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Belle le foto, dai Marco ti sei fatto perdonare della mancanza della precedente escursione. Quel pozzo di disgelo è quello che ci vorrebbe adesso con questo caldo.
Bravo e davvero bel posto, Luca
io sono un tipo ottimista , non dico difatti:
"peccato che non ho trovato la vecchia macchina fotografica"
ma
" che bravo che sono stato a non perdere quella nuova" !
saluto anche la tizia che mi ha superato a metà strada e che ho ri-incontrato in cima dentro la cappella
a chi interessa aggiorno la relazione per come si presenta al 17 luglio la salita: è in condizioni, non ci sono problemi, anzi, la rigogliosa fioritura rende il tutto ancora più bello di come già normalmente è.
alcuni nevai da attraversare da dopo la dorsale del col des muandes, subito sotto la vetta, sono tutti fattibili e comunque sono quelli che solitamente ci sono.
tanta gente, non si è mai soli; ieri giornata spettacolare, non siamo riusciti a vedere neanche una nuvola.
qualche colpo di vento che a dire il vero non è stato neppure fastidioso, ha rinfrescato un pò.
attenzione alla cappella, non mi pare proprio in buono stato, si sono aperte crepe sui muri e un grosso buco sul pavimento, io non ci starei dentro più di tanto.
col @giuliof , entrambi con le gambe belle legnose per la salita del giorno prima
al pra du plan
il pendio finale
quasi in vetta
la vetta del monte, dietro la fantastica barre des ecrins
le crepe della cappella, sono mica tanto belle
al colle des muandes
bellissima salita e splendida zona, oramai me la faccio una volta l'anno e non mi stanco mai, inutile a dirsi che quando le montagne sono belle bisogna ritornarci per rigodersele, è un pò come un piatto i spaghetti alle vongole, se è buono veramente lo si mangia più di una volta!
Il guaio è che dopo questa gita la mia lista delle "cime da fare" si allunga a dismisura di svariate decine di rilievi ... per non parlare dei vari castelli & spuntoni rocciosi che si incontrano lungo il cammino ... roba da far prudere le mani a chiunque sia rimasto lontano da una parete per più di un paio di settimane !!!
Oggi anche @Spinoza, @ghemon e io siamo saliti al thabor ma passando dalla Francia, dalla Val Clarée
Dati
Data: 21/08/2016
Regione e provincia: Francia/Hautes Alpes
Località di partenza: Laval (2030 m)
Località di arrivo: Laval (2030 m)
Tempo di percorrenza: 4h + 3h
Chilometri: 20 Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Sfasciumi, pietraie, nevai
Periodo consigliato: estate, autunno
Segnaletica: ometti, tacche bianco rosse, tacche bianco verdi
Dislivello in salita: 1.400
Dislivello in discesa: 1.400
Quota massima: 3.178
Accesso stradale: Superati Claviere e Montgenevre, girare a destra in direzione Nevache, arrivare fino alla fine della strada (Laval), lì parcheggiare, la strada viene chiusa alle 9.
Dovevemo salire dalla Francia e scendere dalla Valle Stretta, ma un contrattempo zzz ha fatto camabiare i piani, così saliamo e scendiamo dalla Francia.
Si parte dal parcheggio di Laval, si percorre la sterrata che porta al Refuge du Drayeres
Al primo bivio andiamo a destra in direzione del Lac Long, siamo su un sentiero autostradale, qui abbiamo il primo strappo, saliamo fino a circa 2.400 m.
Scollinati incontriamo il primo dei tanti laghi di giornata, il Lac Long
Giriamo attorno al lago, e poi inizia la lunga attraversata della Val Clarée, dapprima una pietraia
Poi tra pratoni, praticamente in piano, passiamo vicino anche al Lac Rond, e dopo molto camminare raggiungiamo il Lac Muandes
Ci accompagna un vento fastidioso e gelido, si vede in lontanza il Colle des Muandes, dove dobbiamo passare.
La strada finalmente riprende a risalire e verso la fine i pratoni lasciano il posto agli sfasciumi.
Al colle c'è un vento pazzesco e le nuvole coprono la nostra meta.
Giriamo a sinistra e saliamo tra gli sfasciumi, la traccia è abbastanza chiara, e ci permette di raggiungere la prima cima di giornata, la Rocca Chardonnet a 2.950 m.
Sullo sfondo finalmente le nubi si diradano e appare la nostra meta di giornata.
Scendiamo lungo la cresta, divertente e comoda, ogni tanto lasciamo il filo e scendiamo di qualche metro sulla destra, raggiungiamo il colle di di Valmeinier, così facendo abbiamo perso almeno 100 metri di dislivello. Dal colle scendiamo ancora in una pietraia e attraversiamo qualche nevaio. Passati alcuni nevai si riprende a salire tra gli sfasciumi e le pietraie.
Ormai si vede la cappellina del Thabor, sbuchiamo in una conca sabbiosa, dove ci aspetta un lungo traverso per aggirarla.
Circumnavigata la conca, saliamo ancora tra sabbia e sfasciumi e ci ricongiungiamo al sentiero che arriva dalla Valle Stretta.
Ormai manca poco e infatti spuna la cappellina.
Raggiunta la cappellina sullo sfondo appare la vetta.
Che raggiungiamo in pochi passi
finalmente possiamo goderci il panorama
Torniamo alla cappellina per pranzare riparati, ci sono due italiani che ne combinano di tutti i colori con fornelletto e bombole del gas, uno spettacolo concluso con una bombola che rotolava per il pendio.
Il freddo è pungente, resistiamo poco in vetta e decidiamo di tornare.
Seguiamo il percorso di salita tranne che evitiamo di risalire la Rocca Chardonnet, ma ci avventuriamo in un insidioso traverso tra sfaciumi e nevai, al secondo nevaio @ghemon scivola, fortunatamente senza conseguenze.
Riprendiamo la discesa, quando giungiamo nei pressi del Lac Long
Decidiamo di prenderci 10 minuti di pausa e facciamo i merenderos, io come ormai di abitudine metto a mollo i piedi nell'acqua gelida.
Ottima gita in terra straniera, lunga e varia, peccato per il vento gelido.
proprio una bella escursione, certo che su un nevaio inclinato appena ti parte un piede diventi un proiettile quasi inarrestabile, meno male che sto cavolo di nevaietto era piccolo piccolo senno.
cmq alle sette mi telefona spinoza "ciao io sono al parcheggio tu" "io sono nel letto mo parto".
ottima idea partire dalla val claree, sono panorami che ancora non ho visto, dato che sono un assiduo frequentatore del thabor prossimo anno quasi quasi parto anche io da lì
ottima idea partire dalla val claree, sono panorami che ancora non ho visto, dato che sono un assiduo frequentatore del thabor prossimo anno quasi quasi parto anche io da lì