- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Regionale Sirente-Velino
Data: 24 febbraio 2014
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Rocca di Cambio
Località di arrivo: monte Cagno
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza comprese le soste
Descrizione delle difficoltà: una via alpinistica su canale innevato, con pendenze costanti di 35° fino a 40°.
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: quasi assente fino alla base del canale - presenti pochi segni di vernice rossa lungo la cresta sommitale.
Dislivello in salita: 750 metri complessivi di cui 400 nel canale
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2153 m.
Accesso stradale: A24 Roma-L'Aquila uscita Tornimparte fino a Campo Felice. Da qui, prendere il comodo tunnel che in poco più di 10 minuti porta a Rocca di Cambio.
Descrizione
Si parte per una nuova ed entusiasmante avventura, destinazione altopiano delle Rocche, nel magico Abruzzo.
Presenti Valerio (valerior), Giuseppe (maiellaro), Alessandro (alexmoscow) e naturalmente io.
In pratica loro tre si vedevano per la prima volta, mentre io avevo già avuto l’occasione di conoscere tutti in diverse occasioni.
Entusiasmo alle stelle già durante il viaggio che come dico sempre, è l'inizio dell'escursione stessa, tra racconti, battute, commenti ai paesaggi, informazioni su paesi e montagne che scorrono davanti a noi, lettura di carte e guide, nonchè la classica colazione all'area di servizio in autostrada.
Ogni elemento, anche il più piccolo fa parte della giornata.
La nostra meta è il monte Cagno, un interessante montagna che domina con imponenza l’abitato di Rocca di Cambio e che spesso viene affrontata dal lato di Campo Felice. Il versante orientale si presta molto bene come palestra per affrontare vie alpinistiche grazie ad una serie di lievi contrafforti che favoriscono l’esistenza di alcuni canali.
Noi abbiamo scelto il più evidente, quello centrale, una direttissima che porta dritta in cresta, con neve presente fin dalla base.
In rete ho trovato questa traccia, che poi sarebbe l'anello classico che si effettua in condizioni più agevoli, magari d'estate. Noi abbiamo fatto il canale sia all'andata che al ritorno.
Per dovere di cronaca, la guida e le carte indicano i sentieri 9 e 9b con segni giallo/rossi del CAI ma noi non li abbiamo assolutamente notati, a parte qualche segno rosso in cresta, dipinto su alcuni sassi.
il 9b corrisponde a quello del canale, mentre il 9 corrisponde al sentiero che scende dal versante sud.
A monte del paese, in corrispondenza di un bivio con un fontanile, si va a sinistra, si supera un tornante e si parcheggia ad uno slargo a 1440 metri di quota. La strada è indicata dalla guida come “circonvallazione nord” ed è presente un cartello CAI.
Si procede senza via obbligata per prati, puntando a vista verso l’evidente base del canale.
Attraversiamo dapprima dei prati e poi un’area di rimboschimento in ripida salita, tra fastidiosi rovi che hanno messo a dura prova i nostri poveri indumenti.
Giungiamo alla base del canale e indossiamo i ramponi. Fin dalle prime battute ci accorgiamo che la neve è eccezionale, con uno strato fresco di pochi centimetri caduto nel pomeriggio del giorno precedente e una buona base sottostante.
Procediamo carichi di spirito e motivati su una salita non banale che a tratti supera la pendenza di 40° su una neve straordinaria che ci accoglie nel migliore dei modi. Alcuni distacchi di cornici precipitati nel canale ci avvertono dell’estrema valangosità dell’area ma noi ci auguriamo che non succeda nulla di del genere proprio mentre affrontiamo la salita.
Sole, nubi e nebbia si alternano in un susseguirsi di diverse situazioni che rendono varia la luminosità ed i cromatismi.
Giunti in cresta l’emozione e la soddisfazione è davvero tanta.
Campo Felice dalla cresta del Cagno.
Una desolante immagine che ci porta avanti di due mesi a causa di un singolare inverno moderatamente nevoso soltanto a quote alte.
Lungo la cresta sono presenti due croci, una più grande a 2099 metri di quota e un’altra che segna la cima vera e propria a 2153 metri che si raggiunge dopo alcuni saliscendi.
Volendo si può proseguire in 45 minuti verso la vicina vetta del monte d’Ocre ma noi abbiamo preferito bivaccare qui per qualche minuto e poi riscendere per la stessa via di salita.
io e Alessandro davanti alla prima croce di vetta a 2099 m.
il grande Valerio ed i suoi celebri autoscatti
Giuseppe verso l'altra croce di vetta, a 2153 m.
la magnifica cresta del Cagno verso sud
eccomi
Per quanto mi riguarda, è stata la prima volta in assoluto che ho affrontato un canale con una pendenza così rilevante.
Posso dire di aver fatto la mia prima salita prettamente alpinistica e senza aver avuto alcun problema. Anzi, a dire la verità, la soddisfazione è stata talmente tanta che adesso ci ho preso gusto e già non vedo l'ora di affrontare un altro bel canale, magari un po’ meno lungo!!
Ringrazio i miei amici avventurosi, Alessandro conosciuto da poco con cui ho condiviso una magnifica traversata in cresta sugli Ernici poco più di una settimana fa, e poi Giovanni e Valerio che ho rivisto con estremo piacere dopo tanto tempo, credo un anno e mezzo se ricordo bene.
A presto con altre avventure!
Ultima modifica: