Escursione Monte Lupone da Campo di Segni

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Derrick

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Parchi del Lazio
  1. Monti Lepini
Dati

Data: 23/07/2013;
Regione e Provincia: Lazio, Roma;
Località di partenza: Campo di Segni (840 mslm), Segni (RM);
Località di Arrivo: Monte Lupone (1.378 mslm);
Tempo di percorrenza: 2h30' circa;
Chilometri: 4,50 sola andata*;
Grado di difficoltà: E;
Descrizione delle difficoltà: Prima parte sassosa. Seconda parte con necessità di aggirare alberi caduti;
Periodo consigliato: Molto ombroso adatto anche alle giornate calde;
Segnaletica: Scarsa e incoerente ma sempre meglio che niente;
Dislivello in salita: 594m sola andata*;
Dislivello in discesa: 22m sola andata*;
Dislivello complessivo andata e ritorno: 616m;
Quota massima: Monte Lupone, 1.378 mslm;
Accesso stradale: strada dissestata ma agibile fino al parcheggio.
* Dati ricavati da QLandkarteGT sulla traccia GPS allegata

Descrizione

Salita al Monte Lupone dei Monti Lepini da Campo di Segni. Il sentiero proposto in salita, segnato, passa nel solco tra Monte Lupone e Monte Puzzo, arriva in cresta a Ovest della cima del Monte Lupone, che quindi raggiunge percorrendo il versante Ovest della cima. Questo sentiero NON coincide, se non in un breve tratto iniziale, con il sentiero n.2 del CAI, che raggiunge la cresta del Monte Lupone a Est della cima e quindi sale al Monte Lupone dal versante Ovest della cima, e che seppure migliore dal punto di vista panoramico è ormai reso di difficile praticabilità dal gran numero di alberi caduti sul sentiero. Si suggerisce comunque di percorrere questo sentiero n.2 del CAI come possibile alternativa per il ritorno.

Indicazioni per raggiungere Campo di Segni venendo da Roma.
Uscire al casello di Colleferro dell'autostrada per Napoli.
Seguire le indicazioni per Segni e, ove non presente l'indicazione Segni, seguire l'indicazione per Carpineto (una delle due è presente ad ogni svolta).
Dopo molte rotatorie si arriva ad una rotatoria con 5 strade afferenti, in forte pendenza. Si giunge a questa rotatoria dal basso. Dalla rotatoria si dipartono sia la strada per raggiungere Segni (quella che sale più in alto e raggiunge dopo pochi metri un semaforo) che la strada per Carpineto (svolta immediatamente successiva, dunque a sinistra della precedente). Prendere per Segni, seguire dunque "la massima pendenza", e percorrere la bella e panoramica strada fino a Segni. Giunti all'abitato di Segni una svolta a T in salita indica centro storico a sinistra, Roccamassima a destra. Prendere a destra per Roccamassima.
Dopo qualche chilometro, e precisamente in corrispondenza della pietra miliare del terzo chilometro, si giunge ad un bivio ad Y. Prendere il corno sinistro. La strada provinciale prosegue nel ramo destro della forcella. Il ramo sinistro ospita un cartello dei sentieri, una piccola casa e l'indicazione "Via del Campo". Questa svolta è poco visibile venendo dal lato opposto, cioè da Roccamassima, in quanto si trova immediatamente dopo un dosso e in quanto costituisce una sorta di svolta "a gomito", ma è comunque facilmente segnalata dalla casetta grigia (che si trova in questo caso sulla destra) e dal cartello "Via del Campo" (GPS: Bivio_Via_del_Campo).
Prendere dunque Via del Campo, a sinistra venendo da Segni, e percorrerla tutta, il fondo è piuttosto dissestato, parte in asfalto parte in cemento (l'interessante quesito è se siano toppe di cemento ad una strada asfaltata o toppe d'asfalto ad una strada cementata) ma percorribile da qualsiasi veicolo, la strada ha momenti di grande pendenza, da percorrere in prima marcia.

La strada termina direttamente a Campo di Segni, le ultime decine di metri sono di strada sterrata. Poche decine di metri prima della fine del fondo in cemento uno spiazzo con un fontanile parzialmente diroccato, sulla sinistra, offre un'ottima possibilità di parcheggio discreto e ombroso (se si vuole trovare l'auto all'ombra nel pomeriggio parcheggiarla sul lato Nord cioè dal lato verso valle).
Attenzione: osservare bene il fondo in cemento armato della strada nel punto in cui incontra lo spiazzo, sul margine sinistro della carreggiata pezzi di rete elettrosaldata arrugginita affiorano dal cemento e costituiscono pericolo per gli pneumatici, fare in modo di evitarli.

Una volta parcheggiato, tornare a piedi sulla stradina in cemento e percorrere gli ultimi metri in discesa fino all'incrocio con la sterrata che percorre il lato settentrionale di Campo di Segni. In corrispondenza fra le due strade si trova una bacheca di legno con affissa la Carta Tecnica Regionale di Campo di Segni (GPS: Pannello_Carta).

Osservare lo spettacolo offerto dal Piano di Segni, che probabilmente ospiterà al pascolo bovini, ovini, equini e anche suini! (oltre a sporadici cani pastori, non sempre amichevoli, bastone d'obbligo). L'attacco del sentiero si trova dall'altro lato del pianoro. Un modo rapido per trovarlo è marciare, dal fianco sinistro della bacheca, all'azimut 188° per circa 500 metri, attraversando tutto il pianoro erboso e immettendosi nel "varco" che si trova tra due campi recintati. Come riferimento alternativo, marciare in mezzo tra l'abbeveratoio con vicino un "laghetto" con fondo cementato e alberelli a destra, e un piccolo albero "sparuto", isolato che sembra miracolosamente risparmiato dal bestiame, a sinistra.

Giunti dall'alto lato del pianoro si sarà nei pressi di un ampio varco tra due recinzioni (GPS: Attacco_sentiero) che si imboccherà. Dopo poco il sentiero si biforca, in corrispondenza di una conduttura d'acqua che passa sotto un tratto di strada sterrata che procede trasversalmente alla direzione del sentiero. Prendere la diramazione di sinistra che, subito dopo la sterrata, prosegue senza interruzione.
Si è ora in un canalone sassoso che si segue per quasi un chilometro, il canalone procede in direzione Sud facendo un leggero arco verso Ovest (quindi prima Sud-Sud-Ovest, poi Sud, poi Sud-Sud-Est).
Si giunge ad una piccola selletta che costituisce uno snodo cruciale.

***
Piccola parentesi. Il sentiero n. 2 del CAI a questo punto prosegue per un centinaio di metri, poi piega a destra e sale lungo la forte pendenza dell fianco del Lupone in modo deciso, poi a quota 1.220 circa fa una curva secca a sinistra e si mette più o meno a mezza costa, salendo poco, e sbucando sulla panoramica cresta a Ovest della cima del Lupone, con bella vista di Montelanico e campi di Montelanico, Carpineto e Gorga in distanza. Da lì si sale alla vetta procedendo in cresta. Questo sentiero è ormai divenuto assai scomodo per la presenza di un gran numero di alberi caduti che, se sono presenti anche sul sentiero alternativo, sul sentiero n.2 del CAI sono davvero troppi mentre i segni sono ormai in gran parte scomparsi.
Questo sentiero alternativo è meno diretto del n.2 del CAI, ha una pendenza media minore, ma soprattutto dà meno problemi di alberi caduti.
***

A destra della selletta un albero segnato con cerchi di vernice bianca segnala la svolta secca verso destra. Si procede dunque con azimut 250° cercando gli anelli di vernice bianca sugli alberi. Compaiono anche isolati segni rossi, e qualche raro segno bianco-rosso, ma per lo più si tratta di anelli di vernice bianca sui tronchi, a volte un anello, a volte due, a volte tre. L'escursionista si trova costretto ad aggirare alcuni alberi caduti sul sentiero, questo provoca la nascita di molte tracce alternative tra loro. Fare attenzione a non prendere una delle molte tracce - verosimilmente tracce di cacciatori, non segnate - che abbandonano il sentiero per dirigersi in modo più pronunciato verso il fianco del Monte Puzzo (queste tracce procedono con un azimut di "Ovest puro" o anche piegando un poco a Nord).
Per non perdersi, tenere presente che si è nel solco tra il Monte Lupone, a sinistra, e il Monte Puzzo, a destra. All'inizio della svolta il sentiero cammina su una sorta di costoletta (con un solco a dx e uno a sx) poi il solco di destra scompare. Tenere sempre a vista il solco di sinistra, cioè seguire sostanzialmente l'andamento di questo solco in caso di dubbio.
Si arriverà a un punto in cui il solco si "ripiana" (GPS: Fine_Canalone), seguire i segni del sentiero che prosegue in direzione Ovest finché, tra 150 e 200 metri dopo la fine del canalone si troverà, non segnalata, una traccia che sale a sinistra. Prendere la traccia (GPS: Svolta) che immette ora in un tratto rettilineo, a mezza costa, con azimut 155°. Verificare, percorrendo questo tratto, che compaiano dei segni rossi (uno è visibile già pochi metri dopo la svolta, su un sasso al suolo). Seguire il sentiero a questo punto che si tiene a mezzacosta con lieve salita.
Si sfocia infine fuori del bosco, in cresta che è ancora coperta dal lato Sud da una dolina alberata (GPS: Cresta_con_dolina). Seguendo i segni si oltrepassa l'alberatura e si spunta sull'altro lato della cresta da dove è ben presto visibile a Sud-Est la croce di vetta del Monte Lupone (1.378 m).

*** DISCESA ALTERNATIVA PER IL VECCHIO SENTIERO N.2 DEL CAI

Per la discesa, oltre che seguire il percorso di andata, si può scegliere di fare l'antico sentiero n.2 del CAI.
Si scende dunque lungo la cresta Est del Lupone, fermandosi ad ammirare il panorama dei Monti Lepini (dalla cresta il panorama è decisamente più interessante che dalla vetta).
Giunti a quota 1.310 m si cerca, sulla sinistra della cresta, il sentiero che si butta in faggeta, il che comporta fare una curva a gomito e mettersi in marcia con azimut di circa 315°. Ci vuole un po' di pazienza, segni non se ne vedono, ma si vedono un paio di tracce, e l'altimetro è amico dell'escursionista (GPS: Sentiero_2).
Si prosegue a mezzacosta, lungo un fianco in pendenza notevole - col piede a valle che vuole partire - e seguendo i radi segni, con lenta perdita di quota, si giunge circa a quota 1.220 metri e qui la traccia mostra una curva con discesa molto decisa lungo la china, con direzione Nord pieno (GPS: Curva). I molti e grandi alberi crollati rendono impossibile seguire il vecchio sentiero, fatto di ampi zig-zag, e costringono ad un lavoro di aggiramento di ostacoli - è consigliabile fermarsi a studiare i punti di varco più comodo.
Proseguendo così stentatamente in discesa in direzione Nord si arriva a poche decine di metri dalla "Selletta con svolta" dell'andata, che sta a quota 950m circa, un po' sulla sinistra, e probabilmente si trova facilmente se ad un certo punto, essendovene l'opportunità, ci si porta sul lato sinistro del canalone che si vede a sinistra scendendo.
Male che vada, e mancando la "Selletta con svolta", si prende uno qualsiasi dei numerosi canaloni o tracce di cacciatori che, purché vadano in direzione più o meno verso Nord, immancabilmente portano a Campo di Segni. Da lì trovare l'auto è banale.

ALLEGATI:

- visualizzazione su carta del percorso d'andata;

- Un file .ZIP contenente:
- la traccia in formato .GPX del percorso d'andata e alcuni punti notevoli;
- la traccia .GPX del percorso di ritorno, CAI n.2, fino al punto di congiunzione col primo sentiero;
- fotografia dell'incrocio tra strada provinciale Segni-Roccamassima e Via del Campo, da Google Maps (che chiama la provinciale via Massima Rocca).

LIBERATORIA: Tutte le informazioni fornite sono da intendersi come un aiuto di favore all'escursionista mio prossimo. Non mi assumo alcuna responsabilità per imprecisioni o errori di queste note e del tracciato GPS. La fruizione delle informazioni fornite è a rischio e pericolo del fruitore.
Testo di Fabrizio Ruggeri, 2013. Salva la pubblicazione sul sito Avventurosamente.it, tutti i diritti sono riservati.
 

Allegati

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bella montagna il Lupone..io l'ho fatta salendo da Cori, il terreno era maledettamente sassoso, i pochi tratti di bosco pieni di rami e tronchi..segnaletica Cai ovviamente quasi inesistente :)
Forse la montagna che piu' mi ha dato soddisfazione insieme al Malaina
 
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