Dati
Data: 25 luglio 2014
Regione e provincia: Alto Adige
Località di partenza: Stazione a monte della funivia Gitschberg
Località di arrivo: Stazione a valle della funivia Gitschberg (Maranza)
Tempo di percorrenza: 1h (salita) + 4h (discesa), con soste.
Chilometri: 2 km (salita) + 7.5 km (discesa)
Grado di difficoltà: E la salita e quasi tutta la discesa, EE la prima parte della discesa
Descrizione delle difficoltà: cresta sottile sul versante nord del Gitsch,
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: totale
Dislivello in salita: cumulativo circa 500 m
Dislivello in discesa: cumulativo circa 1200 m
Quota massima: 2512 (Monte Cuzzo/Gitsch)
Accesso stradale: ampio parcheggio alla stazione a valle della funivia Gitschberg, a Maranza.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7006
Descrizione
Un giro un po' rilassante per una pomeriggio dal tempo incerto. Abbiamo scelto monte Cuzzo per la facilità d'accesso e la vicinanza a Bressanone, dove eravamo la mattina.
Saliamo con la funivia dai 1350 m di Maranza a quasi 2100 m, il monte Cuzzo non si presenta benissimo, pieno di seggiovie e ristoranti in quota:
La salita è elementare, anche se un po' ripida, in pratica si risale a vista su quella che d'inverno è una pista da sci...
In cima ci sono la croce un punto di osservazione telescopico... roba che sembra di stare in uno di quei postacci per turisti...
L'altro versante, invece, è tutt'altra storia. Una cresta sottile e piuttosto impressionante scende fino al passo Falzarer Joch, e il sentiero passa proprio lì sopra:
Le foto non rendono pienamente, c'è almeno un passaggio piuttosto scary, dove il sentiero non c'è e bisogna attraversare un lastrone di pietra inclinato verso il baratro.
Com'è come non è, si arriva al passo Falzarer Joch, dove la nostra seconda meta, il Piccolo Cuzzo (Klein Gitsch, 2286 m), si vede in lontananza:
si passa per tutta la - stavolta ampia e facile - cresta:
ogni tanto si trova qualche panchina da cui contemplare la valle Isarco:
Il sentiero continua a scendere nel bosco senza sorprese, fino ad arrivare alla stazione a valle della funivia e quindi alla macchina.
Data: 25 luglio 2014
Regione e provincia: Alto Adige
Località di partenza: Stazione a monte della funivia Gitschberg
Località di arrivo: Stazione a valle della funivia Gitschberg (Maranza)
Tempo di percorrenza: 1h (salita) + 4h (discesa), con soste.
Chilometri: 2 km (salita) + 7.5 km (discesa)
Grado di difficoltà: E la salita e quasi tutta la discesa, EE la prima parte della discesa
Descrizione delle difficoltà: cresta sottile sul versante nord del Gitsch,
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: totale
Dislivello in salita: cumulativo circa 500 m
Dislivello in discesa: cumulativo circa 1200 m
Quota massima: 2512 (Monte Cuzzo/Gitsch)
Accesso stradale: ampio parcheggio alla stazione a valle della funivia Gitschberg, a Maranza.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7006
Descrizione
Un giro un po' rilassante per una pomeriggio dal tempo incerto. Abbiamo scelto monte Cuzzo per la facilità d'accesso e la vicinanza a Bressanone, dove eravamo la mattina.
Saliamo con la funivia dai 1350 m di Maranza a quasi 2100 m, il monte Cuzzo non si presenta benissimo, pieno di seggiovie e ristoranti in quota:
La salita è elementare, anche se un po' ripida, in pratica si risale a vista su quella che d'inverno è una pista da sci...
In cima ci sono la croce un punto di osservazione telescopico... roba che sembra di stare in uno di quei postacci per turisti...
L'altro versante, invece, è tutt'altra storia. Una cresta sottile e piuttosto impressionante scende fino al passo Falzarer Joch, e il sentiero passa proprio lì sopra:
Le foto non rendono pienamente, c'è almeno un passaggio piuttosto scary, dove il sentiero non c'è e bisogna attraversare un lastrone di pietra inclinato verso il baratro.
Com'è come non è, si arriva al passo Falzarer Joch, dove la nostra seconda meta, il Piccolo Cuzzo (Klein Gitsch, 2286 m), si vede in lontananza:
si passa per tutta la - stavolta ampia e facile - cresta:
ogni tanto si trova qualche panchina da cui contemplare la valle Isarco:
Il sentiero continua a scendere nel bosco senza sorprese, fino ad arrivare alla stazione a valle della funivia e quindi alla macchina.
Allegati
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