Alpinismo Monte Bianco (4810m) e Dome de Gouter (4304m)

Dopo anni ad ammirarlo e sognarlo è giunto il momento di salirlo!
Gita stupenda, impegnativa sotto tutti i punti di vista ma appagante per spirito e corpo.
Partenza sabato mattina presto dall'arrivo della Skyway a quota 3400 con destinazione Ref. Des Cosmiques a circa 3600 attraversando con molti sali e scendi la stupenda Vallée Blanche. Nel pomeriggio ci siamo riposati ed acclimatati al cospetto del Tacul che visto da lì sembra davvero imponente! Cena presto ed a letto subito perché la sveglia è alle 00:30!!
Fin dalla partenza ci accompagnerà un vento forte e costante che terrà però il cielo limpido tutto il giorno, che culo!
La prima parte della Via dei Tre Monti sale la parete centrale del Tacul che è davvero molto diretta e la fatica si fa sentire, il buio ci avvolge e le uniche cose che vediamo sono le luci di Chamonix ed i passi illuminati dalle frontali...beh, forse l'attraversamento dei due crepacci terminali sarebbe stato più spaventoso alla luce del sole, così invece è stato molto Easy (il primo è già allestito con scala fissa perché è davvero molto aperto)...
Dopo quasi tre ore si sbuca in prossimità della vetta (davvero vicinissima ma la farò la prossima volta) in vista del Mont Maudit, le primissime luci dell'alba intanto ci mostrano alle spalle la Aiguille Verte, 5 minuti di sosta per godere di questo panorama erano d'obbligo!
La breve discesa verso il Maudit e la risalita verso il colle le affrontiamo abbastanza velocemente ed arriviamo alla base del canale finale al sorgere del sole...woooow! L'alba più bella della mia vita!
Mentre aspettiamo il nostro turno sento staccarsi qualcosa in alto ma non faccio in tempo a coprirmi che vengo colpito in faccia ed alla mano da due palle di ghiaccio, un dolore breve ed intenso, sanguino...tutto ok, posso procedere!
Salgo il canale con due picche, la fatica si inizia a sentire...arrivati in vetta spunta finalmente lui, un trofeo finora solo immaginato che ora è ben visibile, il Monte Bianco!
Breve discesa in traverso verso il Col della Brenva, qui il vento diventa davvero forte...oramai mancano 500m, stringiamo i denti e dopo una breve pausa si riparte.
Da qui in poi le difficoltà sono fisiche e non tecniche. La quota si fa sentire, il respiro è leggero ed i passi pesanti...si sale a zig zag per quasi 2 ore ma alla fine eccola....
Vetta!!
Il cuore batte all'impazzata, l'emozione è enorme, siamo sul tetto d'Europa, giornata stupenda,si vede tutto! Ma proprio tutto!

Foto di vetta, pianto la bandiera e si riparte,sono le 9:30 e la discesa verso il Nid d'Aigle è lunga ed impegnativa.
Scendiamo la cresta Delle Bosses, chissà perché la immaginavo affilatissima invece è molto simile alla Parrot fatta la settimana prima con @giuliof e @Phantom , meglio!
Arrivati alla Vallot altra breve pausa e poi via verso il Gouter...dopo una piccola discesa si risale verso il Dome de Gouter (in vetta un elicottero del soccorso alpino a motori accesi ci impedisce di fermarci) e giù verso il rifugio su neve fantastica che inizia a mollare al punto giusto!
Arrivati al vecchio Gouter (ora usato solo come locale invernale) togliamo i ramponi ed iniziamo la discesa della Ferrata che porta al famoso Couloir... Un misto di facile disarrampicata e brevi tratti di sentiero che permettono la discesa senza usare longevità e ci consente di guadagnare minuti preziosi!
Il Grand Couloir è impressionante, vengono giù blocchi grossi come cocomeri ad una velocità impressionante! Il primo a passare resta di vedetta sul lato opposto e sarà il nostro sguardo verso l'alto mentre noi ci preoccupiamo solo di correre (picca in mano per sicurezza, il canale è ancora innevato tranne il tratto attraversato dal ruscello). Cuore in gola ma alla fine passiamo tutti abbastanza velocemente, fine Delle difficoltà, finalmente ci possiamo rilassare....
Non proprio...
L'ultimo treno parte alle 17:00 ed in un'ora abbiamo ancora da fare 1000m in discesa!
I piedi urlano, le ginocchia piangono ma partiamo a razzo...il gruppo si allunga e si divide...Alcuni riescono a prendere il treno (alla fine la stazione del Nid d'Aigle è chiusa ed il treno si ferma all'intermedia), a noi tocca continuare la camminata su rotaie fino agli impianti a quota 1700m... esattamente,
3100m (3200 contando vari sali e scendi) dalla vetta alla civiltà! Gli ultimi metri sono un calvario, la funivia nel frattempo chiude e ci si prospetta un extra bonus di altri 1000m in discesa...per fortuna il bigliettaio ha finito il turno e ci consente di scendere in auto con lui sulle strade di servizio degli impianti!
Zaini nel cassone e giù veloci come dei pazzi (grande pilota) arriviamo 5minuti prima della partenza del bus che ci riporterà a Courmayeur, che avventura! Arrivati in Italia restiamo a guardare ancora un po'il Monte Bianco, si, stavolta con occhi diversi, oggi, per qualche minuto è stato anche nostro!
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Descrizione impareggiabile !
Il Monte Bianco è anche il mio sogno, proprio di quelli della serie "fatto questo, chiudo baracca" ,
Purtroppo resterà tale finchè il mio eterno problema rimarranno le discese sia per i problemi fisici che mi porterò dietro fino alla seconda operazione che m'aspetta, sia proprio per la mia imbranatezza tecnica (sono allergico alle discese).
Dopo essermi operato a un piede paradossalmente - rispetto a prima - avverto tutta l'enorme differenza tra uno e l'altro. E allora di una descrizione così non potrà che rimanermi impresso più di tutto "i piedi urlano, le ginocchia piangono" pensando a una discesa che se già costringe a urlare un piede sano, figurarsi cosa farebbe con uno che già urla di suo per infinitamente meno, a volte addirittura passeggiando.
E senza considerare che c'è stata pure la fortuna per lo stra-rotto della cuffia (il passaggio in auto trovato non si sa come).
 
Descrizione impareggiabile !
Il Monte Bianco è anche il mio sogno, proprio di quelli della serie "fatto questo, chiudo baracca" ,
Purtroppo resterà tale finchè il mio eterno problema rimarranno le discese sia per i problemi fisici che mi porterò dietro fino alla seconda operazione che m'aspetta, sia proprio per la mia imbranatezza tecnica (sono allergico alle discese).
Dopo essermi operato a un piede paradossalmente - rispetto a prima - avverto tutta l'enorme differenza tra uno e l'altro. E allora di una descrizione così non potrà che rimanermi impresso più di tutto "i piedi urlano, le ginocchia piangono" pensando a una discesa che se già costringe a urlare un piede sano, figurarsi cosa farebbe con uno che già urla di suo per infinitamente meno, a volte addirittura passeggiando.
E senza considerare che c'è stata pure la fortuna per lo stra-rotto della cuffia (il passaggio in auto trovato non si sa come).
Non ti buttare giù, guarda che la discesa di proporzioni bibliche (o fantozziane se preferite :biggrin:) era dovuta alla temporanea chiusura degli impianti da Chamonix.

Lo scorso weekend hanno riaperto, tranne gli ovetti tra punta Helbronner e Aguille du Midi. Per cui ora te la puoi cavare con solo 1.300-1400 metri di discesa se scendi per la via dei Tre Monti.
 
Quoto il buon @Phantom , non è obbligatorio fare la traversata! Non rinunciare ai tuoi sogni senza lottare, mai! Anzi, sicuramente anche io lo rifarò nonostante tutto e stavolta dalla via Italiana e scendendo dalla Tre Monti per farmi anche il Piton des Italiens, il Courmayeur ed il Tacul :dent4:
 
Mi avete fatto ricordare una due giorni di settembre di sette anni fa, che fatica, e che ricordi.
Io sceso dalla stessa via salita , la risalita all'Aguille sembrava l'Everest!
Complimenti vivissimi, vedo che andate forte, una estate a mille eh?
Foto decisamente fantastiche!
 
Grazie mille ad entrambi! Effettivamente quest'anno abbiamo davvero sfruttato al massimo le ottime condizioni dei ghiacciai...per il momento sono al nono 4000 del 2018 e l'estate non è ancora finita!
 
La gita è stata fatta in 2 giorni, il primo è stato di trasferimento dal rifugio Torino al Cosmique (500m di dislivello) il secondo giorno la salita in vetta (1500m) e la discesa alla stazione di arrivo della funivia (-3100m)...
 
Alto Basso