- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Partenza: da Prato Selva
Dislivello mt. 1400 ca tempo 7 ore e 30 minuti Diff. EE
Effettuata 16/06/2012 Federico Giacinto Livio
Quarta vetta del gruppo dopo i Due Corni e l'Intermesoli, il Corvo gode da sempre di uno straordinario isolamento che ne esalta ancora piu' la bellezza ed i panorami che si godono dalla vetta, sicuramente fra i migliori dell'intero Gran Sasso.
Motivo del quasi totale oblio da parte degli escursionisti è ovviamente il pesante tributo di fatica che il Corvo richiede, sempre e comunque. Da qualunque verso lo si affronti vuole sempre quasi 1500 metri di dislivello e, in taluni casi, chilometraggi elevati.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Da Prato Selva (mt. 1375) dopo aver parcheggiato si risale subito il pendio erboso tenendosi grosso modo sulla linea della seggiovia di destra guardando la montagna. Dopo il pilone 18 si incrocia una sterrata che si puo' seguire sulla destra, entrando nel bosco. Si ignora poco piu' avanti una pista che scende a destra per la Fonte Incodara e in breve si è ad una radura, che si traversa in lieve salita per poi piegare a destra non appena si rientra nel bosco. La traccia aggira il Colle Abetone lasciandolo a sinistra e in breve giunga ad un'ampia radura (Piana San Pietro mt. 1790 - cartello divelto). Qui si ignora la traccia segnata che scende a sinistra verso il Rifugio del Monte e si piega a destra in lieve discesa a traversare un fosso secco per poi entrare, ormai al di fuori della vegetazione, nella parte bassa della Valle del Crivellaro. In salita erbosa e ripida si punta all'evidente insellatura (mt .1900 ca.) che separa il Colle delle Monache (a destra) dalla cresta Nord del Corvo (a sinistra). Qui si apre il panorama sui prati del Campiglione e sul lago di Campotosto.
Si segue ora la ripidissima cresta Nord del Corvo fra erba, ghiaie e sfasciumi senza traccia cercando di evitare i tratti piu' scomodi. Sulla sinistra intanto si materializzano le splendide rocce del Mozzone.
A quota 2400 circa quando il pendio si fa ancor piu' severo conviene traversare verso destra ed incrociare la cresta Ovest, in questo tratto decisamente piu' coricata. La si segue verso sinistra (splendidi affacci sulla Val Chiarino e sulle cime che la chiudono a mezzogiorno) ed in breve si giunge prima alla Vetta orientale, quotata 2533 ed infine in vetta.
Dislivello mt. 1400 ca tempo 7 ore e 30 minuti Diff. EE
Effettuata 16/06/2012 Federico Giacinto Livio
Quarta vetta del gruppo dopo i Due Corni e l'Intermesoli, il Corvo gode da sempre di uno straordinario isolamento che ne esalta ancora piu' la bellezza ed i panorami che si godono dalla vetta, sicuramente fra i migliori dell'intero Gran Sasso.
Motivo del quasi totale oblio da parte degli escursionisti è ovviamente il pesante tributo di fatica che il Corvo richiede, sempre e comunque. Da qualunque verso lo si affronti vuole sempre quasi 1500 metri di dislivello e, in taluni casi, chilometraggi elevati.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Da Prato Selva (mt. 1375) dopo aver parcheggiato si risale subito il pendio erboso tenendosi grosso modo sulla linea della seggiovia di destra guardando la montagna. Dopo il pilone 18 si incrocia una sterrata che si puo' seguire sulla destra, entrando nel bosco. Si ignora poco piu' avanti una pista che scende a destra per la Fonte Incodara e in breve si è ad una radura, che si traversa in lieve salita per poi piegare a destra non appena si rientra nel bosco. La traccia aggira il Colle Abetone lasciandolo a sinistra e in breve giunga ad un'ampia radura (Piana San Pietro mt. 1790 - cartello divelto). Qui si ignora la traccia segnata che scende a sinistra verso il Rifugio del Monte e si piega a destra in lieve discesa a traversare un fosso secco per poi entrare, ormai al di fuori della vegetazione, nella parte bassa della Valle del Crivellaro. In salita erbosa e ripida si punta all'evidente insellatura (mt .1900 ca.) che separa il Colle delle Monache (a destra) dalla cresta Nord del Corvo (a sinistra). Qui si apre il panorama sui prati del Campiglione e sul lago di Campotosto.
Si segue ora la ripidissima cresta Nord del Corvo fra erba, ghiaie e sfasciumi senza traccia cercando di evitare i tratti piu' scomodi. Sulla sinistra intanto si materializzano le splendide rocce del Mozzone.
A quota 2400 circa quando il pendio si fa ancor piu' severo conviene traversare verso destra ed incrociare la cresta Ovest, in questo tratto decisamente piu' coricata. La si segue verso sinistra (splendidi affacci sulla Val Chiarino e sulle cime che la chiudono a mezzogiorno) ed in breve si giunge prima alla Vetta orientale, quotata 2533 ed infine in vetta.