Alpinismo Monte Sirente per il canalone Maiori

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
Dati

Data: domenica 21 febbraio 2016
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza ed arrivo: Chalet del Sirente (lungo la strada Rocca di Mezzo - Secinaro)
Tempo di percorrenza: nove ore (con calma e molte soste)
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: salita importante su pendenze sostenute con ramponi e piccozza
Periodo consigliato: solo con neve, normalmente fino a maggio facendo attenzione ai periodi di scariche
Segnaletica: scarsa nel bosco di avvicinamento, non presente ma inutile nel canalone, ottima nella Valle Lupara
Dislivello in salita e discesa: 1200 mt.
Quota massima: Monte Sirente 2348 mt.



Descrizione

Era da molti anni un mio obiettivo (alpinistico) invernale, anche se, l'unica volta che lo avevo percorso, in discesa nel 2008, avevo giurato mai più; si perchè senza neve proprio non vale la pena!
Però con la neve (è un superclassico per gli scialpinisti) è tutta un'altra cosa, impegnativo - poco o molto soprattutto a seconda del fondo e per la presenza di cornici - ma molto bello per la concentrazione che richiede e per la maestosita' dell'ambiente.
Non si tratta di un percorso difficile, almeno nelle condizioni trovate ieri, però mi sento di catalogarlo di tipo alpinistico, da affrontare con le dovute attrezzature e le capacità di usarle.

Orfano della compagnia della usuale banda di loschi alpinisti con la quale ultimamente divido quasi piu' cibo e vino che monti, non volevo bruciare una domenica di bel meteo e mi sono avventurato comunque; ma una sorta di timore reverenziale che da sempre questo canale visto dalla strada mi infonde, mi ha consigliato di chiedere "ospitalità" ad un gruppetto di alpinisti rivelatisi poi essere amici di due dei "nostri", oltrechè montanari preparati ed esperti, quindi tutto bene e si puo' partire.

L'avvicinamento nel bosco, circa 400 metri di salita, si è rivelato un po' scomodo per la poca chiarezza degli scarsi segnali presenti, fatto sta che probabilmente abbiamo sbagliato e ci abbiamo messo più del preventivato, anche se siamo usciti un centinaio di metri sopra l'attacco del canalone, dopodichè ramponati abbiamo cominciato la salita vera e propria. In tutto lo sviluppo del canale, non lungo per la verità è di circa 700/800 metri di dislivello.
La parte bassa è coperta dai residui di una valanga, a tratti il fondo è un po' ghiacciato ma tutto sommato la tenuta è ottima, la pendenza è subito accentuata, mentre verso la meta' diminuisce leggermente e permette una sosta prima dell'attacco dello scivolo finale verso sx e verso l'uscita in cresta.
L'esposizione completamente a Nord fa si che il canale veda poco il sole in inverno, quindi la neve rimane ottima per tutta la salita, anzi la parte finale è decisamente perfetta e sarebbe perfetta anche per gli sciatori;
tutti optano per legarsi ed allora in tre cordate affrontiamo il tratto che porta in cresta, che fra l'altro è particolarmente ripido (ma si può tranquillamente salire slegati).
L'assoluta assenza di cornici poi, ci consente una uscita semplicissima, dopodiche' si va a dx ed in quindici minuti di facile cresta si è sulla vetta del Monte Sirente a 2348 mt.
In cresta presenza di vento sostenuto e fastidioso, che però non ci ha impedito una lunghissima sosta, fra l'altro con ogni sorta di leccornie e la chicca di un Montepulciano niente male (thanks Augusto).
La discesa, lunga e non banale, attraverso la bellissima Valle Lupara e poi un lungo e scomodo tratto di bosco, e' comunque molto ben segnata.

Doveroso il mio ringraziamento a sette bravissimi montanari del Cai di Palestrina che mi hanno cordialmente e piacevolmente permesso di intrufolarmi nella "loro" gita al Sirente.

Ed in ultimo le mie foto https://picasaweb.google.com/117439...oneMajori217022016?authuser=0&feat=directlink
 
Bellissimi scatti. Io ho spesso fatto l'anello, sempre su neve, con salita dalla Lupara e discesa per il Maiori e ho sempre pensato che se scivolavo finivo direttamente sul Gran Sasso.
 
Ultima modifica:
Ciao Giuseppe. Abbiamo aperto quasi contemporaneamente un post più o meno sullo stesso argomento.
Le foto sono superlative, emozionante la salita nel canale ma voglio soffermarmi sul lato conviviale in vetta, dal momento che provengo da una scuola di amici con cui per molti anni abbiamo allestito sulle vette delle vere e proprie trattorie ad alta quota. Porchette, salsicce, affettati misti, formaggi, pagnotte di pane casareccio e vini doc uscivano fuori dai nostri zaini ad ogni escursione... Bei ricordi!
 
Bellissimi scatti. Io ho spesso fatto l'anello, sempre su neve, con salita dalla Lupara e discesa per il Maiori e ho sempre pensato che se scivolavo finivo direttamente sul Gran Sasso.
Lo penso sempre anche io quando affronto delle pendenze del genere, anche se con il tempo e la pratica non ho più il batticuore adrenalinico delle prime volte. E comunque preferisco di gran lunga farle in salita.
 
Ciao Giuseppe. Abbiamo aperto quasi contemporaneamente un post più o meno sullo stesso argomento.
Le foto sono superlative, emozionante la salita nel canale ma voglio soffermarmi sul lato conviviale in vetta, dal momento che provengo da una scuola di amici con cui per molti anni abbiamo allestito sulle vette delle vere e proprie trattorie ad alta quota. Porchette, salsicce, affettati misti, formaggi, pagnotte di pane casareccio e vini doc uscivano fuori dai nostri zaini ad ogni escursione... Bei ricordi!
Ciao Fabrizio, è un grande piacere risentirti:D
curiosa la cosa vero, ma le mie relazioni sono quasi sempre più sul tecnico, mentre le tue sono decisamente poesie e le tue foto inarrivabili:si:
Per quanto riguarda le merende sulle vette credo che sia una piacevole abitudine un po' di tutti... domenica per esempio in otto era tutto un offrire ed assaggiare, e cavoli c'era un vento!
Grazie
Un saluto cordiale
 
complimenti Giuseppe, molto bello!! Mi ricordo che erano anni che lo volevi fare, ti sei levato una gran bella soddisfazione! Il Maiori e' uno dei miei sogni nel cassetto, arrivera' il mio turno
 
complimenti Giuseppe, molto bello!! Mi ricordo che erano anni che lo volevi fare, ti sei levato una gran bella soddisfazione! Il Maiori e' uno dei miei sogni nel cassetto, arrivera' il mio turno
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Eh si, ricordi proprio bene Alessandro, quest'anno poi le condizioni sembrano davvero ottimali.
Ed ancora ce ne sono un paio che entro la fine di questa strana stagione invernale vorrei togliermi;)
Un saluto
 
Bella salita, complimenti per racconto, foto e libagioni!
Maiellaro ha scritto:
l'unica volta che lo avevo percorso, in discesa nel 2008, avevo giurato mai più; si perchè senza neve proprio non vale la pena!
Concordo in pieno, visto che l'ho fatto a luglio dell'anno scorso...(a dire il vero a metà un blocco di neve c'era ancora) :wall:
 
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