Alpinismo Monte Aquila dalla cresta del Monte Portella

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati

Data: 26 febbraio 2017
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Impianti Campo Imperatore
Località di arrivo: Impianti Campo Imperatore
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: ...
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: il tragitto è percorribile tutto l'anno, in presenza di neve assume connotati alpinistici
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: circa 400m
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2494
Accesso stradale: Assergi, Fonte Cerreto poi funivia del Gran Sasso


Descrizione

Il monte Aquila da Campo Imperatore è un'escursione che in assenza di neve consente di godere panorami meravigliosi con un dislivello modesto e su sentiero ben tracciato e stranamente comodo per essere in appennino, un'escursione ottima per chi vuole prendere dimestichezza con certi ambienti e godere di vedute splendide oppure se si ha poco tempo a disposizione o ci si vuole curare la bronchite come racconta il socio @Leo da solo in questo succulento report https://www.avventurosamente.it/xf/threads/curare-la-bronchite-camminando-su-monte-aquila.45181/

Quando la neve ricopre il Gran Sasso ed assume condizioni stabili che lo consentono, l'escursione al monte Aquila diventa uno degli itinerari di Alpinismo più comodi da raggiungere e senza difficoltà tecniche di particolare rilievo. Il tragitto differisce da quello estivo perché non potendosi percorrere la normale (itinerario che porta aggirando la Portella alla sella di monte Aquila), prevede gioco forza la salita diretta al rifugio Duca degli Abruzzi e da lì poi la sella del monte Aquila e la vetta si raggiungono dalla splendida cresta del monte Portella.

Attenzione, come dicevo poco sopra si tratta di un'escursione che non ha un grado elevato di difficoltà ma stiamo parlando di alpinismo, con tutto quello che ne deriva: innanzitutto picozza e ramponi sono indispensabili ed aggiungo anche una certa dimestichezza nell'uso perché come vedrete dalle immagini è "severamente vietato cadere"... nel senso che la cresta in svariati punti è affilata (quindi serve anche non soffrire in caso di esposizione) ed una caduta avrebbe un solo esito: il più nefasto perché parliamo di centinaia di metri da un lato o dall'altro, non a strapiombo ma con pendenze che difficilmente consentirebbero di fermarsi... detto questo che mi sembrava doveroso, passo alle fotografie di questa splendida giornata trascorsa con gli amici della sezione del CAI di Isola del Gran Sasso alla quale sono iscritto.

Con la funivia da Fonte Cerreto raggiungiamo il piazzale di Campo Imperatore, la giornata è splendida ed essendo domenica ed in prossimità di impianti da sci nonchè sul punto di partenza di svariate possibilità alpinistiche o scialpinistiche, c'è una discreta presenza di persone

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La salita al Duca degli Abruzzi inizia ripida e prosegue tale... non mi è mai piaciuto salire da qui, ma non si può fare altrimenti..

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Poi la neve non è il massimo, fa caldo e siamo esposti a sud, i ramponi già sono indispensabili ma la neve non sostiene... e la pendenza non manca, procediamo a zig-zag.

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Giunti al rifugio Duca degli Abruzzi, una breve sosta

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E siamo pronti a partire... qualche nuvola ci accarezza, il Corno Grande si mostra alle nostre spalle

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Si parte per la cresta che subito si mostra sinuosa e splendida

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Non è un'impresa, ma come dicevo è vietato sbagliare.

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I saliscendi si alternano, le nubi si diradano

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E mostrano panorami incantevoli

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Parte del tracciato alle nostre spalle, il monte Portella e la sua cresta, a destra spicca il pizzo Cefalone

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Qualche altra nube si riaffaccia dalla piana di Campo Imperatore ma la visibilità resta sempre ottima

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Il monte Aquila si mostra bianco e tondo di fronte a noi, a destra ci saluta il severo monte Prena

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Un ultimo pezzo appena più articolato per la presenza di rocce

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E siamo sulla sella del monte Aquila

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Da qui l'itinerario poi piega ad est in maniera piuttosto libera e con l'ultimo strappo in salita prima della vetta

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Contempo la splendida cresta percorsa ed il rifugio Duca degli Abruzzi dalla vetta

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davanti a noi si rivela la catena orientale, ma è il momento di rifocillarci

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Anche se la giornata è splendida, è febbraio e siamo a 2500m... la sosta non è lunghissima ed iniziamo a tornare sui nostri passi, anche perchè abbiamo un progettino da realizzare

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Mi volto a guardare verso sua maestà il Corno Grande e... che te lo dico a fare?

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Il progettino è approfittare della neve e dello splendido scenario di Campo Pericoli per fare qualche esercitazione con ARTVA, sonda e pala e qualche manovra di corda

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L'esercitazione è interessante ed il tempo vola, poi però c'è anche qualche nube incombente che vorremmo evitare di trovarci in cresta, si riparte.

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La cresta dalla parte opposta non è meno bella dell'andata...

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E siamo di nuovo al Duca degli Abruzzi, le nuvole ci han fatto solo da splendida scenografia

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La neve già molle in salita ovviamente ha accusato il caldo della giornata, ma sono troppo contento per questa splendida giornata di montagna e adesso pensiamo solo alla birra che ci faremo una volta seduti al bar...

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Alla prossima!
 
Meraviglia!!!:woot::woot: Dev'essere davvero emozionante percorrere"certi sentieri".
Interessante anche le prove tecniche che avete fatto..... io a mala pena so fare i nodi alle scarpe:lol: mi farebbe bene imparare qualcosa in più di come mettere i soli piedi.
Foto stupende con dei modelli insuperabili ;)
Innevato da quelle parti è tutto un'altro mondo
 
Dati

Data: 26 febbraio 2017
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Impianti Campo Imperatore
Località di arrivo: Impianti Campo Imperatore
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: ...
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: il tragitto è percorribile tutto l'anno, in presenza di neve assume connotati alpinistici
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: circa 400m
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2494
Accesso stradale: Assergi, Fonte Cerreto poi funivia del Gran Sasso


Descrizione

Il monte Aquila da Campo Imperatore è un'escursione che in assenza di neve consente di godere panorami meravigliosi con un dislivello modesto e su sentiero ben tracciato e stranamente comodo per essere in appennino, un'escursione ottima per chi vuole prendere dimestichezza con certi ambienti e godere di vedute splendide oppure se si ha poco tempo a disposizione o ci si vuole curare la bronchite come racconta il socio @Leo da solo in questo succulento report https://www.avventurosamente.it/xf/threads/curare-la-bronchite-camminando-su-monte-aquila.45181/

Quando la neve ricopre il Gran Sasso ed assume condizioni stabili che lo consentono, l'escursione al monte Aquila diventa uno degli itinerari di Alpinismo più comodi da raggiungere e senza difficoltà tecniche di particolare rilievo. Il tragitto differisce da quello estivo perché non potendosi percorrere la normale (itinerario che porta aggirando la Portella alla sella di monte Aquila), prevede gioco forza la salita diretta al rifugio Duca degli Abruzzi e da lì poi la sella del monte Aquila e la vetta si raggiungono dalla splendida cresta del monte Portella.

Attenzione, come dicevo poco sopra si tratta di un'escursione che non ha un grado elevato di difficoltà ma stiamo parlando di alpinismo, con tutto quello che ne deriva: innanzitutto picozza e ramponi sono indispensabili ed aggiungo anche una certa dimestichezza nell'uso perché come vedrete dalle immagini è "severamente vietato cadere"... nel senso che la cresta in svariati punti è affilata (quindi serve anche non soffrire in caso di esposizione) ed una caduta avrebbe un solo esito: il più nefasto perché parliamo di centinaia di metri da un lato o dall'altro, non a strapiombo ma con pendenze che difficilmente consentirebbero di fermarsi... detto questo che mi sembrava doveroso, passo alle fotografie di questa splendida giornata trascorsa con gli amici della sezione del CAI di Isola del Gran Sasso alla quale sono iscritto.

Con la funivia da Fonte Cerreto raggiungiamo il piazzale di Campo Imperatore, la giornata è splendida ed essendo domenica ed in prossimità di impianti da sci nonchè sul punto di partenza di svariate possibilità alpinistiche o scialpinistiche, c'è una discreta presenza di persone

Vedi l'allegato 148967

La salita al Duca degli Abruzzi inizia ripida e prosegue tale... non mi è mai piaciuto salire da qui, ma non si può fare altrimenti..

Vedi l'allegato 148968

Poi la neve non è il massimo, fa caldo e siamo esposti a sud, i ramponi già sono indispensabili ma la neve non sostiene... e la pendenza non manca, procediamo a zig-zag.

Vedi l'allegato 148969

Giunti al rifugio Duca degli Abruzzi, una breve sosta

Vedi l'allegato 148970

E siamo pronti a partire... qualche nuvola ci accarezza, il Corno Grande si mostra alle nostre spalle

Vedi l'allegato 148971

Si parte per la cresta che subito si mostra sinuosa e splendida

Vedi l'allegato 148972

Non è un'impresa, ma come dicevo è vietato sbagliare.

Vedi l'allegato 148973

I saliscendi si alternano, le nubi si diradano

Vedi l'allegato 148974

E mostrano panorami incantevoli

Vedi l'allegato 148975

Parte del tracciato alle nostre spalle, il monte Portella e la sua cresta, a destra spicca il pizzo Cefalone

Vedi l'allegato 148976

Qualche altra nube si riaffaccia dalla piana di Campo Imperatore ma la visibilità resta sempre ottima

Vedi l'allegato 148977

Il monte Aquila si mostra bianco e tondo di fronte a noi, a destra ci saluta il severo monte Prena

Vedi l'allegato 148978

Un ultimo pezzo appena più articolato per la presenza di rocce

Vedi l'allegato 148979

E siamo sulla sella del monte Aquila

Vedi l'allegato 148980

Da qui l'itinerario poi piega ad est in maniera piuttosto libera e con l'ultimo strappo in salita prima della vetta

Vedi l'allegato 148981

Contempo la splendida cresta percorsa ed il rifugio Duca degli Abruzzi dalla vetta

Vedi l'allegato 148982

davanti a noi si rivela la catena orientale, ma è il momento di rifocillarci

Vedi l'allegato 148983

Anche se la giornata è splendida, è febbraio e siamo a 2500m... la sosta non è lunghissima ed iniziamo a tornare sui nostri passi, anche perchè abbiamo un progettino da realizzare

Vedi l'allegato 148984

Mi volto a guardare verso sua maestà il Corno Grande e... che te lo dico a fare?

Vedi l'allegato 148985

Il progettino è approfittare della neve e dello splendido scenario di Campo Pericoli per fare qualche esercitazione con ARTVA, sonda e pala e qualche manovra di corda

Vedi l'allegato 148986

L'esercitazione è interessante ed il tempo vola, poi però c'è anche qualche nube incombente che vorremmo evitare di trovarci in cresta, si riparte.

Vedi l'allegato 148987

La cresta dalla parte opposta non è meno bella dell'andata...

Vedi l'allegato 148988

E siamo di nuovo al Duca degli Abruzzi, le nuvole ci han fatto solo da splendida scenografia

Vedi l'allegato 148989

La neve già molle in salita ovviamente ha accusato il caldo della giornata, ma sono troppo contento per questa splendida giornata di montagna e adesso pensiamo solo alla birra che ci faremo una volta seduti al bar...

Vedi l'allegato 148990

Alla prossima!
Molto bello davvero, complimenti. La mia insonnia credo sia anche dovuta al senso di colpa....ammetto di non aver fatto mai escursioni nel gruppo del Gran Sasso :(
:azz:
 
Meraviglia!!!:woot::woot: Dev'essere davvero emozionante percorrere"certi sentieri".
Interessante anche le prove tecniche che avete fatto..... io a mala pena so fare i nodi alle scarpe:lol: mi farebbe bene imparare qualcosa in più di come mettere i soli piedi.
Foto stupende con dei modelli insuperabili ;)
Innevato da quelle parti è tutto un'altro mondo

Ahah, guarda che io facevo le foto... quelli bravi davvero con corde&affini sono i due ragazzi che hai conosciuto sul Picco Pio XI ;)
Dai che una gitarella da quelle parti dobbiamo farla in invernale... :si:

Bellissimo. Compimenti e grazie per aver condiviso.

Grazie a te, Orso!
 
Spettacolo!
Quanti ricordi mi ha suscitato questo racconto!
La salita preparatoria al rifugio Duca degli Abruzzi per la via Normale, l'affilata cresta dominata dal Corno Grande, il rumore dei ferri che mordono il ghiaccio, il mare di nubi sottostante, tutto il mondo ai propri piedi .... quante emozioni rievocate e rivissute leggendo questo post!
 
Bella salita. Complimenti!
Interessante la prova sul campo che avete fatto.
La cresta che va dal Rifugio Duca degli Abruzzi alla sella del Monte Aquila in condizioni invernali non è per niente banale.
L'ho percorsa quando ho fatto la direttissima al Corno Grande e l'ho trovata un po' ostica con cornici molto pronunciate. Tant'è che al ritorno feci il sentiero estivo, un po' per tagliare il percorso, un po' perché non mi piace passare per gli stessi posti dell'andata. Ma non so se è stata una scelta saggia: il sentiero estivo con neve è pericoloso per le valanghe, l'anno prima morirono due persone in quel punto per questo motivo.
Allego una foto sul tratto fatto in discesa da me e il mio compagno
15.jpg
 
Bella salita. Complimenti!
Interessante la prova sul campo che avete fatto.
La cresta che va dal Rifugio Duca degli Abruzzi alla sella del Monte Aquila in condizioni invernali non è per niente banale.
L'ho percorsa quando ho fatto la direttissima al Corno Grande e l'ho trovata un po' ostica con cornici molto pronunciate. Tant'è che al ritorno feci il sentiero estivo, un po' per tagliare il percorso, un po' perché non mi piace passare per gli stessi posti dell'andata. Ma non so se è stata una scelta saggia: il sentiero estivo con neve è pericoloso per le valanghe, l'anno prima morirono due persone in quel punto per questo motivo.
Allego una foto sul tratto fatto in discesa da me e il mio compagno
Vedi l'allegato 149003
:help::help:
 
Spettacolo!
Quanti ricordi mi ha suscitato questo racconto!
La salita preparatoria al rifugio Duca degli Abruzzi per la via Normale, l'affilata cresta dominata dal Corno Grande, il rumore dei ferri che mordono il ghiaccio, il mare di nubi sottostante, tutto il mondo ai propri piedi .... quante emozioni rievocate e rivissute leggendo questo post!

Grazie Stefano! Felice che ti sia piaciuto il racconto e soprattutto che ti abbia evocato bei ricordi :si:
 
Bella salita. Complimenti!
Interessante la prova sul campo che avete fatto.
La cresta che va dal Rifugio Duca degli Abruzzi alla sella del Monte Aquila in condizioni invernali non è per niente banale.
L'ho percorsa quando ho fatto la direttissima al Corno Grande e l'ho trovata un po' ostica con cornici molto pronunciate. Tant'è che al ritorno feci il sentiero estivo, un po' per tagliare il percorso, un po' perché non mi piace passare per gli stessi posti dell'andata. Ma non so se è stata una scelta saggia: il sentiero estivo con neve è pericoloso per le valanghe, l'anno prima morirono due persone in quel punto per questo motivo.
Allego una foto sul tratto fatto in discesa da me e il mio compagno
Vedi l'allegato 149003

E si, il percorso estivo è sconsigliabile nella maggior parte delle occasioni... bellissima e da brividi la discesa che avete fatto, questa variante l'han fatta ieri la mia sezione come uscita ufficiale (noi eravamo in avanscoperta diciamo) al ritorno, in pratica buona parte del sentiero estivo è praticabile (anche se un po' innevato) e non a rischio valanga e l'unico tratto impegnativo (ma divertente, mi hanno detto) risulta quello che è lo zig-zag più verticale che sbuca sulla sella di monte Aquila...
Se ti devo dire la verità, io che non sono un cercatore di vette, avrei volentieri fatto un giro al rifugio Garibaldi ovvero due passi nella piana di Campo Pericoli che letteralmente "mi chiamava"... è uno sfizio che mi voglio togliere, non so se riuscirò questo anno perché sono partito tardi e con un grave ritardo di forma fisica a causa di uno stop prolungato per un infortunio... ma è lí che mi aspetta :p
Grazie della chiacchierata :si:

P.S. Dimenticavo! Le prove son state con sonda Artva e pala, autoarresto e per i più smanettoni manovre di corda (paranco) che io ho solo fotografato :biggrin:
 
Ultima modifica:
E si, il percorso estivo è sconsigliabile nella maggior parte delle occasioni... bellissima e da brividi la discesa che avete fatto, questa variante l'han fatta ieri la mia sezione come uscita ufficiale (noi eravamo in avanscoperta diciamo) al ritorno, in pratica buona parte del sentiero estivo è praticabile (anche se un po' innevato) e non a rischio valanga e l'unico tratto impegnativo (ma divertente, mi hanno detto) risulta quello che è lo zig-zag più verticale che sbuca sulla sella di monte Aquila...
Se ti devo dire la verità, io che non sono un cercatore di vette, avrei volentieri fatto un giro al rifugio Garibaldi ovvero due passi nella piana di Campo Pericoli che letteralmente "mi chiamava"... è uno sfizio che mi voglio togliere, non so se riuscirò questo anno perché sono partito tardi e con un grave ritardo di forma fisica a causa di uno stop prolungato per un infortunio... ma è lí che mi aspetta :p
Grazie della chiacchierata :si:

P.S. Dimenticavo! Le prove son state con sonda Artva e pala, autoarresto e per i più smanettoni manovre di corda (paranco) che io ho solo fotografato :biggrin:
Bella la piana di Campo Pericoli con la neve, sembra un luogo fuori dal mondo e condivido la tua voglia di attraversarla, anche se penso che forse è meglio camminarci con le ciaspole.
Sempre utile fare qualche ripasso sulla sicurezza, conoscere bene le manovre, soprattutto l'autoarresto ci fa progredire con più scioltezza e sicurezza.
Ti auguro di riprendere quanto prima la forma ottimale :si:
 
Un anello breve ma dalle sensazioni e panorami da altissima montagna e con quel tanto di tecnicità che aumenta il piacere.
Sono anni che manco dal Gran Sasso innevato e mi hai ricordato che nel periodo dell'incoscienza (quello nel quale si compiono le più grandi imprese, ma spesso si va anche a braccetto com la morte) anche io mi sono fatto la via estiva in invernale durante una Traversata della Provvidenza,
130 014 Verso la sella di Mt Aquila.jpg
che se ci penso mi chiedo ancora con non ci è cascata in testa tutta la montagna.
 
Bella la piana di Campo Pericoli con la neve, sembra un luogo fuori dal mondo e condivido la tua voglia di attraversarla, anche se penso che forse è meglio camminarci con le ciaspole.
Sempre utile fare qualche ripasso sulla sicurezza, conoscere bene le manovre, soprattutto l'autoarresto ci fa progredire con più scioltezza e sicurezza.
Ti auguro di riprendere quanto prima la forma ottimale :si:

Si Mezcal, Campo Pericoli è un altro di quei posti magnetici del Gran Sasso e con la neve probabilmente lo diventa ancor di più... al di là delle immagini che ho messo qui, quella che segue è la tipologia di immagine per la quale mi porto appresso due kilogrammi e mezzo di macchina fotografica, il bianco e nero.

image.jpeg

In quest'anno con tanta neve sto davvero invidiando chi è capace di fare scialpinismo perché consente davvero tempi e soprattutto di evitare sfondamenti che spesso nemmeno le ciaspole evitano... però lo farò, con le ciaspole e magari coinvolgendo il socio @Leo da solo che era già mia intenzione, il Garibaldi innevato lo vorrei proprio visitare.
Grazie ancora di tutto.
 
Un anello breve ma dalle sensazioni e panorami da altissima montagna e con quel tanto di tecnicità che aumenta il piacere.
Sono anni che manco dal Gran Sasso innevato e mi hai ricordato che nel periodo dell'incoscienza (quello nel quale si compiono le più grandi imprese, ma spesso si va anche a braccetto com la morte) anche io mi sono fatto la via estiva in invernale durante una Traversata della Provvidenza, Vedi l'allegato 149058 che se ci penso mi chiedo ancora con non ci è cascata in testa tutta la montagna.

Grazie Marco!
La traversata della Provvidenza... Provvidenza/Campo Imperatore? Con l'altro cialtrone abbiamo un po' di progetti bellicosi (con pernotto, ed io cerco una cosetta nel Venacquaro ;)) ma farla in invernale è epica, al di là dei rischi!

Quel traverso nell'immagine è stupendo (stupenda anche la foto) e mi apre al concetto che al di là dell'indubbio rischio se le condizioni lo consentono non è qualcosa di "vietato". È un discorso che si sta facendo pressante quello della sicurezza in montagna ed in Abruzzo, dopo Rigopiano soprattutto, stiamo vivendo alcune aberrazioni dovute ai tempi moderni...
Purtroppo per dubbie ripartizioni delle responsabilità e soprattutto per un grave vizio di valutazione di fondo, si inciampa spesso in divieti o norme restrittive che non servono ad aumentare la "sicurezza" quanto a sgravare di responsabilità il soggetto giuridico di turno.

L'errore di fondo è non far capire in maniera istituzionale che chi va in montagna corre dei rischi e non può imputare sempre e comunque al Sindaco o chicchessia la responsabilità se accade qualcosa.
Una cresta come quella del Portella è accessibile dopo una salita ripida ma facile e dopo che una funivia ti ha portato a 2100m, ma se scivoli dalla cresta non lo racconti, può essere mai colpa delle istituzioni? Che senso ha vietare attività in montagna come è stato fatto più volte questo inverno in Abruzzo?
Chi vive la montagna in maniera consapevole ne conosce i pericoli ed accetta il rischio, chi non è consapevole non può scaricare responsabilità su altri se non su se stesso.

Se l'allerta valanghe è livello 4 si esce o no? Si esce a livello 2? Ma anche a livello 2 si può staccare una valanga, come la mettiamo?
Sono quesiti difficili e di difficile soluzione, qualche giorno fa leggevo una riflessione di un alpinista sulla nuova normativa che prevede l'obbligo di ARTVA in Abruzzo in tutte le attività invernali al di fuori delle piste (in teoria anche una ciaspolata al Chiarino quindi) che si chiedeva che senso ha obbligare le persone a comprare un costoso (magari utile, è da vedere) apparecchio piuttosto che invece obbligarlo a frequentare un corso serio di nivologia... bisogna ammettere che era polemico ma non ha tutti i torti quando diceva che la maggior parte delle volte l'Artva serve solo a trovare prima le salme...

Ecco che mi dilungo sempre, grazie ancora...
 
Sono quesiti difficili e di difficile soluzione, qualche giorno fa leggevo una riflessione di un alpinista sulla nuova normativa che prevede l'obbligo di ARTVA in Abruzzo in tutte le attività invernali al di fuori delle piste (in teoria anche una ciaspolata al Chiarino quindi) che si chiedeva che senso ha obbligare le persone a comprare un costoso (magari utile, è da vedere) apparecchio piuttosto che invece obbligarlo a frequentare un corso serio di nivologia... bisogna ammettere che era polemico ma non ha tutti i torti quando diceva che la maggior parte delle volte l'Artva serve solo a trovare prima le salme...
Come non quotarlo.

Il problema è che le leggi devono valere per tutti sia per gli avveduti che per gli sprovveduti, anche se IMHO per questi ultimi non c'è legga che tenga...:(
Si rischia di avere gente rispettosa delle leggi che si porta l'apparecchiatura per gite a rischio a zero, e lo sprovveduto che non rispetta la legge, che non la porta dietro neanche in zone ad alto rischio.

Ultima considerazione, per la maggior parte delle valanghe non c'è ARTVA che tenga, anche se ti trovano in fretta è sempre troppo tardi :gover:; serve solo per valanghe di lieve entità, dove allora è fondamentale arrivare in fretta.

L'unico mezzo veramente efficace contro le valanghe è la prevenzione; nel senso che so valutare i rischi e le condizioni della neve (significa conoscere lo sviluppo del manto nevoso durante tutta la stagione) e nel caso rinuncio; anche se rimane sempre una piccola percentuale legata all'imponderabile, meglio nota come sfiga.

Scusa per l'OT.

Comunque bella gita complimenti. :si:
 
.............
Se ti devo dire la verità, io che non sono un cercatore di vette, avrei volentieri fatto un giro al rifugio Garibaldi ovvero due passi nella piana di Campo Pericoli che letteralmente "mi chiamava"... è uno sfizio che mi voglio togliere, non so se riuscirò questo anno perché sono partito tardi e con un grave ritardo di forma fisica a causa di uno stop prolungato per un infortunio... ma è lí che mi aspetta :p
Grazie della chiacchierata :si:
Riprendo la chiacchierata... :)
Si, anch'io non sono un irriducibile cercatore di vette e un giorno di settembre di molti anni fa, me ne andai a passeggio per Campo Pericoli compiedo un fantastico giro ad anello che toccava entrambi i rifugi. Nulla di più bello e appagante. Lo rifarei ancora... e perchè no? Ne terrò conto per le prossime incursioni in zona Campo Imperatore.
La strada per C. I. è ancora chiusa ma non appena ritorna transitabile voglio ritornare sul monte Aquila, dove sono stato molti anni fa ma questa volta mi piacerebbe raggiungerlo dal Vado di Corno, un sentiero che dicono sia ancora più bello e panoramico rispetto al più classico.
Bellissi tue foto, c'è una luce particolarmente calda che esalta la bellezza degli ambienti. Sicuramente è stato bravo il fotografo ma sul Gran Sasso regna quasi sempre una bella luce.
 
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