La Ferrata degli Alleghesi è una delle più impegnative delle Dolomiti, non tanto per difficoltà d’arrampicata quanto per la posizione esposta, per l’altezza della cima e la lunga salita e discesa
Ho pianificato questa escursione in solitaria dividendola in 2 giorni con bivacco in tenda presso il Lago di Coldai!
Dati
Data: 25/26 agosto 2020
Regione e provincia: Veneto (Val di Zoldo)
Località di partenza: Palafavera
Località di arrivo: Cima del Civetta
Tempo di percorrenza: 10h
Chilometri: 18,5km
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà: EEA / PD / II
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: 564 / 556 / 557 (Tivan)
Dislivello in salita: +1850m
Quota massima: 3220 m
Accesso stradale: Val di Zoldo fino al rif. Palafavera (parcheggio).
Descrizione
L’avvicinamento viene effettuato dal parcheggio del rif. Palafavera lungo una forestale in direzione Rifugio Coldai (segnavia 564– 556) fino alla Casera di Pioda a 1816 m (per chi volesse risparmiare un po’ di tempo e dislivello c’è una seggiovia che porta vicino la C.ra di Pioda). Dopo si prosegue sul sentiero 556 per il Rifugio A. Sonino al Coldai (2132 m).
Non avendo assolutamente fretta, mi godo la salita con ammirazione estrema per il maestoso Pelmo, qualche smorfia per lo zaino pieno e, giunto al rifugio, mangio qualcosina, bevo una birretta e mi dirigo verso il Lago di Coldai per cercare un bel “terrazzo” vista lago e piazzarci la tenda! Per fortuna ho trovato un balcone 5 stelle dal quale è inutile descrivere la bellezza dello scenario!!!
All’imbrunire preparo qualcosa di caldo e sostanzioso godendomi una buona dose di pace e tranquillità necessaria per riposare quanto più possibile in vista della lunga scarpinata del mattino seguente...
La luce lascia spazio a qualcosa di magicamente emozionante!!!
Sveglia alle 5, un tè caldo, colazione veloce, smonto la tenda e sistemo il tutto accanto alla roccia, che poi si recupera a fine giornata (almeno ho scaricato parecchi kg)!
Alba spettacolare sul Pelmo, detto il Caregon del Padreterno!
Inizia il lungo cammino!!!
Il percorso è molto impegnativo e richiede ottima tenuta di gambe. Il passaggio chiave è un canalone ripido nel primo terzo dell’itinerario, da superare grazie a numerose staffe. Sulla forcella della Punta Tissi segue un traverso a sinistra. Da qui il terreno si fa più frastagliato in un alternarsi di tratti a camminata e in arrampicata che lungo la cresta nord porta infine alla vetta (vecchi segnavia in rosso).
La vista spazia su TUTTE le Dolomiti e i ghiacciai austriaci! Il Lago di Alleghe sul versante opposto appare piccino e traspare la poderosa parete nord abissale, simbolo di storiche imprese mondiali nel corso degli anni!
Firma sul libro di vetta e si scende!
In 20 minuti circa dalla vetta lungo un sentiero impervio, in parte segnato e alla fine anche attrezzato, si raggiunge il Rifugio Torrani (2984 m). Prosegue la discesa fino ad un bivio dove a destra si prosegue per l’attacco alla ferrata Tissi, e a sinistra lungo la Via Normale fino al Sentiero Tivan (557) e in direzione est fare ritorno al Rifugio Coldai.
La Normale (non tanto “normale”) richiede massima concentrazione in quanto classificabile in parte come ferrata ma non attrezzata su tutto il percorso (a mio avviso ci sono parti che andrebbero protette).
Sostanzialmente è comunque un itinerario in alta quota, molto lungo soprattutto se lo si vuol fare in una sola giornata. Salita non particolarmente impegnativa dal punto di vista tecnico. Richiede però alta capacità di tenuta e relativa concentrazione!
Le Dolomiti restano per me montagne uniche!!!
ECCO IL VIDEO
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Ho pianificato questa escursione in solitaria dividendola in 2 giorni con bivacco in tenda presso il Lago di Coldai!
Dati
Data: 25/26 agosto 2020
Regione e provincia: Veneto (Val di Zoldo)
Località di partenza: Palafavera
Località di arrivo: Cima del Civetta
Tempo di percorrenza: 10h
Chilometri: 18,5km
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà: EEA / PD / II
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: 564 / 556 / 557 (Tivan)
Dislivello in salita: +1850m
Quota massima: 3220 m
Accesso stradale: Val di Zoldo fino al rif. Palafavera (parcheggio).
Descrizione
L’avvicinamento viene effettuato dal parcheggio del rif. Palafavera lungo una forestale in direzione Rifugio Coldai (segnavia 564– 556) fino alla Casera di Pioda a 1816 m (per chi volesse risparmiare un po’ di tempo e dislivello c’è una seggiovia che porta vicino la C.ra di Pioda). Dopo si prosegue sul sentiero 556 per il Rifugio A. Sonino al Coldai (2132 m).
Non avendo assolutamente fretta, mi godo la salita con ammirazione estrema per il maestoso Pelmo, qualche smorfia per lo zaino pieno e, giunto al rifugio, mangio qualcosina, bevo una birretta e mi dirigo verso il Lago di Coldai per cercare un bel “terrazzo” vista lago e piazzarci la tenda! Per fortuna ho trovato un balcone 5 stelle dal quale è inutile descrivere la bellezza dello scenario!!!
All’imbrunire preparo qualcosa di caldo e sostanzioso godendomi una buona dose di pace e tranquillità necessaria per riposare quanto più possibile in vista della lunga scarpinata del mattino seguente...
La luce lascia spazio a qualcosa di magicamente emozionante!!!
Sveglia alle 5, un tè caldo, colazione veloce, smonto la tenda e sistemo il tutto accanto alla roccia, che poi si recupera a fine giornata (almeno ho scaricato parecchi kg)!
Alba spettacolare sul Pelmo, detto il Caregon del Padreterno!
Inizia il lungo cammino!!!
Il percorso è molto impegnativo e richiede ottima tenuta di gambe. Il passaggio chiave è un canalone ripido nel primo terzo dell’itinerario, da superare grazie a numerose staffe. Sulla forcella della Punta Tissi segue un traverso a sinistra. Da qui il terreno si fa più frastagliato in un alternarsi di tratti a camminata e in arrampicata che lungo la cresta nord porta infine alla vetta (vecchi segnavia in rosso).
La vista spazia su TUTTE le Dolomiti e i ghiacciai austriaci! Il Lago di Alleghe sul versante opposto appare piccino e traspare la poderosa parete nord abissale, simbolo di storiche imprese mondiali nel corso degli anni!
Firma sul libro di vetta e si scende!
In 20 minuti circa dalla vetta lungo un sentiero impervio, in parte segnato e alla fine anche attrezzato, si raggiunge il Rifugio Torrani (2984 m). Prosegue la discesa fino ad un bivio dove a destra si prosegue per l’attacco alla ferrata Tissi, e a sinistra lungo la Via Normale fino al Sentiero Tivan (557) e in direzione est fare ritorno al Rifugio Coldai.
La Normale (non tanto “normale”) richiede massima concentrazione in quanto classificabile in parte come ferrata ma non attrezzata su tutto il percorso (a mio avviso ci sono parti che andrebbero protette).
Sostanzialmente è comunque un itinerario in alta quota, molto lungo soprattutto se lo si vuol fare in una sola giornata. Salita non particolarmente impegnativa dal punto di vista tecnico. Richiede però alta capacità di tenuta e relativa concentrazione!
Le Dolomiti restano per me montagne uniche!!!
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