Montagna: scarpe alte o scarpe basse?

Memore di thread storici, sto provando con scarpe basse (Salomon Hornet e North Face Hedgehog) ma non so cosa pensare.
Quando vado in Grignetta sono uno dei pochi ad aver lo scarpone. Mi sento quasi in imbarazzo...
Solo che, in discesa, sinceramente mi trovo molto meglio, per non parlare dei mezzacosta che a volte incontro in Val Chiavenna.
Premetto che sono abituato allo scarpone pesante, cosa che sicuramente mi ha condizionato la biomeccanica di camminata e di appoggio. Se non so come si sviluppa il percorso, preferisco ancora quello pesante (Gronell Aprica), ma per giri non lunghi, in ambienti frequentati, può avere molto senso sperimentare quelle basse, che sono più godibili.
Un paradosso: le scarpe con cui mi trovo peggio, ma che in teoria sarebbero molto versatili, sono delle pedule della Scarpa (Infinity).
La suola è ottima così come la costruzione, ma l'insieme non è agile come una scarpa da trail, con cui mi adatto al terreno, né protettivo come uno scarpone. In breve, mi sono preso un paio di storte, mentre con le trail no.
 
Mi direte che sono un fuori di testa ma io indosso i miei Meindl Himalaya ( con soletta Spenco) anche per fare una passeggiata di mezz'ora con la famiglia. Sono quasi settimanalmente sulle cime Dolomitiche e pre Dolomitiche. Non faccio ferrate ma passo dal sottobosco al tipico terreno che si può trovare quando ci si avvicina a quota 3000 e la sicurezza che mi danno quei due carri armati è impagabile!
Max
 
ieri ho preso le fitwell piuma, avevo l'esigenza di una scarpa impermeabile e leggermente più alta per usarla anche con la neve.
oggi le ho testate.
test negativo per l'acqua, in due ore di camminata nell'erba bagnata il calzetto era bagnato anche se ho il dubbio che l'acqua sia passata da sopra...da ritestare, però devo mettere qualche prodotto sulla pelle che si è imbombata d'acqua.
di contro l'interno si è asciugato velocemente.
per tutto il resto, esperienza positiva, scarpa leggera flessibile comoda e protettiva...vedremo la durata.
niente vesciche nonostante il bel giro e nonostante fosse la prima uscita.
ho modificato l'allacciatura per le mie esigenze, togliendo un paio di incroci in mezzo e non utilizzando gli anelli più alti in modo da avere un'allacciatura simile alle scarpe basse.
in definitiva bel prodotto fatto in Italia.
 
Sono pienamente d'accordo sul tuo pensiero, le scarpe basse sono modaiole ma, se utilizzate su sentieri non perfettamente battuti e percorribili, pericolose!
Scarponcino alto tutta la vita, distorsioni lontani ricordi e sicurezza sui sentieri più "rovinati". Tremo quando vedo certi merenderos camminare con le Converse...
 
Glissai per tutto giugno: tu sei un fuoriclasse e io un escursionista, lasciamo perdere.
No, sono stufo dell'estremo, voglio finalmente divertirmi e scoprire con te le vie normali.
A luglio per prima Cima Stalla.
Permetti? mi soppesò lo zaino e ne eliminò metà del contenuto, mi autorizzò la tavoletta del cioccolato e sostituì i miei scarponi con un paio di sue miracolose "tennis" buone fino sul IV grado ed eccellenti addirittura sui ghiaioni. Lì a Pian Meluzzo.
Il paese, Luca Visentini
 
Scarponcino alto tutta la vita, distorsioni lontani ricordi e sicurezza sui sentieri più "rovinati". Tremo quando vedo certi merenderos camminare con le Converse...

Sono arrivato fino al giacoletti da crissolo con le nike alte da pallacanestro (ma senza la grossa radio sulla spalla),il discorso è che lo fai solo se il tempo è bello,la tua velocità minima e guardi nei punti difficili done metti ogni singolo piede.
E sopratutto se il cielo cambia e promette o ha anche solo idea di fare acqua ....retro e fuori dai piedi senza fermate intermedie.

Io dico che sono ancora accettabili per sentieri battuti anche pietrosi ma adagio,adagio e ancora più adagio.

Per me comunque il punto di riferimento per le uscite in montagna è quello che indossano....i cacciatori...di solito lowa ranger e simili. Diciamo che tra la roba con lo scafo in plastica e le superga basse ci sono N vie di mezzo. E rompiamo anche una lancia per il materiale SWAT o similari...nero a partem Comunque una bella camicia a quadrettoni ,pantaloni marroni e lowa ranger e fai la tua bella figura

Io direi che una volta che si escludono appunto le superga,le converse basse e le scarpe "da discotecaro" (quelle con le finte molle) tutto il resto più o meno va se si dosa l'acceleratore in modo molto prudente.

Quello su cui invece io abbaio e da tempo sono i "sandali per sport estremi" e a loro va il mio pù pù pù perchè un paio di quelli comperatami da ma mia nonna (che non ci capiva un....) si è aperto sugli scogli al mare e ho rotto un metatarso.

Comunque per i fautori delle "basse" dò alcuni nomi di roba valida sebbene non specifica. Sono allergiche al fango ma per il resto reggono
- globe sarbre
- DC dave mirra
- Etnies jamaica

E ovviamente le nike alte ....quelle vere degli anni 80
....le rifaranno mai?
 
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posso dire una cosa: ho letto questa discussione con calma perché mi interessava l'argomento. Ora credo di non sapere più che scarpe mi servono.:lol:
sintetizzando ho assodato due macroimpressioni:
- scarpe basse associate alla giusta suola e alle giuste predisposizioni fisiche senonché al giusto allenamento possono essere utilizzate quasi ovunque(meteo permettendo)
-scarpe alte sono più protettive ma possono indurre ad un affievolimento dei riflessi difensivi che il corpo mette in atto nel caso di cui sopra.

Io ho 2 dubbi:
il primo mi porta a pensare che per coprire le esigenze di un anno intero e di tipologia di percorso anche escludendo alpinismo mi ci vorranno 4-5 tipi di scarpa diverse.

il secondo che avendo tutte queste scarpe alcune rimarranno inutilizzate per lunghi periodi.

Ho capito bene?
 
-scarpe alte sono più protettive ma possono indurre ad un affievolimento dei riflessi difensivi che il corpo mette in atto nel caso di cui sopra.
Come sei arrivato a questa conclusione ? (sul fatto che sono più protettive ok, è il dopo che non capisco).

Ciao :si:, Gianluca
 
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perché 4-5 scarpe diverse?
ne bastano 3 o 2:
una bassa per fine primavera-autunno
una invernale per neve-freddo.
una intermedia...se non fai giri particolari invernale e intermedia possono coincidere.
i periodi di inutilizzo sono l'apice dell'estate e dell'inverno, nei periodi intermedi usi la scarpa più adatta all'uscita.
io ho attualmente una pedula leggera che allaccio basso per avere i vantaggi delle due tipologie di scarpe (purtroppo non ha una gran tenuta all'acqua ma finchè non le ho distrutte non le cambio) e uno scarpone invernale per quando fa freddo e c'è neve.
 
vari utenti hanno ribadito in maniera forse non troppo esplicita che date le proprie capacità/caratteristiche fisiche/allenamento riescono tranquillamente a controllare le torsioni delle articolazioni in modo da camminare in modo agevole in qualsiasi percorso con scarpe basse. Ma credo che sia pacifico dire che i presupposti per poter godere di tutto questo controllo con scarpa bassa siano abbastanza rari.
Credo sia plausibile, quindi non mi trovo in disaccordo. @znnglc

quindi 2 paia?
una alta e una bassa? @giangi4
 
Io sono "sistemato" (fino a rottamazione) su due paia, una bassa estiva/mezza stagione ed una alta invernale.

La scelta poi dipende naturalmente dal percorso. Se so che cammino per sfasciume tutto un giorno, magari uso quelle alte anche ad agosto...
 
vari utenti hanno ribadito in maniera forse non troppo esplicita che date le proprie capacità/caratteristiche fisiche/allenamento riescono tranquillamente a controllare le torsioni delle articolazioni in modo da camminare in modo agevole in qualsiasi percorso con scarpe basse. Ma credo che sia pacifico dire che i presupposti per poter godere di tutto questo controllo con scarpa bassa siano abbastanza rari.
Credo sia plausibile, quindi non mi trovo in disaccordo. @znnglc


personalmente utilizzo più calzature, alte, basse, rigide, morbide, ecc... , col tempo e con le passeggiate ho avuto modo di confrontare i diversi movimenti, quelle più stabili su terreni compatti (quindi escludendo i ghiaioni per intenderci) sono quelle basse da trail running, la sensazione che mi danno è quella di un appoggio che "sente" tutte le imperfezioni del terreno e tramite il gioco delle caviglie agisce e corregge l'inclinazione del piede in maniera automatica. il classico scarpone invece va dritto per dritto, non lo fermano le fossette, gli avvallamenti, le radici del terreno, e non essendo comunque uno scafandro metallico la caviglia si muove peggio, in maniera innaturale fino a piegarsi come non dovrebbe. difatti per quello che mi riguarda non ho mai preso una storta con le scarpe basse, con le pedule invece si.
altra cosa positiva delle scarpe basse è il minor coinvolgimento delle ginocchia e quindi dei menischi, la caviglia piegandosi e flettendosi fa fare meno lavoro al ginocchio e all'anca; tutte cose che non posso dimostrare scientificamente, ma semplicemente dicendo che a fine uscita i punti di indolenzimento da fatica si riconoscono (per quello che mi riguarda, poi magari su un'altra persona non è così).
un punto negativo delle scarpe basse è che essendo meno ammortizzate rispetto alle pedule si affatica e si indolentisce un pò di più la pianta del piede, i primi tempi fa un pò male
 
Ultima modifica:
Dopo lungo percorso di "trial and error" e ben due acquisti cannati, ho trovato la "pace dei sensi" con un paio di hoka tor ultra hi wp. La comodità estrema di un paio di scarpe da running e quindi ammortizzazione sublime combinata con le caratteristiche, seppur blande, di una pedula alta. Usate per 4-5 giri anche di durata medio lunga ( 6 ore) e piedi e gambe assolutamente non indolenziti. Se prevedo di stare parecchio sulla neve ho comunque un paio di aku più strutturate. Quindi direi che 2 paia possono bastare...
 
Dopo lungo percorso di "trial and error" e ben due acquisti cannati, ho trovato la "pace dei sensi" con un paio di hoka tor ultra hi wp. La comodità estrema di un paio di scarpe da running e quindi ammortizzazione sublime combinata con le caratteristiche, seppur blande, di una pedula alta. Usate per 4-5 giri anche di durata medio lunga ( 6 ore) e piedi e gambe assolutamente non indolenziti. Se prevedo di stare parecchio sulla neve ho comunque un paio di aku più strutturate. Quindi direi che 2 paia possono bastare...
Sulle hoka quoto alla grande. Ne avevo recentemente aperto una discussione. Ammortizzazione senza pari. Tenuta ottima. Ovviamente non vanno per terreni più pesanti anche perché proteggono meno dagli impatti
 
Io me ho 2 paia:
- 1 basse da approach, con cui faccio tutte le escursioni non alpinistiche spinte, faticano nei traversi e sui ghiaioni.
- scarponi per uscite su ghiacciaio e alpinistiche più spinte.
 
Anche io ero uno scarpone convinto, e solo alti fino a metà polpaccio... poi per risolvere un problema al ginocchio destro mentre correvo ho iniziato ad usare scarpette minimaliste... e ho capito che se si rispetta la meccanica del nostro corpo si hanno meno problemi a livello di articolazioni, anche le storte sono quasi impossibili da prendere.

Uno scarpone alto tuttavia in terreni molto difficili aiuta, specie se abbiamo sulle spalle uno zaino pesante... che sto imparando ad alleggerire insieme ale scarpe.
Come mi insegna anche qualcuno qui sul forum 1kg di scarpa equivale ad 8kg sulle spalle.
 
Io sono amante degli scarponi...li metterei tutti i giorni...ma belin...abito al mare!
Se penso di fare un'escursione sulle alpi,o anche sull'appennino,penso solo agli scarponi,non tanto alti ma intersuola abbastanza rigida.
Sono sicuro che le scarpe basse possono andare bene in molte situazioni ma alla protezione che danno un paio di scarponi non rinuncerei mai specie su sfasciumi pietraie varie...
Comunque c'è da dire che non tutti gli scarponi bloccano la caviglia in modo assoluto.
é anche vero che,specie in vacanza,mi sono trovato ad uscire con scarpe basse da escursionismo per girare intorno alla "base"ma poi mi son trovato nel complicato...e ne sono uscito bene lo stesso senza poi rallentare più di tanto.
Giustissimo anche il rispetto della meccanica del corpo,ho da poco scoperto la filosofia del Barefooting al quale ci si approccia principalmente con sandali e scarpe veramente minimaliste e non nel vero senso del termine,cioè a piedi nudi,anche se ci sono persone che lo fanno.
Quando posso in casa o in giardino specialmente cammino a piedi nudi e ne ho sempre tratto una sensazione di piacere senza per altro conoscere il barefooting.
Quindi concordo con chi dice che con le scarpe basse si fa lavorare meglio le articolazioni tutte...
Magari un giorno proverò anche io...ma gli scarponi...son così belli...eh eh eh...
 
Giustissimo anche il rispetto della meccanica del corpo,ho da poco scoperto la filosofia del Barefooting al quale ci si approccia principalmente con sandali e scarpe veramente minimaliste e non nel vero senso del termine,cioè a piedi nudi,anche se ci sono persone che lo fanno.
Quando posso in casa o in giardino specialmente cammino a piedi nudi e ne ho sempre tratto una sensazione di piacere senza per altro conoscere il barefooting.

È un'abitudine che ho preso anche io e una cosa che ho notato, non ho più mal di schiena da quando lo faccio!
Nel correre invece oltre al dolore avevo schiena rigida e spalle come se avessi avuto lo zaino... poi provai come consigliava qualcuno, ovvero, togliere le scarpe e correre qualche decina di metri la sensazione fu spettacolare!!
Per riuscire ad allenarsi a piedi nudi bisogna viverci altrimenti è impossibile abituarsi!

...ma gli scarponi...son così belli...eh eh eh...

Eh già anche io li porterei dappertutto!
 
Io mal di schiena quando ozio troppo in inverno tra letto e divano al caldo della stufa a legna.
Ho da poco preso un paio di sandali da barefooting non tanto estremi ma cercavo qualcosa di leggero,poco ingombrante,con un'allacciatura seria e un po di scolpitura della suola da usare nelle escursioni più lunghe alla sera.
Ma sto già pensando di provarli a 360 gradi in estate...
C'é gente che addirittura ci fa gare di corsa su sterrato ed escursioni in natura...quindi andare con le scarpe basse è già un lusso...
 
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