Dati
Data: 13/9/2019
Regione e provincia: Piemonte Torino Ala di Stura
Località di partenza: Mondrone
Località di arrivo: Balme e poi si scende a Mondrone su strada asfaltata
Tempo di percorrenza: 11/12 ore
Chilometri: 16 o 17
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: vegetazione e roccia bagnata, fango, pietraie a volte instabili, un po' di esposizione in cresta... c'è un po' di tutto ed è impegnativa anche fisicamente... calcolare bene i tempi e portarsi dietro molta acqua col caldo
Periodo consigliato: con neve dovrebbe essere molto più semplice, almeno l'avvicinamento su pietraie sarebbe meno faticoso (nel caso comunque sarebbero d'obbligo ramponi e piccozza)
Segnaletica: qualche bollo e freccia ad inizio percorso per i laghi... poi sulla pietraia ti arrangi e ci sono forse un paio di ometti verso il colle
Dislivello in salita: circa 1900 m
Dislivello in discesa: idem, per la discesa ci sono un paio di opzioni possibili e potenzialmente puoi risparmiare forse 100 metri di dislivello
Quota massima: 2920 m
Accesso stradale: parcheggio a Mondrone comodo
Descrizione
È tornato il caldo estivo e l'ho sofferto parecchio in questa giornata di sole pieno.
Il sentierino parte dal parcheggio stretto per poi allargarsi fino ad un ponte (è una valle piena d'acqua) bello grosso... fin qua si scende
poi si comincia a salire per un sentiero umido e scivoloso nel bosco misto di latifoglie e conifere
Seguiamo il fiume fino ad una cascata
pezzo iniziale tutto all'ombra.
Si sale su tracce di sentiero più asciutto, al sole. Ormai il bosco è finito, si entra nell'alta montagna con arbusti e pietroni.
Dopo un paio di ore dalla partenza si arriva al primo lago che è molto carino!
Ci aspetta ancora taaanta fatica
Sta per cominciare l'estenuante pietraia, ormai i sentieri sono finiti
La pietraia pare non finire mai e sto schioppando di caldo. Purtroppo non c'è vento
Dopo quasi due ore di pietraia a blocchi grossi da semi-arrampicare si arriva ai Laghi.
I Laghi Bianchi (che comunicano l'uno con l'altro tramite una specie di golfo?) sono ancora più belli dell'altro. Ormai la vegetazione è quasi assente.
Io ne approfitto per fare una nuotatina veloce a 2600 m slm.
Per arrivare alla cresta c'è ancora un po' di strada da fare. Altra pietraia con chiazze di neve all'ombra.
Tanta strada fatta, quasi alla cresta, qualche stambecco gironzola sotto la cresta... certo non ci aspettavano.
Sono stanco e ho fame, mi fermo sulla cresta mentre gli altri proseguono alla vetta (45 minuti tra andare e tornare), ormai sono quasi 6 ore che saliamo.
Li sto già rallentando troppo, la roccia non è certo il mio ambiente preferito
Panorama magnifico, si vede anche il Gran Paradiso dove sappiamo essere andati dei conoscenti...
Per scendere si può decidere di fare cresta e andare al colle oppure scendere un po' di pietraia e poi risalire al colle. In entrambi i casi l'obiettivo è poi di andare a prendere il colle del Vallonetto e scendere su sentiero GTA nel vallone del Paschietto, poi a Balme.
Non conoscendo lo stato della cresta, purtroppo non è tutta visibile, e avendo i minuti contati abbiamo preferito non rischiare, seppur sia più faticoso scendere e poi risalire.
Un po' di canyoing, per non farci mancare nulla...
Si scende e si sale ancora su pietraia (occhio che questo versante all'ombra è particolarmente bagnato e scivoloso!)
Arranco fino al Colle
E finalmente si può scendere su comodo sentiero... è ancora lungo, ma ormai non ci sono più grossi pericoli. Anche questa valle è piena di fiumi e cascate e ci sono anche camosci.
Più giù il sentiero è più bagnato e scivoloso, ma almeno le pietraie sono finite!
Gita impegnativa, portatevi la frontale e provatela solo con adeguata preparazione fisica e mentale... ci sono comunque almeno 800 metri di dislivello da fare su pietraia e alcuni tratti con roccia scivolosa come sapone, nevai (ora quasi nulli), e anche parecchie ortiche.
La valle non è frequentata, se non da qualche pastore più in basso, non ci sono rifugi o niente del genere, quindi non aspettatevi di essere salvati. In cresta però avevo ricezione 4G buona con TIM.
A parte qualche piccolo tratto di cresta non c'è molta esposizione, più che altro c'è il rischio di farsi male con un pietrone che si muove o una scivolata sul sapone (che sia roccia, erba o terra bagnata... c'è di tutto).
Tutte le foto qua
photos.app.goo.gl/sFNHb6BQVGy3qtE6A
Data: 13/9/2019
Regione e provincia: Piemonte Torino Ala di Stura
Località di partenza: Mondrone
Località di arrivo: Balme e poi si scende a Mondrone su strada asfaltata
Tempo di percorrenza: 11/12 ore
Chilometri: 16 o 17
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: vegetazione e roccia bagnata, fango, pietraie a volte instabili, un po' di esposizione in cresta... c'è un po' di tutto ed è impegnativa anche fisicamente... calcolare bene i tempi e portarsi dietro molta acqua col caldo
Periodo consigliato: con neve dovrebbe essere molto più semplice, almeno l'avvicinamento su pietraie sarebbe meno faticoso (nel caso comunque sarebbero d'obbligo ramponi e piccozza)
Segnaletica: qualche bollo e freccia ad inizio percorso per i laghi... poi sulla pietraia ti arrangi e ci sono forse un paio di ometti verso il colle
Dislivello in salita: circa 1900 m
Dislivello in discesa: idem, per la discesa ci sono un paio di opzioni possibili e potenzialmente puoi risparmiare forse 100 metri di dislivello
Quota massima: 2920 m
Accesso stradale: parcheggio a Mondrone comodo
Descrizione
È tornato il caldo estivo e l'ho sofferto parecchio in questa giornata di sole pieno.
Il sentierino parte dal parcheggio stretto per poi allargarsi fino ad un ponte (è una valle piena d'acqua) bello grosso... fin qua si scende
poi si comincia a salire per un sentiero umido e scivoloso nel bosco misto di latifoglie e conifere
Seguiamo il fiume fino ad una cascata
pezzo iniziale tutto all'ombra.
Si sale su tracce di sentiero più asciutto, al sole. Ormai il bosco è finito, si entra nell'alta montagna con arbusti e pietroni.
Dopo un paio di ore dalla partenza si arriva al primo lago che è molto carino!
Ci aspetta ancora taaanta fatica
Sta per cominciare l'estenuante pietraia, ormai i sentieri sono finiti
La pietraia pare non finire mai e sto schioppando di caldo. Purtroppo non c'è vento
Dopo quasi due ore di pietraia a blocchi grossi da semi-arrampicare si arriva ai Laghi.
I Laghi Bianchi (che comunicano l'uno con l'altro tramite una specie di golfo?) sono ancora più belli dell'altro. Ormai la vegetazione è quasi assente.
Io ne approfitto per fare una nuotatina veloce a 2600 m slm.
Per arrivare alla cresta c'è ancora un po' di strada da fare. Altra pietraia con chiazze di neve all'ombra.
Tanta strada fatta, quasi alla cresta, qualche stambecco gironzola sotto la cresta... certo non ci aspettavano.
Sono stanco e ho fame, mi fermo sulla cresta mentre gli altri proseguono alla vetta (45 minuti tra andare e tornare), ormai sono quasi 6 ore che saliamo.
Li sto già rallentando troppo, la roccia non è certo il mio ambiente preferito
Panorama magnifico, si vede anche il Gran Paradiso dove sappiamo essere andati dei conoscenti...
Per scendere si può decidere di fare cresta e andare al colle oppure scendere un po' di pietraia e poi risalire al colle. In entrambi i casi l'obiettivo è poi di andare a prendere il colle del Vallonetto e scendere su sentiero GTA nel vallone del Paschietto, poi a Balme.
Non conoscendo lo stato della cresta, purtroppo non è tutta visibile, e avendo i minuti contati abbiamo preferito non rischiare, seppur sia più faticoso scendere e poi risalire.
Un po' di canyoing, per non farci mancare nulla...
Si scende e si sale ancora su pietraia (occhio che questo versante all'ombra è particolarmente bagnato e scivoloso!)
Arranco fino al Colle
E finalmente si può scendere su comodo sentiero... è ancora lungo, ma ormai non ci sono più grossi pericoli. Anche questa valle è piena di fiumi e cascate e ci sono anche camosci.
Più giù il sentiero è più bagnato e scivoloso, ma almeno le pietraie sono finite!
Gita impegnativa, portatevi la frontale e provatela solo con adeguata preparazione fisica e mentale... ci sono comunque almeno 800 metri di dislivello da fare su pietraia e alcuni tratti con roccia scivolosa come sapone, nevai (ora quasi nulli), e anche parecchie ortiche.
La valle non è frequentata, se non da qualche pastore più in basso, non ci sono rifugi o niente del genere, quindi non aspettatevi di essere salvati. In cresta però avevo ricezione 4G buona con TIM.
A parte qualche piccolo tratto di cresta non c'è molta esposizione, più che altro c'è il rischio di farsi male con un pietrone che si muove o una scivolata sul sapone (che sia roccia, erba o terra bagnata... c'è di tutto).
Tutte le foto qua
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