Dati
Data: 27 02 2021
Regione e provincia: Lazio prov.Rieti
Località di partenza: Ascrea
Località di arrivo: Ascrea
Tempo di percorrenza:6/7 ore
Chilometri: circa 12
Grado di difficoltà: molti dislivelli, impegnativa la salita finale alla vetta
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: . Se c'è innevamento attrezzature adeguate. Altrimenti sempre
Segnaletica: Più che ottima,segni bianco rossi
Dislivello in salita: 740 m. circa
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1508 m
Accesso stradale: Autostrada ( molto cara) Roma l'Aquila, uscita Carsoli poi seguire le indicazioni per Lago del Turano,poi Ascrea
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Giunti ad Ascrea 770 slm parcheggiare accanto ai cassonetti in cima alla salita. Continuare a piedi sempre in salita fino all'edicola con un crocifisso,un pò insolito parere che si riferisce certo all'esecuzione e non al soggetto. Qui cominciava il sentiero 323 della Riserva,ora è stato rinominato :" Sentiero Laudato Si" infatti lungo buona parte dell'itinerario sono stati posti dei pannelli con la prosa ritmica del Cantico, sormontati dall'antichissimo segno del Tau tanto caro a Francesco. Il sentiero procede in leggera salita alto sul lago del Turano con begli scorci penalizzati da un pò di nebbia. Più avanti il sentiero si inoltra a destra in una bella valle ottima da percorrere in piena estate perchè è molto incassata. Si arriva poi alla Fonte delle Forche 1140 slm. Salendo sulla sinistra si incontrano una stalla ed un rifugio chiuso, ma con delle ottime panche per un primo riposo. Ripreso il cammino sempre seguendo i segni si continua a mezza costa in direzione del Lago del Turano, la veduta su questo diventa sempre più emozionante, grazie alle nebbie la vista su Castel di Tora e il promontorio di Monte Antuni sembra l'illustrazione di una fiaba.Ho visto qui con piacere i cartelli del Sentiero Italia che passa in questa zona. Si volgono infine le spalle al lago e si affronta la salita al Colle Nogaro 1288. Purtroppo poi però bisogna ridiscendere per affrontare la lunga sassosissima ripidissima salita alla vetta vera e propria. A parte la mia scarsezza, ma parlando con altri incontrati in loco mi hanno "consolato" confermando che è veramente dura, e in discesa come sapete è pure peggio...mi fanno ancora male le gambe!! Allora però ho continuato stoicamente fino alla croce sommitale a 1508 m. Qui i 360 gradi di orizzonte vanno dal Lago del Salto a tutte le famose cime abbruzzesi, il Gran Sasso,Il Velino il Terminillo poi il Soratte,insomma tutta una trottola da capogiro. E poi si riscende...ora non vorrei fare l'esagerato ma consiglio le persone meno allenate di riflettere prima di affrontare l'ultima salita. E' vero che pure se si arriva ad un metro dalla vetta non si può dire di essere arrivati in cima,ma trovarsi poi in difficoltà al ritorno è peggio. Ma forse sono io troppo "pippesco"!! Tornati alla Fonte delle Forche si può variare il ritorno prendendo la sterrata di fronte che conduce alle rovine di Mirandella che ho visitato in altra occasione. Poco rimane dell'antico avamposto sabino di Varco Sabino, qualche rudere e tracce di terrazzamenti: al fascino delle rovine si associa la ampissima veduta del lago. Anche da qui si può scendere ad Ascrea con sentiero senza tornare alla fonte. Se ve la sentite è questa una variante interessante. Per me un altra volta !!
Data: 27 02 2021
Regione e provincia: Lazio prov.Rieti
Località di partenza: Ascrea
Località di arrivo: Ascrea
Tempo di percorrenza:6/7 ore
Chilometri: circa 12
Grado di difficoltà: molti dislivelli, impegnativa la salita finale alla vetta
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: . Se c'è innevamento attrezzature adeguate. Altrimenti sempre
Segnaletica: Più che ottima,segni bianco rossi
Dislivello in salita: 740 m. circa
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1508 m
Accesso stradale: Autostrada ( molto cara) Roma l'Aquila, uscita Carsoli poi seguire le indicazioni per Lago del Turano,poi Ascrea
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Giunti ad Ascrea 770 slm parcheggiare accanto ai cassonetti in cima alla salita. Continuare a piedi sempre in salita fino all'edicola con un crocifisso,un pò insolito parere che si riferisce certo all'esecuzione e non al soggetto. Qui cominciava il sentiero 323 della Riserva,ora è stato rinominato :" Sentiero Laudato Si" infatti lungo buona parte dell'itinerario sono stati posti dei pannelli con la prosa ritmica del Cantico, sormontati dall'antichissimo segno del Tau tanto caro a Francesco. Il sentiero procede in leggera salita alto sul lago del Turano con begli scorci penalizzati da un pò di nebbia. Più avanti il sentiero si inoltra a destra in una bella valle ottima da percorrere in piena estate perchè è molto incassata. Si arriva poi alla Fonte delle Forche 1140 slm. Salendo sulla sinistra si incontrano una stalla ed un rifugio chiuso, ma con delle ottime panche per un primo riposo. Ripreso il cammino sempre seguendo i segni si continua a mezza costa in direzione del Lago del Turano, la veduta su questo diventa sempre più emozionante, grazie alle nebbie la vista su Castel di Tora e il promontorio di Monte Antuni sembra l'illustrazione di una fiaba.Ho visto qui con piacere i cartelli del Sentiero Italia che passa in questa zona. Si volgono infine le spalle al lago e si affronta la salita al Colle Nogaro 1288. Purtroppo poi però bisogna ridiscendere per affrontare la lunga sassosissima ripidissima salita alla vetta vera e propria. A parte la mia scarsezza, ma parlando con altri incontrati in loco mi hanno "consolato" confermando che è veramente dura, e in discesa come sapete è pure peggio...mi fanno ancora male le gambe!! Allora però ho continuato stoicamente fino alla croce sommitale a 1508 m. Qui i 360 gradi di orizzonte vanno dal Lago del Salto a tutte le famose cime abbruzzesi, il Gran Sasso,Il Velino il Terminillo poi il Soratte,insomma tutta una trottola da capogiro. E poi si riscende...ora non vorrei fare l'esagerato ma consiglio le persone meno allenate di riflettere prima di affrontare l'ultima salita. E' vero che pure se si arriva ad un metro dalla vetta non si può dire di essere arrivati in cima,ma trovarsi poi in difficoltà al ritorno è peggio. Ma forse sono io troppo "pippesco"!! Tornati alla Fonte delle Forche si può variare il ritorno prendendo la sterrata di fronte che conduce alle rovine di Mirandella che ho visitato in altra occasione. Poco rimane dell'antico avamposto sabino di Varco Sabino, qualche rudere e tracce di terrazzamenti: al fascino delle rovine si associa la ampissima veduta del lago. Anche da qui si può scendere ad Ascrea con sentiero senza tornare alla fonte. Se ve la sentite è questa una variante interessante. Per me un altra volta !!
Allegati
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