Escursione Monte Civetta (3220 mt) - Via normale

Parchi del Veneto
  1. Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dati

Data: 31/07/2015
Regione e provincia: Veneto / Belluno
Località di partenza: Pecol (Zoldo Alto)
Località di arrivo: Pecol (Zoldo Alto)
Tempo di percorrenza: 8 ore e 40' escluse le pause
Grado di difficoltà: EEA
Descrizione delle difficoltà: lungo tratto attrezzato (necessari casco e kit da ferrata)
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: presente
Dislivello in salita:1800 mt circa
Dislivello in discesa: 1800 mt circa
Quota massima: 3220 mt (Cima Civetta)
Accesso stradale: da Forno di Zoldo seguire indicazioni per Pecol


Descrizione
Salire sul (o sulla) Civetta è sempre stato un mio piccolo sogno.
Finalmente ci siamo riusciti effettuando la scalata attraverso la normale (normalmente i più fanno la splendida via Alleghesi..ma noi, chianini e poco avvezzi alle vie ferrate (qualche esperieza sì ma non in quelle tostissime), abbiamo deciso di lasciarla stare almeno per quest'anno).
La normale non è una passeggiata ma una lunghissima escursione dove occorre stare attenti, avere occhio e oltrepassare i tratti attrezzati sempre con cautela; inoltre il dislivello in salita è notevole (quasi 2000 mt)
A 2950 mt circa c'è il rifugio Torrani (ottimo per rifocillarsi dopo l'estenuante salita, inoltre ci è stato offerto di lasciare i pesanti zaini lì prima dell'ultima salita per la vetta).
La cima la si raggiunge attraverso sfasciumi ed è uno spettacolo puro. La vista è stata macchiata dalla presenza ingombrante di nubi dalla parte della nostra salita, mentre l lato di Alleghe era abbastanza scoperto.
Inutile dire delle emozioni che può dare il Civetta, ho ancora la pelle d'oca a pensarci.

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(foto non mia e fatta dal versante di Alleghe)
 
Bellissimo!! Complimenti: salita emozionante e veramente appagante.
Peccato non esser salito dalla Alleghesi, così veniva fuori un giro ad anello molto spettacolare, senza tornare giù per la stessa via.
Ho fatto l'Alleghesi e poi la normale in discesa alcuni anni fa da solo e mi ricordo che la ferrata non era difficile dal punto di vista tecnico, ma solo lunga. Anzi a dire il vero ho trovato più difficoltà a scendere dalla normale.
Mi ricordo di essere finito alla base di un nevaio, forse quello presente nelle tue foto, ma con le pareti molto più alte e con meno spazio e per un po' non sapevo come venirne fuori.
Comunque 1800 metri in quelle condizioni sono veramente tanti: Bravi!
PS: ho visto che in questa vacanza, avete scelto il meglio :si:
 
complimenti, bellissimo percorso, le foto rendono parecchio, escursione lunghina ma direi che il tratto attrezzato la rende sicuramente interessante e mai monotona, magari la prossima volta che vado in veneto a trovare i parenti un pensierino ce lo faccio! :)
 
Veramente bravi ! Complimenti anche per la descrizione fotografiche delle varie fasi.
I posti sono stupendi e anche le foto.
Grazie per aver condiviso.
 
Bellissimo!! Complimenti: salita emozionante e veramente appagante.
Peccato non esser salito dalla Alleghesi, così veniva fuori un giro ad anello molto spettacolare, senza tornare giù per la stessa via.
Ho fatto l'Alleghesi e poi la normale in discesa alcuni anni fa da solo e mi ricordo che la ferrata non era difficile dal punto di vista tecnico, ma solo lunga. Anzi a dire il vero ho trovato più difficoltà a scendere dalla normale.
Mi ricordo di essere finito alla base di un nevaio, forse quello presente nelle tue foto, ma con le pareti molto più alte e con meno spazio e per un po' non sapevo come venirne fuori.
Comunque 1800 metri in quelle condizioni sono veramente tanti: Bravi!
PS: ho visto che in questa vacanza, avete scelto il meglio :si:

Grazie tante! E complimenti per l'impresa di anni fa che hai descritto!
Alla Alleghesi ci ho pensato fino all'ultimo però alla fine ho scelto così perché era tempo che avevo studiato la normale però spero un giorno di tornare sia per questa sia per l'altro capriccio irrisolto (Pelmo.... lì non abbiamo nemmeno tentato poiché uno dei nostri è ancora minorenne e non me la sono proprio sentita di rischiare).
Il nevaio per fortuna lo abbiamo solo aggirato come suggerivano i segni rossi (questa volta c'era il giusto spazio)
 
complimenti, bellissimo percorso, le foto rendono parecchio, escursione lunghina ma direi che il tratto attrezzato la rende sicuramente interessante e mai monotona, magari la prossima volta che vado in veneto a trovare i parenti un pensierino ce lo faccio! :)

Si : lunga ma mai noiosa e sicuramente appagante! anche se non è ad anello, la discesa non è monotona dato che devi rifare gli stessi tratti attrezzati e scendere è quasi sempre peggio che salire!
 
Complimenti! Veramente una bella gita.

Anzi a dire il vero ho trovato più difficoltà a scendere dalla normale

scendere è quasi sempre peggio che salire!


Il Civetta e' stato il primo posto dove da ragazzo ho cominciato a capire, nel mio piccolissimo, quello che si dice a proposito della "via del ritorno" in montagna: In generale piu' pericolosa, piu' possibilita' di incidenti, etc: Partiti dal parcheggio sotto il Coldai, passata la notte nel rifugio (dormito niente) svegliato prima dell' alba, fatta la Alleghesi, tornati giu' dalla normale alla fine non solo c'era la fatica fisica, ma mi ricordo come oggi che ho avuto bisogno di fare uno sforzo cosciente per rimanere concentrato e non inciampare in passaggi anche elementari.

Grazie dei bei ricordi!
 
Ultima modifica:
io non so cosa abbiano fatto oggi, la normale l'ho fatta quando c'era ancora una corda.
però passa sempre più il messaggio che questa normale al civetta sia paragonabile alla alleghesi...non scherziamo per favore, sono due cose completamente diverse.
una è una ferrata, l'altra un sentiero attrezzato, probabilmente chi le avvicina era stanco oppure si fa tranquillizzare dalla falsa sicurezza che infonde una ferrata in confronto alla autonomia psicologica di un sentiero difficile con qualche passaggio in cui fare attenzione.
trovo sbagliato questa moda attuale di sopravvalutare le difficoltà nelle relazioni per 'evitare critiche'...bisognerebbe essere più oggettivi secondo me perché è l'unico modo per descrivere correttamente una via in montagna.
 
Interessante...
Ciao Giangi4, da parte mia ti chiedo se anche i miei commenti ti hanno indotto ad arrivare aquesta conclusione, perche' se e' cosi', vorrei dare un punto di vista.

La Alleghesi (Con ritorno dalla normale) la ho fatta nei primi anni 80'. Non mi ricordo piu' che corde od altro c'era a quel tempo sulla normale. La Alleghesi era una delle prime ferrate impegnative che ho fatto. Dopo aver mantenuto la concentrazione per tutto il tempo sulla via di andata, perche' era una "Ferrata", inclusi incontri con continue scariche di pietre mollate da sovrastanti gitanti amatoriali, dopo la emozione della vetta, alla mia tenera' eta' a quel tempo ho pensato: E' fatta, adesso e' tutto facile. A coaudiuvare questo stato mentale e' stata complice la sosta al Torrani dopo la vetta: "Bene, fatta la vetta, relax al rifugio... adesso basta scendere...

Invece ecco che anche la piu' facile "Normale", con la sua lunghezza, ed alla fine anche quei saliscendi rompiscatole per tornare al Coldai :) ha cominciato ad andare contro le mie ignoranti aspettative.

Invece di aver sopravvalutato la Normale la avevo sotto-valutata, ed e' stato questo che mi ha dato la lezione.
 
Ultima modifica:
non hai sottovalutato la normale, semplicemente hai esaurito le energie mentali durante la salita.
quando hai affrontato la discesa eri cotto.
ma oggettivamente a parte il passo del tenente, i passaggi dell'una sono paragonabili all'altra come difficoltà?
per quanto ho visto io, la ferrata è una via di roccia attrezzata, se non ci fossero gli infissi col cavolo che vai su! ;)
la normale è un sentiero misto roccette e ghiaia dove bisogna fare attenzione a mettere i piedi, specialmente in discesa, ma non è una via di arrampicata.
e a questo punto, sei sicuro di non aver sottovalutato la ferrata?
non come difficoltà ma come pericolosità...io ormai ferrate non ne faccio più, le ritengo più pericolose delle normali di primo e secondo grado che faccio adesso.
sbaglierò ma tutti i ferratisti non si rendono conto dei pericoli che affrontano, pensano che quei due cordoni che li uniscono al cavo siano onnipotenti...basterebbe una caduta per capire oggettivamente quanto fa male la roccia e quanto fa male uno spuntone di ferro...penso che la maggior parte dopo una caduta non le frequenterebbe più.
come detto invece il problema con quella normale è psicologico, ci sono passaggi senza protezioni, ci si sente insicuri senza 'cordone ombelicale' ma se permetti questo non c'entra con la difficoltà oggettiva di un sentiero.
 
Per quanto mi riguarda e per quello che mi ricordo, ho trovato difficoltà a scendere per inconvenienti non previsti.
Mi riferisco a un nevaio molto abbondante che aveva coperto parzialmente un tratto attrezzato in discesa e non avevo ne ramponi e ne piccozza e poi un altro traverso su un altro nevaio.
A questo si aggiunge anche la componente stanchezza, citata sopra, che ne aumenta le difficoltà (soggettive?)
Poi a scendere, si sa che i passaggi son sempre più complicati che a salire:
se avessi fatto la normale a salire e l'Alleghesi a scendere, vi faccio immaginare quale fosse stato il mio giudizio in merito.
In discesa dal Civetta ho fatto conoscenza con un escursionista solitario come me. Il giorno prima era stato sul Pelmo ed era salito in vetta per la cengia Ball. Insomma aveva travato questa salita molto più difficile sia dal punto di vista fisico che psicologico (esposizione) rispetto all'Alleghesi+normale. All'epoca, ora non so, quella salita era giudicata come escursionistica EE, mentre l'Alleghesi come ferrata difficile. Questo per dire che a volte le classificazioni (ferrata-tratto attrezzato-escursionistica) lasciano il tempo che trovano.
 
hai esaurito le energie mentali durante la salita.
Si

i passaggi dell'una sono paragonabili all'altra come difficoltà?
No

sei sicuro di non aver sottovalutato la ferrata?

Queste sono cose che sono difficili da giudicare, evidentemente, visto che abbiamo fatto tutto l'anello e siamo tornati indietro autonomamente senza incidenti, il risultato alla fine ha riscontrato le aspettative. Per il resto, si impara sempre qualcosa, sopratutto alla eta' nella quale la ho fatta, ma non da solo: facevo parte di un gruppo che conteneva anche persone molto esperte.

Sulla sicurezza dell'attrezzatura in ferrata: D'accordo con te': meno male che le prime Ferrate a quei tempi, fine anni 70- inizi 80. Si facevano ancora con il cordino legato alla vita, al massimo serviva per venire a recuperarti... se cadevi. :) Non ho molte esperienze di ferrate odierne, deve essere un circo.

non c'entra con la difficoltà oggettiva di un sentiero.

Sono D'accordo. Per la valutazione oggettiva di un sentiero, leggere le guide e le mappe, per scambiare impressioni e pensieri, leggete anche i forum. :).
 
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