- Parchi del Piemonte
-
- Parco Naturale dei Laghi di Avigliana
Dati
Data: 27/08/2012 e 26/09/2015
Regione e provincia: Piemonte - Torino
Località di partenza: strada statale per Pian Neiretto - palina indicatrice per rifugio La Balma
Chilometri: 16 km
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1700 m
Quota massima: 2778 il Rocciavrè - 2679 il Robinet
Descrizione
gite rifatta saltando un pezzo, purtroppo la stanchezza del giorno precedente ha inciso parecchio, le gambe erano abbastanza dure e facevano "giacu giacu"
l'intento era quello di arrivare soltanto al rifugio della Balma, poi visto che non ero in coma ho deciso di proseguire nonostante le condizioni meteo non fossero del tutto favorevoli, alla fine arrivo alla cappella del Robinet.
l'altra cima invece non ci sono riuscito, erano da fare ulteriori 100 metri di dislivello, riporto le impressioni e alcune foto di fine agosto 2012 quando dopo ben 4 tentativi ero riuscito finalmente a fare questo bellissimo giro.
si parte dalla strada per Pian Neiretto, un evidente parcheggio con cartello indicatore per il rifugio guida nella giusta direzione.
si giunge attraverso il bosco ad un ponticello in metallo, a sinistra il "sentiero dei militari" (cai 415c) a destra il 425b; io ho sempre percorso il 415b, questa volta invece sono andato in perlustrazione dell'altro e devo dire che è molto più bello e uniforme, non ci sono tanti sali e scendi.
percorso lungo e con parecchio dislivello però rilassante e non stancante, si sale sempre in maniera dolce, bello toccare così tante differenze di territorio, dai boschi di betulle alle brulle rocce dei 2700 metri. tanti animali in giro.
partito con meteo maffo un pò nuvoloso e ritorno con un mucchio di nebbia ma senza grossi problemi dato che il percorso è ottimamente tracciato; le foto col sole sono del 2012.
eccole
il tracciato, si vede tutta la valle attraversata
il bellissimo vallone appena fuori dal bosco
là c'è il rifugio della Balma, c'è anche un bivacco riscaldato nei periodi invernali da un generatore esterno
il lago Soprano a 2200m
la vallata che conduce al colletto del robinet, a sinistra si intravede la cappella
in cima al colle il percorso appena effettuato
la cappella del Robinet, anche qui c'è un piccolo bivacco attrezzato
tanti stambecchi con prole
scendendo verso il colle verso ovest c'è il Rocciavrè. all'inizio una traccia di sentiero conduce verso la dorsale per poi scomparire tra i massi. si sale quindi in dorsale e facendo attenzione ad un unico punto un pò esposto si raggiunge la croce di vetta
laggiù la cima
sulle roccette finali la piccola croce con la madonnina
il percorso di cresta, a destra il Robinet
e basta, queste sono le foto del 2012, come ho riportato prima questa volta sono arrivato "soltanto" fino al Robinet.
tempo nebbioso e maffo, sono riuscito comunque ad avere la meglio con la nebbia e bucarla in vetta, vincendo il classico panorama di panna montata
in cima al Robinet
incomincia la discesa, la nebbia forma un vero e proprio muro. ci entro con una bella testata
il percorso è totalmente ovattato, come quando c'è la neve
segni ed ometti aiutano a scendere, il silenzio regna
i massi e gli alberi assumono da lontano strane forme, si cammina come in una fiaba
umidità e acqua, la nebbia non è soltanto apparenza
e finalmente il rifugio, sembra un poco spettrale
da lì è poco scendere nuovamente nel vallone, la nebbia rimane in alto e tutto riappare come era prima
bella escursione, sicuramente da consigliare, da fare in prima mattinata per poter osservare da vicino quei straordinari animali
Data: 27/08/2012 e 26/09/2015
Regione e provincia: Piemonte - Torino
Località di partenza: strada statale per Pian Neiretto - palina indicatrice per rifugio La Balma
Chilometri: 16 km
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 1700 m
Quota massima: 2778 il Rocciavrè - 2679 il Robinet
Descrizione
gite rifatta saltando un pezzo, purtroppo la stanchezza del giorno precedente ha inciso parecchio, le gambe erano abbastanza dure e facevano "giacu giacu"
l'intento era quello di arrivare soltanto al rifugio della Balma, poi visto che non ero in coma ho deciso di proseguire nonostante le condizioni meteo non fossero del tutto favorevoli, alla fine arrivo alla cappella del Robinet.
l'altra cima invece non ci sono riuscito, erano da fare ulteriori 100 metri di dislivello, riporto le impressioni e alcune foto di fine agosto 2012 quando dopo ben 4 tentativi ero riuscito finalmente a fare questo bellissimo giro.
si parte dalla strada per Pian Neiretto, un evidente parcheggio con cartello indicatore per il rifugio guida nella giusta direzione.
si giunge attraverso il bosco ad un ponticello in metallo, a sinistra il "sentiero dei militari" (cai 415c) a destra il 425b; io ho sempre percorso il 415b, questa volta invece sono andato in perlustrazione dell'altro e devo dire che è molto più bello e uniforme, non ci sono tanti sali e scendi.
percorso lungo e con parecchio dislivello però rilassante e non stancante, si sale sempre in maniera dolce, bello toccare così tante differenze di territorio, dai boschi di betulle alle brulle rocce dei 2700 metri. tanti animali in giro.
partito con meteo maffo un pò nuvoloso e ritorno con un mucchio di nebbia ma senza grossi problemi dato che il percorso è ottimamente tracciato; le foto col sole sono del 2012.
eccole
il tracciato, si vede tutta la valle attraversata
il bellissimo vallone appena fuori dal bosco
là c'è il rifugio della Balma, c'è anche un bivacco riscaldato nei periodi invernali da un generatore esterno
il lago Soprano a 2200m
la vallata che conduce al colletto del robinet, a sinistra si intravede la cappella
in cima al colle il percorso appena effettuato
la cappella del Robinet, anche qui c'è un piccolo bivacco attrezzato
tanti stambecchi con prole
scendendo verso il colle verso ovest c'è il Rocciavrè. all'inizio una traccia di sentiero conduce verso la dorsale per poi scomparire tra i massi. si sale quindi in dorsale e facendo attenzione ad un unico punto un pò esposto si raggiunge la croce di vetta
laggiù la cima
sulle roccette finali la piccola croce con la madonnina
il percorso di cresta, a destra il Robinet
e basta, queste sono le foto del 2012, come ho riportato prima questa volta sono arrivato "soltanto" fino al Robinet.
tempo nebbioso e maffo, sono riuscito comunque ad avere la meglio con la nebbia e bucarla in vetta, vincendo il classico panorama di panna montata
in cima al Robinet
incomincia la discesa, la nebbia forma un vero e proprio muro. ci entro con una bella testata
il percorso è totalmente ovattato, come quando c'è la neve
segni ed ometti aiutano a scendere, il silenzio regna
i massi e gli alberi assumono da lontano strane forme, si cammina come in una fiaba
umidità e acqua, la nebbia non è soltanto apparenza
e finalmente il rifugio, sembra un poco spettrale
da lì è poco scendere nuovamente nel vallone, la nebbia rimane in alto e tutto riappare come era prima
bella escursione, sicuramente da consigliare, da fare in prima mattinata per poter osservare da vicino quei straordinari animali