci che ci gocciolavano in testa e gli scarponi da sci ancora ai piedi, perchè solo noi potevamo metterci in viaggio dimenticandoci -per l'entusiasmo- gli scarponi addosso e ricordandocene solo quando ormai le scarpe erano infognate sotto chili e chili di materiale! Compresa la sosta all'autogrill, in scarponi da sci...

Qualcosa che difficilmente si dimenticherà insomma,
come sempre,
più per le emozioni e per gli amici piuttosto che per la salita in sè...

Abbiamo aggiunto tre tiri alla goulotte, volendo arrivare quasi sulla cima del Tacul. Siamo arrivati infatti alla cresta di misto che ci separava dalla cima. Tuttavia un amico dovendo scendere in funivia ha preferito non azzardare ... noi invece ci siam fatti tutto il ghiacciaio e da puristi, sebbene cotti, siamo arrivati fino a Chamonix. Niente trenino finale dunque, ma ripellati gli sci ci siam portati fuori dalla Mer de Glace e poi giù di nuovo, rovinando terribilmente le solette :D

Le foto, pessime, di cui ormai siete affettuosi criticoni e che amo spiattellarvi :D

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L'arrivo in cima all'Aguille du Midi verso le 14 del sabato.

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L'inizio entusiasmante già con gli sci ai piedi.

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Verso il Nord-Ovest fracese, dal rif. Cosmiques.

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La nostra via di salita, sulla destra, la goulotte incassata.

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Ancora verso Nord-Ovest.

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Noi quattro, che abbiam salito la Chère.

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Tramonto.

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Circa a metà via, Brizio dirotta sul misto per divertirci.

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Manovre manovre e manovre. Le stesse che pasticciando con le corde
mi han fatto staccare una vite BD da uno dei moschettoni di plastica :(

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Io e Brizio.

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Io in uscita dal tiro chiave.

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Kasparek sull'ultima lunghezza ufficiale della via.

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Kasparek in uscita della via, si diverte nel misto a 4000mt.

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Scatto sul mare di ghiaccio. Il Dente del Gigante svetta.

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Super discesa tra seracchi e crepacci sull'infinito ghiacciaio della Mer de Glace.

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Il ghiacciaio da cui siam scesi.

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I dru, e la frana.



Salutissimi,
Mic.
:D
 
Ultima modifica di un moderatore:
Non sono ambienti che conosco, non sono ambienti alla mia portata... ma i miei complimenti spero siano comunque apprezzati! Che roba che avete fatto!!! :D e che foto, puro brivido!
 
Mic, non finisci mai di stupire con uscite sempre di alto livello, complimenti sinceri :sbav:
P.S. queste non sono foto pessime, sono foto da pura invidia (quella positiva);)
 
Grande. Da far invidia (quella di ciccio ovviamente). Belle foto e, se avessi le competenze per poterla giudicare, direi grande performance.
 
Il silenzio, carissimi, era dovuto agli esami universitari. Appena finiti, via, partiti :D
Son felice vi piacciano. A me piace raccontarvele per lo spirito con cui vado che, garantisco, è lo stesso di quando vado con amici su facili sentieri alpini a contar le caprette. Garantito. Proprio lo stesso!
 
Bello!!!Mi fa piacere che condividi qui le tue vie..Ti ammiro e mi piace questo tuo modo di vivere la montagna...anche su cose tecniche hai la stessa serenità di una passeggiata su sentiero...Segno di ottima conoscenza di se stessi e di conoscere le proprie capacità...Non ho mai invidiato e mai invidierò nessuno, anche il socio usa sempre sto termine con accezione positiva (che per me non ha senso..), però ti stimo!!!
Un saluto e in bocca al lupo con gli studi!!
 
non sono una persona invidiosa in questo caso ne provo e pure tanta!!!!
sinceri complimenti!!!!
io non invidio chi ha una ferrari, o i soldi in generale, ma chi dal "niente" come in questo caso, ottiene ciò che i soldi non potrebbero mai darti...la sensazione di toccare il cielo e di libertà...


rinnovo complimenti un motivo in più per riprendermi fisicamente e fare il corso alpinismo!!! anche se una tappa del genere è vicino all'impossibile mi basta sognarla di fare e sono felice...
 
Grazie ragazzi,
ma non fate l'errore di credere siano cose inarrivabili. Solo un anno fa arrapicottavo per la provincia, giusto qualche alpinistica, Grigna o normali alle classiche del Monte Rosa. Il corso di alpinismo l'avevo ormai fatto da 5 anni ma non riuscivo a trovare amici stabili.. Poi mi han chiamato al cai di varese, ho incominciato il programma per diventare istruttore e dopo un anno mi guardo indietro e vedo, in 10 mesi, più del triplo di vie fatte nei 5 anni precedenti. Non amo il cai come organizzazione, come burocrazia, anzi, prendo anche un po' in giro chi ne fa parte, appellandolo cajano, dimenticandomi che un po' lo sono anche io. Mi piacce la gente con cui mi trovo lì e lo scantinato in cui ci ritroviamo a parlare e decidere le uscite. Quindi, ribadisco, è tutto grazie a una bellissima compagnia. Quindi non crediate queste vie incredibili o difficili, anzi, sono molto "popolari" e battute.
 
Non amo il cai come organizzazione, come burocrazia, anzi, prendo anche un po' in giro chi ne fa parte, appellandolo cajano, dimenticandomi che un po' lo sono anche io. Mi piace la gente con cui mi trovo lì e lo scantinato in cui ci ritroviamo a parlare e decidere le uscite. Quindi, ribadisco, è tutto grazie a una bellissima compagnia. Quindi non crediate queste vie incredibili o difficili, anzi, sono molto "popolari" e battute.

Veramente noi li chiamiamo caini........:rofl: (e per favore non apriamo polemiche)
 
rinnovo complimenti un motivo in più per riprendermi fisicamente e fare il corso alpinismo!!! anche se una tappa del genere è vicino all'impossibile mi basta sognarla di fare e sono felice...

non credere come già detto sia così...impossibile. E' più alla portata di quanto si possa credere. Ma al di là di tutto, è necessario saper godere della montagna, a mio modo di vederla, e non della difficoltà. Quindi che tu sia sul terzo o sia sul settimo grado, sarà sempre la medesima sensazione quella di cui godrai. Il rischio è farsi prendere dalla prestazione, dal fare di più, ed è sbagliato, sebbene anche io ci sia caduto e ci cada tutt'ora.Fare quanto è naturale e spontaneo, bisogna aver voglia di andare. Mi è capitato di andare contro voglia, risultando poi demotivato e avvilito per il risultato, sebbene magari sportivamente difficile. Sarai tu stesso pian piano a tendere a difficoltà superiori, ma solo per "aggiornarti", ricercando sempre sempre e soltanto la stessa sensazione. Che poi è quella che ci spinge.
 
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