Escursione Monte Grappa

Regione e provincia: Veneto - Vicenza/Belluno/Treviso

Il Grappa è un massiccio prealpino tra la pianura veneta e i territori centro alpini, ricco di contrasti, sorprendente e mai monotono, ospita le più diverse manifestazioni naturali, attraente per l'escursionista.

Per i più il Grappa è famoso per le vicende belliche della I° guerra mondiale, è conosciuto e identificato come "monte sacro alla patria", ne è prova le migliaia di persone che vi salgono in pellegrinaggio ogni anno, la sua posizione ebbe un ruolo cruciale dopo la tragica ritirata dell'autunno del 17', all'improvviso si trovò a sbarrare l'avanzata austroungarica che stava per dilagare nella pianura veneta, era l'ultima porta e doveva restare chiusa!
La cima è come il centro di una stella, dai quattro lati salgono altrettante dorsali, ognuna è una logica strada d'accesso e proprio qui si fronteggiarono i due eserciti, gli italiani a resistere gli austroungarici a passare.
Tutte le cime contese vengono riportate nei cippi della via eroica, sulla cima dove sorge l'immenso ossario che raccoglie le spoglie di migliaia di soldati.

Le foto sono state scattate in più uscite e sono per dare un'idea della diversità del territorio e dei suoi contrasti.
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strada militare
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Il Grappa è carsico sulla sommità non c'è acqua, questo è un pozzo scavato nella roccia e serviva ai valligiani del valsugana per la coltivazione del tabacco, attività molto diffusa un tempo ma ora scomparsa.
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Il ponte tibetano della ferrata "Guzzella"
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antichissima strada che si usava per salire sul Grappa per fare fieno, è interamente acciottolata e risale la val Goccia.
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i segni della guerra, il numero dei buchi dà l'idea dell'intensitità dei bombardamenti
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dalla chiesetta nelle giornate limpide si vede la laguna veneta
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altra strada militare
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particolare dell'ossario
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uno dei cippi della via eroica
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verso la provincia di Treviso
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la via eroica
 
Ottimo post!!!:si:
Il Grappa è una montagna piena di storia, infatti camminando nei sentieri nelle grandi mulattiere e al solo pensiero di quanta fatica è stata fatta per costruire le trincee (ancora ben visibili) durante i lunghi inverni con pala e piccozza, si riesce a capire realmente che la guerra porta solo morte e distruzione e niente altro; grazie ai molti ruderi rimasti in piedi e ai numerosissimi reperti che tutt'oggi troviamo, vieni immedesimato subito in questo ambiente di lotte e distruzioni dove si respira un aria patriottica e di libertà donataci dai moltissimi caduti sia Italiani che Austriaci. Io ho la fortuna di abitare ai piedi del Massiccio e per me è sempre un piacere farci delle scarpinate in giornata. L'ho girato tutto e devo dire che sono posti fantastici, ho fatto anche delle travesate di più giorni l'unico problema è l'acqua, per il resto merita.

X Gianca: Scusa se mi permetto, il ponte Tibetano non è della ferrata "Guzzella", ma dei "Sassi Brusai".
Una notturna in Grappa mi manca, la metto in lista....... :D complimenti per l' ultima foto.;)
 
al sacrario ci sono salita un giorno d'agosto, singolare fu l'improvvisa nebbia che si fermò insieme a noi per tutto il tempo della visita rendendo al luogo un'atmosfera molto particolare

vederlo sepolto sotto la neve è altrettanto particolare
 
Grande escursione!
Interessante la strada acciottolata.
Belle quelle con la neve
Magnifica la vista notturna.
 
Alto Basso