Escursione Monte Sole da Marzabotto

Parchi dell'Emilia-Romagna
  1. Parco Storico di Monte Sole
Dati

Data: 01.11.2013
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Bologna
Località di partenza: Marzabotto
Località di arrivo: Marzabotto
Tempo di percorrenza: 4-6 h
Chilometri: 11 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: il sentiero corre per alcuni tratti sulla cresta dei calanchi ed occorre prestare un minimo di attenzione
Periodo consigliato: dalla primavera all'autunno, preferibilmente con terreno asciutto
Segnaletica: insufficiente in alcuni tratti
Dislivello in salita: 700 m
Dislivello in discesa: 700 m
Quota massima: 666 m
Accesso stradale: Accesso dalla passerella sul Reno
Traccia GPS: gpx visualizzabile/scaricabile dalla mappa


Descrizione

Premessa
La mattina di Ognissanti la mia morosa ed io ci siamo ritrovati senza impegni: rapida ricerca su Avventurosamente e dieci minuti dopo eravamo in macchina diretti verso il Parco Storico di Monte Sole, con vaghissime istruzioni sui sentieri da percorrere. L'idea era quella di un breve giretto in collina, che invece si è rivelato molto più lungo ma anche molto più gradevole del previsto.
Un consiglio: cercate di recuperare la mappa del parco. Noi purtroppo siamo partiti senza, confidando nella segnaletica che invece risulta spesso carente, il che, unito al fatto che i sentieri sono battuti più da famigliole di cinghiali che da escursionisti, ci ha causato qualche problema. Ne siamo usciti solo affidandoci ad oruxmaps, un'app android che consiglio a chiunque faccia trekking/escursionismo. Non vi spaventate quindi se la traccia gpx allegata riflette questa mancanza di preparazione :)


Abbiamo scelto un itinerario di tipo naturalistico, rimandando una visita alla parte più strettamente storica del parco ad una prossima escursione. Comunque, anche solamente camminando per quei boschi non si può fare a meno di ricordare quei momenti e basta una buca ricavata su un lato del sentiero o qualche pietra squadrata inghiottita dalla vegetazione per tornare con il pensiero a quei tristi giorni. Insomma, in alcuni momenti si avverte la Storia al proprio fianco.

L'itinerario parte dalla passerella pedonale sul Reno di Marzabotto, proprio all'inizio del paese (arrivando da Bologna), dove con un po' di fortuna si riesce a lasciare la macchina.


La passerella sul fiume Reno:

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Nella prima parte dell'itinerario si segue una stradina asfaltata che ci porta rapidamente in quota. Salendo si scorge il bel paesaggio calanchivo tipico delle colline bolognesi:

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Si arriva infine ad un punto in cui la strada asfaltata è interrotta da una catena, che costringe a seguire un'altra stradina, sempre carrabile. Si attraversa un cancello e dopo una cinquantina di metri, il sentiero prosegue sulla sinistra, salendo nel bosco:

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Purtroppo dopo una ventina di minuti il sentiero è diventato poco chiaro: ci siamo ritrovati in un piccolo canalone e le tracce lasciate sulla terra bagnata indicavano chiaramente che eravamo i primi bipedi a passare di lì da diverso tempo. Arrivati a questo punto abbiamo consultato la carta sul telefono e ci siamo risolti ad abbandonare il "sentiero" e tirare dritto su per il bosco fino ad incrociare un secondo sentiero che veniva indicato su OpenCycleMap. Proprio durante questa digressione un piccolo capriolo ci è passato di fianco saltellando ad una decina di metri di distanza. Da qui in poi è stata una vera passeggiata, in tutti i sensi, ed abbiamo proseguito agevolmente fino alla vetta del Monte Sole.


Valle del Reno dalla vetta:

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Siamo discesi quindi sull'altro versante, arrivando rapidamente alla sella tra Monte Sole e Monte Caprara, da cui abbiamo preso il sentiero 132 per Sperticano, seguendo poi le indicazioni per la passerella sul fiume di Marzabotto. Appena fuori dal bosco il sentiero percorre la cresta del calanco ed occorre prestare un po' di attenzione a dove si mettono i piedi.


Il sentiero in cresta al calanco:

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Si arriva quindi ad un bivio: una strada scende a Pian di Venola passando per Sperticano e l'altra sale verso la Piana per poi condurre alla famosa passerella pedonale sul Reno. Attraversata l'altura della Piana, si torna a scendere con il calanco che stavolta si mantiene sulla sinistra:

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In questo tratto il sentiero originario che correva sulla cresta è stato "mangiato" dal calanco e vi sono alcune deviazioni da prendere per oltrepassare alcuni punti critici. Durante questa discesa abbiamo avuto il nostro secondo incontro della giornata con un capriolo. Arrivati a valle occorre trovare il modo di attraversare un fiumiciattolo, magari cercando qualche tronco che faccia da ponte, e farsi strada tra una vegetazione piuttosto fitta per recuperare la strada asfaltata che riporta a destinazione.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Bella escursione, e sopratutto fatta con un tempismo perfetto,:) stavo giusto cercando la traccia gps o la descrizione del sentiero che hai fatto in discesa. :D
 
:) Bene! Almeno per una volta si invertono i ruoli! Le tue tracce mi sono state spesso indispensabili... appena imparo come si ringrazia lo vedrai! :)
 
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