- Parchi delle Marche
-
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Data: 15/02/2017
Regione e provincia: Marche
Località di partenza: Pintura di Bolognola
Località di arrivo:
Tempo di percorrenza: 6:30h a/r con soste
Chilometri:10-13
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: neve, ghiaccio, valanghe
Periodo consigliato: inverno
Quota massima: 2035
Accesso stradale: Stazione sciistica di Pintura di Bolognola
Descrizione
Si prospettava la prima giornata di sole dopo tanti giorni di maltempo e andava sfruttata a dovere! decidiamo percorrere uno dei pochi itinerari "accessibili" dei Sibilini, Partendo dalla zona di Pintura di Bolognola. Il nostro itinerario prevedeva di risalire gli impianti, percorrere la crestina e il canalino che portano a Castel Manardo, e da li percorrere i vari saliscendi che ci avrebbero condotto al Monte Acuto. la giornata è splendida e la vista magnifica, ma lo strappo iniziale per risalire le piste non è dei più leggeri
(unica foto del sottoscritto )
passata la cresta (non troppo esposta) un piccolo canalino e qualche traverso leggero si raggiunge la cima di Monte Castel Manardo. la vista è bellissima e il corno grande attrae subito il nostro sguardo. da qui proseguiamo sempre seguendo la linea di cresta. lungo i pendii si vede qualche piccola valanga qua e la, ma non sembrano essercene di grandissime dimensioni.
il corno grande in tutta la sua maestosità.
dopo poco inizia la salita (che sembra breve ma non lo è) per il monte Acuto, non priva di insidie; a tratti su neve ventata, a tratti su neve dura. In alcuni punti la pendenza è davvero elevata e si procede a ramponi punte avanti e piccozza bella ancorata nella neve.
infine raggiungiamo il nostro obbiettivo, e data la scarsa condizione atletica e la stessa strada da percorrere al ritorno decidiamo di fermarci e non raggiungere il Pizzo Tre Vescovi. Spunta il Fargno nell'omonima forcella e ci promettiamo che il Pizzo Berro e la Priora saranno i nostri prossimi obiettivi... la vista è magnifica, il silenzio assordante e l'ambiente severo.
dopo la pausa pranzo ricominciamo la discesa con la dovuta cautela e torniamo alla base. la tenuta della neve che nelle ore mattutine era davvero eccellente cala un po, ma rimane pur sempre buona, abbiamo assaggiato ben di peggio
unica nota triste della giornata, vedere le zone terremotate abbandonate, e ricordare posti come Bolognola e Fiastra pieni di vita... speriamo tanto che queste zone potranno tornare a rifiorire presto! noi la nostra parte l'abbiamo fatta
Regione e provincia: Marche
Località di partenza: Pintura di Bolognola
Località di arrivo:
Tempo di percorrenza: 6:30h a/r con soste
Chilometri:10-13
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: neve, ghiaccio, valanghe
Periodo consigliato: inverno
Quota massima: 2035
Accesso stradale: Stazione sciistica di Pintura di Bolognola
Descrizione
Si prospettava la prima giornata di sole dopo tanti giorni di maltempo e andava sfruttata a dovere! decidiamo percorrere uno dei pochi itinerari "accessibili" dei Sibilini, Partendo dalla zona di Pintura di Bolognola. Il nostro itinerario prevedeva di risalire gli impianti, percorrere la crestina e il canalino che portano a Castel Manardo, e da li percorrere i vari saliscendi che ci avrebbero condotto al Monte Acuto. la giornata è splendida e la vista magnifica, ma lo strappo iniziale per risalire le piste non è dei più leggeri
(unica foto del sottoscritto )
passata la cresta (non troppo esposta) un piccolo canalino e qualche traverso leggero si raggiunge la cima di Monte Castel Manardo. la vista è bellissima e il corno grande attrae subito il nostro sguardo. da qui proseguiamo sempre seguendo la linea di cresta. lungo i pendii si vede qualche piccola valanga qua e la, ma non sembrano essercene di grandissime dimensioni.
il corno grande in tutta la sua maestosità.
dopo poco inizia la salita (che sembra breve ma non lo è) per il monte Acuto, non priva di insidie; a tratti su neve ventata, a tratti su neve dura. In alcuni punti la pendenza è davvero elevata e si procede a ramponi punte avanti e piccozza bella ancorata nella neve.
infine raggiungiamo il nostro obbiettivo, e data la scarsa condizione atletica e la stessa strada da percorrere al ritorno decidiamo di fermarci e non raggiungere il Pizzo Tre Vescovi. Spunta il Fargno nell'omonima forcella e ci promettiamo che il Pizzo Berro e la Priora saranno i nostri prossimi obiettivi... la vista è magnifica, il silenzio assordante e l'ambiente severo.
dopo la pausa pranzo ricominciamo la discesa con la dovuta cautela e torniamo alla base. la tenuta della neve che nelle ore mattutine era davvero eccellente cala un po, ma rimane pur sempre buona, abbiamo assaggiato ben di peggio
unica nota triste della giornata, vedere le zone terremotate abbandonate, e ricordare posti come Bolognola e Fiastra pieni di vita... speriamo tanto che queste zone potranno tornare a rifiorire presto! noi la nostra parte l'abbiamo fatta
Ultima modifica: