Ho salito il Cervino a 56 anni dalla Cresta del Leone, la salita è tecnicamente facile ma fisicamente molto impegnativa. A prima vista viene da fare il paragone col Monviso, tuttavia le cose sono differenti. La quota, l'esposizione, le possibili temperature in gioco, l'affollamento e mille altre cosette, sul Monviso non impattano più di tanto sui tempi di salita e soprattutto di DISCESA, sul Cervino invece si, e si fanno sentire 4 volte tanto, come minimo. I tratti con le catene per salire alle Sagnette non sono nulla di che, sul Cervino hai catene e corde verticali, in certi casi strapiombanti e faticose. I medesimi tratti sono poi da scendere con calata in doppia oppure con molta cautela disarrampicando. La verticalità e l'affollamento causano cadute di pietre. La quota sopra i 3800 ti spacca se non hai fatto altri 4000 nei mesi precedenti. Le temperature in mezzo agli ambienti glaciali, se cambia il meteo, sei a rischio pellaccia, sul Monviso invece no. Il rischio di andare lunghi per errori o ritardi imputabili alla lentezza della propria o di altre cordate che fanno da tappo, sono molto alti.
Se l'ho fatto io lo può fare chiunque. L'ha fatto perfino uno che aveva una gamba sola.
Attendo il rifacimento della Capanna Carrell e poi magari nei prossimi anni torno a farci un giro.
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